L'eco di un tradimento annunciato.

di
genere
tradimenti

Ho sempre avuto un rapporto splendido con mio marito, non siamo mai stati una coppia da copertina, due ragazzi normali con diverse ambizioni, lavorative soprattutto, ci interessava il benessere economico, quindi rinuncia ai figli almeno i primi anni.
D'accordo su tutto, io impiegata presso una officina specializzata nella miniaturizzazione di elementi elettronici, lui infermiere presso l'ospedale della nostra città. Gli stipendi erano simili, un solo problema lui con i turni, io con continui straordinari, a volte non ci vedevamo neanche la notte. Riuscimmo col mutuo ad acquistare
un appartamento, riuscimmo ad arredarlo con l'aiuto fisico, non economico dei nostri genitori. Una sera la macchina non volle sapere di ripartire, lui nel suo turno, accettai
l'invito di Alessandro, una ragazzo mio, collega per riportarmi a casa.
Quasi in tutto il percorso, circa venti minuti, lo trascorremmo in silenzio, la mia testa
non mi sosteneva, immaginavo essere scopata da Alessandro con violenza. Brutta sensazione. Arrivati a casa lo invitai a salire contro la mia volontà, il richiamo della mia figa non dava adito a dubbi, dovevo scopare con Alessandro. Non ho resistito, una volta in casa, sorprendendolo, lui non si aspettava questa reazione, lo abbracciai, lo portai in camera, gli strappai i vestiti di dosso, altrettanto feci con i miei, scopammo
all'impazzata e volutamente mi feci sborrare nella figa. Subito dopo un pentimento atroce, lo pregai di rivestirsi ed uscire, gli raccomandai di tenere il segreto anche con
se stesso, d'accordo mi aveva accompagnata a casa, solo questo si poteva dire. Ero pentita? Si ero pentita ma soddisfatta sessualmente, appena rientrò Marco lo portai sul letto, mi feci sborrare nella figa anche da lui fingendo un orgasmo, e poi la nostra serata serata riprese regolarmente. Mi sentivo diversa, vedevo Marco con occhi diversi.
Il giorno dopo, nel lavoro, vidi Alessandro, forse lui si aspettava qualcosa, nulla, riuscii a mostrare indifferenza. La vita tra me e Marco riprese normalmente, con i soliti
impegni di lavoro, come mi aspettavo restai incinta. Con Marco ero coperta, genitori e suoceri saltavano dalla gioia, anch'io ero felice Marco non dava l'impressione di
felicità. Dentro di me pregavo che il bambino fosse di Alessandro, di lui avevo un
piacere mentale che non avevo mai abbandonato. Successe che il bambino alla nascita aveva
i capelli nerissimi, come Alessandro non biondi come Marco. Era un mio segreto, nessuno
capì la cosa, neanche Marco. Volli chiamarlo Alessandro contro il parere di tutti.
Alla ripresa del lavoro dopo la maternità Alessandro mi aspettava sul cancello del posto di lavoro. Lo salutai in questo modo "Ciao papà" ed entrammo. A mensa contrariamente al solito ci sedemmo vicini. "E' tuo il bambino, è la tua figura, decidi cosa vuoi fare".
"Ho già deciso da questa sera vieni a stare a casa dei miei" "Senza prima vedere il bambino" "So perfettamente quello che è successo". Purtroppo non fu così facile, ci volle
tempo per organizzare il tutto, ero felice del mio amore, dei miei "Alessandro".
Un imprevedibile fatto modificò la nostra esistenza....
scritto il
2023-05-20
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