La mia storia Cap.4
di
Valerio Rinascimento
genere
dominazione
Questa è la storia della mia vita, di come conobbi e comincia a frequentare il mondo perverso del Bdsm
Sono graditi commenti, chiunque volesse contattarmi può tranquillamente farlo scrivendo a rinascimento@mail.com
Accettai le preclusioni che la schiava mi aveva avanzato, non avrei praticato medical e scat, in fondo queste dinamiche non è che mi avessero mai entusiasmato.
Accettai anche la sua richiesta di esclusività anche se su questo punto non mi trovavo totalmente d'accordo ma avevo sempre pensato che limiti esistono anche perchè li si può superare.
Avevo conosciuto qualche settimana prima tramite amici il Primario di un Ospedale di Bergamo, questi viveva nella parte alta della città in una villa antica ed organizzava tutti i sabati sera una festa in stile Bdsm dove partecipavano un gruppo selezionati di amici e a rotazione qualche ospite invitato di volta in volta dal proprietario o da qualcuno degli ospiti fissi.
Mi spiegarono che alla serata partecipavano solitamente 5/6 amici Master insieme ad un paio delle loro schiave che dovevano dedicarsi al sollazzo di tutti i Dominanti oltre che a servire le vettovaglie per tutti i presenti preparati dalla servitù ed inviati dal piano superiore con un montavivande.
Agli ospiti, mai più di quattro per volta, erano dedicati due divani posizionati in disparte da dove si poteva avere il controllo totale di tutto quello che succedeva ma si rimaneva comunque appartati e in penombra. Da qui guardavano quello che succedeva senza per forza dover partecipare all'evento, nel caso avessero deciso di farlo, il Master avrebbe potuto godere di tutti i servigi che le slave di casa offrivano ma allo stesso tempo avrebbe dovuto porre la sua schiava a disposizione di tutti.
Era spettacolare vedere i dominanti che parlavano tra loro fumando dei fragranti sigari cubani gustando liquori di pregio provenienti da tutto il mondo, mentre le due slave di turno, ammanettate con le mani dietro la schiena, si aggiravano sotto il tavolo alla ricerca di qualsiasi cosa fosse loro offerto.
Non resistetti molto in attesa e chiesi di potermi accomodare a tavola indicando alla mia slave di spogliarsi in quanto sarebbe andata insieme alle sue "simili" sotto il tavolo.
Nuda ed ammanettata era pronta a quattro zampe ad imparare tutte le regole in vigore in quella casa, le altre slave le sussurravano come funzionava il meccanismo, in fondo non era poi cosi difficile imparare questo step, avrebbe dovuto succhiare cazzi ed era una pratica che conosceva bene e praticava benissimo.
Approfondii la conoscenza dei Master presenti raccogliendo parecchie informazioni che ancora non conoscevo e più passava il tempo e più mi rendevo conto che ero entrato in un mondo che ancora non conoscevo totalmente ma che già stavo capendo, era quello che avevo sempre cercato.
Buttavo l'occhi sotto il lungo tavolone ma la mia slave non la vedevo ma guardando in faccia un paio di interlocutori ero sicuro si stesse distinguendo.
Stavo apprendendo le regole della casa, dopo la chiacchierata a cui mi stavo sottoponendo le slave sarebbero state bendate e e bloccate tra le quattro gogne che facevano parte dell'arredamento.
Una volta immobilizzate sarebbero state alla mercè dei Dominanti che avrebbero potuto usarle sessualmente, frustarle, cospargerle di cera, riempirle con i plug presenti in una scatola sul tavolo o addirittura essere sottoposte a clisteri. Ovviamente tutte e tre le slave erano state informate che con una parola gridata avrebbero messo fine a qualsiasi pratica.
Incappucciai e bloccai la mia rendendola disponibile a tutti e come fosse una sorta di Ius primae noctis, il Primario fu il primo ad usarla senza tanti preamboli e da come entrò in lei e la stantuffò credo la troia dovesse essere già ben eccitata. Non resistette molto e le venne sulla schiena grugnendo soddisfatto.
Stavo iniziando la mia schiava ai piaceri del Bdsm e quale occasione migliore di una bella condivisione generale?
Avevo nel mentre raccolto informazioni sulle altre due slave, una mi era stato detto era un perfetto sborratoio, amava lo sperma in ogni dove mentre l'altra mi dissero che era una masochista di livello.
Mi dedicai a quest'ultima con una canna di bambù, avevo visto qualche filmato e il sibilo e lo schicco della canna mi eccitavano molto. Partii con molta calma e ogni volta che assestavo il colpo mi sentivo sempre più potente. Al ventesimo colpo mi fermai e mi complimentai con la slave per la sua resistenza e per come era riuscita a farmi divertire. Il culo era arrossato ma seppi solo dopo che i segni dovuti a caning sfogavano anche con un giorno di ritardo.
La serata volgeva al termine, io mi ero divertito tantissimo, la mia slave era inespressiva anche se la mia mano tra le sue gambe poteva constatare che non era rimasta insensibile al trattamento che aveva ricevuto. Ringraziai il Padrone di casa, tutti i suoi amici e dissi loro che mi sarebbe piaciuto presenziare alle loro future feste e mi fu proposto di partecipare in un città vicina dopo una settimana ad una serata anonima dove la guest star sarebbe stato un alano.
Non capivo o anzi avevo il sospetto di avere compreso ma non pensavo ci si potesse spingere cosi tanto in profondità
Non appena sceso da Città Alta mi fermai al primo Hotel che trovai, un noto 5 Stelle di una famosa catena, paradossalmente dal terrazzo della camera il panorama era incredibile, vedevamo la parte alta della città da cui eravamo da poco scesi tutta illuminata.
Ricordo che presi la schiava la misi alla pecorina e cominciai ad incularla dovendo metterle una mano sulla bocca, continuava a godere come una baldracca da quattro soldi, era tesa come la corda di un violino ma anche io non da me in breve tempo le sborrai nelle viscere.
La mia adesione al mondo della nobile arte del Bdsm era cominciata alla grande ma volevo sapere tutto e prima o poi lo avrei fatto.
Sono graditi commenti, chiunque volesse contattarmi può tranquillamente farlo scrivendo a rinascimento@mail.com
Accettai le preclusioni che la schiava mi aveva avanzato, non avrei praticato medical e scat, in fondo queste dinamiche non è che mi avessero mai entusiasmato.
Accettai anche la sua richiesta di esclusività anche se su questo punto non mi trovavo totalmente d'accordo ma avevo sempre pensato che limiti esistono anche perchè li si può superare.
Avevo conosciuto qualche settimana prima tramite amici il Primario di un Ospedale di Bergamo, questi viveva nella parte alta della città in una villa antica ed organizzava tutti i sabati sera una festa in stile Bdsm dove partecipavano un gruppo selezionati di amici e a rotazione qualche ospite invitato di volta in volta dal proprietario o da qualcuno degli ospiti fissi.
Mi spiegarono che alla serata partecipavano solitamente 5/6 amici Master insieme ad un paio delle loro schiave che dovevano dedicarsi al sollazzo di tutti i Dominanti oltre che a servire le vettovaglie per tutti i presenti preparati dalla servitù ed inviati dal piano superiore con un montavivande.
Agli ospiti, mai più di quattro per volta, erano dedicati due divani posizionati in disparte da dove si poteva avere il controllo totale di tutto quello che succedeva ma si rimaneva comunque appartati e in penombra. Da qui guardavano quello che succedeva senza per forza dover partecipare all'evento, nel caso avessero deciso di farlo, il Master avrebbe potuto godere di tutti i servigi che le slave di casa offrivano ma allo stesso tempo avrebbe dovuto porre la sua schiava a disposizione di tutti.
Era spettacolare vedere i dominanti che parlavano tra loro fumando dei fragranti sigari cubani gustando liquori di pregio provenienti da tutto il mondo, mentre le due slave di turno, ammanettate con le mani dietro la schiena, si aggiravano sotto il tavolo alla ricerca di qualsiasi cosa fosse loro offerto.
Non resistetti molto in attesa e chiesi di potermi accomodare a tavola indicando alla mia slave di spogliarsi in quanto sarebbe andata insieme alle sue "simili" sotto il tavolo.
Nuda ed ammanettata era pronta a quattro zampe ad imparare tutte le regole in vigore in quella casa, le altre slave le sussurravano come funzionava il meccanismo, in fondo non era poi cosi difficile imparare questo step, avrebbe dovuto succhiare cazzi ed era una pratica che conosceva bene e praticava benissimo.
Approfondii la conoscenza dei Master presenti raccogliendo parecchie informazioni che ancora non conoscevo e più passava il tempo e più mi rendevo conto che ero entrato in un mondo che ancora non conoscevo totalmente ma che già stavo capendo, era quello che avevo sempre cercato.
Buttavo l'occhi sotto il lungo tavolone ma la mia slave non la vedevo ma guardando in faccia un paio di interlocutori ero sicuro si stesse distinguendo.
Stavo apprendendo le regole della casa, dopo la chiacchierata a cui mi stavo sottoponendo le slave sarebbero state bendate e e bloccate tra le quattro gogne che facevano parte dell'arredamento.
Una volta immobilizzate sarebbero state alla mercè dei Dominanti che avrebbero potuto usarle sessualmente, frustarle, cospargerle di cera, riempirle con i plug presenti in una scatola sul tavolo o addirittura essere sottoposte a clisteri. Ovviamente tutte e tre le slave erano state informate che con una parola gridata avrebbero messo fine a qualsiasi pratica.
Incappucciai e bloccai la mia rendendola disponibile a tutti e come fosse una sorta di Ius primae noctis, il Primario fu il primo ad usarla senza tanti preamboli e da come entrò in lei e la stantuffò credo la troia dovesse essere già ben eccitata. Non resistette molto e le venne sulla schiena grugnendo soddisfatto.
Stavo iniziando la mia schiava ai piaceri del Bdsm e quale occasione migliore di una bella condivisione generale?
Avevo nel mentre raccolto informazioni sulle altre due slave, una mi era stato detto era un perfetto sborratoio, amava lo sperma in ogni dove mentre l'altra mi dissero che era una masochista di livello.
Mi dedicai a quest'ultima con una canna di bambù, avevo visto qualche filmato e il sibilo e lo schicco della canna mi eccitavano molto. Partii con molta calma e ogni volta che assestavo il colpo mi sentivo sempre più potente. Al ventesimo colpo mi fermai e mi complimentai con la slave per la sua resistenza e per come era riuscita a farmi divertire. Il culo era arrossato ma seppi solo dopo che i segni dovuti a caning sfogavano anche con un giorno di ritardo.
La serata volgeva al termine, io mi ero divertito tantissimo, la mia slave era inespressiva anche se la mia mano tra le sue gambe poteva constatare che non era rimasta insensibile al trattamento che aveva ricevuto. Ringraziai il Padrone di casa, tutti i suoi amici e dissi loro che mi sarebbe piaciuto presenziare alle loro future feste e mi fu proposto di partecipare in un città vicina dopo una settimana ad una serata anonima dove la guest star sarebbe stato un alano.
Non capivo o anzi avevo il sospetto di avere compreso ma non pensavo ci si potesse spingere cosi tanto in profondità
Non appena sceso da Città Alta mi fermai al primo Hotel che trovai, un noto 5 Stelle di una famosa catena, paradossalmente dal terrazzo della camera il panorama era incredibile, vedevamo la parte alta della città da cui eravamo da poco scesi tutta illuminata.
Ricordo che presi la schiava la misi alla pecorina e cominciai ad incularla dovendo metterle una mano sulla bocca, continuava a godere come una baldracca da quattro soldi, era tesa come la corda di un violino ma anche io non da me in breve tempo le sborrai nelle viscere.
La mia adesione al mondo della nobile arte del Bdsm era cominciata alla grande ma volevo sapere tutto e prima o poi lo avrei fatto.
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