Fidanzata esibizionista e l'amico "medico" cap.2

di
genere
esibizionismo

LEGGERE IL CAPITOLO 1, INTITOLATO "Fidanzata esibizionista e l'amico "medico""

La mattina mi sveglio con una mano di Giulia che mi massaggia il cazzo da sopra la tuta. "Buongiorno amore", esordisce. "Divertiti ieri sera?", Aggiunge con fare malizioso. Io mi stavo già eccitando, ma dentro di me non volevo che lei lo capisse. Avevo paura che questa situazione potesse degenerare, ma allo stesso tempo mi sarebbe dispiaciuto se fosse stata solo una tantum, dentro di me sapevo che mi sarebbe piaciuto vederla di nuovo in una situazione del genere, senza che le cose andassero troppo oltre. Le rispondo che mi aveva fatto eccitare, però che il suo amico era un porco e che quella non era una procedura medica. Lei capisce subito che nelle mie parole c'è aria di sfida. "Sicuramente si è guastato la scena, ma di fa così", mi risponde. "No, non so fa così", controbatto arrabbiato, ma l'erezione nei miei pantaloni diceva il contrario. "Ti è dispiaciuto molto comunque, ho visto", dice Giulia ridendo. "E comunque non si è approfittato di me, anche se sicuramente gli è piaciuto". Smette di massaggiarmi il cazzo e continuiamo a discutere sull'ortodossia delle procedure seguite dal suo amico Martino, la mia eccitazione è visibile. Nel frattempo stiamo facendo colazione. "Prenota una visita da un medico privato, vediamo che cosa ti fa", le dico. Me ne pento 10 minuti dopo, quando lei mi comunica di aver preso appuntamento per la sera stessa in uno studio privato poco fuori città. So che sarà comunque vista e toccata da un altro uomo, per giunta molto più grande di lei, ventiduenne. Ma so anche che sarà una situazione molto diversa, perciò sono soddisfatto ma non troppo. Sfrutto l'occasione per cogliere due piccioni con una fava: "ti dimostrerò che il tuo amico è un porco anche in un altro modo", le dico. Lei mi guarda incuriosita. "Scrivi a Martino e digli che vuoi farti visitare di nuovo da lui, digli che vuoi fare un controllo un po' generico per verificare che tua sia in salute", le dico. Giulia si mette in ginocchio sotto il tavolo e prima di prendermi il cazzo in bocca mi dice "va bene cornutello, glielo dico questo pomeriggio. Esco con lui così gli offro il suo meritato caffè, poi gli chiedo se ha tempo domani per visitarmi". E inizia a succhiarmelo avidamente. Ha capito perfettamente il mio gioco ma entrambi facciamo finta che non sia così. In pochi minuti le vengo in bocca. Lei esce da sotto il tavolo, beve un bicchiere d'acqua e mi dice che va a lezione e che nel pomeriggio vedrà Martino per il caffè. Ci diamo appuntamento a casa per le 18, quando staccherò da lavoro, per accompagnarla dal dermatologo privato. Dove cazzo sto andando ad infilarmi, penso tra me e me. Ogni volta che vengo quasi mi pento della situazione che ho creato, ma l'eccitazione so rifà subito viva. E poi oggi è solo una visita medica come un'alta, lei sarà senza vestiti, davanti ad un uomo e con me presente, però lui è un professionista. Almeno le dimostrerò che il suo amico si è approfittato di lei. Cerco di convincermi che io lo stia facendo per lei, ma entrambi sappiamo che è una situazione che ci eccita. Questa sera sarà sicuramente più soft, ma sono ugualmente preoccupato.
Vado al lavoro e non ci sentiamo per un po', quando nel pomeriggio mi scrive Giulia: "sono a casa, mi sto cambiando per la visita di stasera." Le rispondo velocemente mentre sbrigo le mie faccende lavorative. Arriva un altro messaggio dalla mia ragazza "comunque domani mi visita Martino, come richiesto da te ;) sei contento?". Mi si drizza il cazzo nei pantaloni. "Sono contento solo così posso dimostrarti che lui è un porco, prima stadera, e poi domani", le rispondo. "Immagino, filmerò di nascosto così potrai vedere con i tuoi occhi che lui si comporta in modo professionale, sta studiando apposta per questo ", controbatte lei. Entrambi stiamo al gioco, ma entrambi siamo consapevoli del fatto che lei goda nel farsi vedere dagli altri, io godo sapendola in queste situazioni in cui è esposta e sotto il controllo degli altri, e che Martino non lo fa per amicizia ma per vederla senza vestiti. "Lo vedremo. Comunque arrivo alle 18", rispondo per concludere.
Arrivo a casa all'ora stabilita e aspetto Giulia in macchina. La vedo arrivare con un maglioncino rosa da cui avanza fuori la spallina della canotta nera. Jeans attillati, sembra che le stia esplodendo il culo. Ci rechiamo presso lo studio in cui le dimostrerò per la prima volta che Martino è un maiale. Ossia lo stesso posto in cui per la prima volta la vedrò con i miei occhi nelle mani di un altro uomo. Ma questo non glielo ammetterò mai. Arriviamo e ci fanno entrare subito, il dottore è un uomo sulla cinquantina, abbastanza alto, magro, capelli castani, barba curata. Un bell'uomo. Io mi siedo sulla sedia della scrivania. Lui gli chiede il motivo del controllo, lei gli dice che vuole controllare a scopo preventivo tutti i nei e in generale lo stato della sua pelle. C'è un clima molto professionale, ma la situazione è intrigante. Anche Giulia sembra quasi in imbarazzo, ma si nota una leggera eccitazione. "Okay, spogliati. Togli il maglione, maglietta e pantaloni", comanda il dottore. Giulia esegue, indossa un tanga nero e un reggiseno classico, nero. "Siediti sul lettino", gli dice lui. Lei esegue. Inizia a controllarla sul viso, sotto le ascelle, sul collo, sulle braccia, le mani. "Qualcosa di rilevante nella zona del seno? Così non ti faccio spogliare per niente", gli chiede. Prima dimostrazione che Martino ne ha approfittato, penso. Ma Giulia mi guarda con aria di sfida e afferma "Non lo so, controlli". Mi sento morire. Lui senza parlare, con aria quasi scocciata le alza il reggiseno e inizia a guardarle le tette. La cosa mi disturba ma eccita allo stesso tempo. Lui le osserva per un minuto circa, poi le sistema il reggiseno e dice "qua, signorina, è tutto apposto. Sdraiati". È un tipo un po' burbero, ma questo aiuta solo ad aumentare la mia eccitazione. Le controlla la pancia, le gambe. Le toglie i calzini e controlla anche tra le dita dei piedi. La cosa mi eccita, ma ho notato che non le ha controllato la figa come aveva fatto Martino, anche se molto velocemente. Questa volta mi sento in vantaggio. Mentre penso a questo, il dottore indica la parte anteriore delle mutande di Giulia, sdraiata a pancia in su. "Qua tutto bene?" Le chiede. La mia testa implora che lei dica di sì, lui non le controllerebbe lì e io le dimostrerei che avevi ragione. Il mio cazzo, però, spera che Giulia dica di no. La vedo tentennare. "Non lo so dottore, non ci ho mai fatto caso", dice osservandomi. Cazzo, si spinge così avanti per dimostrarmi che ho torto? Lui le sposta le mutande dall'elastico sopra e controlla velocemente. "Tutto bene anche qua Giulia". Dice. E poi prosegue con un perentorio "Girati". Le controlla la schiena e le gambe. Arrivato alla fine della schiena lui le chiede se ha arrossamenti o bruciori tra i glutei e nell'ano. Vorrei svenire. Stavolta Giulia mi risparmia, forse presa dall'imbarazzo. "No, lì e tutto apposto ", risponde. Quasi speravo di vedere Giulia con il culo aperto davanti a lui. "Allora puoi vestirti, sei perfetta, non c'è nulla da segnalare. Puoi andare tranquilla". Usciamo dallo studio e andiamo in macchina, lei inizia a toccarmi il pacco mentre guido. "sei stata un po' troietta", le dico. "Però lui non ti ha guardato in mezzo al culo e nemmeno dentro la figa. Il tuo amico Martino è proprio un maiale", le dico. Lei sente il mio cazzo durissimo. "È vero, forse è stato un po' porcellino ieri. Ma vedo che non ti dispiace, e che non ti è dispiaciuto nemmeno il modo in cui mi ha trattata il dottore", mi dice ammiccando. "Vediamo come si comporta domani martino", aggiunge. "In realtà lui è molto bravo, però come fai a resistere davanti a una come me?", Incalza lei. "Vedremo, al momento siamo uno a zero per me", dico. Il mio cazzo pulsa sotto alle sue mani, protetto fai jeans. Arriviamo a casa, dopo cena ci mettiamo sul divano. Lei inizia a segarmi con foga ma non parla di quanto avvenuto oggi o di cosa avverrà domani. Non capisco."Ti è piaciuto oggi troietta?" Le chiedo. Continua a segnarmi e mi risponde con un "si, ero un po' in imbarazzo ma ero eccitata". Non prosegue il discorso, non mi chiede nulla, continua a segarmi piano. Provo di nuovo "e sei pronta per domani?". Continua a segarmi, mi risponde con un secco si. Me lo prende in bocca. "E ti eccita?" Le chiedo. Lei si stacca per un attimo e boffonchia "non posso rispondere, ho la bocca piena" e torna succhiarmelo. Non capisco a che gioco stia giocando. Se lo toglie dalla bocca e si mette a quattro zampe, mi chiede di metterglielo dentro. Glielo infilo e le chiedo ancora "Cosa pensi che ti farà domani?". La vedo sorridere nel riflesso della finestra. Non risponde. Mi dice solo di scoparla più forte. Gode e sorride. "Ti prego", mi scappa. Vedo il suo ghigno nella finestra. "E a te è piaciuto oggi?", Mi chiede maliziosamente. "Bastarda", le rispondo. Mi gira e mi sale sul cazzo. "So che ti è piaciuto speravi che mi facesse togliere anche le mutande", mi dice. Aumenta il ritmo della cavalcata. Raggiunge l'orgasmo prima di me, ma continua a cavalcare. Io non parlo, voglio resistere. "Chissà cosa mi fa domani Martino, gli ho detto che voglio una visita completa per sapere se sono in salute", continua lei. Scende dal mio cazzo e mi fa sdraiare, mi mette il culo in faccia e si china sul mio cazzo durissimo. "Chissà se mi toglie le mutandine", e mi prende il cazzo in gola. Lo toglie dalla bocca "Chissà se anche questa volta mi apre il culo e vede quello che stai vedendo tu", e lo riprende in bocca. Ad un certo punto smette. "Fammi sborrare ti prego", la supplico. Ho ancora il suo culo davanti alla faccia. "Prima dimmi, vorresti che mi aprisse di nuovo il culetto? Ha detto che gli piace tanto". Non rispondo. Mi da una succhiata veloce. "Vorresti che mi guardasse meglio la figa? Magari che me la toccasse?", Non rispondo di nuovo. "Vorresti che mi facesse togliere il reggiseno?", Mi chiede in modo allupato. Non resisto più. "Si. Cazzo. Sei una troia", le rispondo eccitato. "Si cosa?", Mi chiede in modo sempre più da zoccola. "Vorrei che facesse spogliare, ti guardasse le tette, la figa, tutto.", Mi sto lasciando andare. "E questo?", Mi chiede Giulia scuotendo le sue chiappe a pochi centimetri dalla mia faccia. Io non ho più freni, sono troppo eccitato. "Vorrei che te lo aprisse con le mani come piace a lui, e che ti controllasse anche il buco del culo. Troia!". Lei si gira a guardarmi in modo malizioso e mi dice "E come piace a te". Il mio orgoglio e troppo grande e le rispondo "No, è solo per dimostrarti che è un porco". Lei ride, si gira nuovamente verso di te e con fare ironico e provocatorio mi dice "Se se, ci credo". Si china di nuovo sul mio cazzo, porta le mani sulle chiappe e le allarga davanti al mio sguardo. "Vediamo se domani questo lo fa anche Martino". Mette il cazzo tra le labbra e mi fa sborrare tutto nella sua bocca. Io schizzo tantissimo. Scende da me e si sciacqua la bocca.
"Bravo cornutello", mi appella ironicamente. Io non rispondo, non voglio vedere. Alla fine ci facciamo le coccole e andiamo a dormire, curiosi di ciò che succederà domani.
Fine capitolo 2
(Se la storia desta interesse ditelo nei commenti. scriverò un terzo capitolo in cui racconterò della visita di Martino alla mia ragazza e di tutte le altre cose che succederanno. Volete sapere come prosegue la storia?
Ringrazio tutti coloro che hanno commentato e letto. Alla fine di tutti i capitoli farò uno SPILLOVER in cui risponderò ad eventuali domande)
scritto il
2023-04-10
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