La prima volta nel culo.
di
frassino
genere
prime esperienze
Ho condotto una vita normale in tutti i sensi, è inutile che la racconti. All'età di 61 anni mi sono posto una domanda: Cosa vorresti fare oltre quello che hai fatto?
Ne parlai con un amico, a sentirlo non aveva lo stesso problema. Perché? Ci eravamo conosciuti al mare, un giorno liberi dalle nostre mogli, seduti su un vecchio pattino,
iniziammo a parlare di sesso in modo così armonioso che mi eccitai mostrando una bella
erezione. Notandolo si eccitò anche lui, al punto che mi disse "L'hai mai preso nel
culo"? Restai spiazzato, pacatamente risposi "No e non ho intenzione di prenderlo"
"Ti sei offeso forse"? "No la domanda è lecita, la risposta lo è altrettanto" Cambiammo
discorso e dopo poco ognuno a casa propria. Finita li? Neanche per sogno, un tarlo si
incuneò nella mia mente. Mi chiedevo: Tu grandissimo scopatore vorresti prenderlo nel
culo vanificando la tua carriera. Sempre più disorientato cercavo di incontrare l'amico
in modo da riprendere il discorso. Passarono circa quindici giorni, ci incontrammo
all'ufficio postale. Lui finse di non vedermi, l'avvicinai, solite parole di saluto, poi silenzio, ed infine "Sei ancora interessato al mio culo" chiesi ridendo. "Usciamo fuori e ne parliamo. Solo questo mi provocò l'erezione "Sai che sono un giudice di gara, devo
stare due giorni fuori, mi accompagni? E' tutto pagato" "Non so devo trovare una scusa plausibile per mia moglie". Altro che scusa non vedevo l'ora di andare con lui. Elimino
gli insignificanti orpelli tipo viaggio, cena e cazzate varie, finalmente soli io e lui
nel letto di un albergo. Uscimmo a turno dalla doccia nudi col cazzo dritto, il suo era
molto più piccolo del mio, ci mettemmo a letto, prese subito in bocca il mio, cazzo che
artista, succhiava, leccava cazzo, perineo, buco del culo. Mai avevo provato questo tipo
di piacere. Volle che succhiassi il suo ed appena bagnato con la saliva, mi invitò a
mettermi pancia a terra, mi sentii penetrato con uno stimolo impellente di andare in bagno. Lo feci e col tubo della doccia lavai perfettamente il retto, lui mi aspettava,
tolse il preservativo, ne mise uno pulito e zac in un solo colpo mi penetrò.
Immaginavo qualcosa di piacevole, l'unica cosa che mi piacque fu lo svuotamento
dell'intestino, mi sentivo pulito dentro, non glielo dissi, restai col pisellino nel
culo e lui su di me. Cominciò a muoversi lentamente, non provai dolore, il suo cazzetto
non dava dolore, cominciai a sentire un leggero piacere nei suoi movimenti, poi sempre
di più, ancora di più e sborrai sul letto. Lui sborrò nel preservativo, forse voleva
ripetere la prova. Ci mettemmo a parlare. "Perché l'hai fatto"? "Ero convinto che fosse l'unica cosa che mi mancava, prenderlo nel culo". La buttai sullo scherzo "Ora che ci
penso non sei stato il primo a mettermelo nel culo, il governo lo fa molto spesso"
"Si ma così è più gustoso" "Dipende dai punti di vista, il risultato è lo stesso, tu mi hai fatto cagare ed il governo fa lo stesso. Nessuna differenza:
Ne parlai con un amico, a sentirlo non aveva lo stesso problema. Perché? Ci eravamo conosciuti al mare, un giorno liberi dalle nostre mogli, seduti su un vecchio pattino,
iniziammo a parlare di sesso in modo così armonioso che mi eccitai mostrando una bella
erezione. Notandolo si eccitò anche lui, al punto che mi disse "L'hai mai preso nel
culo"? Restai spiazzato, pacatamente risposi "No e non ho intenzione di prenderlo"
"Ti sei offeso forse"? "No la domanda è lecita, la risposta lo è altrettanto" Cambiammo
discorso e dopo poco ognuno a casa propria. Finita li? Neanche per sogno, un tarlo si
incuneò nella mia mente. Mi chiedevo: Tu grandissimo scopatore vorresti prenderlo nel
culo vanificando la tua carriera. Sempre più disorientato cercavo di incontrare l'amico
in modo da riprendere il discorso. Passarono circa quindici giorni, ci incontrammo
all'ufficio postale. Lui finse di non vedermi, l'avvicinai, solite parole di saluto, poi silenzio, ed infine "Sei ancora interessato al mio culo" chiesi ridendo. "Usciamo fuori e ne parliamo. Solo questo mi provocò l'erezione "Sai che sono un giudice di gara, devo
stare due giorni fuori, mi accompagni? E' tutto pagato" "Non so devo trovare una scusa plausibile per mia moglie". Altro che scusa non vedevo l'ora di andare con lui. Elimino
gli insignificanti orpelli tipo viaggio, cena e cazzate varie, finalmente soli io e lui
nel letto di un albergo. Uscimmo a turno dalla doccia nudi col cazzo dritto, il suo era
molto più piccolo del mio, ci mettemmo a letto, prese subito in bocca il mio, cazzo che
artista, succhiava, leccava cazzo, perineo, buco del culo. Mai avevo provato questo tipo
di piacere. Volle che succhiassi il suo ed appena bagnato con la saliva, mi invitò a
mettermi pancia a terra, mi sentii penetrato con uno stimolo impellente di andare in bagno. Lo feci e col tubo della doccia lavai perfettamente il retto, lui mi aspettava,
tolse il preservativo, ne mise uno pulito e zac in un solo colpo mi penetrò.
Immaginavo qualcosa di piacevole, l'unica cosa che mi piacque fu lo svuotamento
dell'intestino, mi sentivo pulito dentro, non glielo dissi, restai col pisellino nel
culo e lui su di me. Cominciò a muoversi lentamente, non provai dolore, il suo cazzetto
non dava dolore, cominciai a sentire un leggero piacere nei suoi movimenti, poi sempre
di più, ancora di più e sborrai sul letto. Lui sborrò nel preservativo, forse voleva
ripetere la prova. Ci mettemmo a parlare. "Perché l'hai fatto"? "Ero convinto che fosse l'unica cosa che mi mancava, prenderlo nel culo". La buttai sullo scherzo "Ora che ci
penso non sei stato il primo a mettermelo nel culo, il governo lo fa molto spesso"
"Si ma così è più gustoso" "Dipende dai punti di vista, il risultato è lo stesso, tu mi hai fatto cagare ed il governo fa lo stesso. Nessuna differenza:
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Commenti dei lettori al racconto erotico