Continuò di una mamma gelosa

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genere
incesti

CAP2 IL SEGRETO DI UNA MAMMA GELOSA
(Camilla) Sentivo la mia lingua con la sua come un gioco perverso mentre le nostre saliva si mescolava come un tutt’uno. Io la volevo ero disposta a essere una mamma svergognato ma non mi importa io lo voglio mio figlio a qualsiasi costo. Quando mi mettevo sopra al mio figlio spostando il cuscino che nascondeva il suo cazzo che al mio contatto con il mio bacino. Era nascosto sotto le coperte ma si sentiva che mi vuole anche il mio figlio ma è molto trattenuto che cercava di spingermi via.
(Cosa fai sei mia madre. È poi io ho già una ragazza) Disse Jack che quelle parole era come una pugnalata diritto al cuore. Perché anche in questo momento il mio figlio pensa a quella troia che lo ha solo umiliato rifiutando il suo amore. Se fossi stata io al posto suo melo avrei goduto tutto è in fatti sono qui a godermelo alla faccia sua. Mi avvicino di nuovo alle labbra di mio figlio mentre toccavo il petto muscoloso che sentivo il suo cuore battere forte che quasi stava per uscire dal suo petto. Ma lui per l’ennesima volta mi spinse dolcemente lontano dalle sue labbra.
(Mamma smettila) Disse Jack ma io non so quando significa arrendersi e quindi lo voglio farlo accendere il suo ardore quando ne aveva quindici anni in cui mi dedicava tanto amore anche se io lo sempre rifiutato perché ero come lui adesso. Ero frenata dal mio ruolo di mamma e non di donna ma adesso mi pento di non aver ceduto mentre lui combatteva contro il suo voglio di amarmi. Era rigido come un tronco aveva bisogno che io la aiuti a sentirsi meglio è quindi levai con forza la coperta. Mi allontanavo non troppo da mio figlio facendo un sorriso mentre cominciavo a inserire la mano dentro nei pantaloni del pigiama. Sentivo il suo cazzo bello duro come una pietra.
(Mamma ti prego fermati) Disse mentre stringeva i denti per trattenere il suo grido di piacere mentre io cominciavo a massaggiare la sua asta del suo cazzo. Andavo su è giù sotto i pantaloni del pigiama mentre ogni tanto gli davo dei baci sulle labbra.
(Figlio mio lo so che mi desideri ancora) Dissi mentre lui cercava di non rispondere che evitò di guardarmi in faccia mentre notavo che nelle sue guance si erano avvampate di un rosso acceso. Era chiaro che gli piaccio ancora come quando aveva 15 anni però adesso lo preferisce tenerlo ben nascosto in un angolo buio e io sono la luce che illumina quel angolo buio. Gli levai tutto lasciandolo solo il suo cazzo che era in piedi come un soldato mentre lui cercava di nuovo di fermarmi ma io gli spinsi via la sua mano.
(Mamma ti prego non fare la stupida) Disse Jack mentre io non lo stavo più ha sentire mentre sorridevo al cazzo di mio figlio mentre gli davo dei baci dolci alla punta del cazzo. Il mio figlio fece un gemito forte che capì che gli era piaciuto è che era il suo punto sensibile e quindi gli davo molti baci e poi la punta della lingua è luì gemeva di puro piacere mentre si aggrappava forte con le unghie il materasso del suo letto. Esitava a dire quelle semplice parole che mi ama è quindi cominciavo a leccare con la punta della lingua su è giù sul asta del suo cazzo facendolo procurare un bel piacere che fece un altro gemito. Mi avvicinai di nuovo al viso di mio figlio che era sudato dal piacere. I nostri bacini si toccavano e sentivo il suo bel cazzo duro che sfiorava la mia figa bagnata. Mentre le mie mutandine impedivano di sentirlo meglio. Potevo levarmela le mie mutandine ma non è ancora il momento di arrivare in quella fase. I nostri occhi si incrociavano mentre le nostre labbra si avvicinavano e sentivo il suo respiro affannato mentre sentivo le sue mani toccare dolcemente le mie gambe ma era ancora bloccata era chiaro che voleva arrivare al mio sedere ma esitava troppo ha bisogno di spingerlo ancora per farlo svegliare. Gli baciavo dolcemente mentre le mie mani cominciavano ad sbottonare un bottone alla volta lasciandolo solo il suo petto nudo che mi chiamava. Diedi dei baci sul collo mentre cominciavo a scendere sempre più fino ad raggiungere i due capezzoli. Gli leccai uno è poi l’altro fino a farli diventare duri mentre sentivo il mio figlio gemere di piacere. Sentivo che una mano di mio figlio era sulla mia schiena e era sotto il mio abito della notte. Era chiaro che ero quasi vicina a farlo cedere ma esita leggermente dal fatto che l’altra mano non molava mai il materasso. Scendevo con la punta della lingua fino ad raggiungere l’ombelico che era un altro punto sensibile. Scendevo ancora fino ad raggiungere il suo cazzo che mi infilai per adesso la cappella del suo cazzo. Volevo giocare un po’ con la cappella che lo stuzzicavo con la mia lingua facendo gemere di piacere mentre cominciavo a scendere fino a prenderlo completamente in bocca tutta l’asta del suo bel cazzo. Mio figlio divenne rigido mentre sentivo il suo cazzo tutta in gola facendomi ricucitore un po’ di saliva. Sollevai per un po’ la mia bocca è con una mano strinsi forte l’asta senza mai mollarla e cominciavo a lavorare il suo cazzo andando su è giù con vigore è tanta voglia mentre lo sentivo finalmente libero.
Si…. mamma sei la migliore: Disse ero felice che si sentiva attratto da me da mia madre e da tempo che non mi cercava più. È adesso non ho più intenzione di lasciarlo andare. Mi staccai completamente dal suo cazzo mentre lo guardavo e lo masturbavo con amore di una madre infatuata di suo figlio.
Jack mi vuoi? Vuoi davvero amare tua madre?: Dissi perché volevo sapere da lui la pura verità non voglio sentire una buccia del suo ormone maschile. Non voglio essere la seconda a nessuno perché voglio essere sempre la prima. Jack mi pareva che stava esitando un po’ ma poi.
Si mamma ti amo è ti voglio: Disse Jack che quelle belle parole mi fecero illuminare gli occhi e le mie guance si sono arrossire mentre mollai il cazzo di mio figlio e mi misi in piedi e mi levai la veste di notte facendo scendere una spalline e poi l’altra mentre Jack mi guardava senza mai distogliere lo sguardo dalle mie mani. Rimasi solo con il mio reggiseno e le mie mutandine. La mia figa era bagnata che ha bagnato le mie mutandine. Stavo per levare le mie mutandine ma il mio figlio mi fermo.
Aspetta mamma voglio pensarci io: Disse Jack che mi sembra che sia diventato molto audace che decisi di lasciarlo fare. Il mio figlio Jack si avvicinava alle mie mutandine bagnate. Le annusò è poi sentì la sua lingua leccare il tessuto delle mie mutandine facendo un sorriso.
È molto buono mamma: Disse Jack mentre mi guardava con i suoi occhi e poi riprese il suo lavoro. Levò dolcemente le mie mutandine facendo finalmente la sua lingua nelle mia figa che un tempo lo aveva fatto nascere il mio piccolo Jack. Sentivo la sua punta della lingua dare dei colpetti al interno della figa facendola bagnare di brutto. Nemmeno il mio ex marito mi faceva godere così mentre premevo forte la sua testa mentre gli dicevo.
Si…si…bravo continua così: Dicevo a Jack che non mi ero accorta che lui mi aveva messo un dito al interno della mia figa. Faceva un movimento veloce avanti indietro con il dito mentre continuava a dare dei colpetti con la punta della lingua. Ero impazzita che non mi controllavo più il mio corpo che senza un motivo la mia mano palpò un seno in un modo in cui non ho mai provato. Jack smise di colpire la mia figa bagnata con la punta della lingua ma non smetteva di colpirmi la figa con il suo dito mentre mi guardava e mi sorrideva felice mentre mi diceva.
Mamma levati quel reggiseno perché voglio vedere i tuoi bei seni: Diceva Jack che mi sembrava di nuovo un bambino che vuole per la prima volta un gelato. Mi fece arrossire mentre gli sorridevo come sé non ci credevo che fosse reale e che forse solo un frutto della mia fantasia di una madre trascurata. Mi levai il mio reggiseno come lui mi ha ordinato ma le copri con il mio braccio perché voglio sentire una cosa da lui prima di farla vedere.
Jack promettermi che mi amerai solo me e nessuna altra donna al di fuori della tua madre: Gli dissi mentre cercavo la sua attenzione toccando dolcemente il suo mento e farlo guardarmi in faccia. Ci osserviamo negli occhi mentre lui mi prese per mano e mi spinse verso di lui. Ero al suo fianco mentre lui si mise le braccia per impedire una via di uscita mentre era completamente sopra di me con il suo cazzo che sfiorava la mia figa mentre tenevo ancora il mio braccio copriva il mio seno. Non voglio farlo vedere fino quando non mi dirà che amerà solo me soltanto me.
Non so come dirtelo che ti desidero da tanto tempo: Disse Jack mentre spostava il mio braccio che copriva il seno. Lo lasciai fare perché con quelle parole che mi ha detto mi hanno convinta. Jack mi diede un bacio dolce e romantico sulle mie labbra mentre sentivo la mano destra strisciare nei fianchi fino in basso mentre con la sinistra teneva un fianco. Jack sentì che stava per spostare il suo cazzo pronto per prenotarmi nella mia figa. Jack mi fissava mentre sentivo il suo respiro affannato sul viso mentre sentivo che punta del suo cazzo era dentro alla mia figa bagnata mentre stringevo i denti dal fatto che e da anni che non lo facevo. Il suo cazzo di mio figlio era entrato metà nella mia figa facendola godere di più e facendola bagnare di più di prima mentre stringevo con le mie unghie nella coperta di mio figlio. E quindi mio figlio Jack prese forza e coraggio e mi penetrò tutta con il suo bel cazzo facendolo aggrappare con forza sulla sua schiena mentre mi scappò di urlare e dire.
HO MIO DIO……
Mio figlio Jack mi diede un altro bacio mentre io la stringevo senza mai mollarlo un attimo. Mentre le nostre labbra erano ancora unite in un bacio sentivo il suo cazzo andare avanti e indietro molto delicatamente piano mentre le mie mani strisciavano per tutta la sua schiena per fermare verso la sua testa toccando i suoi bei capelli mentre ci fissiamo. Lui aveva smesso di baciarmi ma non smetteva di colpirmi con il suo cazzo nella mia figa bagnata che andava ad un ritmo normale mentre io ero ammagliata da lui. Quando Jack cominciò a sbattermi forte e violento mi faceva gridare forte mentre gli dicevo.
HO MIO DIO…. JACK LO SENTO TUTTO DENTRO…. HO MIO DIO…..
Ero ormai una donna fuori controllo era chiaro che il mio figlio adesso fa sul serio perché mi sta scopando con brutalità e comincia a piacermi il suo modo di farlo. Cambiamo posizione e cominciò a sbattermi forte il suo cazzo proprio nel buco del culo. Godevo come non mai mentre mi sbatteva forte facendomi sentire le sue palle contro il mio culo. Cambiamo di nuovo posizione eravamo stessi nel letto. Io che succhiavo come una matta il suo cazzo mentre il mio figlio Jack mi leccava la mia figa bagnata mentre toccava il mio sedere. Eravamo entrambi sudati dal nostra passione erotica mentre lo cavalcavo mentre lui era stesso sul letto. Il mio seno ribalzavano ad ogni forte cavalcata che facevo mi scappavano dei versi scatenati dalla forte passione che provavo. Cambiamo di nuovo posizione luì mio figlio Jack era seduto sul letto mentre io ero seduta sopra di lui. Avvinghiavo le mie gambe come un serpente per tenermi ferma. Mi tenevo stretta a lui mentre il mio figlio Jack mi sbatteva forte il suo cazzo che lo sentivo fino al mio utero. La mia figa bagnata si stringeva era chiaro che avevo raggiunto il mio orgasmo mentre vedevo il mio figlio Jack irrigidirsi era chiaro che anche lui era al culmine. Il suo cazzo si induriva come marmo. Entrambi avevano raggiunto orgasmo. Ero esausta ma felice mentre il suo cazzo era fuori dalla mia figa che perdeva il suo sperma di mio figlio Jack. Dormivo al suo fianco con il sorriso sulle labbra.
(Jack) Come ho potuto farlo e mia madre. Come ho potuto fare sesso con mia madre. Continuavo a pensare come e potuto accadere mentre vedevo la mia madre che dormiva tranquilla e felice mentre io provavo tristezza per quello che ho fatto a mia madre. Il mio corpo non lo controllavo più. Erano i miei ormoni sessuali maschili a prendere il controllo della situazione facendomi fare e dire ciò che non volevo dire. Io adoro mia madre e amo ho oserei dire che lo amavo e adesso provo solo un grande bene a mia madre. In passato quando avevo 15 e tentavo di corteggiare mia madre con zero risultato che alla fine mi sono detto sé non posso avere mia madre allora mi sono trovata una che gli assomiglia di aspetto.
IL PASSATO DI JACK
L’unico modo per spiegarmi meglio vi devo parlare del mio passato quando avevo 10 e 15 anni quando tutto ebbe inizio sulla mia cotta su mia madre.
Avevo 10 anni e correvo dietro alla mamma e ogni tanto mi attaccavo alla mamma e in fatti lei mia madre mi ha dato un soprannome.
Il mio piccolo Jack il koala: Ero il suo piccolo koala. Mio padre non c’è più sì sono divorziati e quindi non si fa più vedere anzi non osava nemmeno perché la mamma mentre lo aveva cacciato via di casa gli ha detto che sé ci tiene hai suoi gioielli di famiglia e meglio che non si faccia vedere. Era stato un periodo tranquillo e sereno mentre seguivo ogni passo che faceva mia madre sé andava in bagno io entravo. La mia madre quando mi vedeva che entravo in bagno mi sorrideva. Era un po’ di giorni che usciva truccata e vestita elegante e in questa domenica stava dì nuovo uscendo è mi avrebbe lasciato con la vicina di casa ma io non volevo perché volevo solo passare del tempo con la mia mamma. Piangevo facevo il bambino disperato per convincerla a rimanere con me suo figlio il suo tesoro e il suo vero amore. La mamma esitava a decidere mentre la vicina di casa mi tratteneva con la forza mentre chiamavo.
MAMMA…MAMMA….MAMMA…: Lo dicevo tre volte mentre mi guardava in lacrime mentre a poco a poco stava venendo da me ma in un trattò un auto si era accostato proprio davanti al cancello di casa e suono il clacson. In un trattò la mamma si fermò proprio per un soffio era tanto vicino a me. Mi guardava è mi sorrideva e credevo che mi dicesse che sarebbe rimasta con me ma invece.
Fai il bravo bambino: Diceva mentre l’auto suonava di nuovo il clacson e la mamma si voltò di scatto e corse via verso la macchina. La vicina di casa mi strinse forte mentre io per liberarmi gli morsi la mano facendola molare la presa mentre io correvo per raggiungere la mamma ma ormai aveva chiuso il cancello e la vedevo salire in macchina con un uomo molto bello. Era chiaro che era un uomo approfittatore e la mamma non lo ha ancora capito e quindi urlavo mamma tante volte mentre vedevo l’auto in cui era su era partita ormai era lontano. Rimasi al lungo attaccato al cancello di casa ho saltato perfino la cena che la mia vicina di casa. Io volevo mia madre e quindi sono rimasto anche fino sera che stavo sul punto di chiudere gli occhi dal sonno ma decisi di rimanere anche al rischio di dormire in piedi. Non mi ero accorto che mi ero addormentato che quando mi svegliai mi ritrovai in braccio di mamma che aveva rinunciato al suo appuntamento con quel uomo. Quando avevo 13 anni la mamma non è più uscita con nessuno uomo e quindi credevo che avesse scelto me suo figlio ma invece una sera la mamma aveva dimenticato a casa il suo cellulare e io come tutte le sante volte quando sono solo mentre la mamma era al lavoro per il turno di lavoro notturno e io rimanevo ad annusare il cuscino di mamma per sentire il suo profumo. In un trattò il suo cellulare che era sul comodino a cominciato a vibrare. Lo fissai il cellulare di mamma che continuava a vibrare ogni cinque minuti si ferma è poi riprese a vibrare. Pensavo che ha quest’ora saranno le sue amiche che gli mandano qualche ricetta da fare. È pure ho tanta paura che sia ancora quel uomo quando ne avevo 10 anni. Era impossibile che non sia lui perché mi aveva detto che si sono lasciati e pure non riuscivo a stare tranquillo e quindi presi il cellulare di mamma ero pronto a guardare dentro il suo cellulare. Per fortuna che la mamma non ha messo il codice di sicurezza e quindi entrai. La foto del suo schermo del cellulare era insieme a me. Mamma e figlio che lei mi stringeva il un abbraccio forte mentre mi dava un bacio sulla guancia. Avevo circa 5 anni. Il suo cellulare segnalava un messaggio di un certo boy ♥️ e aveva un cuoricino rosso e li per li cominciavo a sentirmi male. Non ci credevo che mia madre mi abbia mentito. Lo vedeva ancora di nascosto alle mie spalle. Aprì il messaggio è rimassi li in silenzio a leggere il messaggio è anche quelli vecchi tra le mamma e questo boy. Mi veniva il voltastomaco a solo leggere quei messaggi. Mia madre si fa nominare gattina.
Gattina -Mi manchi tanto boy ♥️
Boy ♥️-Mi manchi tanto mia Gattina. Gattina ti è piaciuta il mio regalo che ti ho mandato via posta
Gattina – Si mi piace ma non dovevi farlo sé per puro caso lo vedesse mio figlio rimarrebbe schioccato a vedermi vestita così
Boy ♥️- Fammi vedere come ti sta
Gattina – Come sei pazzo
Boy ♥️- Mandami una foto con quel costume da gatto
In un trattò la mamma fu un paio di minuti in attesa prima di mandare una foto. La foto di mamma con un costume da gatto con una posa molto provocatoria. Lessi tutti i messaggi di mamma e di questo tizio che ha me non mi piace fino ad oggi.
Boy ♥️- Gattina mia e da anni che mi dici che ci vediamo ma mi dici che non ti senti di lasciare il tuo figlio. Mi dici di aspettare ma io ho aspettato troppo tempo. E quindi ci vediamo domani mattina è sé non ci sarai io troncherò con te per sempre. Quindi mia cara gattina non sprecare la tua ultima occasione.
Mia madre domani mattina andrà al appuntamento con questo tipo che la chiama gattina. Non accadrà mai che la mamma ci andrà al appuntamento di domani mattina. Quello che ho ben capito che questo boy abbia dato un ultimatum alla mamma e io mi sono chiesto perché non farla sprecare la sua ultima occasione. Al domani mattina rimasi a letto feci finta di avere un forte mal di testa mentre sudavo perché sotto piedi avevo la borsa del acqua calda. Fingevo di soffrire ero bravo a fare finta mentre mia madre si truccava per prepararsi per l’appuntamento con il boy. Quando uscì dal bagno finito di truccarsi e mi viene a salutarti.
Mamma – Jack guarda che io esco tu mi devi promettere che farai bravo con la vicina
La mamma si fermò proprio vicino alla mia porta chiusa e mi sentiva lamentarmi come se stessi per morire. La mamma aprì la porta e quando mi aveva visto il suo sorriso si trasformano in una faccia seria di una madre preoccupata.
Mamma – Jack ma stai bene? Non farmi preoccupare
La mamma non smetteva di fissarmi mentre io feci finta di tossire e di tremare come una foglia sotto le coperte.
Jack – Stai tranquilla sto bene
Mi scappò un'altra finta tosse mentre cercavo di coprirmi con la coperta come per fare capire alla mamma che non stavo bene. Mia madre si avvicinò e si sedeva proprio vicino a me è mise la sua mano sulla fronte calda. La mamma fece una faccia preoccupata era chiaro che avrebbe rinunciato al appuntamento ma io volevo proprio che ci vada con il pensiero di me suo figlio che non sta bene.
Mamma – Scotti Jack guarda faccio così gli dico che non vengo così mi occupo di te come si deve
Jack – Mamma stai tranquilla vai pure al tuo appuntamento
La mamma mi fissò come sé la avessi smascherata di avermi nascosto che usciva con un uomo ma cerco di non parlare di lui.
Mamma – Sei sicuro guarda che ci metto cinque minuti
Gli bloccai il suo discorso a metta strada e gli dissi che ho il termometro della febbre e sé per caso la febbre si alza la chiamò al istante. La mamma mi diede un bacio sulla fronte mentre io mi trattenevo di volerla abbracciare.
Mamma – Mi raccomando avvisami se per caso la tua febbre sale?
Gli dissi di si con la testa mentre la mamma si alzava dal letto senza mai distogliere lo sguardo da me. Cercava di essere felice ma in realtà conoscendola bene mia mamma e molto preoccupata per la mia salute. Dovetti aspettare parecchio seduto sul letto fuori dalla coperta. Dopo due ore era il momento di agire presi il cellulare e gli mandai un messaggio alla mamma e gli dicevo che la febbre e salita alta. Dopo un solo un minuto la mamma mi risponde il mio messaggio dicendomi che sarebbe arrivata subito dì corsa a casa e vorrei tanto vedere la faccia di quel boy. Dopo un paio di minuti senti l’auto di mamma entrare dì corsa mentre io ero fuori dal letto a osservare la mamma uscire dalla sua auto tutta di corsa. Mi rimisi al letto di corsa mentre sentivo che la mamma correva. Sentivo la mamma discutere con la vicina di casa che le diceva che era solo febbre e gli ha anche detto che ha dato la tachipirina e che sarebbe abbassata più presto ma la mamma non la ascoltava nemmeno mentre sentivo che la mia porta sì apriva.
La vicina di casa - Hai capito cosa ho detto che presto la febbre si sarà abbassata
Ma la mamma non dava retta a nessuno quando si tratta di me. La mamma si sedeva di nuovo sul mio letto e mi fissava mentre mi toccò con la mano sulla fronte.
La mamma – Da quanto tempo gli hai dato la tachipirina?
In realtà non lo mai presa la medicina perché non avevo bisogno mentre la vicina di casa cercava di ricordare a che ora mi ha dato la tachipirina.
La vicina di casa – Penso due ore fa perché melo chiedi?
La mamma molo la mia fronte anche se volevo tanto che non si staccasse. Mentre mi guardava sorridere e poi fissò seria la vicina di casa con serietà e la fulminava con lo sguardo che la vicina di casa abbassava lo sguardo
La mamma – Non ha fatto nessun affetto. Scotta ancora.
La vicina di casa non sapeva cosa dire in quel momento ha preferito rimanere in silenzio per temere il peggio. Invece il suo silenzio fece peggiorare di più la sua situazione facendo diventare molto di più seria mia mamma.
La mamma – Quella e la porta e non venire più. Non ho più bisogno del tuo aiuto. D’ora in poi ne occuperò io di mio figlio.
La vicina di casa in silenzio sene andò senza dire una parola mentre io vedevo per la prima volta la mia mamma arrabbiata con qualcuno.
Quando ne avevo 15 anni il mio sentimento per mamma si fece più forte che divenni più audace a conteggiarla. Gli portavo spesso dopo la scuola dei fiori. I suoi fiori preferiti sono le rose rosse e al inizio era felice ma poi ha cominciato a rifiutare ogni volta che le portavo dicendomi spesso che le devo dare a una ragazza che ha me piace. Decisi di cambiare tattica se la mamma si è stufata dai fiori e allora puntai al tatto fisico per farla capire che mi piace. Ogni mattina quando prima di andare a scuola gli davo un bacio sulle guance facendola sorridere felice. Ogni volta che ritornavo dalla scuola correvo verso alla mamma e la strinsi forte in un caloroso abbraccio mentre gli riempivo di baci sulla guancia. Durò fino al mio 16 compleanno che lei mia madre mi ha spezzato il cuore. Ritornai di corsa dalla scuola credendo di trovare mia madre in cucina ma invece non c’era ma si sentiva dalla stanza di mamma dei gemiti di piacere. Mi avvicinai piano alla porta di della stanza di mamma e fu il mio peggior incubo. Vidi mia mamma nuda con un uomo che mi pareva familiare era il suo boy e io credevo che si sono lasciati invece la mamma melo ha tenuto nascosto mentre la mamma la donna dei miei sogni cavalcava quel lurido maiale. Ma non era il loro sesso ha farmi molto male ma quello che ho sentito dire la mamma.
La mamma – Ti amo
Boy ♥️- Mi ami di più di tuo figlio
La mamma – Si si si ti amo tanto
Senza pensarci troppo apri la porta sbattendo forte contro il muro mentre le lacrime mi rigavano il viso dalla tanta rabbia che provavo. Mia madre si era fermata cercando di coprirsi è tentava di spiegare ma Io ero troppo arrabbiato che non gli diedi nemmeno il tempo di parlare.
Jack- (Urlavo) E COSÌ CHE PENSI DI ME. BENE ALLORA TI ODIO…
Chiusi sbattendo forte la porta e corsi come il vento verso alla mia stanza che mi gettai in lacrime sul letto mentre premevo la faccia contro il cuscino. Mia madre mi aveva corso dietro nuda come se adesso fossi la cosa più importante della sua vita ma ormai è troppo tardi per rimediare il suo danno di quelle parole mi hanno ferito dentro nella mia anima più profonda e intima.
La mamma – Jack
Voleva toccarmi per consolarmi ma chi sa mai si era fermata. Non la voglio più vedere è nemmeno sentirla per me è solo un guscio vuoto senza anima e né cuore. Si alzò dal letto e lasciò la mia stanza che la sentivo che stava sul punto di piangere ma non mi colpì per niente anzi provavo in quel preciso momento solo un grande odio per mia madre mentre chiudeva piano piano la mia porta. Dopo un paio di ore credevo di riuscire ad dormire ma invece piangevo di continuo mentre mia madre dormirà beatamente nelle sue braccia del suo uomo. Di nuovo la porta della mia stanza sì aprì e sentivo i passi dì una persona che si mise seduta vicino al mio letto mentre io guardavo dal altro lato del letto. Sapevo chi era mia madre che vuole tutti i costi il mio perdono ma io non voglio mai perdonarla perché mi ha fatto troppo male.
La mamma – Anche tu non riesci a dormire come la tua mamma
Mi copri tutto sotto la coperta per evitare di sentirla parlare ma quanto pare mi ha sentito piangere che senza pensare la mia mamma si stesse sul letto mentre mi stringeva in un abbraccio forte mentre io non voglio essere toccato da quelle luride mani che hanno toccato il suo cazzo di quel uomo. È pure non riuscivo a muovermi per staccarmi da lei mentre sentivo che stava piangendo alle mie spalle.
La mamma – Perdonami Jack perdonami per la tua stupida madre per quello che ho detto. Non volevo offenderti. Non ho ragionato con il cervello. Ti prego Jack rispondi
Non dissi niente non volevo nemmeno parlare con lei. Volevo solo piangere sotto la coperta mentre la mamma mi stringeva mentre piangeva. Il giorno dopo mia madre si era svegliata un po’ prima dal mio letto mentre io non volevo nemmeno sapere dove sia. La ritrovai in cucina che mi aveva preparato la mia collaborazione era chiaro che cercava di comprarmi il mio perdono. La ignorai quando cerco di salutarmi con il suo sorriso e cominciavo a mangiare la mia collaborazione in silenzio mentre mia mamma voleva tanto toccarmi ma non lo fece sì allontanò da me ritornando sul lavandino e la sentì di nuovo a piangere come ha fatto per tutta la notte. Non provò più niente solo un vuoto dentro. Nella mia classe era arrivata una nuova ragazza è quando la vidi rimasi in silenzio a guidarla. Era Serena era una goccia d’acqua a mamma però versione giovane e quindi ho pensato che se non posso avere la mamma allora mi troverò una che gli assomiglia.





scritto il
2023-04-06
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