Amico padrone 3
di
Jay
genere
dominazione
Il nostro bar andava abbastanza bene e riuscivamo ad avere un buon guadagno.
Antonio ci disse che avremmo dovuto far fruttare quei guadagni e ci indico alcuni investimenti, che noi facemmo
Ci aveva fatto mettere una divisa quando lavoravamo. Lei camicetta bianca gonna nera grembiule bianco con pettorina fino sotto il ginocchio, lui sempre camicia bianca pantalone nero grembiule lungo fino si piedi
Lui era molto spesso li, magari seduto ad un tavolino che osservava o faceva conversazione com altri clienti, tanto che si era diffusa la voce che lui era il proprietario del bar e noi i suoi dipendenti,
Una mattina entrò un uomo che sapevamo era un manager di una ditta li vicino
-Buongiorno vorrei parlare con il titolare o un responsabile.
Disse a mia moglie Giulia
-Si le chiamo subito il nostro proprietario.
Rispose Giulia e andò al tavolino dove era seduto Antonio
-Quel signore ha chiesto di parlare con il proprietario, ho detto che siete voi le volte parlare ?
Disse Giulia
-Si brava hai fatto bene fallo venire qui.
Rispose Antonio
-Il nostro proprietario le può parlare subito se vuole e quel signore a quel tavolino la accompagno
Disse Giulia.
-Portami un acqua tonica e lei cosa desidera ?
Chiese Antonio
-Un Caffe grazie rispose l’uomo
- E un caffè al signore.
Ordinò Antonio
-Si subito. Rispose mia moglie
Parlarono per una mezz’ora circa poi si strinsero la mano e il manager uscì.
Verso le 15 quando il caos della pausa pranzo fu finto
Antonio ci disse
-Da lunedì a pranzo verranno altre 25 persone dipendenti di quella ditta al angolo.
Se la cosa continua potremmo pensare di fare una piccola cucina così da servire anche pasti caldi.
Affermo
Giulia gli disse
-Oh signor Antonio bravo avete preso molto lavoro siete un uomo straordinario in tutto.
Grazie.
-Si grazie molte Signor Antonio aggiunsi io.
-Faccio questo per voi, se volete che continui dovete dimostrarmi che mi siete riconoscenti.
-Signor Antonio noi le siamo molto riconoscerti per quello che fa per noi e a dirgliela tutta pensavamo di offrirvi una vacanza in una località che le piaccia a sua scelta.
-Accetto la vacanza ma mi riferivo al fatto che mi siate devoti e ubbidienti .
-Signor Antonio noi le promettiamo anzi giuriamo rispetto adorazione dedizione e obbedienza sogni attimo della nostra esistenza, e ci faremo guidare da lei con arrendevolezza facendo ogni cosa ci dica di fare senza mai opporre resistenza, perché senza di voi non siamo niente, zero, non esistiamo
Rispose mia moglie.
-Bravi. Disse lui
La mattina dopo era domenica e il nostro bar restava chiuso
Antonio si era svegliato con la lingua di Giulia che le leccava il pene lui le accarezzò la testa e lei intensifico il suo movimento di bocca.
-Sali su di me e inpalati da sola che voglio scoparti.
Mia moglie esegui velocemente il suo desiderio
-Oh padrone, padrone. Disse.
-Sei la mia schiava sei felice ?
-Si padrone oh padrone io vi amo
Dopo poco godettero insieme.
-Filippo porta la colazione.
Mi ordinò Padron Antonio.
Quando tornai con il vassoio della colazione
Antonio mi disse
-Mi aspetto da te che non ci sia mai nessuna esitazione di fronte ad un ordine anche umiliate che ti piegherai senza esitazioni. Disse
-Sono pronto a obbedire ad ogni vostro ordine padrone, vi supplico di mettermi alla prova.
Lavami con la lingua dietro disse mettendosi a sul letto a pancia in giù
Iniziai a leccarlo dietro con la massima devozione in ogni piega tutto questo davanti a mia moglie Giulia che mi guardava umiliarmi in quel modo.
Più tardi io e Giulia in cucina abbiamo preparato il pranzo al nostro padrone.
Lui si sedette al tavolo Giulia lo ha servito, le ha fatto mettere due piatti per tera e mise un piede in uno e l’alto nel altro piatto in mezzo alla pasta al forno e ci disse di mangiare ma prima dovevamo ripulire tutto quello che era attaccato ai suoi piedi.
Giulia comincio subito con grande entusiasmo a ripulire piedi del padrone e quando ebbe finito lo guardò sorrise e iniziò a mangiare le lasagne fini il piatto e lo lecco per bene.
Io cominciai piano piano a fare lo stesso e a fatica sforzandomi riuscii a finire tutto.
Antonio ci disse che avremmo dovuto far fruttare quei guadagni e ci indico alcuni investimenti, che noi facemmo
Ci aveva fatto mettere una divisa quando lavoravamo. Lei camicetta bianca gonna nera grembiule bianco con pettorina fino sotto il ginocchio, lui sempre camicia bianca pantalone nero grembiule lungo fino si piedi
Lui era molto spesso li, magari seduto ad un tavolino che osservava o faceva conversazione com altri clienti, tanto che si era diffusa la voce che lui era il proprietario del bar e noi i suoi dipendenti,
Una mattina entrò un uomo che sapevamo era un manager di una ditta li vicino
-Buongiorno vorrei parlare con il titolare o un responsabile.
Disse a mia moglie Giulia
-Si le chiamo subito il nostro proprietario.
Rispose Giulia e andò al tavolino dove era seduto Antonio
-Quel signore ha chiesto di parlare con il proprietario, ho detto che siete voi le volte parlare ?
Disse Giulia
-Si brava hai fatto bene fallo venire qui.
Rispose Antonio
-Il nostro proprietario le può parlare subito se vuole e quel signore a quel tavolino la accompagno
Disse Giulia.
-Portami un acqua tonica e lei cosa desidera ?
Chiese Antonio
-Un Caffe grazie rispose l’uomo
- E un caffè al signore.
Ordinò Antonio
-Si subito. Rispose mia moglie
Parlarono per una mezz’ora circa poi si strinsero la mano e il manager uscì.
Verso le 15 quando il caos della pausa pranzo fu finto
Antonio ci disse
-Da lunedì a pranzo verranno altre 25 persone dipendenti di quella ditta al angolo.
Se la cosa continua potremmo pensare di fare una piccola cucina così da servire anche pasti caldi.
Affermo
Giulia gli disse
-Oh signor Antonio bravo avete preso molto lavoro siete un uomo straordinario in tutto.
Grazie.
-Si grazie molte Signor Antonio aggiunsi io.
-Faccio questo per voi, se volete che continui dovete dimostrarmi che mi siete riconoscenti.
-Signor Antonio noi le siamo molto riconoscerti per quello che fa per noi e a dirgliela tutta pensavamo di offrirvi una vacanza in una località che le piaccia a sua scelta.
-Accetto la vacanza ma mi riferivo al fatto che mi siate devoti e ubbidienti .
-Signor Antonio noi le promettiamo anzi giuriamo rispetto adorazione dedizione e obbedienza sogni attimo della nostra esistenza, e ci faremo guidare da lei con arrendevolezza facendo ogni cosa ci dica di fare senza mai opporre resistenza, perché senza di voi non siamo niente, zero, non esistiamo
Rispose mia moglie.
-Bravi. Disse lui
La mattina dopo era domenica e il nostro bar restava chiuso
Antonio si era svegliato con la lingua di Giulia che le leccava il pene lui le accarezzò la testa e lei intensifico il suo movimento di bocca.
-Sali su di me e inpalati da sola che voglio scoparti.
Mia moglie esegui velocemente il suo desiderio
-Oh padrone, padrone. Disse.
-Sei la mia schiava sei felice ?
-Si padrone oh padrone io vi amo
Dopo poco godettero insieme.
-Filippo porta la colazione.
Mi ordinò Padron Antonio.
Quando tornai con il vassoio della colazione
Antonio mi disse
-Mi aspetto da te che non ci sia mai nessuna esitazione di fronte ad un ordine anche umiliate che ti piegherai senza esitazioni. Disse
-Sono pronto a obbedire ad ogni vostro ordine padrone, vi supplico di mettermi alla prova.
Lavami con la lingua dietro disse mettendosi a sul letto a pancia in giù
Iniziai a leccarlo dietro con la massima devozione in ogni piega tutto questo davanti a mia moglie Giulia che mi guardava umiliarmi in quel modo.
Più tardi io e Giulia in cucina abbiamo preparato il pranzo al nostro padrone.
Lui si sedette al tavolo Giulia lo ha servito, le ha fatto mettere due piatti per tera e mise un piede in uno e l’alto nel altro piatto in mezzo alla pasta al forno e ci disse di mangiare ma prima dovevamo ripulire tutto quello che era attaccato ai suoi piedi.
Giulia comincio subito con grande entusiasmo a ripulire piedi del padrone e quando ebbe finito lo guardò sorrise e iniziò a mangiare le lasagne fini il piatto e lo lecco per bene.
Io cominciai piano piano a fare lo stesso e a fatica sforzandomi riuscii a finire tutto.
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