Che serata “cap 3 “ ( il fidanzamento)
di
Jay
genere
dominazione
Il sabato sera Luisa era indaffarata a preparare la cena per Antonio e i suoi amici io la aiutavo
Giorgia aveva apparecchiato e preparato la tavola era elegante con suo vestito a tubino nero e il grembiule bianco legato in vita le stava benissimo.
Il primo ad arrivare dopo le 19 fu Tarik che era venuto con i mezzi pubblici, era amico da parecchio tempo di Antonio, Marocchino coetaneo di Antonio in Italia da molto tempo
-Buona sera Tarik entri pure.
Disse col sorriso sulle labbra Giorgia.
-Si accomodi pure qui in soggiorno sul divano, gradisce che le tolga le scarpe e le metta un paio di ciabatte in modo da mettersi comodo. Disse Giorgia cordiale e allegra.
Ci pensò un attimo poi disse
-Ah si bene che oggi molto caldo.
Indossava delle vecchie scarpe da tennis di scarsa qualità senza calze
Giorgia si inchino davanti a lui gli slaccio le scarpe e gliele tolse, non cambio minimante espressione del viso quando fu investita da un forte odore acre molto pesante, i piedi di Tarik erano molto odorosi sudati e sporchi
-Desidera che le lavi i piedi in modo da potersi rinfrescare. Chiese con grazia.
-Tu lavare me piedi ? Chiese Tarik con espressione incredula
-Se lo desidera certamente.
-Bene allora fai.
Giorgia andò a prendere un catino con del acqua e sapone lo posizionò davanti a Tarik sopra un asciugamano si inginocchiò davanti a lui prese i suoi piedi e li immerse nel catino e comincio a levarglieli.
-Ma Tu nuova fidanzata di Antonio ?
Chiese Tarik che ci conosceva era già stato a cena da noi alte volte,
-Siii da stasera ci fidanziamo ufficialmente. Rispose Giorgia
Tua mamma e papà ?
-Sono in cucina a preparare la cena.
Dopo averglieli accuratamente lavati glieli asciugò in un asciugamano che si era messa precedentemente sulle spalle.
In quel momento suono il campanello, Giorgia andò ad aprire.
Erano Antonio e Il suo amico Enrico un 70 enne volgare e rude.
-Buongiorno accomodatevi il signor Tarik e già qui.
Antonio la baciò sulla bocca e lei rispose al baciò poi la diede una pacca sul culo.
Entrando in salotto vide Tarik
-Ah Tarik sei già qui,
-Giorgia ti ha messo a tuo agio ? Chiese Antonio a Tarik.
-Si brava lavato anche piedi.
-Ah brava la mia fidanzatina. Ha detto Antonio
-Amore se tu ed Enrico vi mettete comodi sul divano li lavo anche a voi. Ha detto Giorgia.
- No io voglio mangiare in fretta che poi c’è la partita. Disse Enrico
-Le posso almeno togliere le scarpe e metterle un paio di ciabatte signor Enrico. Chiese Giorgia.
-Si quello si. Rispose lui
-Amore a te li posso lavare ?
-No basta che mi metti le ciabatte. Rispose Antonio
-Come vuoi amore mio. Disse Giorgia uscendo dal salotto per andare al ripostiglio a prendere gli altri due paia di ciabatte.
Giorgia servi la cena con eleganza sempre sorridendo e scherzando con chi faceva battute anche pesanti.io e Luisa non siamo praticamente usciti dalla cucina
Poco prima di accendere la televisione per l’inizio della partita, mentre Giorgia stava servendo il caffè, Antonio si è alzato l’ha abbracciata e le ha detto
-Brava la mia fidanzatina ma guarda ti avverto che per imparare ad essere una mogliettina servizievole qualche sberlone prima o poi lo devi prendere.
-Certo come è giusto che sia, ci mancherebbe che un marito non possa picchiare la moglie.
-E per i casi più gravi ci sono le cinghiate.
-Lo trovo giustissimo Amore. Rispose Giorgia
Antonio le diede un bacio sulla fronte, bene allora tra un paio di mesi possiamo sposarci siete tutti invitati.
Enrico e Tarik fecero un applauso prolungato,
-Bravi viva gli sposi. Gridò Enrico.
-Adesso fuori dalle palle che dobbiamo vedere la partita. Disse Antonio dandole una pacca su culo
-Chiamatemi se avete bisogno di qualcosa. Disse Giorgia.
Entrò in cucina con un aria radiosa, Luisa stava lavando i piatti e io pulivo la cucina.
Appena finita la partita i tre uomini vollero un bicchiere di whisky che per fortuna avevo in casa, Giorgia li servi su un vassoio.
-Posso scopre tua schiava ? Disse Tarik
-Io ho moglie in Marocco qui solo, tanta voglia di scopare
-Certo è a vostra completa disposizione tanto in cucina avrà finito ormai, anche tu Enrico se vuoi approfittare Rispose Antonio.
-Mah dopo prima di andare vi mi faccio fare un pompino
-Mandami tua mamma. Ordinò a Giorgia
-Si subito. Rispose lei.
-Luisa uscì dalla cucina e si precipitò in salotto indossava una camicetta trasparente che la fasciava leggermente e una gonna liscia, sopra aveva ancora il grembiule di plastica che usava per lavare i piatti.
Andò ad in ginocchio ai piedi di Antonio .
-Vai con Tarik in camera da letto e soddisfa ogni suo desiderio. Ordinò.
I due senza dire altro andarono in camera.
Ne uscirono dopo circa un ora.
-Adesso fai un pompino ad Enrico. Ordinò
Docile Luisa ubbidii in poco tempo Enrico si scarico nella sua bocca, durate il pompino le rifilo schiaffi sul viso e quando ebbe finito le sputo in faccia .
-Fai schifo sei una Troia. Le disse.
-Giorgia di a tu papa che deve accompagnare a casa in macchina Enrico e Tarik io mi fermo qui a dormire con la mia fidanzata.
Giorgia aveva apparecchiato e preparato la tavola era elegante con suo vestito a tubino nero e il grembiule bianco legato in vita le stava benissimo.
Il primo ad arrivare dopo le 19 fu Tarik che era venuto con i mezzi pubblici, era amico da parecchio tempo di Antonio, Marocchino coetaneo di Antonio in Italia da molto tempo
-Buona sera Tarik entri pure.
Disse col sorriso sulle labbra Giorgia.
-Si accomodi pure qui in soggiorno sul divano, gradisce che le tolga le scarpe e le metta un paio di ciabatte in modo da mettersi comodo. Disse Giorgia cordiale e allegra.
Ci pensò un attimo poi disse
-Ah si bene che oggi molto caldo.
Indossava delle vecchie scarpe da tennis di scarsa qualità senza calze
Giorgia si inchino davanti a lui gli slaccio le scarpe e gliele tolse, non cambio minimante espressione del viso quando fu investita da un forte odore acre molto pesante, i piedi di Tarik erano molto odorosi sudati e sporchi
-Desidera che le lavi i piedi in modo da potersi rinfrescare. Chiese con grazia.
-Tu lavare me piedi ? Chiese Tarik con espressione incredula
-Se lo desidera certamente.
-Bene allora fai.
Giorgia andò a prendere un catino con del acqua e sapone lo posizionò davanti a Tarik sopra un asciugamano si inginocchiò davanti a lui prese i suoi piedi e li immerse nel catino e comincio a levarglieli.
-Ma Tu nuova fidanzata di Antonio ?
Chiese Tarik che ci conosceva era già stato a cena da noi alte volte,
-Siii da stasera ci fidanziamo ufficialmente. Rispose Giorgia
Tua mamma e papà ?
-Sono in cucina a preparare la cena.
Dopo averglieli accuratamente lavati glieli asciugò in un asciugamano che si era messa precedentemente sulle spalle.
In quel momento suono il campanello, Giorgia andò ad aprire.
Erano Antonio e Il suo amico Enrico un 70 enne volgare e rude.
-Buongiorno accomodatevi il signor Tarik e già qui.
Antonio la baciò sulla bocca e lei rispose al baciò poi la diede una pacca sul culo.
Entrando in salotto vide Tarik
-Ah Tarik sei già qui,
-Giorgia ti ha messo a tuo agio ? Chiese Antonio a Tarik.
-Si brava lavato anche piedi.
-Ah brava la mia fidanzatina. Ha detto Antonio
-Amore se tu ed Enrico vi mettete comodi sul divano li lavo anche a voi. Ha detto Giorgia.
- No io voglio mangiare in fretta che poi c’è la partita. Disse Enrico
-Le posso almeno togliere le scarpe e metterle un paio di ciabatte signor Enrico. Chiese Giorgia.
-Si quello si. Rispose lui
-Amore a te li posso lavare ?
-No basta che mi metti le ciabatte. Rispose Antonio
-Come vuoi amore mio. Disse Giorgia uscendo dal salotto per andare al ripostiglio a prendere gli altri due paia di ciabatte.
Giorgia servi la cena con eleganza sempre sorridendo e scherzando con chi faceva battute anche pesanti.io e Luisa non siamo praticamente usciti dalla cucina
Poco prima di accendere la televisione per l’inizio della partita, mentre Giorgia stava servendo il caffè, Antonio si è alzato l’ha abbracciata e le ha detto
-Brava la mia fidanzatina ma guarda ti avverto che per imparare ad essere una mogliettina servizievole qualche sberlone prima o poi lo devi prendere.
-Certo come è giusto che sia, ci mancherebbe che un marito non possa picchiare la moglie.
-E per i casi più gravi ci sono le cinghiate.
-Lo trovo giustissimo Amore. Rispose Giorgia
Antonio le diede un bacio sulla fronte, bene allora tra un paio di mesi possiamo sposarci siete tutti invitati.
Enrico e Tarik fecero un applauso prolungato,
-Bravi viva gli sposi. Gridò Enrico.
-Adesso fuori dalle palle che dobbiamo vedere la partita. Disse Antonio dandole una pacca su culo
-Chiamatemi se avete bisogno di qualcosa. Disse Giorgia.
Entrò in cucina con un aria radiosa, Luisa stava lavando i piatti e io pulivo la cucina.
Appena finita la partita i tre uomini vollero un bicchiere di whisky che per fortuna avevo in casa, Giorgia li servi su un vassoio.
-Posso scopre tua schiava ? Disse Tarik
-Io ho moglie in Marocco qui solo, tanta voglia di scopare
-Certo è a vostra completa disposizione tanto in cucina avrà finito ormai, anche tu Enrico se vuoi approfittare Rispose Antonio.
-Mah dopo prima di andare vi mi faccio fare un pompino
-Mandami tua mamma. Ordinò a Giorgia
-Si subito. Rispose lei.
-Luisa uscì dalla cucina e si precipitò in salotto indossava una camicetta trasparente che la fasciava leggermente e una gonna liscia, sopra aveva ancora il grembiule di plastica che usava per lavare i piatti.
Andò ad in ginocchio ai piedi di Antonio .
-Vai con Tarik in camera da letto e soddisfa ogni suo desiderio. Ordinò.
I due senza dire altro andarono in camera.
Ne uscirono dopo circa un ora.
-Adesso fai un pompino ad Enrico. Ordinò
Docile Luisa ubbidii in poco tempo Enrico si scarico nella sua bocca, durate il pompino le rifilo schiaffi sul viso e quando ebbe finito le sputo in faccia .
-Fai schifo sei una Troia. Le disse.
-Giorgia di a tu papa che deve accompagnare a casa in macchina Enrico e Tarik io mi fermo qui a dormire con la mia fidanzata.
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