I miei amici
di
Mary1999
genere
feticismo
Il mio migliore amico si è fidanzato con una ragazza che è divenuta di conseguenza anch'ella mia migliore amica; da quasi un anno sono andati a convivere, ed io li vado a trovare solitamente tutti i martedì.
Inizialmente non c'era nulla di strano, a volte mi hanno confessavano di trovarsi un po' in crisi a causa della noiosa routine ma che poi risolvevano con qualche viaggio o qualche esperienza particolare, di cui non chiesi mai nulla.
Da un mesetto a questa parte però sembrava che lei fosse divenuta improvvisamente ipocondriaca, ed iniziò a farmi togliere le scarpe ogni qualvolta entravo in casa loro, finché qualche settimana fa mi chiese inspiegabilmente di togliermi i calzini. Ovviamente , non vedendo un senso nella cosa, mi rifiutai, ne nacque un'accesa discussione finché non intervenne lui a mediare e mi spiegò il tutto: lui è attratto dai piedi femminili, in particolare dai miei, e che la sua ragazza nel saperlo eccitato nel guardare, i piedi di un'altra donna, sia a sua volta eccitata.
Lì per lì rimasi confusa, me ne andai e ricevetti le scuse per messaggio.
Il giorno dopo mi presentai da loro nuovamente, mi sedetti sul divano e tolsi scarpe e calzini, se questo avesse aiutato a ravvivare il loro rapporto non potevo negarglielo.
Rimasero entrambi in silenzio , poi lei gli fece un cenno, lui mi prese le caviglie e mi stese sul divano, si inginocchio , volse un altro sguardo a lei e poi mi passo la lingua sotto alla pianta di un piede. Io rimasi pietrificata, la situazione era molto imbarazzante per me , ma allo stesso tempo molto eccitante, lui dunque continuò a passarmi la punta della lingua sotto le piante , e tra le dita mentre lei compiaciuta guardava.
Lei ad un tratto le si avvicinò, e mentre lui mi leccava le piante lei me le accarezzava usando le sue affilate unghie facendomi eccitare moltissimo.
La cosa durò una decina di minuti, poi notai che tra loro si era accesa un forte desiderio, mi rimisi seduta, e feci per andarmene per lasciarli nella loro intimità, ma lei mi chiese di rimanere, aveva il desiderio che assistessi ad un loro rapporto sessuale. Per me questa richiesta fu molto imbarazzante, accettai di rimanere in soggiorno mentre loro ebbero un rumorose rapporto nella stanza accanto.
Al loro ritorno l'imbarazzo era palpabile nell'aria, ma decidemmo di rompere il ghiaccio e di parlarne, le loro fantasie potevano benissimo andare a braccetto con le mie, a patto che non diventassi un danno per il loro rapporto, così chiacchierando parlammo di cosa avremmo e cosa non avremmo potuto fare assieme.
Da quel giorno i martedì diventarono un po' più interessanti, e a volte ci trovavamo anche di giovedì, spesso mi sorprendevano con fantasie molto divertenti oltre che eccitanti, ma queste sono altre storie...
Inizialmente non c'era nulla di strano, a volte mi hanno confessavano di trovarsi un po' in crisi a causa della noiosa routine ma che poi risolvevano con qualche viaggio o qualche esperienza particolare, di cui non chiesi mai nulla.
Da un mesetto a questa parte però sembrava che lei fosse divenuta improvvisamente ipocondriaca, ed iniziò a farmi togliere le scarpe ogni qualvolta entravo in casa loro, finché qualche settimana fa mi chiese inspiegabilmente di togliermi i calzini. Ovviamente , non vedendo un senso nella cosa, mi rifiutai, ne nacque un'accesa discussione finché non intervenne lui a mediare e mi spiegò il tutto: lui è attratto dai piedi femminili, in particolare dai miei, e che la sua ragazza nel saperlo eccitato nel guardare, i piedi di un'altra donna, sia a sua volta eccitata.
Lì per lì rimasi confusa, me ne andai e ricevetti le scuse per messaggio.
Il giorno dopo mi presentai da loro nuovamente, mi sedetti sul divano e tolsi scarpe e calzini, se questo avesse aiutato a ravvivare il loro rapporto non potevo negarglielo.
Rimasero entrambi in silenzio , poi lei gli fece un cenno, lui mi prese le caviglie e mi stese sul divano, si inginocchio , volse un altro sguardo a lei e poi mi passo la lingua sotto alla pianta di un piede. Io rimasi pietrificata, la situazione era molto imbarazzante per me , ma allo stesso tempo molto eccitante, lui dunque continuò a passarmi la punta della lingua sotto le piante , e tra le dita mentre lei compiaciuta guardava.
Lei ad un tratto le si avvicinò, e mentre lui mi leccava le piante lei me le accarezzava usando le sue affilate unghie facendomi eccitare moltissimo.
La cosa durò una decina di minuti, poi notai che tra loro si era accesa un forte desiderio, mi rimisi seduta, e feci per andarmene per lasciarli nella loro intimità, ma lei mi chiese di rimanere, aveva il desiderio che assistessi ad un loro rapporto sessuale. Per me questa richiesta fu molto imbarazzante, accettai di rimanere in soggiorno mentre loro ebbero un rumorose rapporto nella stanza accanto.
Al loro ritorno l'imbarazzo era palpabile nell'aria, ma decidemmo di rompere il ghiaccio e di parlarne, le loro fantasie potevano benissimo andare a braccetto con le mie, a patto che non diventassi un danno per il loro rapporto, così chiacchierando parlammo di cosa avremmo e cosa non avremmo potuto fare assieme.
Da quel giorno i martedì diventarono un po' più interessanti, e a volte ci trovavamo anche di giovedì, spesso mi sorprendevano con fantasie molto divertenti oltre che eccitanti, ma queste sono altre storie...
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Commenti dei lettori al racconto erotico