Moglie troia e sorella accogliente.
di
efisio
genere
incesti
Non si deve essere un pozzo di genio per pensare che se hai una camera libera e lo affitti ad uno studente della Costa d'Avorio, avendo una moglie di trent'anni, quello se la scopa.
Non solo se come nel mio caso, lei è proprietaria della casa avuta in eredità dai suoi nonni, e tu alzi la voce per protestare, lei ti mette fuori di casa.
L'unica persona a cui potevo rivolgermi era mia sorella, mi accolse a braccia aperte, non aveva mai sopportato mia moglie. Oltre alle solite frasi di circostanza (te l'avevo detto che quella era una puttana) mi disse di stare tranquillo. Alcide suo marito faceva
lo chef sulle navi da crociera, pertanto aveva la casa libera. La prima sera dormii sul divano, non avevo voglia di parlare. La mattina successiva mi svegliò e cominciò la solita tiritera: "Io e te siamo stati sfortunati nella scelta dei compagni, tu ti sei messo con una puttana , Alcide non c'è mai a casa e quelle poche volte che torna dorme,
sento la mancanza di un uomo, sto pensando seriamente di mollare tutto, poi rifletto e rinuncio perché comunque lui mi mantiene". "Hai ragione, se tornassi indietro valuterei bene prima di impegnarmi, lei però mi ha soggiogato, scopava così bene che non ho resistito" "Scopava così bene perché lo faceva con tutti". Tutti i giorni la stessa storia, avevo un poco di sollievo quando andavo al lavoro. Solitamente quando la situazione e scomoda si tende a far capire all'ospite che si sta arrivando al limite della sopportazione, lei invece si mostrava ogni giorno più accogliente e disposta al
dialogo. Una sera mi fece una rivelazione a cui non potevo credere, tanto che pensai
fosse un argomento scelto da lei per farmi dirigere verso la sua strada. "Sai che mamma
tradiva papà"? "Ma dai, quella santa donna" "Quella santa troia vorrai dire, sai con
chi la tradiva" "Non posso immaginare che mamma tradiva papà, figurati se immagino con chi" "Con lo zio Aurelio, suo fratello" "Che cazzo dici? E' una storia inventata"?
"Me lo ha confidato zia Olga" "Non ci credo" Fatto sta che con una serie di rivelazioni
impensabili fino a pochi minuti prima, mi convinsi che quella era pura verità". Da quel
momento cominciai a pensare che quella storia, anche se vera, raccontata in quel contesto, avesse uno scopo ben preciso. Mi chiedevo se mia sorella, si proprio lei, per
supplire all'assenza di suo marito volesse scopare con me. A volte cercavo di scacciare quel pensiero, a volte invece mi eccitavo. Notavo in lei un graduale cambiamento, diventava sempre più affettuosa, mi preparava dei pranzetti tutti svolti al mio piacere,
in casa se prima era sciatta, era sempre in ordine. La goccia che fece traboccare il vaso fu quando tornando a casa dal lavoro trovai il divano aperto senza i cuscini. "Cosa è successo"? "Stavo lavando i vetri il secchio con l'acqua si è rovesciato sul divano, non ti preoccupare che dormi nel mio letto" Il cerchio si stava per chiudere, quasi
mi predisposi a questo insulso passo, tanto che non appena ci mettemmo a letto feci una
battuta "Speriamo che non abbia una erezione stanotte, sai succede a volte" "Se la dovessi avere svegliami che te la faccio passare io" Ci guardammo negli occhi e poi:
"Quando ci vuole per farti capire che ti desidero"? "Forse ti desidero anch'io, ma è
normale fare questo"? "Non lo so se è normale, non so se mamma mi ha lasciato questa tara, fatto è che ti ho sempre desiderato ed ora finalmente è arrivato quel momento".
Fu allora che mi venne vicino abbracciandomi e avvicinando le sue labbra alle mie.
"Pensiamo di non essere fratello e sorella, pensiamo solo a scopare, ho una voglia di
cazzo che non ti dico, sono stanca di masturbarmi" Fu l'inizio di una travolgente
storia. Quando ad ottobre tornò Alcide fu molto contento di vedermi così sistemato in
modo che stessi attento a sue moglie nonché mia sorella. Durante la sua presenza, venti giorni, tornai a dormire sulla poltrona. Non vedevamo l'ora che ripartisse, non la sfiorò neanche con un dito, arrivammo alla conclusione che avesse qualche altra.
Mia sorella era bellissima e sicuramente lui avrebbe trovato di peggio. Sapemmo in seguito che non era un'altra bensì un altro. Io e mia sorella, con il benestare
di Alcide vivevamo tranquilli, un solo problema, voleva recuperare tutte le scopate perse e mi assillava tutte le sere, le notti, i giorni.
Non solo se come nel mio caso, lei è proprietaria della casa avuta in eredità dai suoi nonni, e tu alzi la voce per protestare, lei ti mette fuori di casa.
L'unica persona a cui potevo rivolgermi era mia sorella, mi accolse a braccia aperte, non aveva mai sopportato mia moglie. Oltre alle solite frasi di circostanza (te l'avevo detto che quella era una puttana) mi disse di stare tranquillo. Alcide suo marito faceva
lo chef sulle navi da crociera, pertanto aveva la casa libera. La prima sera dormii sul divano, non avevo voglia di parlare. La mattina successiva mi svegliò e cominciò la solita tiritera: "Io e te siamo stati sfortunati nella scelta dei compagni, tu ti sei messo con una puttana , Alcide non c'è mai a casa e quelle poche volte che torna dorme,
sento la mancanza di un uomo, sto pensando seriamente di mollare tutto, poi rifletto e rinuncio perché comunque lui mi mantiene". "Hai ragione, se tornassi indietro valuterei bene prima di impegnarmi, lei però mi ha soggiogato, scopava così bene che non ho resistito" "Scopava così bene perché lo faceva con tutti". Tutti i giorni la stessa storia, avevo un poco di sollievo quando andavo al lavoro. Solitamente quando la situazione e scomoda si tende a far capire all'ospite che si sta arrivando al limite della sopportazione, lei invece si mostrava ogni giorno più accogliente e disposta al
dialogo. Una sera mi fece una rivelazione a cui non potevo credere, tanto che pensai
fosse un argomento scelto da lei per farmi dirigere verso la sua strada. "Sai che mamma
tradiva papà"? "Ma dai, quella santa donna" "Quella santa troia vorrai dire, sai con
chi la tradiva" "Non posso immaginare che mamma tradiva papà, figurati se immagino con chi" "Con lo zio Aurelio, suo fratello" "Che cazzo dici? E' una storia inventata"?
"Me lo ha confidato zia Olga" "Non ci credo" Fatto sta che con una serie di rivelazioni
impensabili fino a pochi minuti prima, mi convinsi che quella era pura verità". Da quel
momento cominciai a pensare che quella storia, anche se vera, raccontata in quel contesto, avesse uno scopo ben preciso. Mi chiedevo se mia sorella, si proprio lei, per
supplire all'assenza di suo marito volesse scopare con me. A volte cercavo di scacciare quel pensiero, a volte invece mi eccitavo. Notavo in lei un graduale cambiamento, diventava sempre più affettuosa, mi preparava dei pranzetti tutti svolti al mio piacere,
in casa se prima era sciatta, era sempre in ordine. La goccia che fece traboccare il vaso fu quando tornando a casa dal lavoro trovai il divano aperto senza i cuscini. "Cosa è successo"? "Stavo lavando i vetri il secchio con l'acqua si è rovesciato sul divano, non ti preoccupare che dormi nel mio letto" Il cerchio si stava per chiudere, quasi
mi predisposi a questo insulso passo, tanto che non appena ci mettemmo a letto feci una
battuta "Speriamo che non abbia una erezione stanotte, sai succede a volte" "Se la dovessi avere svegliami che te la faccio passare io" Ci guardammo negli occhi e poi:
"Quando ci vuole per farti capire che ti desidero"? "Forse ti desidero anch'io, ma è
normale fare questo"? "Non lo so se è normale, non so se mamma mi ha lasciato questa tara, fatto è che ti ho sempre desiderato ed ora finalmente è arrivato quel momento".
Fu allora che mi venne vicino abbracciandomi e avvicinando le sue labbra alle mie.
"Pensiamo di non essere fratello e sorella, pensiamo solo a scopare, ho una voglia di
cazzo che non ti dico, sono stanca di masturbarmi" Fu l'inizio di una travolgente
storia. Quando ad ottobre tornò Alcide fu molto contento di vedermi così sistemato in
modo che stessi attento a sue moglie nonché mia sorella. Durante la sua presenza, venti giorni, tornai a dormire sulla poltrona. Non vedevamo l'ora che ripartisse, non la sfiorò neanche con un dito, arrivammo alla conclusione che avesse qualche altra.
Mia sorella era bellissima e sicuramente lui avrebbe trovato di peggio. Sapemmo in seguito che non era un'altra bensì un altro. Io e mia sorella, con il benestare
di Alcide vivevamo tranquilli, un solo problema, voleva recuperare tutte le scopate perse e mi assillava tutte le sere, le notti, i giorni.
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