Nelle sue mani
di
Delice
genere
etero
Nemmeno mi piacevano gli uomini ma da lui mi sarei fatta fare di tutto. Non c'è niente di più sexy di una persona che sa fare con le mani. L'avevo capito subito da come aggiustava le cose, mi ero immaginata le sue mani esperte ovunque. Era per questo che non opponevo resistenza ora che provava a sfondarmi il culo. Mi teneva per il collo, con la mia guancia contro la sua guancia e me lo strusciava tra le natiche mimando di scoparmi. Avevo la figa grondante, avrei voluto che mi penetrasse, ma lo lasciavo fare completamente abbandonata al suo gioco. Non ce l'aveva grande e la mia passera sfondata non lo soddisfava più. Quando ero bagnata lo ingoiavo e poteva scoparmi per un'ora intera fino a che non mi inondava. Per questo lo eccitava provare a sfondarmi il culo strettissimo e io non ero eccessivamente spaventata dalle sue dimensioni, avrei potuto trovarlo piacevole. Dopotutto tante volte mi ero infilata le dita nel culo nuda davanti allo specchio per eccitarmi. Qualche volta mi piaceva infilarmi nell'ano un ovetto vibrante carico di lubrificante fino a che la figa non mi gocciolava e morivo dalla voglia di toccarmi.
Quando mi infilò il pollice nel culo non avevo bisogno di nessun lubrificante, gocciolavo fino alle cosce, mi faceva quell'effetto, bastava che mi infilasse la lingua in bocca, mi tirasse fuori le tette dal reggiseno. Mi faceva sentire bella e desiderabile e non capivo più nulla. Con maestria sostituisce le sue dita al cazzo e inizia a godere del mio buco stretto che abbraccia il suo cazzo e gli stimola la cappella. Io godo del rumore e della sensazione delle sue palle gonfie che mi sbattono addosso. Godo quasi cadendo in ginocchio toccandomi forsennatamente. Sono fuori di me come ogni volta ma mi sorregge con un braccio solo. Riesce a manipolarmi fisicamente e nella testa come se potessi uscire da me stessa. Non avrei mai pensato di donare il culo a un uomo conosciuto un mese prima.
Quando mi infilò il pollice nel culo non avevo bisogno di nessun lubrificante, gocciolavo fino alle cosce, mi faceva quell'effetto, bastava che mi infilasse la lingua in bocca, mi tirasse fuori le tette dal reggiseno. Mi faceva sentire bella e desiderabile e non capivo più nulla. Con maestria sostituisce le sue dita al cazzo e inizia a godere del mio buco stretto che abbraccia il suo cazzo e gli stimola la cappella. Io godo del rumore e della sensazione delle sue palle gonfie che mi sbattono addosso. Godo quasi cadendo in ginocchio toccandomi forsennatamente. Sono fuori di me come ogni volta ma mi sorregge con un braccio solo. Riesce a manipolarmi fisicamente e nella testa come se potessi uscire da me stessa. Non avrei mai pensato di donare il culo a un uomo conosciuto un mese prima.
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