Ho cambiato mia sorella mostrandomi nudo.
di
emauto
genere
incesti
Io e mia sorella abbiamo due caratteri diversi, io spigliato e loquace lei introversa e scontrosa, sono uguale a mamma lei a papà.
Già dalla scuola l’ho avvisata ad essere più disponibile verso il prossimo, le compagne non la consideravano, i ragazzi neanche a parlarne.
Ne soffriva, ma era insensibile ai miei consigli. Papà la sosteneva, mamma delicatamente la spronava, a volte anche in modo volgare, tra l’altro era una bella ragazza. Più di una volta ho tentato di inserirla nel mio gruppo con risultati sconfortanti. Parlandone con mamma e papà mi sono permesso di proporre a farla vestire in modo appena provocante, mamma è stata subito d’accordo, papà si è incazzato sostenendo che Giulia non era una puttana. Personalmente ero deciso a rinunciare, poi un giorno con la macchina di papà l’ho convinta a fare una escursione in montagna. Stranamente ha accettato di buon grado. Siamo arrivati sopra una giornata meravigliosa, il cielo azzurro, il silenzio interrotto dal canto dei grilli. Altro che fare una passeggiata, abbiamo trovato uno spiazzo abbastanza distante dalla stradina, abbiamo disteso un telo per adagiarci. Quel giorno l’atmosfera ci è venuta in aiuto. “Giulia questo sole è micidiale io tolgo qualcosa” Voleva rispondere, si è trattenuta. “Se ci vede qualcuno”? “Chi ci può vedere? Siamo soli nel raggio di cinquanta chilometri, poi se dovessero vedere una bella ragazza come te svestita sarebbe nettare per gli occhi. Ecco guarda io resto in mutande” E’ trascorsa oltre mezz’ora finalmente è rimasta con mutande e reggiseno. “Giulia quelle mutande
prima di te le indossava Fantozzi forse”? “Cretino” “Giulia ti sei mai specchiata nuda”? “Cosa mi chiedi”? “Hai capito benissimo” “Certo che mi sono specchiata nuda” “Come ti sei vista”? “Discreta” “Hai mai immaginato di vedermi nudo”? “Tante volte” “Bene eccoti tuo fratello nudo. Che ne dici”? “Sei uno scemo” “Si sono scemo, ora
fammi vedere la tua figa”. Si è tolta mutande e reggiseno, è apparsa
una dea, istintivamente ho preso il suo intimo l’ho ridotto a mille
pezzi. “Sei pazzo”!!!! “Si sono pazzo non voglio più vederti con l’intimo, da oggi non si usa più. Mi ha abbracciato nella più completa nudità per entrambi, l’ho baciata sulle labbra, il cazzo ha reagito, lei se ne accorta, ha continuato a baciarmi, l’ho depositata sul telo.
Ormai la strada era fatta, ero stato il primo uomo di mia sorella.
Ha provato l’eccitazione con i nostri corpi a contatto. “E’ bellissimo” “Ci voleva il cazzo di tuo fratello” “Che buono non toglierlo” “Non posso sborrarti dentro, sbrigati a venire, non resisto” “Ho già avuto tre orgasmi sborrami sulla pancia”. Siamo rimasti abbracciati per un tempo indefinito, la sborra si era asciugata facendo da colla sui
nostri corpi. E’ rimasta in estasi, non parlava più, ci è venuta fame, ci siamo rivestiti “Guardalo bene il tuo intimo distrutto, oggi è l’ultimo giorno della tua vita che l’hai usato” “Mi ha abbracciato stringendomi forte “Sei il miglior fratello del mondo” Ho appeso i residui dell’intimo ad un ramo della pianta e siamo andati in macchina. Per trovare due panini mancava poco arrivassimo a casa. “Mi sono innamorata di mio fratello” “Io di mia sorella ma non da oggi, da sempre” “Voglio fare ancora l’amore con te” “Anch’io
comincia a proteggerti perché ti devo sborrare nella figa” “Chissà come sarà bello”. “Ascolta Giulia, mamma può sapere, papà no assolutamente, è contrario al benessere fisico” Altro bacio in segno di accordo. E’ stata lei stessa a relazionare mamma che ha
accolto la notizia in maniera trionfale. Dopo una settimana, papà non c’era, lei aveva iniziato a proteggersi, abbiamo chiamato mamma, l’abbiamo fatta sedere, abbiamo chiuso la porta della camera di Giulia, ci siamo denudati ed abbiamo scopato alla grande. La spregiudicatezza di mamma è venuta fuori istantaneamente “La prossima volta partecipo anch’io”. Un abbraccio tra mamma e figlia con me sul letto a cazzo dritto, ha dato inizio alla nostra meravigliosa relazione.
Già dalla scuola l’ho avvisata ad essere più disponibile verso il prossimo, le compagne non la consideravano, i ragazzi neanche a parlarne.
Ne soffriva, ma era insensibile ai miei consigli. Papà la sosteneva, mamma delicatamente la spronava, a volte anche in modo volgare, tra l’altro era una bella ragazza. Più di una volta ho tentato di inserirla nel mio gruppo con risultati sconfortanti. Parlandone con mamma e papà mi sono permesso di proporre a farla vestire in modo appena provocante, mamma è stata subito d’accordo, papà si è incazzato sostenendo che Giulia non era una puttana. Personalmente ero deciso a rinunciare, poi un giorno con la macchina di papà l’ho convinta a fare una escursione in montagna. Stranamente ha accettato di buon grado. Siamo arrivati sopra una giornata meravigliosa, il cielo azzurro, il silenzio interrotto dal canto dei grilli. Altro che fare una passeggiata, abbiamo trovato uno spiazzo abbastanza distante dalla stradina, abbiamo disteso un telo per adagiarci. Quel giorno l’atmosfera ci è venuta in aiuto. “Giulia questo sole è micidiale io tolgo qualcosa” Voleva rispondere, si è trattenuta. “Se ci vede qualcuno”? “Chi ci può vedere? Siamo soli nel raggio di cinquanta chilometri, poi se dovessero vedere una bella ragazza come te svestita sarebbe nettare per gli occhi. Ecco guarda io resto in mutande” E’ trascorsa oltre mezz’ora finalmente è rimasta con mutande e reggiseno. “Giulia quelle mutande
prima di te le indossava Fantozzi forse”? “Cretino” “Giulia ti sei mai specchiata nuda”? “Cosa mi chiedi”? “Hai capito benissimo” “Certo che mi sono specchiata nuda” “Come ti sei vista”? “Discreta” “Hai mai immaginato di vedermi nudo”? “Tante volte” “Bene eccoti tuo fratello nudo. Che ne dici”? “Sei uno scemo” “Si sono scemo, ora
fammi vedere la tua figa”. Si è tolta mutande e reggiseno, è apparsa
una dea, istintivamente ho preso il suo intimo l’ho ridotto a mille
pezzi. “Sei pazzo”!!!! “Si sono pazzo non voglio più vederti con l’intimo, da oggi non si usa più. Mi ha abbracciato nella più completa nudità per entrambi, l’ho baciata sulle labbra, il cazzo ha reagito, lei se ne accorta, ha continuato a baciarmi, l’ho depositata sul telo.
Ormai la strada era fatta, ero stato il primo uomo di mia sorella.
Ha provato l’eccitazione con i nostri corpi a contatto. “E’ bellissimo” “Ci voleva il cazzo di tuo fratello” “Che buono non toglierlo” “Non posso sborrarti dentro, sbrigati a venire, non resisto” “Ho già avuto tre orgasmi sborrami sulla pancia”. Siamo rimasti abbracciati per un tempo indefinito, la sborra si era asciugata facendo da colla sui
nostri corpi. E’ rimasta in estasi, non parlava più, ci è venuta fame, ci siamo rivestiti “Guardalo bene il tuo intimo distrutto, oggi è l’ultimo giorno della tua vita che l’hai usato” “Mi ha abbracciato stringendomi forte “Sei il miglior fratello del mondo” Ho appeso i residui dell’intimo ad un ramo della pianta e siamo andati in macchina. Per trovare due panini mancava poco arrivassimo a casa. “Mi sono innamorata di mio fratello” “Io di mia sorella ma non da oggi, da sempre” “Voglio fare ancora l’amore con te” “Anch’io
comincia a proteggerti perché ti devo sborrare nella figa” “Chissà come sarà bello”. “Ascolta Giulia, mamma può sapere, papà no assolutamente, è contrario al benessere fisico” Altro bacio in segno di accordo. E’ stata lei stessa a relazionare mamma che ha
accolto la notizia in maniera trionfale. Dopo una settimana, papà non c’era, lei aveva iniziato a proteggersi, abbiamo chiamato mamma, l’abbiamo fatta sedere, abbiamo chiuso la porta della camera di Giulia, ci siamo denudati ed abbiamo scopato alla grande. La spregiudicatezza di mamma è venuta fuori istantaneamente “La prossima volta partecipo anch’io”. Un abbraccio tra mamma e figlia con me sul letto a cazzo dritto, ha dato inizio alla nostra meravigliosa relazione.
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Commenti dei lettori al racconto erotico