Mamma seminatrice di libidine.
di
dalmine
genere
incesti
Vivere l’infanzia in solitudine non è una bella cosa, parlo di solitudine dei parenti. Questi ci avevano isolato totalmente da sempre perché non sopportavano mamma. Secondo loro mamma era una puttana mentre loro per papà si aspettavano non so cosa. In pratica non avevo nonni, ne zii ne cugini. Con l’amore di mamma e papà però crescevo lo stesso. Cominciavo a capire il perché dell’isolamento parentale, effettivamente mamma si accompagnava con qualche altro uomo, ma solo in presenza di papà. Certo che di cazzi in casa ne vedevo diversi a cominciare da quello di papà che girava nudo in casa così come mamma e tutti quelli che venivano. Naturalmente anch’io ero sempre nudo, anche d’inverno funzionava così, riscaldamento al massimo e via. Chiunque veniva, almeno quelli del nostro giro, dovevano lasciare i vestiti all’ingresso. In quell’ambiente ne potevo subire solo le conseguenze, in verità molto piacevoli. Era delizioso vedere mamma impegnata con due cazzi uno in bocca ed uno nella figa. Il cazzo di papà raramente si vedeva ammosciato, di conseguenza anche il mio, e col tempo giusto entrai nel giro di sesso, ero ben dotato sessualmente, discendevo da papà che aveva un cazzo da mettere in cornice, per non parlare della figa di mamma. Mamma mi ha sverginato in tutto, il primo pompino, la prima scopata, la prima leccata di figa, è stata lei la maestra. Mi raccontano che lo stesso avvenne con papà perché prima di conoscere lei non aveva mai avuto un rapporto sessuale con donne.
Aveva succhiato qualche cazzo ma figa niente, e quindi io e papà sessualmente eravamo stati svezzati da mamma. Lei era una macchina del sesso, lo praticava nel migliore dei modi, in tanti dopo esserci stati una volta volevano tornarci. Mamma non era una puttana di strada, solo che per accontentare papà ogni tanto sceglievano l’uomo giusto e lo portavano a letto.
La cosa che più mi piaceva? Succhiare il cazzo di papà sotto gli occhi di mamma che a sua
volta succhiava il mio, da morire di piacere, la sborra di papà aveva veramente un ottimo
sapore, piaceva moltissimo anche a mamma. A papà piaceva vedere mamma alle prese con
un altro cazzo, questo lo faceva andare fuori di testa. Tutto questo non mi sollecitava la compagnia di una ragazza, infatti non la cercavo, stavo troppo bene a casa con mamma
e papà. Successe però che la ragazza Manuela cercasse me, compagna di scuola fin dalle medie, senza che me ne accorgessi mi faceva il filo. Al punto che si dichiarò apertamente ”Ti sogno tutte le notti, non faccio altro che pensarti, tu non ti accorgi, voglio scopare con te anche subito, ora, ti posso dare la mia figa in mezzo alla strada. Cara non è il caso, la mia famiglia ha una mentalità a cui non potresti far fronte, non è il caso, lascia perdere. A me interessi tu, posso piegarmi tranquillamente alle esigenze dei tuoi genitori. Cara abbiamo una nomea che portano molti ad evitarci, ti troveresti in difficoltà. E’ proprio quello che mi piace, è vero in giro si dice che siete trasgressivi, questo mi attrae, è un tipo di vita che mi piacerebbe molto.
Fammene parlare con loro, ti telefono. Non mostrarono entusiasmo, ma non mi vietarono di
portarla in casa, avvisala del nostro sistema, si dovrà adeguare. Il sabato pomeriggio è entrata in casa nostra, l’ho accolta sulla porta e senza che le dicessi niente si è denudata totalmente. Raggiunti da mamma e papà che la hanno accolta con baci sulla bocca e la portavano in salotto. Lei si diresse direttamente in camera da letto, si distese e volle essere scopata immediatamente, prima sola da me, poi da papà, infine con mamma un sessantanove lesbico eccitante al punto che io e papà le abbiamo imitate. Questo è il tipo di vita che voglio fare.
Poco male ora in casa avevamo due cazzi e due fighe oltre a qualche cazzo che mamma e
papà decidevano di lavorarsi. I genitori di Manuela non la presero bene, ed infatti contro il loro volere si trasferì da noi, aumentando il numero dei nostri nemici. Mamma era una macchina del sesso, Manuela forse la superava, era bravissima ci faceva morire di piacere.
Eravamo criticati ed invidiati, quello che si diceva di noi era fuori dal mondo, alcuni
ci accusavano di cose che assolutamente non facevamo, a noi non interessava, diritti
per la nostra strada. Astra la sorella di papà di nascosto dai nonni venne a trovarci, vomitando una serie di epiteti contro i parenti che ci avevano isolato, anche lei voleva rompere i ponti con tutti e stabilirsi a casa nostra, approvava totalmente il nostro sistema di vita.
Per una questione di spazio le abbiamo promesso che l’avremmo chiamata qualche volta
in attesa di sistemazione. Delusa ma convinta ci salutò.
Aveva succhiato qualche cazzo ma figa niente, e quindi io e papà sessualmente eravamo stati svezzati da mamma. Lei era una macchina del sesso, lo praticava nel migliore dei modi, in tanti dopo esserci stati una volta volevano tornarci. Mamma non era una puttana di strada, solo che per accontentare papà ogni tanto sceglievano l’uomo giusto e lo portavano a letto.
La cosa che più mi piaceva? Succhiare il cazzo di papà sotto gli occhi di mamma che a sua
volta succhiava il mio, da morire di piacere, la sborra di papà aveva veramente un ottimo
sapore, piaceva moltissimo anche a mamma. A papà piaceva vedere mamma alle prese con
un altro cazzo, questo lo faceva andare fuori di testa. Tutto questo non mi sollecitava la compagnia di una ragazza, infatti non la cercavo, stavo troppo bene a casa con mamma
e papà. Successe però che la ragazza Manuela cercasse me, compagna di scuola fin dalle medie, senza che me ne accorgessi mi faceva il filo. Al punto che si dichiarò apertamente ”Ti sogno tutte le notti, non faccio altro che pensarti, tu non ti accorgi, voglio scopare con te anche subito, ora, ti posso dare la mia figa in mezzo alla strada. Cara non è il caso, la mia famiglia ha una mentalità a cui non potresti far fronte, non è il caso, lascia perdere. A me interessi tu, posso piegarmi tranquillamente alle esigenze dei tuoi genitori. Cara abbiamo una nomea che portano molti ad evitarci, ti troveresti in difficoltà. E’ proprio quello che mi piace, è vero in giro si dice che siete trasgressivi, questo mi attrae, è un tipo di vita che mi piacerebbe molto.
Fammene parlare con loro, ti telefono. Non mostrarono entusiasmo, ma non mi vietarono di
portarla in casa, avvisala del nostro sistema, si dovrà adeguare. Il sabato pomeriggio è entrata in casa nostra, l’ho accolta sulla porta e senza che le dicessi niente si è denudata totalmente. Raggiunti da mamma e papà che la hanno accolta con baci sulla bocca e la portavano in salotto. Lei si diresse direttamente in camera da letto, si distese e volle essere scopata immediatamente, prima sola da me, poi da papà, infine con mamma un sessantanove lesbico eccitante al punto che io e papà le abbiamo imitate. Questo è il tipo di vita che voglio fare.
Poco male ora in casa avevamo due cazzi e due fighe oltre a qualche cazzo che mamma e
papà decidevano di lavorarsi. I genitori di Manuela non la presero bene, ed infatti contro il loro volere si trasferì da noi, aumentando il numero dei nostri nemici. Mamma era una macchina del sesso, Manuela forse la superava, era bravissima ci faceva morire di piacere.
Eravamo criticati ed invidiati, quello che si diceva di noi era fuori dal mondo, alcuni
ci accusavano di cose che assolutamente non facevamo, a noi non interessava, diritti
per la nostra strada. Astra la sorella di papà di nascosto dai nonni venne a trovarci, vomitando una serie di epiteti contro i parenti che ci avevano isolato, anche lei voleva rompere i ponti con tutti e stabilirsi a casa nostra, approvava totalmente il nostro sistema di vita.
Per una questione di spazio le abbiamo promesso che l’avremmo chiamata qualche volta
in attesa di sistemazione. Delusa ma convinta ci salutò.
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