Il temporale
di
Villa1965
genere
incesti
Era un pomeriggio di iniziò ottobre in casa eravamo solo io e mia mamma, 45 anni , IV di seno è un culo da favola, ispirazione di migliaia di mie seghe. Mio padre non rientrava fino a fine mese da un cantiere, mia sorella era in Inghilterra per studio. Mia mamma era a casa perché faceva la commessa in un centro commerciale e quello era il suo giorno di riposo. Io non perdevo un secondo per spiarla, specialmente quando andava in bagno. Ora sapendo che piaceva molto anche a lei, proposi di andare a cercare funghi. Lei accolse L idea con entusiasmo, in un attimo si preparò, pantaloni di velluto è una felpa, non certamente un abbigliamento provocante ma per me lo era sempre.
Siccome la strada dove avremmo dovuto salire per cercare era sterrata molto stretta è piena di buche. Proposi di andare in moto. Scesi in garage e la aspettai nel cortile. Io avevo messo il mio zaino davanti e lei poteva tenerlo dietro.visto che era la prima volta che la portavo in moto le spiegai come salire. Come fu in sella sentii subito le sue tettone premere sulla mia schiena, fu subito un grande brivido. Appena partiti mi pregò di andare piano e mi abbracciò come una piovra. Io un po’ per quell abbraccio un po’ perché ad ogni sobbalzo sentivo sempre di più il suo seno contro di me, avevo già un erezione. Una volta arrivati le dissi che era meglio stare molto vicini perché il bosco e la montagna sono pericolosi. Iniziammo a cercare e fummo fortunati perché da subito si capì che era una buona giornata io in ogni tratto un po’ difficile approfittavo per aiutarla palpando la dappertutto lei forse per l’euforia della raccolta o per l’effettiva pericolosità di certi passaggi sembrava non accorgersene. Ma come spesso accade in montagna il tempo cambio repentinamente e dopo un tuono imperioso inizio subito a piovere a dirotto tipico temporale.mia mamma per ripararsi si rifugiò Sotto un albero.Oltretutto aveva paura ,allora io approfittai per abbracciarla ero così eccitato che non può non avere Sentito la mia Erezione. Le dissi che assolutamente non potevamo rimanere lì sotto le piante perché con il temporale è il posto più pericoloso.quindi era meglio rientrare anche perché al massimo in un quarto d’ora Saremmo arrivati a casa. Così sotto un diluvio universale salimmo in moto e ci avviammo.Ora così bagnati e con l’aria della moto faceva anche freddo per cui si stringeva ancora più a me ora nonostante lo spessore della felpa sentivo distintamente i suoi capezzoli spingere sulla mia schiena.avrei guidato per ore Ma in poco arrivammo a casa.subito Andammo in bagno per non allagare tutto il parquet.casa mia è ancora vecchio stile abbiamo un bagno solo.cominciammo A spogliarci di tutti gli indumenti fradici e rimanemmo in intimo per pochi secondi prima di metterci un accappatoio ma io in quei pochi attimi ebbi una visione fantastica , L’intimo di mia madre con l’acqua era diventato quasi trasparente si vedevano chiaramente i capezzoli con le aureole e i peli neri di fianco alle mutandine con lo spacco della fica bene in vista.in un attimo la mia elezione fece sì che il mio cazzo uscì abbondantemente dagli slip.mia mamma assolutamente non poteva non averlo visto.ma non disse niente. Finalmente mettemmo gli accappatoi anche perché avevamo i brividi dal freddo.ora ci vuole un bel bagno caldo, questa frase la pronunciamo all’unisono quasi fossimo d’accordo.ora però, c’era un problema L’acqua calda la forniva un boiler elettrico e non era sufficiente per due bagni, non avevamo la doccia, e per riempire un’altra vasca ci volevano almeno due o tre ore.allora anche se tutte e due tremanti dalfreddo proposi a mia mamma che poteva fare subito il bagno lei io avrei aspettato che si ricaricasse ma per lei non andava bene ,dicendo che non voleva vedermi così tremante aspettare qualche ora, piuttosto mi disse che avrebbe fatto il bagno con pochissima acqua, di modo che ne rimanesse un po’ anche per me. Io che già Fantasticavo Su come spiarla dal buco della serratura, volli provare un azzardo, le chiesi se non potevamo farlo insieme. Ma sei ammattito io e te il bagno insieme? Cercai subito di uscire da quella situazione cercando una soluzione.dissi ,non sicuramente nudi ma in intimo, è un po’ come se tu fossi in costume, in ferie passiamo le giornate intere con te in bikini.l’espressione di mia mamma cambiò totalmente.beh si effettivamente mi sembra la soluzione migliore.quindi cominciamo a riempire la vasca , Quando l’acqua era già sopra la metà la feci entrare.ora nella nostra vasca c’era solo un senso dove si poteva stare appoggiati perché dall’altro c’era il meccanismo del troppo pieno e dello svuotamento, quindi era impossibile appoggiarsi.per cui la fece andare un po’ più avanti e mi misi dietro di lei.dopo tutto quel freddo già stare immersi nell’acqua calda era una favola poi attaccato mia madre seminuda Era un sogno.le dissi che si stava così bene che sarei stato lì fino all’ora di cena, a chi lo dici, mi rispose.ora più scivolavo In avanti più lei appoggiava la sua testa sul mio petto.in quella specie di paradiso cominciai a massaggiarle il collo e le spalle .Lei non diceva niente, allora io le chiesi se le piacesse, tantissimo, fu la risposta.allora presi un po’ più coraggio e piano piano, piano piano mi avvicinai sempre più al suo seno. Ero eccitatissimo e teso come una corda di violino ad ogni centimetro mi aspettavo una sua reazione, che però non arrivava mai così praticamente adesso avevo nelle mie mani tutte le sue tette Che palpavo da sopra il reggiseno.andai avanti così per non rompere l’incantesimo e intanto studiavo come si sganciasse il reggiseno.come lo capì con una mossa fulminea glielo sganciai, ora le mie mani Erano a contatto con quelle tette favolose.lei reclinava ancor più la testa verso di me e io mentre Palpavo Ho iniziato a baciarla sul collo.poi accarezzandola le feci girare un po’ la testa di modo che potessi baciarla anche sulla guancia, fin quando allungandomi il più possibile sono riuscito a leccarle L’angolo della bocca, a questo punto anche lei si girò un po’ di più finché le nostre lingue non si incontrarono.era meglio di un sogno stavo baciando mia Mamma mentre le palpavo le tette.siamo stati così tanto in quell’estasi che l’acqua iniziò a raffreddarsi.allora le dissi Che era meglio che ci fossimo asciugati. Usciti dall’acqua lei si tolse le mutandine e io La aiutai ad asciugarsi, poi come se fosse la cosa più naturale del mondo accennai a prenderla in braccio e lei mi mise subito le braccia al collo.la portai nella sua stanza sul letto matrimoniale e iniziai subito a baciarla Lei ricambiava i miei baci succhiandomi la lingua, ora con una mano ero sceso in mezzo alle sue gambe sentendo un lago, iniziai a succhiarle i capezzoli, l’unica cosa che diceva era, sìiii bravo, allora sono sceso a leccarla in mezzo alle gambe Leccavo e bevevo i suoi umori e la sentivo fremere , mi teneva la testa come a dirmi di mai smettere ora avevo troppo voglia di penetrarla, lei credo che si accorse perché mi tiro per i capelli e contemporaneamente allargo le gambe io avevo il cazzo durissimo e come glielo infilai la sentì emettere un piccolo urlo.cominciai a pomparla con lei che quasi mi infilava le unghie nella schiena purtroppo prestissimo sentivo che stavo venendo e non sapendo se prendeva la pillola mi sono staccato e sono venuto sulle tette. Qualche schizzo è arrivato anche in faccia.non le diedi il tempo di fare niente che le avevo già messo la lingua in bocca.restammo per parecchi minuti abbracciati a baciarci come due innamorati inutile dire che in un attimo il mio coso torno in tiro.lei si accorse subito e mi disse, allora ti piaccio proprio, e io le dissi che la sognavo da sempre e mi sono fatto migliaia di seghe pensando a lei.lei mi disse che non sapeva come sarebbe andata finire ma che era felicissima. E comincio a farmi un pompino che non dimenticherò mai.non abbiamo neanche cenato cenato abbiamo passato tutta la notte abbracciati.ora ogni notte in cui siamo soli in casa dormiamo insieme Facciamo l’amore e ci coccoliamo!!!!!
Siccome la strada dove avremmo dovuto salire per cercare era sterrata molto stretta è piena di buche. Proposi di andare in moto. Scesi in garage e la aspettai nel cortile. Io avevo messo il mio zaino davanti e lei poteva tenerlo dietro.visto che era la prima volta che la portavo in moto le spiegai come salire. Come fu in sella sentii subito le sue tettone premere sulla mia schiena, fu subito un grande brivido. Appena partiti mi pregò di andare piano e mi abbracciò come una piovra. Io un po’ per quell abbraccio un po’ perché ad ogni sobbalzo sentivo sempre di più il suo seno contro di me, avevo già un erezione. Una volta arrivati le dissi che era meglio stare molto vicini perché il bosco e la montagna sono pericolosi. Iniziammo a cercare e fummo fortunati perché da subito si capì che era una buona giornata io in ogni tratto un po’ difficile approfittavo per aiutarla palpando la dappertutto lei forse per l’euforia della raccolta o per l’effettiva pericolosità di certi passaggi sembrava non accorgersene. Ma come spesso accade in montagna il tempo cambio repentinamente e dopo un tuono imperioso inizio subito a piovere a dirotto tipico temporale.mia mamma per ripararsi si rifugiò Sotto un albero.Oltretutto aveva paura ,allora io approfittai per abbracciarla ero così eccitato che non può non avere Sentito la mia Erezione. Le dissi che assolutamente non potevamo rimanere lì sotto le piante perché con il temporale è il posto più pericoloso.quindi era meglio rientrare anche perché al massimo in un quarto d’ora Saremmo arrivati a casa. Così sotto un diluvio universale salimmo in moto e ci avviammo.Ora così bagnati e con l’aria della moto faceva anche freddo per cui si stringeva ancora più a me ora nonostante lo spessore della felpa sentivo distintamente i suoi capezzoli spingere sulla mia schiena.avrei guidato per ore Ma in poco arrivammo a casa.subito Andammo in bagno per non allagare tutto il parquet.casa mia è ancora vecchio stile abbiamo un bagno solo.cominciammo A spogliarci di tutti gli indumenti fradici e rimanemmo in intimo per pochi secondi prima di metterci un accappatoio ma io in quei pochi attimi ebbi una visione fantastica , L’intimo di mia madre con l’acqua era diventato quasi trasparente si vedevano chiaramente i capezzoli con le aureole e i peli neri di fianco alle mutandine con lo spacco della fica bene in vista.in un attimo la mia elezione fece sì che il mio cazzo uscì abbondantemente dagli slip.mia mamma assolutamente non poteva non averlo visto.ma non disse niente. Finalmente mettemmo gli accappatoi anche perché avevamo i brividi dal freddo.ora ci vuole un bel bagno caldo, questa frase la pronunciamo all’unisono quasi fossimo d’accordo.ora però, c’era un problema L’acqua calda la forniva un boiler elettrico e non era sufficiente per due bagni, non avevamo la doccia, e per riempire un’altra vasca ci volevano almeno due o tre ore.allora anche se tutte e due tremanti dalfreddo proposi a mia mamma che poteva fare subito il bagno lei io avrei aspettato che si ricaricasse ma per lei non andava bene ,dicendo che non voleva vedermi così tremante aspettare qualche ora, piuttosto mi disse che avrebbe fatto il bagno con pochissima acqua, di modo che ne rimanesse un po’ anche per me. Io che già Fantasticavo Su come spiarla dal buco della serratura, volli provare un azzardo, le chiesi se non potevamo farlo insieme. Ma sei ammattito io e te il bagno insieme? Cercai subito di uscire da quella situazione cercando una soluzione.dissi ,non sicuramente nudi ma in intimo, è un po’ come se tu fossi in costume, in ferie passiamo le giornate intere con te in bikini.l’espressione di mia mamma cambiò totalmente.beh si effettivamente mi sembra la soluzione migliore.quindi cominciamo a riempire la vasca , Quando l’acqua era già sopra la metà la feci entrare.ora nella nostra vasca c’era solo un senso dove si poteva stare appoggiati perché dall’altro c’era il meccanismo del troppo pieno e dello svuotamento, quindi era impossibile appoggiarsi.per cui la fece andare un po’ più avanti e mi misi dietro di lei.dopo tutto quel freddo già stare immersi nell’acqua calda era una favola poi attaccato mia madre seminuda Era un sogno.le dissi che si stava così bene che sarei stato lì fino all’ora di cena, a chi lo dici, mi rispose.ora più scivolavo In avanti più lei appoggiava la sua testa sul mio petto.in quella specie di paradiso cominciai a massaggiarle il collo e le spalle .Lei non diceva niente, allora io le chiesi se le piacesse, tantissimo, fu la risposta.allora presi un po’ più coraggio e piano piano, piano piano mi avvicinai sempre più al suo seno. Ero eccitatissimo e teso come una corda di violino ad ogni centimetro mi aspettavo una sua reazione, che però non arrivava mai così praticamente adesso avevo nelle mie mani tutte le sue tette Che palpavo da sopra il reggiseno.andai avanti così per non rompere l’incantesimo e intanto studiavo come si sganciasse il reggiseno.come lo capì con una mossa fulminea glielo sganciai, ora le mie mani Erano a contatto con quelle tette favolose.lei reclinava ancor più la testa verso di me e io mentre Palpavo Ho iniziato a baciarla sul collo.poi accarezzandola le feci girare un po’ la testa di modo che potessi baciarla anche sulla guancia, fin quando allungandomi il più possibile sono riuscito a leccarle L’angolo della bocca, a questo punto anche lei si girò un po’ di più finché le nostre lingue non si incontrarono.era meglio di un sogno stavo baciando mia Mamma mentre le palpavo le tette.siamo stati così tanto in quell’estasi che l’acqua iniziò a raffreddarsi.allora le dissi Che era meglio che ci fossimo asciugati. Usciti dall’acqua lei si tolse le mutandine e io La aiutai ad asciugarsi, poi come se fosse la cosa più naturale del mondo accennai a prenderla in braccio e lei mi mise subito le braccia al collo.la portai nella sua stanza sul letto matrimoniale e iniziai subito a baciarla Lei ricambiava i miei baci succhiandomi la lingua, ora con una mano ero sceso in mezzo alle sue gambe sentendo un lago, iniziai a succhiarle i capezzoli, l’unica cosa che diceva era, sìiii bravo, allora sono sceso a leccarla in mezzo alle gambe Leccavo e bevevo i suoi umori e la sentivo fremere , mi teneva la testa come a dirmi di mai smettere ora avevo troppo voglia di penetrarla, lei credo che si accorse perché mi tiro per i capelli e contemporaneamente allargo le gambe io avevo il cazzo durissimo e come glielo infilai la sentì emettere un piccolo urlo.cominciai a pomparla con lei che quasi mi infilava le unghie nella schiena purtroppo prestissimo sentivo che stavo venendo e non sapendo se prendeva la pillola mi sono staccato e sono venuto sulle tette. Qualche schizzo è arrivato anche in faccia.non le diedi il tempo di fare niente che le avevo già messo la lingua in bocca.restammo per parecchi minuti abbracciati a baciarci come due innamorati inutile dire che in un attimo il mio coso torno in tiro.lei si accorse subito e mi disse, allora ti piaccio proprio, e io le dissi che la sognavo da sempre e mi sono fatto migliaia di seghe pensando a lei.lei mi disse che non sapeva come sarebbe andata finire ma che era felicissima. E comincio a farmi un pompino che non dimenticherò mai.non abbiamo neanche cenato cenato abbiamo passato tutta la notte abbracciati.ora ogni notte in cui siamo soli in casa dormiamo insieme Facciamo l’amore e ci coccoliamo!!!!!
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Commenti dei lettori al racconto erotico