Io e mio fratello ...6
di
valevano32@gmail.com
genere
incesti
ormai io e Luca vivevamo in attesa delle partite del giovedì.Al mattino papà saluto la mamma,venne da noi e ci disse: " oggi bisogna pareggiare". Solo alla sera scoprimmo che papà aveva invitato Piero, un giovane amico che abitava nel palazzo, molto timido ed impacciato. Ci trovammo a cena tutti insieme, noi guardavamo papà con aria perplessa. Ma lui fu molto sicuro di tutto. Alla fine della cena disse ragazzi tenuta da partita e divano. Ci andammo a cambiare a ci presentammo nudi con solo i pantaloncini, ovviamente senza mutande. I pantaloncini di papà erano particolarmente corti. Ci sedemmo tutti sul divano con Piero nel mezzo.Papà si dimenava per la partita con il solo intento di far uscire la cappella del cazzo dai pantaloncini, ovviamente ci riusci. A quel punto cominciammo a prendere in giro Piero che faceva caldo e che era troppo impostato, via il gilet, poi la camicia e alla fine si ritrovo in mutande che nemmeno se ne rese conto. Piero teneva le mani sul cazzo o per vergogna o per non far vedere che in realtà si stava eccitando Cominciammo a giocare. Spostati di qui ed agitati di la in diverse occasioni colpimmo il suo cazzo mentre la cappella di papà era in bella mostra che usciva dai pantaloncini. Papà gli disse: " basta Piero con queste mani cosa vuoi che succeda. Un cazzo è sempre un cazzo. vedi e si levò i pantaloncini.Il cazzo di papà non era certo duro ma faceva la sua bella mostra. A quel punto allora anche io e Luca ci levammo i pantaloncini. "Dai Piero ormai è una questione di principio. Siamo nudi adesso tocca a te. Mentre ci fissava i cazzi in bella mostra ci disse "ma i vostri sono grossi" Figurati non eravamo nemmeno in erezione, pensai, ma papà intervenne: " Piero non credo che le cose stiano così, comunque nel dubbio tiralo fuori e vediamo se è come dici. Piero timidamente cominciò ad abbassare le mutande ed in effetti davanti a nnoi si presento un cazzo non certo enorme. Papà lo guardò, lo prese in mano e disse: " secondo me ci si può lavorare. In che senso chiese Piero, nello stesso istante Luca si inginocchio e lo prese in bocca. Piero si fece indietro e cadde sul divano. Luca torno alla carica lo prese di nuovo in bocca intanto io e papà gli abbiamo preso le mani e le abbiamo messe sui nostri cazzi. il primo istinto fu quello di tirare indietro la mano, ma papà gli disse: " vuoi o no che risolviamo il tuo problema ? disse si ma non pensavo. Papà lo zitti. " Qui gli esperti siamo noi". Piero si rilasso, mentre luca lo spompinava, le sue mani andavano avanti ed indietro. Papà si stese sul divano, disse a Piero di prenderlo in bocca, sembrava timoroso ma lo fece, si mise così a 90,Luca da terra continua a suchciare,il rumore era sempre più intenso e Piero cominciava a muovere il bacino per gli scatti che luca gli faceva fare. Io intanto ho cominciato a leccargli il buco del culo. Si vedeva che era piccolo e ancora vergine, allora delicatamente gli ho infilato il dito dopo averlo leccato. Piero prese il ritmo giusto in bocca a luca e dito in culo. Avanti ed indietro. Nel frattempo le dita erano diventate due, papà a quel punto disse è pronto. Mi fece sedere egli misi in bocca il mio cazzo,epapà gli appoggiò la cappella sul buco del culo. Piero si fermo e chiese: "Mi farà male?" Papà gli rispose, forse all'inizio ma poi vedrai che ti piacerà al punto che potrai farne a meno. Fu allora che quel porco di Piero invece di aspettare papà andò indietro. Papà rimase sorpreso, ma si riprese subito. Gli perse i fianchi e spinse.I primi mugolii forse non erano proprio di godimento, ma subito dopo cominciò ad ansimare dal piacere, più ansimava e più papà spingeva forte. Piero venne e Luca che aveva il cazzo in bocca ingoio tutto. Al vedere quella scena cominciai a pompare anche io, Piero fece per farsi indietro ma presi la sua testa fra le mani e la fermai sul mio cazzo grondante di piacere.Mi resi subito conto che fu sorpreso, ma non disgustato, anzi si giro verso mio padre e gli disse: " dai sborrami in gola che lo voglio ingoiare." Papà lo accontentò. Glielo mise in bocca e spingeva la sua testa, percepimmo, fra un ansimo e l'altro, dei conati di vomito ma Piero non si staccò anzi aumento la velocità. Papà esplose. Non potete nemmeno immagina la faccia di Piero, era al settimo cielo. Ormai la partita volgeva al termine e noi eravamo tutti nudi sul divano. Prima di andare via Piero ci spompino a tutti e tre mentre ci baciavamo e le nostre lingue si incrociavano. Piero si alzò e con il cazzo di nuovo ed eretto chiese: " Mi fermo ancora un po oppure ci vediamo alla prossima partita?"
1
voti
voti
valutazione
2
2
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Io e mio fratello ...4
Commenti dei lettori al racconto erotico