Valentina Loiacono, nascita di una pornostar

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Ciao guys, ciao girls! Mi chiamo Valentina Loiacono o 19 anni e finalmente faccio il lavoro che o sempre desiderato, la pornostar! Scusate se non sono brava a scrivere, ma so usare meglio i pennelli delle penne…soprattutto quei bei pennelli grossi e lunghi che voi maschi sapete cosa voglio dire. Quest’anno facevo quinta ragioneria, ma all’esame mi hanno bocciata. Secondo me è andata che quelle fighe di legno delle mie compagne sono andate a dire ai prof che dopo il diploma volevo fare la pornostar. Ho scritto anche a Rocco perché il mio sogno sarebbe entrare nella sua Academy, ma non ha risponduto. Tanto io diventerò famosa lo stesso. Grazie a un amico sono già riuscita a girare una scena di pompino e scopata che è caricata su Pornhub. Pensate che dopo due giorni che era li mio padre l’ha vista su Pornhub e mi ha riconosciuta! Io faccio senza mascherina. Così mi ha detto che ero una bottanazza e mi a cacciato di casa. E mia mamma, quella suora di merda, era daccordo. Oggi pomeriggio o un appuntamento con un regista che mi fa già fare il mio primo film che figata! Non ci sono solo io ma per ora va bene. Si intitola “Le ragazzine succhiacazzi ne prendono tre”. Gia dal titolo si capisce che dovrò prendere cazzi in bocca, figa e culo insieme. Non vedo ora! Per la scena su Pornhub comunque ora c’è casino anche a scuola, mi a telefonato quella di italiano chiedendomi se ero sfruttata e robe così. Io le ho fatto capire che sono io che voglio, nessuno mi costringe. Ohu o 18 anni posso fare quel che cazzo mi pare e quel che cazzo mi pare è farmi sfondare da tanti cazzi!
“Valentina?”. Si e affacciato dalla stanza chiusa un tipo già mezzo bianco. “Sono il regista. Vuoi seguirmi un attimo in ufficio?”. Lo seguo tanto già ho capito che vuole. Voi uomini siete tutti uguali. Entriamo nel suo ufficio, lui chiude e poi mi fa: “Prima di inserirti nel film devo capire se hai le qualità”. Si apre la cintura dei pantaloni, poi i bottoni e tira fuori una nerchia bella grande. “Inginocchiati e suca sta minchia” mi ordina. Bella presa vado subito giù davanti a lui e gli prendo il cazzo in mano. Oh è mezzo molle, che due coglioni! Speriamo che li attori siano meglio come cazzi! Sputo sulla cappella e comincio a insalivarlo bene poi passo la lingua dalle palle alla cappella, tutta intorno alla cappella e poi le faccio il soletico con la punta. “Brava pompinara. Ora prendilo tutto in gola fino ai coglioni”. Mi preme la testa ma non era il caso, sono capace! Lo ingoio fino alle palle e inizio un bel su e giù, giù bocca aperta, su ciucci forte. Non è difficile, basta il ritmo. Gli succhio anche le palle e lui mi fa i complimenti: “Brava succhiaminchie!”. Mi allontana un po’, ma mi dice di stare ferma e si sega veloce e poi viene in faccia a me con tutta la sua sborra in fronte e negli occhi. Cazzo la sborra brucia negli occhi, ma io gli dico: “Sì sono la più grande puttana della Sicilia!”. Lui ride e mi fa andare in bagno a lavarmi la faccia. Quando torno indietro mi trovo una tizia che mi dice di sedermi che è la mia truccatrice. Ammazza come una star di Olivud raga! Mi trucca e mi fa anche la piega ai miei bei capelli castani poi mi dà uno specchio. Con quel trucco sembro proprio una mignotta! “Sei pronta Valentina?” alza la voce il regista dall’altra stanza. La truccatrice mi fa segno di andare con due occhi di schifo. Cretina, guadagno molto più di lei divertendomi! Nell’altra stanza c’è un divano e tre ragazzi nudi che si smanettano per farseli venire duri. “Valentina spogliati, lascia su solo le mutandine” mi spiega il regista. In un attimo sono nuda e pronta. “Non c’è trama, la dovete scopare come una troia, mettetele i cazzi in tutti i buchi e quando la inculate spingete senza pietà” spiega il regista ai ragazzi. Non vedo l’ora di essere sfondata. “Azione!” fa il regista. Ho capito, il cameramen ora sta filmando. Guardo i tre ragazzi che si avvicinano a me e iniziano a palparmi tette e culo. “Che minchie che avete! Le voglio gustare tutte!” esclamo ridendo. Ridono anche loro e mi danno pacche sul sedere e mi strizzano le poppe. Mi sento proprio una vacca da monta. E’ una senzasione bellissima, noi donne siamo tutte delle gran troie solo che molte non si sanno lasciare andare. Veloce mi inginocchio tra i cazzi e li prendo in bocca uno alla volta. Mi piace assaggiare cazzi duri! “Sì troia, succhia gli uccelli! Sei proprio una puttana!” mi dicono mentre insalivo bene le loro minchie e poi le prendo in bocca fino alle palle. Vogliono mettermeli in bocca tutti e tre, mi tirano i capelli di qua e di la e io ciuccio e lecco cazzo e coglioni come una vampira. “Ora chiavatela!” ordina il regista. Uno dei tre si sdraia sul pavimento e io mi metto sopra e mi infilo subito l’uccello nella passera. Intanto un altro si è messo dietro e con le mani mi apre le chiappe e poi appoggia l’arnese e giù dentro che mi toglie il respiro. Due cazzi in figa e in culo, il terzo me lo da da succhiare e io sono pronta. Il culo fa male ma mi piace essere inculata! Le telecamere riprendono bene tutta la scena da più posti. “Zoomma sulla doppia!” ordina il regista e intanto fa segno ai tre di metterci più impegno. I due cazzi in figa e in culo iniziano a spingere come i matti. “Oh sì fate godere la vostra troia!” urlo. “Prendi i cazzi puttana!” mi dice il regista. Dopo un po’ si cambia scena e io mi devo girare di fronte alle telecamere sempre con un pisello in culo, uno in figa e uno in bocca. Quando sentono che stanno per venire i due che mi stano chiavando si sfilano e si mettono in piedi vicino all’amico smanettandosi con i cazzi tutti puntati alla mia faccia. Ho la bocca aperta e la testa all’indietro, il primo mi viene sul naso e su una guancia. “Riempitele la faccia di sborra dai!” ordina il regista. Il secondo è uno sborratore gigante, conto sette schizzi nei capelli, sulla fronte, negli occhi. E arriva subito il terzo che aggiunge sborra negli occhi e sul mento. “Fai un primo piano della faccia della troia” ordina il regista. Uno dei cameraman si apre i pantaloni e ce la bello duro, si sega e viene anche lui sulla mia faccia. Sono coperta di sborra e felice. “Oh sì mi piace essere una troia!” urlo. La mia scena è finita, entra la truccatrice che mi spinge fuori dalla stanza dicendomi: “Così giovane e così svergognata! Chissà i tuoi genitori!”. Ma che cazzo vuoi. Anzi che cazzi vuoi, nella vita per una donna ci è l’imbarazzo della scelta. Io apro le gambe con tutti perchè tutte le donne la devono dare.
scritto il
2023-06-19
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