Fantasia

di
genere
bondage

sono eccitata per la mia prima sessione di gioco, siamo nella sua stanza, mi ha lasciata da sola per adattarmi e farmi sdraiare tranquilla sul letto, lui tornerà tra poco, sono tutta liscia per l'occasione, tranne la strisciolina nera sul monte di venere che so che lui apprezza molto.
Gattono sul letto per raggiungere il mio posto e mi sdraio tra le lenzuola, hanno un ottimo profumo... stiracchiando le braccia tocco il bordo del letto e le stringhe di cuoio che serviranno a legarmi... contraggo le cosce d'istinto e gemo senza riuscire a trattenermi
-ahhh... cazzo! - mi tappo velocemente la bocca
-che stai facendo? - sento la sua voce vicino al letto, era già li che mi guardava
-nulla! - mi affretto a rispondere spaventata
lui ride di gusto – ti devo punire subito?
Mi contraggo di nuovo improssivamente – preferisco di no!
Lui ride di nuovo e sale sopra di me avvicinando il suo viso al mio, mi fissa negli occhi, io non riesco a reggere lo sguardo e lo abbasso sulle sue labbra che lui inizia a mordere lentamente per poi domandarmi - che succede piccolina? Ti metto a disagio? - mi chiede sempre più divertito
non rispondo e mi stendo sul letto
- chiudi gli occhi! - sussurra lui deciso
mi affretto ad eseguire questo semplicissimo ordine mentre lui si alza dal letto, sento lievemente i suoi passi avvicinarsi a me, e mi appoggia qualcosa sugli occhi e dietro la nuca, sembra una benda per dormire, non posso più vedere.
Durante il mio ragionamento lui si è già spostato verso il fondo del letto e sento le sue mani afferrare la mia caviglia sinistra e trascinarmi verso di lui, riesco a non gridare mantendendo il controllo, ma non è facile, dopodichè qualcosa mi avvolge la caviglia facendo due giri, quando ha finito di muovere quella che credo sia una corda, strattono la gamba per provare se sono bloccata, oddio si, mi sta legando al letto!
- provi già a scappare? Non ho ancora iniziato la tortura
sussurra queste parole in modo lento e minaccioso, mi manda fuori di testa!
Prende l'altra caviglia e avvolge la corda attorno ad essa e crea un nodo, senza toccarmi più la caviglia sento solo tirare, come se fossi già sua, le mie gambe sono abbastanza distanziate da esporre tutto la mia intimità, nonostante io sia ancora vestita, mi sento totalmente in balia del mio padrone.

Sono completamente contratta, non so cosa voglia fare ora di me e del mio corpo, si allontana dalla stanza lasciandomi in quelle condizioni, provo a rilassarmi facendo un respiro profondo, ma improvvisamente sento il peso del suo corpo che si posa sul letto di fianco a me e sobbalzo di nuovo, mi sento sollevare e mi mette a sedere sul letto, si siede dietro di me e mi tocca i fianchi, sollevandomi le braccia e facendo scattare le manette ai miei polsi, si alza dal letto e mi tira indietro per le manette, per poi salire sopra di me e legarmi le manette al letto con un altra corda
-possiamo iniziare a giocare! - mi sussurra lui all'orecchio prima di alzarsi dal mio corpo ricoperto da fremiti di piacere per quel contatto fisico – calmati! - mi impone deciso
faccio un respiro profondo e sento qualcosa di freddo sulla gamba – adesso piccola devi stare immobile! Chiaro? - quando mi comanda in questo modo io vado totalmente fuori di testa, sento quella cosa fredda ed affilata che scorre lungo la mia gamba e arriva fino alla vita, sento un soffio d'aria che sfiora da mia pelle e i suoi denti che mi mordono la coscia.
-CAZZO! - Urlo stringendo la corda che mi lega al letto per tirarmi su e sfuggire al suo morso, ma le corde alle caviglie mi impediscono di andare da altre parti!
- sei buonissima! - mi dice in un ringhio appena si stacca dalla mia pelle – queste le lasciamo ancora qui – mi dice poi passando le dita sulla sottile stoffa delle mie mutande
sento che quella cosa fredda e tagliente inizia a passare per tutta la lunghezza della mia gamba fino ad arrivare alla vita, di nuovo la percezione di fresco sulla mia pelle e poi i suoi polpastrelli che mi solleticano le mutandine per poi scendere sulle gambe
mi sento tirare via i pantaloni da sotto il corpo, li lascia cadere a terra e poi lui sale sopra di me per bloccarmi il corpo mentre mi solleva la maglietta solleticandomi i fianchi con le dita
– sei tutta liscia piccolina – sento la pressione del suo corpo e la patta dei suoi pantaloni che preme sulle mie mutandine
-quasi tutta! - sussurro – ti ho riservato una piccola sopresa – dichiaro eccitata
sento uno zac netto e poco dopo la mia maglietta che si strappa, mi spavento da quel rumore improvviso e dal sentirmi improvvisamente solo coperta dal reggiseno, emetto un urletto soffocato in poco tempo dalla sua mano che mi tappa subito la bocca – STAI ZITTA! - mi ringhia all'orecchio
annuisco spaventata mentre lui mi toglie la mano – si padrone, ai suoi ordini!
Sorride compiaciuto – brava puttanella – mi schiaffeggia il seno – ora comando io!

Le forbici mi tagliano le spalline del reggiseno per riuscire a poterlo abbassare, il suo dito bagnato si poggia sul mio seno e fa dei lenti giri circolari attorno al capezzolo sinistro, successivamente sento l'altra mano che comincia questo stessa azione sul capezzolo destro, dopo poco sento il bisogno di gemere, eccitata da quel semplice movimento, o forse eccitata dal fatto che sia proprio lui a farlo sul mio corpo.
Mentre gemo sento delle piccole scosse di piacere che mi fanno contrarre le cosce in modo completamente involontario, e sento poi le caviglie strattonate dalle corde legante al letto – DIO!
Mi contraggo ancora 3 o 4 volte in quel modo prima che lui si alzi dal mio corpo, la sua mano mi massaggia il ventre, e poi mi copre il monte di Venere
- guarda che maialina – mi deride – hai già fatto bagnare le mutandine? - chiede accarezzando la piccola chiazza di piacere che si è formata sullo slip. Arrossisco, non mi sono nemmeno accorta di aver cominciato a bagnarmi!
- si padrone, sono la sua maialina – dichiaro per lui
il suo dito medio e l'indice comiciano a massaggiarmi il clitoride, con movimenti circolari e premendo per far sentire meglio le dita, inizio a gemere eccitata, desidero che mi faccia venire un orgasmo, non ci vorrà molto immagino, ma smette subito, lasciando le mie mutandine ancora più impregnate di umori
- me le puoi togliere per favore? - gli chiedo infastidita dall'umido sulla pelle
assolutamente no! - mi dice in tono calmo e pacato mentre la sua bocca di appoggia sulle mie mutandine e lecca i miei liquidi
ODDIO... SIII... - gemo eccitata da quel contatto inaspettato, la sua saliva è calda e la sua lingua si muove perfettamente su di me – continua... ti prego!
Mentre sto gemendo sempre più rapidamente lui si stacca dal mio corpo, non so dove sia rispetto a me, ma rimango ancora una volta insoddifatta nel letto
ti prego continua! - imploro ancora muovendo il bacino verso l'alto sperando che lui mi segua e poi la sua mano mi accarezza le mutandine e con un colpo deciso me le strappa di dosso, mi mordo le labbra per non urlare, ma un verso di dolore esce comunque dalla mia gola
- chi è che comanda? - mi chiede lui infastidito
- il mio padrone, Lei è il mio padrone! - rispondo io diligentemente
- bravissima piccolina!
mi prende ancora in giro mentre mi appoggia qualcosa di morbido tra le labbra della mia vagina, è qualcosa di piccolo che piano piano lui fa penetrare all'interno, lo accende al minimo, quasi non lo sento, per ora.

Mi distraggo subito da quell'oggetto dentro di me quando sento delle gocce molto fredde che cadono sul mio corpo, prima comincia a gocciolare sul ventre e qualche gocce scivola verso il clitoride e le labbra
- ahhh... Dio! - inizio a gemere eccitata
le goccioline iniziano a cadere sul seno e sui capezzoli irrigiditi dal solletico che mi ha procurato il padrone con le dita, si appoggia con i pugni sul letto e sento il suo viso avvicinarsi al mio seno, le sue labbra sono occupate da un cubetto di ghiaccio, lo passa sulle labbra e sui capezzoli, poi lo lascia scivolare tra i miei seni e con le dita lo accompagna fino al ventre e poi tra le labbra
sono sempre più eccitata e vogliosa di averlo dentro di me, quel piccolo vibratore mi sta provocando un orgasmo molto intenso, manca poco alla conclusione del piacere e lui mi sfila con un colpo netto il vibratore dal buchino
-NO! CAZZO! - urlo improvvisamente innervosita dall'ennesimo blocco senza motivazione del mio piacere, poi dopo un piccolo momento di riflessione mi viene in mente – scusi... la prego.... mi perdoni! - chiedo umilmente tremando dalla paura
- abbiamo una bambina molto monella? - mi libera i polsi dalle manette e mi libera del caviglie dalle corde, mi tolgo la benda dagli occhi e lui è davanti a me senza maglietta, che indica le sue ginocchia
- le bambine cattive si mettono sulle ginocchia del loro padrone e si fanno punire! - mi minaccia di nuovo con voce calma
eseguo gli ordini con il corpo che non riesce a smettere di tremare, appena mi appoggio sulle sue gambe il palmo della sua mano si schiaccia con molta forza sul mio sedere, urlo di dolore all'impatto e sotto al mio corpo sento il suo pene indurirsi per l'eccitazione che gli provocano le mie urla, ad ogni sculacciata il vibratore ancora al mio interno mi provoca sempre più piacere fino a che il primo fiotto di squirt bagna il suo letto, subito seguito dal secondo fiotto che si trasforma in un flusso continuo, di qualche secondo mentre mi mette sul letto e mi ordina di prepararmi ad accoglierlo mentre lui in un solo colpo abbassa boxer e pantaloni e mi penetra con colpi secchi e decisi, andando in profondità per farmi urlare ancora di più, io non riesco a smettere di tremare mentre mi provoca un orgasmo che mi fa perdere completamente le forze per rimanere a quattro zampe come stavo facendo fino a quel momento per facilitargli la penetrazione.
Mi lascio cadere sul materasso mentre lui con pochi e leggeri massaggi al suo pene raggiunge lorgasmo e fa cadere il suo sperma sul mio sedere e sulla mia schiena, mi lascia un'altra sberla sul sedere per poi sppoggiarsi sul letto al mio fianco e con un dito prelevare la sua crema dal mio corpo e offrimi il suo dito da leccare, accetto volentieri la proposta sorridendo più che soddisfatta.
scritto il
2023-05-02
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