Mia sorella insaziabile.
di
graffo
genere
incesti
Mia sorella Carmen aveva le sembianze di mamma, erano quasi uguali, questo era il meno, aveva preso anche l’indispensabile voglia di cazzo, non potevano farne a meno. Mamma si consolava spesso con papà, frequentemente anche con altri, lei no, ne cercava continuamente. Stava con un ragazzo che fungeva da copertura, ne aveva un altro che le riempiva la figa. Sapeva la zona di mare che frequentavo, venne a cercarmi, ero con Simba mio amico, un nigeriano più nero del carbone.
Quando Carmen lo vide restò perplessa, mi chiese “Cosa fai da queste parti con questo tizzone”? “Nulla è un mio amico” “E’ enorme” “Si è enorme ma è bravo” “Fai come papà”? “A volte si” “E’ dotato”? “Simba fai vedere il cazzo a mia sorella” “Santa madonna , mai vista una cosa del genere” “E’ pulito”? “Gli ho appena fatto un pompino” “Mi fai scopare? Vorrei provare quel cazzo se riesco” “Simba vuoi scopare con mia sorella? Vuole provare il tuo cazzo” Figurarsi se Simba poteva negarsi ad un’occasione del genere, andammo dietro una siepe, la fece mettere a novanta e zac. Lei non fece una piega, esclamo “Mi sento piena, è bellissimo” risposi “Ne sa qualcosa la mia bocca”. Tornammo a casa in macchina, facemmo la doccia, ci mettemmo sul letto nudi come facevamo sempre. “Mi ha fatto godere come poche volte mi è capitato, dai leccami la figa che poi ti faccio un pompino” Mamma ci cercava aprì la porta e vide che leccavo la figa di Carmen, esclamò “Maiali” e richiuse la porta. Immaginando che quella figa aveva ricevuto il cazzo di Simba, mi eccitava da morire, avevo il cazzo durissimo, Carmen se ne accorse e ci mettemmo a sessantanove, raggiungemmo un orgasmo pauroso. Rientrò mamma “Avete finito”? “Certo mamma, “Fra poco viene Raphael, ha mezz’ora di tempo e vuole scoparmi, perché non uscite”? “Mamma tranquilla ci chiudiamo nella nostra camera, abbiamo da fare. Fatti lasciare la sborra dentro come piace a papà” “Non solo nella figa anche nella bocca, vostro padre ne va pazzo della sborra di Raphael” . Bissammo il sessantanove la mia lingua era arrivata all’utero, lei il cazzo lo aveva fino all’esofago. Per cambiare iniziammo a leccarci l’ano. Stupenda sensazione di godimento. Ci appisolammo, ci svegliò papà che cercava mamma “Dov’è” “Dovrebbe essere in camera con Raphael” “Bene ci vediamo dopo”. Altro che mezz’ora uscirono alle diciannove, tutti nudi con
una fame da lupi. Li raggiungemmo, io e Carmen preparammo i carboidrati mentre mamma trastullava i cazzi di papà e Raphael. A cena raccontammo di Simba, papà ci chiese di portarlo a casa e farlo scopare con mamma. Mi preoccupai di tutto io. Ma questa è un’altra storia.
Quando Carmen lo vide restò perplessa, mi chiese “Cosa fai da queste parti con questo tizzone”? “Nulla è un mio amico” “E’ enorme” “Si è enorme ma è bravo” “Fai come papà”? “A volte si” “E’ dotato”? “Simba fai vedere il cazzo a mia sorella” “Santa madonna , mai vista una cosa del genere” “E’ pulito”? “Gli ho appena fatto un pompino” “Mi fai scopare? Vorrei provare quel cazzo se riesco” “Simba vuoi scopare con mia sorella? Vuole provare il tuo cazzo” Figurarsi se Simba poteva negarsi ad un’occasione del genere, andammo dietro una siepe, la fece mettere a novanta e zac. Lei non fece una piega, esclamo “Mi sento piena, è bellissimo” risposi “Ne sa qualcosa la mia bocca”. Tornammo a casa in macchina, facemmo la doccia, ci mettemmo sul letto nudi come facevamo sempre. “Mi ha fatto godere come poche volte mi è capitato, dai leccami la figa che poi ti faccio un pompino” Mamma ci cercava aprì la porta e vide che leccavo la figa di Carmen, esclamò “Maiali” e richiuse la porta. Immaginando che quella figa aveva ricevuto il cazzo di Simba, mi eccitava da morire, avevo il cazzo durissimo, Carmen se ne accorse e ci mettemmo a sessantanove, raggiungemmo un orgasmo pauroso. Rientrò mamma “Avete finito”? “Certo mamma, “Fra poco viene Raphael, ha mezz’ora di tempo e vuole scoparmi, perché non uscite”? “Mamma tranquilla ci chiudiamo nella nostra camera, abbiamo da fare. Fatti lasciare la sborra dentro come piace a papà” “Non solo nella figa anche nella bocca, vostro padre ne va pazzo della sborra di Raphael” . Bissammo il sessantanove la mia lingua era arrivata all’utero, lei il cazzo lo aveva fino all’esofago. Per cambiare iniziammo a leccarci l’ano. Stupenda sensazione di godimento. Ci appisolammo, ci svegliò papà che cercava mamma “Dov’è” “Dovrebbe essere in camera con Raphael” “Bene ci vediamo dopo”. Altro che mezz’ora uscirono alle diciannove, tutti nudi con
una fame da lupi. Li raggiungemmo, io e Carmen preparammo i carboidrati mentre mamma trastullava i cazzi di papà e Raphael. A cena raccontammo di Simba, papà ci chiese di portarlo a casa e farlo scopare con mamma. Mi preoccupai di tutto io. Ma questa è un’altra storia.
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Commenti dei lettori al racconto erotico