Domenica in montagna
di
biman
genere
prime esperienze
Domenica 18 approfittando della giornata bellissima (finalmente) Io Elsa mia moglie e Niccolò nostro figlio siamo andati in montagna. Nulla di particolare circa 60 km da casa.
Elsa ha predisposto panini per noi e alimentazione per il bambino. Alle 10,30 stavamo su,
veramente avevamo intenzione di salire ancora ma sulla strada c'erano ancora placche di ghiaccio quindi abbiamo desistito. Non c'era quasi nessuno, sparsi qua e la forse eravamo in dieci. Conoscevamo la zona c'eravamo stati altre volte, abbiamo deciso di "accamparci"⁸ sulla piazzetta vicino alla fontanella. Ho disteso tutto l'occorrente, il seggiolino del bambino e ci siamo sistemati. Eravamo in tuta tutti e tre ed il caldo cominciava ad essere opprimente, si sudava troppo, abbiamo alleggerito Niccolò volevamo metterci in libertà anche noi, mentre Elsa aveva messo il bikini sotto la tuta, io ero in mutande. Fu Elsa a consigliarmi di denudarmi ed avvolgermi un asciugamano che avevamo portato per Niccolò. Guardandomi attorno mi sono accorto che erano andati via tutti, cazzo penso siamo rimasti da soli. Elsa propose di metterci nudi, proposta accolta in maggioranza. Eravamo tranquilli perché avevamo la possibilità di scorgere parecchia strada, quindi
se arrivava qualcuno lo avremmo visto. Abbiamo pensato alle macchine ma non a un escursionista che riscendeva a piedi col suo zaino. Ci apparve all'improvviso, non abbiamo fatto in tempo a coprirci. Lui educatamente ci salutò senza meravigliarsi. Era partito a piedi alle sei della mattina dal suo paese distante circa dodici km. Chiese
se dava fastidio, ho risposto che era un piacere per noi se restava perché eravamo soli.
Era un ragazzo si chiamava Omar ed aveva diciotto anni. Li le possibilità erano due, o ci rimettevamo la tuta o si spogliava anche Omar. Fu Elsa ad imporgli di togliersi tutto. Lui un po'
titubante tardava a farlo Elsa intervenne gli tolse lo zaino dalla spalla e lo aiutò a spogliarsi. I calzoncini non voleva toglierli dopo abbiamo capito il perché, aveva il cazzo eretto, Elsa lo tranquillizzò "Non penserai che il tuo è il primo cazzo che vedo"?
Lo aiutò ancora a togliere i pantaloncini e poi ancora lo slip. "Ecco perché non voleva
spogliarsi" Aveva un cazzo fatto molto bene, di lunghezza proporzionata alla circonferenza.
Era abbastanza sudato, lo slip era appena bagnato, Elsa prese l'asciugamano che avevo
usato io e lo asciugò perfettamente. Il cazzo cresceva ancora "Mamma mia che grande,
ora ci penso io" Intanto Niccolò si era addormentato. Elsa ha fatto distendere sul telo
Omar, lo ha fatto mettere al centro mentre noi eravamo ai suoi lati. Il cazzo non ne voleva sapere di rilassarsi, Elsa lo ha impugnato dicendomi "Bagnalo che altrimenti mi fa male". L'ho preso con la bocca con molta difficoltà, l'ho avvisata "Guarda che è enorme,
non lo sopporti questa misura" "Bagnalo bene che ci penso io" Per poco non lo facevo sborrare, un pompino fantastico. "Bagnami bene anche la figa, vai in
profondità" .
Dopo la preparazione con Omar che non parlava più Elsa mi ha detto "Prendilo con le mani ed infilamelo, io vado piano, appena è dentro vai sotto e tienimi la figa umida".
Spettacolo inimmaginabile, un cazzo bellissimo ed una figa superiore. sono andato giù per leccare la figa e tanto c'ero mordevo anche i testicoli di Omar, se il cazzo scivolava fuori lo succhiavo e lo rimettevo dentro. Pensavo che in cinque minuti finiva tutto,
invece non finivano mai Omar aveva una resistenza micidiale. Si è svegliato Niccolò,
l'ho preso in braccio, ho dato uno sguardo alla strada, una macchina veniva su lentamente. Li ho avvisati "Sbrigatevi che arriva qualcuno" Rispose Elsa "Prendi il plaid
in macchina e coprici perché questo cazzo me lo voglio proprio gustare" Li ho coperti e sono tornato sul piazzale, loro erano dietro la fontana. E' arrivata la macchina, un signore è sceso, vedendomi nudo col bambino ha iniziato a giocarci, mi ha chiesto se eravamo soli, ho risposto che c'erano anche mia sorella ed il suo fidanzato, forse stavano approfittando di un pò di intimità. "Fanno molto bene, scopare in montagna è salutare, se potessi anch'io mi scoperei il mondo intero, ti do fastidio se mi metto nudo"? "Figurati, sono nudo anch'io". Altro cazzo dritto "Sei messo bene col cazzo però"
"Sono eccitato anch'io, questi due che scopano, tu col cazzo al vento" "Te lo posso succhiare"? Il bambino intanto si era riaddormentato, ci siamo messi a fianco di Elsa e Omar abbastanza perplessi, ed il signore mi ha fatto uno splendido pompino. Ho confessato anche che era mia moglie che scopava con un escursionista. Elsa ha subito approfittato,
ha preso in bocca il cazzo del signore portandolo alla sborrata, Figurarsi se sputava qualcosa. Loro continuavano imperterriti. E' passata ancora mezz'ora e finalmente Omar si è deciso a sborrare. Elsa sussurrò "Ho avuto mille orgasmi". Ci siamo ricomposti, abbiamo
mangiato i panini, abbiamo fatto mangiare Niccolò. Erano ormai quasi le quindici ed abbiamo deciso di prepararci. Il signore che si chiama Adamo voleva riaccompagnare
a casa Omar, Elsa disse che l'avremmo riaccompagnato noi che voleva gustarselo ancora.
Siamo ripartiti dopo esserci rivestiti, Niccolò sull'apposito seggiolone, al mio fianco,
Elsa ed Omar sui sedili posteriori. Durante il breve tragitto per riaccompagnare Omar
Elsa con la sola bocca riuscì a farlo sborrare. si sono scambiati i telefoni, torneremo ancora in quella montagna.
Elsa ha predisposto panini per noi e alimentazione per il bambino. Alle 10,30 stavamo su,
veramente avevamo intenzione di salire ancora ma sulla strada c'erano ancora placche di ghiaccio quindi abbiamo desistito. Non c'era quasi nessuno, sparsi qua e la forse eravamo in dieci. Conoscevamo la zona c'eravamo stati altre volte, abbiamo deciso di "accamparci"⁸ sulla piazzetta vicino alla fontanella. Ho disteso tutto l'occorrente, il seggiolino del bambino e ci siamo sistemati. Eravamo in tuta tutti e tre ed il caldo cominciava ad essere opprimente, si sudava troppo, abbiamo alleggerito Niccolò volevamo metterci in libertà anche noi, mentre Elsa aveva messo il bikini sotto la tuta, io ero in mutande. Fu Elsa a consigliarmi di denudarmi ed avvolgermi un asciugamano che avevamo portato per Niccolò. Guardandomi attorno mi sono accorto che erano andati via tutti, cazzo penso siamo rimasti da soli. Elsa propose di metterci nudi, proposta accolta in maggioranza. Eravamo tranquilli perché avevamo la possibilità di scorgere parecchia strada, quindi
se arrivava qualcuno lo avremmo visto. Abbiamo pensato alle macchine ma non a un escursionista che riscendeva a piedi col suo zaino. Ci apparve all'improvviso, non abbiamo fatto in tempo a coprirci. Lui educatamente ci salutò senza meravigliarsi. Era partito a piedi alle sei della mattina dal suo paese distante circa dodici km. Chiese
se dava fastidio, ho risposto che era un piacere per noi se restava perché eravamo soli.
Era un ragazzo si chiamava Omar ed aveva diciotto anni. Li le possibilità erano due, o ci rimettevamo la tuta o si spogliava anche Omar. Fu Elsa ad imporgli di togliersi tutto. Lui un po'
titubante tardava a farlo Elsa intervenne gli tolse lo zaino dalla spalla e lo aiutò a spogliarsi. I calzoncini non voleva toglierli dopo abbiamo capito il perché, aveva il cazzo eretto, Elsa lo tranquillizzò "Non penserai che il tuo è il primo cazzo che vedo"?
Lo aiutò ancora a togliere i pantaloncini e poi ancora lo slip. "Ecco perché non voleva
spogliarsi" Aveva un cazzo fatto molto bene, di lunghezza proporzionata alla circonferenza.
Era abbastanza sudato, lo slip era appena bagnato, Elsa prese l'asciugamano che avevo
usato io e lo asciugò perfettamente. Il cazzo cresceva ancora "Mamma mia che grande,
ora ci penso io" Intanto Niccolò si era addormentato. Elsa ha fatto distendere sul telo
Omar, lo ha fatto mettere al centro mentre noi eravamo ai suoi lati. Il cazzo non ne voleva sapere di rilassarsi, Elsa lo ha impugnato dicendomi "Bagnalo che altrimenti mi fa male". L'ho preso con la bocca con molta difficoltà, l'ho avvisata "Guarda che è enorme,
non lo sopporti questa misura" "Bagnalo bene che ci penso io" Per poco non lo facevo sborrare, un pompino fantastico. "Bagnami bene anche la figa, vai in
profondità" .
Dopo la preparazione con Omar che non parlava più Elsa mi ha detto "Prendilo con le mani ed infilamelo, io vado piano, appena è dentro vai sotto e tienimi la figa umida".
Spettacolo inimmaginabile, un cazzo bellissimo ed una figa superiore. sono andato giù per leccare la figa e tanto c'ero mordevo anche i testicoli di Omar, se il cazzo scivolava fuori lo succhiavo e lo rimettevo dentro. Pensavo che in cinque minuti finiva tutto,
invece non finivano mai Omar aveva una resistenza micidiale. Si è svegliato Niccolò,
l'ho preso in braccio, ho dato uno sguardo alla strada, una macchina veniva su lentamente. Li ho avvisati "Sbrigatevi che arriva qualcuno" Rispose Elsa "Prendi il plaid
in macchina e coprici perché questo cazzo me lo voglio proprio gustare" Li ho coperti e sono tornato sul piazzale, loro erano dietro la fontana. E' arrivata la macchina, un signore è sceso, vedendomi nudo col bambino ha iniziato a giocarci, mi ha chiesto se eravamo soli, ho risposto che c'erano anche mia sorella ed il suo fidanzato, forse stavano approfittando di un pò di intimità. "Fanno molto bene, scopare in montagna è salutare, se potessi anch'io mi scoperei il mondo intero, ti do fastidio se mi metto nudo"? "Figurati, sono nudo anch'io". Altro cazzo dritto "Sei messo bene col cazzo però"
"Sono eccitato anch'io, questi due che scopano, tu col cazzo al vento" "Te lo posso succhiare"? Il bambino intanto si era riaddormentato, ci siamo messi a fianco di Elsa e Omar abbastanza perplessi, ed il signore mi ha fatto uno splendido pompino. Ho confessato anche che era mia moglie che scopava con un escursionista. Elsa ha subito approfittato,
ha preso in bocca il cazzo del signore portandolo alla sborrata, Figurarsi se sputava qualcosa. Loro continuavano imperterriti. E' passata ancora mezz'ora e finalmente Omar si è deciso a sborrare. Elsa sussurrò "Ho avuto mille orgasmi". Ci siamo ricomposti, abbiamo
mangiato i panini, abbiamo fatto mangiare Niccolò. Erano ormai quasi le quindici ed abbiamo deciso di prepararci. Il signore che si chiama Adamo voleva riaccompagnare
a casa Omar, Elsa disse che l'avremmo riaccompagnato noi che voleva gustarselo ancora.
Siamo ripartiti dopo esserci rivestiti, Niccolò sull'apposito seggiolone, al mio fianco,
Elsa ed Omar sui sedili posteriori. Durante il breve tragitto per riaccompagnare Omar
Elsa con la sola bocca riuscì a farlo sborrare. si sono scambiati i telefoni, torneremo ancora in quella montagna.
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