1 - La Prima Volta Cornuto - Club Privé
di
Peppino78
genere
tradimenti
Era una serata d’inverno e Bologna con le sue luci era una meraviglia. Poco dopo cena, mandai un messaggio alla mia compagna Laura e le chiesi se aveva voglia di venire con me ad una serata in un Club Privé vicino al centro città. La sua risposta fu inizialmente titubante ma poi accettò la mia proposta.
Io e lei, in altre occasioni, abbiamo avuto la possibilità di sperimentare un altro locale in zona mare e le serate sono trascorse piacevolmente e ci siamo fatti anche delle piacevolissime risate a commentare “i personaggi” che li frequentavano.
All’epoca dei fatti che vi sto raccontando, (assolutamente VERI!) io, Francesco, avevo 35 anni e la mia splendida lei, Laura, 38. Fisicamente siamo persone assolutamente nella norma. Io alto 180 cm per 76 kg, capelli corti e occhi marroni. Lei alta 162 cm per 52 kg, 2° piena di seno e capelli lunghi mossi castani…. Normalissime persone. Ma torniamo alla serata.
Ore 22:00 appuntamento sotto casa mia.
Lei arrivò e scese dalla sua macchina con un abito corto nero e delle magnifiche decolté con un tacco di 10 cm. Una visione decisamente seducente! Entrati in macchina partimmo verso la tangenziale per avviarci al locale e la mia mano non perse l’occasione di accarezzarle le gambe e sentire la presenza delle autoreggenti. Questo per me fu come benzina pura buttata sul fuoco! L’erezione non stentò ad arrivare … era piacevole sentirlo arzillo e ricettivo a questi intriganti stimoli.
La strada scorse veloce come le chiacchiere con la promessa di vedere solamente quello che sarebbe successo senza alcuna aspettativa o programma. Il mio grande desiderio maturato in quei tempi era quello di vederla fare sesso con un altro uomo. Volevo capire quali effetti potesse avere in me questa visione e quale sensazione ne sarebbe scaturita. Ma l’accordo reciproco era sempre il medesimo …nessuna forzatura e nessuna aspettativa.
Arrivati al parcheggio del locale, attendemmo l’apertura e dopo 10 minuti le porte si aprirono ed entrammo all’ingresso per fare la nostra tessera. Essendo il locale a noi sconosciuto, salimmo le scale per poterne vedere i vari ambienti e dopo poco raggiungemmo la zona del bar con le sue consuete luci soffuse, divanetti e angolo del buffet. Un corridoio parallelo invece portava alla zona chiamata “dei single” ovvero un’area dove c’erano diverse stanze tutte separate tra di loro e tutte chiudibili dalle porte.
Quelle zone permettevano agli ospiti di poter godere di angoli di piacere che potevano contemplare varie possibilità a partire dal posizionare un catenella per poter essere guardati dagli esterni della stanza oppure chiudere completamente la stessa per poter avere una maggiore privacy.
Continuammo il nostro giro salendo un’altra rampa di scale ed arrivammo ad una zona riservata alle coppie, chiusa da vetrate trasparenti che permettevano agli spettatori di poter guardare anche dall’esterno. Dopo qualche altro giro, al locale iniziarono ad arrivare diverse coppie e singoli ed allora decidemmo di ritornare al piano superiore delle coppie. Io e lei ci abbracciamo e ne scaturì un bacio lungo e tenero dove i nostri corpi si strofinarono, si cercarono, si desiderarono. Le nostre mani percorsero centimetri di pelle…anche quella più nascosta fino a raggiungere l’interno delle sue mutandine. Il suo sesso era bagnato, era eccitato e voglioso. Non persi l’occasione e con le mani, le sfilai le mutandine e le riposi all’interno della mia tasca dei pantaloni: “queste non servono stasera”.
Prendemmo coraggio e con la nostra chiave entrammo nella stanza delle coppie. La sala non era molto grande ed i divani erano tutti foderati di rosso acceso…acceso come la passione. Rimanemmo in una parte più defilata ma vicino alla scena principale. Io e Laura non siamo mai stati degli esibizionisti e nemmeno ci consideriamo da “palco principale”…non fa per noi ma non avevamo certamente problemi a mostrare la nostra nudità. Qualche anno prima ci era capitato anche di fare nudismo in una spiaggia al mare e di toglierci i costumi. Le sensazioni erano state piacevoli e non abbiamo mai avuto imbarazzo nel farlo.
Mentre qualche coppia iniziò ad arrivare, io e lei, per rompere il ghiaccio ed un leggero stato di inadeguatezza, iniziammo a baciarci, dolcemente e poi sempre più intensamente. Le nostre mani si cercarono e con molta delicatezza ci sdraiammo uno accanto all’altro incuranti di tutto quello che stava succedendo intorno a noi. Eravamo io e lei… di tutto il resto… non sapemmo nulla. Ci spogliammo a vicenda, ci toccammo e lentamente i suoi seni conquistano la libertà ed anche le attenzioni della mia lingua. I capezzoli erano turgidi, eccitati e tremendamente duri ma la mia lingua non si volle accontentare di questo…scese … scese e delicatamente fino a raggiungere la sua vagina.
Il sesso orale è una pratica che io ho sempre adorato ed anche in quella occasione non ho mancato di dimostrarglielo. Il tempo intorno a noi sembrò che si fosse fermato ma invece era andato avanti e la stanza iniziò ad essere sempre più frequentata. Il suo primo orgasmo non tardò tanto ad arrivare e le smorfie di piacere si palesarono sul suo viso. Ci rilassammo un attimo e prendemmo visione di quello che ci circondava… ritrovammo un attimo di lucidità e notammo che altre coppie stavano amoreggiando promiscuamente tra di loro. Davanti a noi vi era una coppia in particolare ove lei era inginocchiata al suo uomo a praticare sesso orale ed istintivamente Laura si accorge di come li osservavo e ad un orecchio mi dice “se vuoi, puoi provarci con lei”. Io la sfiorai nella schiena fino ad arrivare al suo sedere ma nella mia mente non c’era attrazione, non c’era interesse…. Il mio interesse era rivolto solo ed esclusivamente alla mia compagna.
Ci spostammo sull’enorme divano che faceva parte del centro della stanza e Laura si sedette mentre io rimasi in piedi. Il mio sesso puntava verso il suo viso e lei si accorse della mia eccitazione. Lo toccò, lo accarezzò e dopo qualche secondo di esitazione, si avvicinò con la sua bocca per accoglierlo. La mia eccitazione salì e sentii il mio pene diventare sempre più duro…mi sembrava di toccare il paradiso. I miei occhi guardavano la sua testa ondulare ritmicamente mentre il mio sesso entrava ed usciva dalla sua bocca. Sollevai lo sguardo eccitato dalla situazione ed il mio viso si incontrò con il lui della coppia che stavo osservando poco prima. Era un bel ragazzo sulla trentina, aveva un bel fisico ma soprattutto un’ottima dotazione. Il gesto fu istintivo e senza alcuna meditazione, lo invitai con un cenno a venire più vicino a noi due. Ma che cazzo stavo facendo? Lo stavo invitando tra di noi? Lo stavo offrendo a Laura!
Quando si avvicinò, il mio sangue iniziò a bollire e dentro di me il caldo prese il controllo. Il suo cazzo era veramente splendido e soprattutto molto più “interessante del mio”. Il primo pensiero che mi passò sulla testa è stato “se corna dovevano essere… lui è la persona giusta!”. Laura appena accorta della presenza estranea, si staccò con la sua bocca e non prese alcuna iniziativa fino a quando io non le presi la sua mano per appoggiarla sopra al pene in erezione del ragazzo. Nei suoi occhi vidi il desiderio di provare questa novità ma allo stesso tempo timore e incertezza. Mentre le sue mani toccavano i nostri due sessi, la mia eccitazione stava per raggiungere il punto di non ritorno.
“Mi stai facendo eccitare da matti”
Lei rispose subito “non mi dirai che stai per venire?”
“Se continui ancora trenta secondi… esplodo!” – “Prendiglielo in bocca, voglio guardarti”.
Alle mie parole, Laura continuò a toccare il pene del nostro complice e, dopo ancora qualche secondo di tentennamento, si avvicinò con la sua bocca e lo accolse. A quella visione, la mia testa subì una scarica di eccitazione che mi attraversò tutta la schiena e realizzai che la mia donna, la mia metà, stava facendo un pompino ad un altro ragazzo. Guardai i suoi movimenti, le sue mani come lo toccavano e soprattutto la sua leggerezza nel farlo e nel gustarlo. Era veramente una scena bellissima!
Incrociando lo sguardo di lui potei leggere la sua eccitazione, il suo piacere attraversare le sue vene ed il suo desiderio ad andare oltre con lei. Dopo qualche minuto mi sedetti vicino a lei ed il ragazzo si staccò dalla sua bocca e la fece sdraiare sul grande letto. Si chinò e la sua bocca raggiunse la sua vagina per leccarla. Io mi stesi vicino a lei e la tenni per mano, la baciai e le accarezzai i suoi seni. Ansimò e percepii ogni suo minimo sospiro ed eccitazione che gli provocava la sua lingua in mezzo alle gambe. Era una scena bellissima, sensuale e molto erotica. Le sue autoreggenti, le sue scarpe con il tacco e le gambe rannicchiate sostenute dalle mani del ragazzo erano una visione sublime. Lui si rialzò e da una tasca dei pantaloni prese fuori un preservativo ma lei alla visione, si girò verso di me e mi disse “Non voglio. Digli che non voglio!”. Io presi in mano subito la situazione e bloccai il ragazzo dicendole che Laura non se la sentiva e mi scusai con lui. Senza alcun problema comprese la situazione ed indietreggiò dicendomi “figurati… nessun problema”.
Rimanemmo qualche minuto io e lei, così vicini, sospiranti e accovacciati l’uno con l’altro mentre intorno a noi le altre coppie amoreggiavano tra di loro. Al nostro fianco c’erano due donne, e visto che la grande curiosità di Laura è sempre stata quella di poter fare sesso con un’altra donna, presi una delle mani dell’altra e l’avvicinai a quella della mia donna. Si toccarono, si guardarono tra di loro ma nessuna scintilla scoccò. Nessuna curiosità…non c’era stata intesa. Decidemmo di rialzarci e di spostarci verso un punto più laterale ci ritagliammo uno spazio tra alcune coppie che stavano facendo sesso ed altri invece intenti solo a guardare. Lei si stese, nuda e completamente disinibita mentre io le avvicinai il mio sesso al suo viso. Lei lo prese in bocca con eccitazione mentre io le toccai la sua cavità bagnatissima e vogliosa. In quel momento si avvicinò a noi la compagna del ragazzo che aveva amoreggiato poco prima con Laura, una ragazza giovane con un bel corpo e dai seni molto graziosi. Le presi una mano e l’avvicinai alla vagina di Laura e lei con una dolce carezza l’attraversò ma poi la tolse.
Io le chiesi “Vuoi avvicinarti a lei?”
Ma la risposta fu “No”
“Vuoi toccare il suo corpo?”
“No”
A questa sua seconda negazione ho preferito non chiedere più nulla e lei dopo qualche minuto di osservazione… si alzò e raggiunse il suo compagno all’uscita della sala.
Io e Laura ci ricomponemmo e lei si rivestì solamente del suo vestito nero senza alcun intimo ne sopra e ne sotto. Questa è sempre stata una cosa che mi ha fortemente eccitato. Saperla senza indumenti sotto al vestito per me è fonte di eccitazione …ma tanta eccitazione! Calmammo i bollenti spiriti ed anche noi uscimmo dalla sala. Scendemmo le scale e ci dirigemmo nella zona bar per mangiare qualche pasticcino e bere qualcosa. Il locale non era pieno ma c’era abbastanza gente. Io e Laura scambiammo qualche chiacchiera e poco dopo decidemmo di fare un giro di esplorazione nell’area dedicata anche ai Single. Dietro al grande tendone che lo separava dal bar, l’atmosfera era intrigante e le luci più basse. Piacevole, ti metteva a tuo agio ed allo stesso tempo stimolava l’eccitazione. Sentivo la sua mano stringersi più forte e questo denotava un po’ di tensione da parte sua ma io ero li con lei ed ero al suo fianco per qualsiasi cosa.
Alla prima stanza, ci affacciammo con curiosità e vedemmo nuovamente la coppia che era stata con noi poco prima al piano di sopra. Lei era seduta intenta a prendere in bocca il cazzo del suo compagno in piena erezione in piedi davanti a lei. I due si parlarono e lui ci fece un cenno come per dire “se volete, avvicinatevi”. Io tradussi il suo gesto all’orecchio di Laura e le dissi “Ha chiesto se entriamo da loro. Vuoi andarci?” La sua risposta fu stata quasi immediata “Si”.
Insieme entrammo nella stanza piccola e mentre io mi spogliai, vidi Laura che si sfilò il suo vestito nero da sopra le spalle rimanendo completamente nuda avvicinandosi all’altra ragazza seduta. Questa visione fu molto intrigante. Laura e lei si scambiarono alcune parole all’orecchio dopodiché vidi che provò a baciare le labbra della sua compagna ma senza fortuna perché lei si spostò leggermente di lato. La mia compagna era nuda, davanti ad un altro ragazzo con un pene in erezione a pochi centimetri dalla sua bocca. La scena era sconvolgente! La mia pancia gorgogliò e tutte le sensazioni più contrastanti nuotarono dentro di me in un mare in tempesta. C’era di tutto in questo mix: gelosia, irritazione, piacere, eccitazione, sottomissione, mortificazione,…un tripudio di emozioni tutte in contrasto l’una con l’altra con un insieme molto esplosivo.
In un attimo le sue mani lo toccarono e lo accolse nella sua bocca. Per me fu nuovamente una grande scarica di adrenalina che mi attraversò il corpo mentre le sue labbra scivolarono sul suo membro duro e lungo. Che celestiale visione. Io mi avvicinai a lei sedendomi accanto e toccando la sua pelle liscia ed allo stesso tempo ruvida dalla pelle d’oca. Lui la fece stendere sul lettone della stanza e lei mentre scese, ad un orecchio mi disse: “Voglio solamente lui. Non far avvicinare nessun altro!”
La mia testa andò in estasi completa. Aveva deciso che sarebbe stato suo! Aveva deciso che il suo corpo si sarebbe unito con quello di questo splendido ragazzo! Lui prese dalla tasca un preservativo e lo infilò sul suo pene e lentamente si stese sopra Laura cercando il contatto per l’ingresso della sua vagina. Io ad un orecchio dissi al ragazzo: “Mi raccomando fai piano. E’ abituata con il mio che è più piccolo” e lui dolcemente mi rispose “Certamente. Non c’è problema.”
La mia mano accarezzò la sua cavità che in quel momento era fradicia dal suo piacere e toccai il pene rigido del ragazzo per indirizzarlo verso l’ingresso ma, allo stesso momento fu la mano di Laura che prese per instradarlo all’obiettivo. La mia testa fu in un turbine di emozioni e sensazioni mai provate prima. Eccitazione a livelli altissimi. Mi domandai “Lo stanno facendo veramente? Sta veramente succedendo oppure è solo frutto della mia immaginazione?” Facevo fatica a realizzare se fosse veramente realtà ma in un attimo ripresi contatto con il presente ed il mio desiderio di vedere la mia compagna fare sesso con un altro uomo più dotato di me si era avverato. Ero finalmente cornuto! Allo stesso tempo i miei ricettori erano estremamente attenti ad osservare ogni minima mossa o sensazione di Laura ed ero pronto ad intervenire ad ogni minimo dubbio o ripensamento che si fosse sentita. Io ero pronto e vigile. Le sue gambe dopo pochi secondi si attorcigliarono dietro alla schiena del ragazzo ed in quel momento realizzai che lo aveva “accettato”, si era sciolta e mi trasmise quel meraviglioso messaggio implicito “è tutto ok”.
Per me fu un enorme sollievo perché compresi che si stava godendo a pieno e liberamente questo intenso momento di piacere tutto suo. Il mio pisello in quel momento si rilassò completamente perché le mie attenzioni erano tutte per lei e per loro, per il momento che si stavano vivendo guardando il corpo di lui muoversi per penetrarla. Bastarono 1-2 minuti per portare Laura all’orgasmo…un orgasmo forte, intenso che sfogò a modo suo irrigidendosi tutta e contorcendosi dal piacere che le attraversò tutto il corpo. Non l’avevo mai vista godere così tanto e per me fu una sensazione a dir poco stupenda.
Lui in quel momento uscì e si staccò da lei mentre io mi avvicinai e l’abbracciai con tutto il mio calore finché non la sentii rilassarsi lentamente e riprendere un ritmo più regolare di respiro. Attimi di pausa … di silenzio in cui erano solamente i nostri due corpi che stavano parlando tra di loro e tutto intorno a noi nulla esiste più.
La mia mano l’accarezzò fino ad arrivare alla sua vagina. Era bollente, fradicia e con le mie dita sentii quanto si era allargata per poterlo ospitare dentro di se. In quel momento ebbi la certezza che lei non aveva mai provato così tanto piacere durante un rapporto tra di noi anche perché le mie dimensioni erano decisamente inferiori e soprattutto la mia eccitazione mi portava ad avere degli orgasmi più veloci.
La sua figa non mentiva… raccontava la verità che volevo sentire ed in cui io credevo. Lei poteva godere molto di più e finalmente quella sera l’aveva fatto ed aveva potuto provare queste incredibili sensazioni tra le braccia di un altro uomo. In me non c’era più alcuna gelosia nei suoi confronti ma solamente una grande felicità per lei per aver liberato la sua parte istintiva e lussuriosa. Si era concessa un piacere superiore ed io ero contento per lei. La mia mano scese ancora ed accarezzando l’ano lo sentii aperto e bagnatissimo.
Le sussurrai all’orecchio: “ma te l’ha messo anche dietro?”
“No… solamente davanti”
“Hai goduto talmente tanto che anche quello si è aperto e si è tutto bagnato”.
Attimi di silenzio ed il suo abbraccio valse più di mille parole. Dopo diversi minuti, lei si riprese dalla forte emozione provata ed insieme guardammo fuori dalla porta rimasta aperta e vedemmo che lui era ancora li fuori e ci stava osservando.
All’orecchio le dissi “Lo rivorresti ancora?”
La sua risposta arrivò subito “Mah… già che ci siamo…perché no?”
Il mio cuore batteva all’impazzata… era pieno di emozione e quindi mi alzai e gli faccio segno di venire all’interno e gli dissi “La mia compagna ti rivorrebbe”. Lui entrò insieme alla sua donna e si rispogliò nuovamente, pronto per rientrare dentro al corpo di Laura. Era evidentemente eccitato ed anche lui, la rivolle. Il mio consenso per lui fu come una benedizione ed in un attimo si mise il preservativo e dolcemente salì nuovamente sopra di lei che aprì le gambe per farlo entrare dentro.
Il mio cuore batteva forte. Le era piaciuto talmente tanto che lo aveva rivoluto, pensava la mia testa e questo non poteva far altro che riempirmi le vene di piacere e felicità. Volevo essere il suo cornuto e lei finalmente mi ha reso cornuto e felice. Volevo che lei godesse di più e ci era riuscita. Dentro di me percepii molto bene la mia inferiorità, l’umiliazione in termini di misure, di resistenza, di prestazione ed anche di modo di fare. Lui fu molto bravo a conquistarsi la sua fiducia ed a portarla a raggiungere un orgasmo in maniera esplosiva e coinvolgente. In quei momenti non lo invidiai mai o non avrei mai voluto essere al suo posto sopra di lei. Sapevo benissimo invece quale doveva essere il mio posto: li di fianco a lei mentre era lui a farla godere al massimo. Volevo essere al loro servizio, per il loro piacere e trarre il mio di piacere dal loro stesso piacere. La stessa umiliazione provata per me rappresentò una fonte di gioia poiché non avevo mai provato così tanto piacere in vita mia e non sapevo nemmeno se l’avrei potuto provare nuovamente. Erano proprio quelle le sensazioni che volevo scoprire, sentire e provare sulla mia pelle e percepirle mentre scorrevano nelle mie vene.
Questa volta lui riuscì ad entrare in lei in maniera più decisa in quanto la sua vagina era già stata allargata poco prima dal suo grande pene ed anche i movimenti erano più fluidi e profondi. Lei in preda ai piaceri della sua carne gli disse “E’ tutto qui quello che sai fare?” e la sua risposta arrivò immediatamente, affondando ancora di più il suo grande membro dentro di lei facendole raggiungere un orgasmo immediato ancora più forte di quello di prima e ancora più intenso. Dentro quella esclamazione c’era tutto il suo desiderio di riaverlo, di risentirlo dentro di lei, di sentirsi profanare le sue parti più inesplorate, più nascoste e forse ancora inviolate. Lo voleva, lo desiderava e con le sue parole l’ha invitato ad osare ed a farla sua per toccare quelle corde mai pizzicate del suo piacere e curiosa di voler sentirle suonare. Quello stesso suono inebriò il suo animo e lui riuscì a farle toccare quell’estasi che io non ero mai stato in grado di farle raggiungere. Quello era il suo ruolo. Era li appositamente per lei. Quello era il suo compito… lui era li per farla godere come non ha mai goduto in vita sua. Ed io di riflesso godei del suo piacere provato.
Non mi allontanai mai da lei, le mie mani, i miei occhi erano tutti per lei. Ci vollero diversi minuti per rilassarsi e riuscire a riaprire gli occhi dopo il forte orgasmo provato ed ai nostri occhi ci è apparso lui, nel pieno del suo massimo vigore, intento a fare sesso con la sua compagna. Lei era a pecorina e lui da dietro infliggeva colpi secchi e decisi dentro di lei. Udimmo i loro gemiti, i loro gesti di piacere ed allo stesso tempo io con la mano toccai e stimolai il sesso di Laura ancora completamente bagnato ed aperto da quanto accaduto poco prima. I due andarono avanti per più di 15 minuti fino a che non raggiunsero il loro orgasmo. Sia io che Laura rimanemmo esterrefatti dalla sua resistenza perché in tutta la serata era venuto solamente quella volta li. Complimenti!
Laura era ancora eccitata ed appena si rivestirono, le nostre bocche si sono ritrovate e dolcemente si sono unite in un lungo ed intenso bacio. Le nostre mani sfioravano i nostri corpi eccitati e caldi, finché la mia bocca scese per assaporate il gusto della sua vagina. Non la sentii mai così bagnata ed aperta. La mia lingua percepì il suo gustoso nettare e la profondità della sua apertura. L’eccitazione andò alle stelle. Mi staccai ed indossando il preservativo al mio piccolo pene e le entrai dentro. L’ingresso fu di una facilità disarmante ed in quel momento compresi ancora di più le differenze di dimensioni che resero impossibile il confronto con lui. Non c’era proprio paragone!
Iniziai a muovermi e sentii le poche reazioni da parte sua se non a momenti quando cercai di raggiungere la sua profondità ma dall’oscurità della stanza notai che c’era un uomo con il pene in erezione che ci stava osservando. Istintivamente lo feci avvicinare e, mentre ero ancora dentro di lei, avvicinai la mia bocca al suo membro. Lo leccai, lo succhiai e lo sentii entrare nella mia bocca. La sensazione era piacevolissima e sotto agli occhi di lei tutto era amplificato.
Un’altra occasione c’era stata in un altro Club Privé che avevamo frequentato l’estate precedente al mare mentre un altro uomo ci stava guardando amoreggiare davanti a lui. Anche in quella occasione la sensazione fu molto bella e piacevole perché successe sotto ai suoi occhi… tutto aveva un altro significato e tutto aveva un altro piacere. Dopo qualche minuto anche io raggiunsi finalmente l’orgasmo. Liberatorio ed estremamente appagante. Dentro quel mio orgasmo c’erano tutte le emozioni provate quella sera, l’essermi sentito cornuto per la prima volta, l’aver provato l’umiliazione per la mia inferiorità, l’aver visto godere così tanto la mia compagna e l’enorme complicità raggiunta da loro che ha permesso il realizzarsi di tutto questo.
Ci rivestimmo con calma e ci avviamo all’uscita. Il locale stava chiudendo …. Erano le 03:00 del mattino passate. Risalimmo in macchina e durante il tragitto che ci riportò a casa riparlammo della serata con un piacevole sorriso sulle labbra. Toccai le sue gambe, le sue autoreggenti. Il suo vestito che salì e scoprì le sue gambe fino a su alla sua vagina che rimase esposta senza mutandine….adoravo sentirla così… libera ed a portata di mano. Arrivammo sotto casa ed i baci non si fecero attendere. La voglia di rifare l’amore con lei era ancora tanta ma la stanchezza ed il freddo non erano fattori che giocano a nostro favore. Ci ricomponemmo e ci demmo la buonanotte mentre lei risalì in macchina con quel suo vestito nero e le sue decolté a tacco alto. Che piacevole visione. Che piacevole sensazione.
Quando salii in casa, mi misi sotto le coperte. La mia mente ripercorreva attimo dopo attimo tutti i passaggi di quella fantastica serata. L’erezione non tardò ad arrivare e non resistetti a togliermi i pantaloni del pigiama per liberare il mio pisellino in erezione. La mia mano e gli occhi chiusi rivedevano lui, il suo bacino che si muoveva sopra di lei mentre la penetrava, i suoi spasmi di piacere ed il suo grande sesso che si immergeva nella sua bocca per essere gustato. La sensazione di essere finalmente diventato cornuto….il suo cornuto. Il suo aver “scelto” lui per regalarle il piacere, quel piacere mai provato sotto ai miei occhi come spettatore e testimone messo da parte per lasciare spazio al “savoir-faire” ed alla grande novità dell’altro ragazzo. Emozioni uniche e mai provate. In pochi minuti “venni” e sfinito mi addormentai con queste nuove consapevolezze.
Buonanotte.
... Continua ...
Io e lei, in altre occasioni, abbiamo avuto la possibilità di sperimentare un altro locale in zona mare e le serate sono trascorse piacevolmente e ci siamo fatti anche delle piacevolissime risate a commentare “i personaggi” che li frequentavano.
All’epoca dei fatti che vi sto raccontando, (assolutamente VERI!) io, Francesco, avevo 35 anni e la mia splendida lei, Laura, 38. Fisicamente siamo persone assolutamente nella norma. Io alto 180 cm per 76 kg, capelli corti e occhi marroni. Lei alta 162 cm per 52 kg, 2° piena di seno e capelli lunghi mossi castani…. Normalissime persone. Ma torniamo alla serata.
Ore 22:00 appuntamento sotto casa mia.
Lei arrivò e scese dalla sua macchina con un abito corto nero e delle magnifiche decolté con un tacco di 10 cm. Una visione decisamente seducente! Entrati in macchina partimmo verso la tangenziale per avviarci al locale e la mia mano non perse l’occasione di accarezzarle le gambe e sentire la presenza delle autoreggenti. Questo per me fu come benzina pura buttata sul fuoco! L’erezione non stentò ad arrivare … era piacevole sentirlo arzillo e ricettivo a questi intriganti stimoli.
La strada scorse veloce come le chiacchiere con la promessa di vedere solamente quello che sarebbe successo senza alcuna aspettativa o programma. Il mio grande desiderio maturato in quei tempi era quello di vederla fare sesso con un altro uomo. Volevo capire quali effetti potesse avere in me questa visione e quale sensazione ne sarebbe scaturita. Ma l’accordo reciproco era sempre il medesimo …nessuna forzatura e nessuna aspettativa.
Arrivati al parcheggio del locale, attendemmo l’apertura e dopo 10 minuti le porte si aprirono ed entrammo all’ingresso per fare la nostra tessera. Essendo il locale a noi sconosciuto, salimmo le scale per poterne vedere i vari ambienti e dopo poco raggiungemmo la zona del bar con le sue consuete luci soffuse, divanetti e angolo del buffet. Un corridoio parallelo invece portava alla zona chiamata “dei single” ovvero un’area dove c’erano diverse stanze tutte separate tra di loro e tutte chiudibili dalle porte.
Quelle zone permettevano agli ospiti di poter godere di angoli di piacere che potevano contemplare varie possibilità a partire dal posizionare un catenella per poter essere guardati dagli esterni della stanza oppure chiudere completamente la stessa per poter avere una maggiore privacy.
Continuammo il nostro giro salendo un’altra rampa di scale ed arrivammo ad una zona riservata alle coppie, chiusa da vetrate trasparenti che permettevano agli spettatori di poter guardare anche dall’esterno. Dopo qualche altro giro, al locale iniziarono ad arrivare diverse coppie e singoli ed allora decidemmo di ritornare al piano superiore delle coppie. Io e lei ci abbracciamo e ne scaturì un bacio lungo e tenero dove i nostri corpi si strofinarono, si cercarono, si desiderarono. Le nostre mani percorsero centimetri di pelle…anche quella più nascosta fino a raggiungere l’interno delle sue mutandine. Il suo sesso era bagnato, era eccitato e voglioso. Non persi l’occasione e con le mani, le sfilai le mutandine e le riposi all’interno della mia tasca dei pantaloni: “queste non servono stasera”.
Prendemmo coraggio e con la nostra chiave entrammo nella stanza delle coppie. La sala non era molto grande ed i divani erano tutti foderati di rosso acceso…acceso come la passione. Rimanemmo in una parte più defilata ma vicino alla scena principale. Io e Laura non siamo mai stati degli esibizionisti e nemmeno ci consideriamo da “palco principale”…non fa per noi ma non avevamo certamente problemi a mostrare la nostra nudità. Qualche anno prima ci era capitato anche di fare nudismo in una spiaggia al mare e di toglierci i costumi. Le sensazioni erano state piacevoli e non abbiamo mai avuto imbarazzo nel farlo.
Mentre qualche coppia iniziò ad arrivare, io e lei, per rompere il ghiaccio ed un leggero stato di inadeguatezza, iniziammo a baciarci, dolcemente e poi sempre più intensamente. Le nostre mani si cercarono e con molta delicatezza ci sdraiammo uno accanto all’altro incuranti di tutto quello che stava succedendo intorno a noi. Eravamo io e lei… di tutto il resto… non sapemmo nulla. Ci spogliammo a vicenda, ci toccammo e lentamente i suoi seni conquistano la libertà ed anche le attenzioni della mia lingua. I capezzoli erano turgidi, eccitati e tremendamente duri ma la mia lingua non si volle accontentare di questo…scese … scese e delicatamente fino a raggiungere la sua vagina.
Il sesso orale è una pratica che io ho sempre adorato ed anche in quella occasione non ho mancato di dimostrarglielo. Il tempo intorno a noi sembrò che si fosse fermato ma invece era andato avanti e la stanza iniziò ad essere sempre più frequentata. Il suo primo orgasmo non tardò tanto ad arrivare e le smorfie di piacere si palesarono sul suo viso. Ci rilassammo un attimo e prendemmo visione di quello che ci circondava… ritrovammo un attimo di lucidità e notammo che altre coppie stavano amoreggiando promiscuamente tra di loro. Davanti a noi vi era una coppia in particolare ove lei era inginocchiata al suo uomo a praticare sesso orale ed istintivamente Laura si accorge di come li osservavo e ad un orecchio mi dice “se vuoi, puoi provarci con lei”. Io la sfiorai nella schiena fino ad arrivare al suo sedere ma nella mia mente non c’era attrazione, non c’era interesse…. Il mio interesse era rivolto solo ed esclusivamente alla mia compagna.
Ci spostammo sull’enorme divano che faceva parte del centro della stanza e Laura si sedette mentre io rimasi in piedi. Il mio sesso puntava verso il suo viso e lei si accorse della mia eccitazione. Lo toccò, lo accarezzò e dopo qualche secondo di esitazione, si avvicinò con la sua bocca per accoglierlo. La mia eccitazione salì e sentii il mio pene diventare sempre più duro…mi sembrava di toccare il paradiso. I miei occhi guardavano la sua testa ondulare ritmicamente mentre il mio sesso entrava ed usciva dalla sua bocca. Sollevai lo sguardo eccitato dalla situazione ed il mio viso si incontrò con il lui della coppia che stavo osservando poco prima. Era un bel ragazzo sulla trentina, aveva un bel fisico ma soprattutto un’ottima dotazione. Il gesto fu istintivo e senza alcuna meditazione, lo invitai con un cenno a venire più vicino a noi due. Ma che cazzo stavo facendo? Lo stavo invitando tra di noi? Lo stavo offrendo a Laura!
Quando si avvicinò, il mio sangue iniziò a bollire e dentro di me il caldo prese il controllo. Il suo cazzo era veramente splendido e soprattutto molto più “interessante del mio”. Il primo pensiero che mi passò sulla testa è stato “se corna dovevano essere… lui è la persona giusta!”. Laura appena accorta della presenza estranea, si staccò con la sua bocca e non prese alcuna iniziativa fino a quando io non le presi la sua mano per appoggiarla sopra al pene in erezione del ragazzo. Nei suoi occhi vidi il desiderio di provare questa novità ma allo stesso tempo timore e incertezza. Mentre le sue mani toccavano i nostri due sessi, la mia eccitazione stava per raggiungere il punto di non ritorno.
“Mi stai facendo eccitare da matti”
Lei rispose subito “non mi dirai che stai per venire?”
“Se continui ancora trenta secondi… esplodo!” – “Prendiglielo in bocca, voglio guardarti”.
Alle mie parole, Laura continuò a toccare il pene del nostro complice e, dopo ancora qualche secondo di tentennamento, si avvicinò con la sua bocca e lo accolse. A quella visione, la mia testa subì una scarica di eccitazione che mi attraversò tutta la schiena e realizzai che la mia donna, la mia metà, stava facendo un pompino ad un altro ragazzo. Guardai i suoi movimenti, le sue mani come lo toccavano e soprattutto la sua leggerezza nel farlo e nel gustarlo. Era veramente una scena bellissima!
Incrociando lo sguardo di lui potei leggere la sua eccitazione, il suo piacere attraversare le sue vene ed il suo desiderio ad andare oltre con lei. Dopo qualche minuto mi sedetti vicino a lei ed il ragazzo si staccò dalla sua bocca e la fece sdraiare sul grande letto. Si chinò e la sua bocca raggiunse la sua vagina per leccarla. Io mi stesi vicino a lei e la tenni per mano, la baciai e le accarezzai i suoi seni. Ansimò e percepii ogni suo minimo sospiro ed eccitazione che gli provocava la sua lingua in mezzo alle gambe. Era una scena bellissima, sensuale e molto erotica. Le sue autoreggenti, le sue scarpe con il tacco e le gambe rannicchiate sostenute dalle mani del ragazzo erano una visione sublime. Lui si rialzò e da una tasca dei pantaloni prese fuori un preservativo ma lei alla visione, si girò verso di me e mi disse “Non voglio. Digli che non voglio!”. Io presi in mano subito la situazione e bloccai il ragazzo dicendole che Laura non se la sentiva e mi scusai con lui. Senza alcun problema comprese la situazione ed indietreggiò dicendomi “figurati… nessun problema”.
Rimanemmo qualche minuto io e lei, così vicini, sospiranti e accovacciati l’uno con l’altro mentre intorno a noi le altre coppie amoreggiavano tra di loro. Al nostro fianco c’erano due donne, e visto che la grande curiosità di Laura è sempre stata quella di poter fare sesso con un’altra donna, presi una delle mani dell’altra e l’avvicinai a quella della mia donna. Si toccarono, si guardarono tra di loro ma nessuna scintilla scoccò. Nessuna curiosità…non c’era stata intesa. Decidemmo di rialzarci e di spostarci verso un punto più laterale ci ritagliammo uno spazio tra alcune coppie che stavano facendo sesso ed altri invece intenti solo a guardare. Lei si stese, nuda e completamente disinibita mentre io le avvicinai il mio sesso al suo viso. Lei lo prese in bocca con eccitazione mentre io le toccai la sua cavità bagnatissima e vogliosa. In quel momento si avvicinò a noi la compagna del ragazzo che aveva amoreggiato poco prima con Laura, una ragazza giovane con un bel corpo e dai seni molto graziosi. Le presi una mano e l’avvicinai alla vagina di Laura e lei con una dolce carezza l’attraversò ma poi la tolse.
Io le chiesi “Vuoi avvicinarti a lei?”
Ma la risposta fu “No”
“Vuoi toccare il suo corpo?”
“No”
A questa sua seconda negazione ho preferito non chiedere più nulla e lei dopo qualche minuto di osservazione… si alzò e raggiunse il suo compagno all’uscita della sala.
Io e Laura ci ricomponemmo e lei si rivestì solamente del suo vestito nero senza alcun intimo ne sopra e ne sotto. Questa è sempre stata una cosa che mi ha fortemente eccitato. Saperla senza indumenti sotto al vestito per me è fonte di eccitazione …ma tanta eccitazione! Calmammo i bollenti spiriti ed anche noi uscimmo dalla sala. Scendemmo le scale e ci dirigemmo nella zona bar per mangiare qualche pasticcino e bere qualcosa. Il locale non era pieno ma c’era abbastanza gente. Io e Laura scambiammo qualche chiacchiera e poco dopo decidemmo di fare un giro di esplorazione nell’area dedicata anche ai Single. Dietro al grande tendone che lo separava dal bar, l’atmosfera era intrigante e le luci più basse. Piacevole, ti metteva a tuo agio ed allo stesso tempo stimolava l’eccitazione. Sentivo la sua mano stringersi più forte e questo denotava un po’ di tensione da parte sua ma io ero li con lei ed ero al suo fianco per qualsiasi cosa.
Alla prima stanza, ci affacciammo con curiosità e vedemmo nuovamente la coppia che era stata con noi poco prima al piano di sopra. Lei era seduta intenta a prendere in bocca il cazzo del suo compagno in piena erezione in piedi davanti a lei. I due si parlarono e lui ci fece un cenno come per dire “se volete, avvicinatevi”. Io tradussi il suo gesto all’orecchio di Laura e le dissi “Ha chiesto se entriamo da loro. Vuoi andarci?” La sua risposta fu stata quasi immediata “Si”.
Insieme entrammo nella stanza piccola e mentre io mi spogliai, vidi Laura che si sfilò il suo vestito nero da sopra le spalle rimanendo completamente nuda avvicinandosi all’altra ragazza seduta. Questa visione fu molto intrigante. Laura e lei si scambiarono alcune parole all’orecchio dopodiché vidi che provò a baciare le labbra della sua compagna ma senza fortuna perché lei si spostò leggermente di lato. La mia compagna era nuda, davanti ad un altro ragazzo con un pene in erezione a pochi centimetri dalla sua bocca. La scena era sconvolgente! La mia pancia gorgogliò e tutte le sensazioni più contrastanti nuotarono dentro di me in un mare in tempesta. C’era di tutto in questo mix: gelosia, irritazione, piacere, eccitazione, sottomissione, mortificazione,…un tripudio di emozioni tutte in contrasto l’una con l’altra con un insieme molto esplosivo.
In un attimo le sue mani lo toccarono e lo accolse nella sua bocca. Per me fu nuovamente una grande scarica di adrenalina che mi attraversò il corpo mentre le sue labbra scivolarono sul suo membro duro e lungo. Che celestiale visione. Io mi avvicinai a lei sedendomi accanto e toccando la sua pelle liscia ed allo stesso tempo ruvida dalla pelle d’oca. Lui la fece stendere sul lettone della stanza e lei mentre scese, ad un orecchio mi disse: “Voglio solamente lui. Non far avvicinare nessun altro!”
La mia testa andò in estasi completa. Aveva deciso che sarebbe stato suo! Aveva deciso che il suo corpo si sarebbe unito con quello di questo splendido ragazzo! Lui prese dalla tasca un preservativo e lo infilò sul suo pene e lentamente si stese sopra Laura cercando il contatto per l’ingresso della sua vagina. Io ad un orecchio dissi al ragazzo: “Mi raccomando fai piano. E’ abituata con il mio che è più piccolo” e lui dolcemente mi rispose “Certamente. Non c’è problema.”
La mia mano accarezzò la sua cavità che in quel momento era fradicia dal suo piacere e toccai il pene rigido del ragazzo per indirizzarlo verso l’ingresso ma, allo stesso momento fu la mano di Laura che prese per instradarlo all’obiettivo. La mia testa fu in un turbine di emozioni e sensazioni mai provate prima. Eccitazione a livelli altissimi. Mi domandai “Lo stanno facendo veramente? Sta veramente succedendo oppure è solo frutto della mia immaginazione?” Facevo fatica a realizzare se fosse veramente realtà ma in un attimo ripresi contatto con il presente ed il mio desiderio di vedere la mia compagna fare sesso con un altro uomo più dotato di me si era avverato. Ero finalmente cornuto! Allo stesso tempo i miei ricettori erano estremamente attenti ad osservare ogni minima mossa o sensazione di Laura ed ero pronto ad intervenire ad ogni minimo dubbio o ripensamento che si fosse sentita. Io ero pronto e vigile. Le sue gambe dopo pochi secondi si attorcigliarono dietro alla schiena del ragazzo ed in quel momento realizzai che lo aveva “accettato”, si era sciolta e mi trasmise quel meraviglioso messaggio implicito “è tutto ok”.
Per me fu un enorme sollievo perché compresi che si stava godendo a pieno e liberamente questo intenso momento di piacere tutto suo. Il mio pisello in quel momento si rilassò completamente perché le mie attenzioni erano tutte per lei e per loro, per il momento che si stavano vivendo guardando il corpo di lui muoversi per penetrarla. Bastarono 1-2 minuti per portare Laura all’orgasmo…un orgasmo forte, intenso che sfogò a modo suo irrigidendosi tutta e contorcendosi dal piacere che le attraversò tutto il corpo. Non l’avevo mai vista godere così tanto e per me fu una sensazione a dir poco stupenda.
Lui in quel momento uscì e si staccò da lei mentre io mi avvicinai e l’abbracciai con tutto il mio calore finché non la sentii rilassarsi lentamente e riprendere un ritmo più regolare di respiro. Attimi di pausa … di silenzio in cui erano solamente i nostri due corpi che stavano parlando tra di loro e tutto intorno a noi nulla esiste più.
La mia mano l’accarezzò fino ad arrivare alla sua vagina. Era bollente, fradicia e con le mie dita sentii quanto si era allargata per poterlo ospitare dentro di se. In quel momento ebbi la certezza che lei non aveva mai provato così tanto piacere durante un rapporto tra di noi anche perché le mie dimensioni erano decisamente inferiori e soprattutto la mia eccitazione mi portava ad avere degli orgasmi più veloci.
La sua figa non mentiva… raccontava la verità che volevo sentire ed in cui io credevo. Lei poteva godere molto di più e finalmente quella sera l’aveva fatto ed aveva potuto provare queste incredibili sensazioni tra le braccia di un altro uomo. In me non c’era più alcuna gelosia nei suoi confronti ma solamente una grande felicità per lei per aver liberato la sua parte istintiva e lussuriosa. Si era concessa un piacere superiore ed io ero contento per lei. La mia mano scese ancora ed accarezzando l’ano lo sentii aperto e bagnatissimo.
Le sussurrai all’orecchio: “ma te l’ha messo anche dietro?”
“No… solamente davanti”
“Hai goduto talmente tanto che anche quello si è aperto e si è tutto bagnato”.
Attimi di silenzio ed il suo abbraccio valse più di mille parole. Dopo diversi minuti, lei si riprese dalla forte emozione provata ed insieme guardammo fuori dalla porta rimasta aperta e vedemmo che lui era ancora li fuori e ci stava osservando.
All’orecchio le dissi “Lo rivorresti ancora?”
La sua risposta arrivò subito “Mah… già che ci siamo…perché no?”
Il mio cuore batteva all’impazzata… era pieno di emozione e quindi mi alzai e gli faccio segno di venire all’interno e gli dissi “La mia compagna ti rivorrebbe”. Lui entrò insieme alla sua donna e si rispogliò nuovamente, pronto per rientrare dentro al corpo di Laura. Era evidentemente eccitato ed anche lui, la rivolle. Il mio consenso per lui fu come una benedizione ed in un attimo si mise il preservativo e dolcemente salì nuovamente sopra di lei che aprì le gambe per farlo entrare dentro.
Il mio cuore batteva forte. Le era piaciuto talmente tanto che lo aveva rivoluto, pensava la mia testa e questo non poteva far altro che riempirmi le vene di piacere e felicità. Volevo essere il suo cornuto e lei finalmente mi ha reso cornuto e felice. Volevo che lei godesse di più e ci era riuscita. Dentro di me percepii molto bene la mia inferiorità, l’umiliazione in termini di misure, di resistenza, di prestazione ed anche di modo di fare. Lui fu molto bravo a conquistarsi la sua fiducia ed a portarla a raggiungere un orgasmo in maniera esplosiva e coinvolgente. In quei momenti non lo invidiai mai o non avrei mai voluto essere al suo posto sopra di lei. Sapevo benissimo invece quale doveva essere il mio posto: li di fianco a lei mentre era lui a farla godere al massimo. Volevo essere al loro servizio, per il loro piacere e trarre il mio di piacere dal loro stesso piacere. La stessa umiliazione provata per me rappresentò una fonte di gioia poiché non avevo mai provato così tanto piacere in vita mia e non sapevo nemmeno se l’avrei potuto provare nuovamente. Erano proprio quelle le sensazioni che volevo scoprire, sentire e provare sulla mia pelle e percepirle mentre scorrevano nelle mie vene.
Questa volta lui riuscì ad entrare in lei in maniera più decisa in quanto la sua vagina era già stata allargata poco prima dal suo grande pene ed anche i movimenti erano più fluidi e profondi. Lei in preda ai piaceri della sua carne gli disse “E’ tutto qui quello che sai fare?” e la sua risposta arrivò immediatamente, affondando ancora di più il suo grande membro dentro di lei facendole raggiungere un orgasmo immediato ancora più forte di quello di prima e ancora più intenso. Dentro quella esclamazione c’era tutto il suo desiderio di riaverlo, di risentirlo dentro di lei, di sentirsi profanare le sue parti più inesplorate, più nascoste e forse ancora inviolate. Lo voleva, lo desiderava e con le sue parole l’ha invitato ad osare ed a farla sua per toccare quelle corde mai pizzicate del suo piacere e curiosa di voler sentirle suonare. Quello stesso suono inebriò il suo animo e lui riuscì a farle toccare quell’estasi che io non ero mai stato in grado di farle raggiungere. Quello era il suo ruolo. Era li appositamente per lei. Quello era il suo compito… lui era li per farla godere come non ha mai goduto in vita sua. Ed io di riflesso godei del suo piacere provato.
Non mi allontanai mai da lei, le mie mani, i miei occhi erano tutti per lei. Ci vollero diversi minuti per rilassarsi e riuscire a riaprire gli occhi dopo il forte orgasmo provato ed ai nostri occhi ci è apparso lui, nel pieno del suo massimo vigore, intento a fare sesso con la sua compagna. Lei era a pecorina e lui da dietro infliggeva colpi secchi e decisi dentro di lei. Udimmo i loro gemiti, i loro gesti di piacere ed allo stesso tempo io con la mano toccai e stimolai il sesso di Laura ancora completamente bagnato ed aperto da quanto accaduto poco prima. I due andarono avanti per più di 15 minuti fino a che non raggiunsero il loro orgasmo. Sia io che Laura rimanemmo esterrefatti dalla sua resistenza perché in tutta la serata era venuto solamente quella volta li. Complimenti!
Laura era ancora eccitata ed appena si rivestirono, le nostre bocche si sono ritrovate e dolcemente si sono unite in un lungo ed intenso bacio. Le nostre mani sfioravano i nostri corpi eccitati e caldi, finché la mia bocca scese per assaporate il gusto della sua vagina. Non la sentii mai così bagnata ed aperta. La mia lingua percepì il suo gustoso nettare e la profondità della sua apertura. L’eccitazione andò alle stelle. Mi staccai ed indossando il preservativo al mio piccolo pene e le entrai dentro. L’ingresso fu di una facilità disarmante ed in quel momento compresi ancora di più le differenze di dimensioni che resero impossibile il confronto con lui. Non c’era proprio paragone!
Iniziai a muovermi e sentii le poche reazioni da parte sua se non a momenti quando cercai di raggiungere la sua profondità ma dall’oscurità della stanza notai che c’era un uomo con il pene in erezione che ci stava osservando. Istintivamente lo feci avvicinare e, mentre ero ancora dentro di lei, avvicinai la mia bocca al suo membro. Lo leccai, lo succhiai e lo sentii entrare nella mia bocca. La sensazione era piacevolissima e sotto agli occhi di lei tutto era amplificato.
Un’altra occasione c’era stata in un altro Club Privé che avevamo frequentato l’estate precedente al mare mentre un altro uomo ci stava guardando amoreggiare davanti a lui. Anche in quella occasione la sensazione fu molto bella e piacevole perché successe sotto ai suoi occhi… tutto aveva un altro significato e tutto aveva un altro piacere. Dopo qualche minuto anche io raggiunsi finalmente l’orgasmo. Liberatorio ed estremamente appagante. Dentro quel mio orgasmo c’erano tutte le emozioni provate quella sera, l’essermi sentito cornuto per la prima volta, l’aver provato l’umiliazione per la mia inferiorità, l’aver visto godere così tanto la mia compagna e l’enorme complicità raggiunta da loro che ha permesso il realizzarsi di tutto questo.
Ci rivestimmo con calma e ci avviamo all’uscita. Il locale stava chiudendo …. Erano le 03:00 del mattino passate. Risalimmo in macchina e durante il tragitto che ci riportò a casa riparlammo della serata con un piacevole sorriso sulle labbra. Toccai le sue gambe, le sue autoreggenti. Il suo vestito che salì e scoprì le sue gambe fino a su alla sua vagina che rimase esposta senza mutandine….adoravo sentirla così… libera ed a portata di mano. Arrivammo sotto casa ed i baci non si fecero attendere. La voglia di rifare l’amore con lei era ancora tanta ma la stanchezza ed il freddo non erano fattori che giocano a nostro favore. Ci ricomponemmo e ci demmo la buonanotte mentre lei risalì in macchina con quel suo vestito nero e le sue decolté a tacco alto. Che piacevole visione. Che piacevole sensazione.
Quando salii in casa, mi misi sotto le coperte. La mia mente ripercorreva attimo dopo attimo tutti i passaggi di quella fantastica serata. L’erezione non tardò ad arrivare e non resistetti a togliermi i pantaloni del pigiama per liberare il mio pisellino in erezione. La mia mano e gli occhi chiusi rivedevano lui, il suo bacino che si muoveva sopra di lei mentre la penetrava, i suoi spasmi di piacere ed il suo grande sesso che si immergeva nella sua bocca per essere gustato. La sensazione di essere finalmente diventato cornuto….il suo cornuto. Il suo aver “scelto” lui per regalarle il piacere, quel piacere mai provato sotto ai miei occhi come spettatore e testimone messo da parte per lasciare spazio al “savoir-faire” ed alla grande novità dell’altro ragazzo. Emozioni uniche e mai provate. In pochi minuti “venni” e sfinito mi addormentai con queste nuove consapevolezze.
Buonanotte.
... Continua ...
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