Sotto i miei occhi
di
ANGELO02
genere
esibizionismo
Dopo quanto accaduto a casa di Alberto, ed appurato quanto questo potesse portarmi ad una forte eccitazione, andammo in cerca di nuove esperienze senza però un riscontro positivo, inoltre il fatto di organizzare il tutto andava a diminuire parte dell'eccitazione, il fatto che cose del genere accadessero senza una previsione certa ci amaliava di più.
L'anno successivo mentre organizzava la sua festa di compleanno, speravamo entrambi, senza però parlarne tra di noi, che Alberto organizzasse qualche gioco giusto per dare un pizzico di brio al nostro rapporto che comunque era molto buono ed attivo.
Quando sapemmo che Alberto non poteva esserci per motivi lavorativi, pervase in noi un senso di delusione, compensato però dall'entusiasmo della festa in sé.
Arrivò la sera della festa, pochi invitati, circa un decina di persone, sempre tutto molto informale , ma toni leggermente più smorti rispetto l'anno precedente; l'assenza di alcune persone si stava facendo di gran lunga sentire.
Cercai di dare un po' di enfasi alla festa, alzai il volume dello stereo ed inizia a dispensare bicchieri di spumante a tutti gli invitati, cercando di correggere il più possibile il tiro , visto che apparentemente non erano stati preparati giochi o scherzi alla festeggiata.
Qualcuno iniziò a muoversi timidamente a ritmo di musica, decisi dunque di far uscire la torta per dare un po' di dinamicità alla festa, feci spegnere le luci e mi presentai nella stanza con un dolce di due piani con una candela a fontana, scattammo qualche foto e fu servita agli invitati.
"ah ma è già il momento della torta!?" esclamò una ragazza che se ne stava seduta su un lato della stanza. "Dovevamo fare quella cosa" disse guardando la sua amica che si trova sull'altro lato. "Mangiamo la torta dai, poi facciamo" rispose l'amica facendole l'occhiolino.
Non diedi molto peso alle parole delle due tipe, soprattutto perché durante tutta la serata avevano mantenuto quell'atteggiamento distaccato, così decisi di uscire e fumarmi una sigaretta.
Dalle finestre intravvidi che una delle due tipe stava attirando l'attenzione degli invitati, inizialmente propose un brindisi alzando il bicchiere poi, iniziò un discorso che attraverso il vetro difficilmente capivo. La sua amica uscì , mi passò a fianco, prese dalla sua macchina una grande borsa e rientrò sorridendomi, così decisi di rientrare anche io.
Attaccarono al muro un grande cartellone, con disegnato una cruciverba da compilare, e dopo aver dato alla mia ragazza un pennarello, spiegarono in poche parole le regole del gioco: se non avesse saputo risolvere il cruciverba sarebbe stata sculacciata davanti a tutti!
La mia ragazza un po' imbarazzata sorrise, poi iniziarono a leggere le frasi, ed ogni qualvolta non indovinava una parola, la facevano bere uno shottino e passavano alla successiva.
Al termine del gioco mancava da completare un trenta per cento circa del cruciverba, dunque secondo le regole spiegate, era da considerarsi non risolto.
"Vieni da mamma!" disse la ragazza che aveva preparato il gioco, "per ogni letterina mancante ora c'è una sculacciata" disse tra le risate curiose delle persone.
Non capendo effettivamente cosa sarebbe accaduto ,la mia ragazza le si avvicinò. "Intanto spogliati tutta!" le disse l'amica lasciandola spiazzata, lei si guardò attorno e poi guardò me, "dai veloce, altrimenti lo devo fare io!" continuò la ragazza.
"Nuda, nuda , nuda!" intonarono gli invitati, mentre in me saliva quella gelosia mista eccitazione, poi la ragazza le prese la maglietta e la sfilò via. L'altra ragazza arrivandole dalle spalle le calò con forza i pantaloncini, facendo esultare tutti.
La mia ragazza visibilmente imbarazzata sfilò le scarpe e dunque i pantaloncini che già si trovavano alle caviglie, poi l'amica la fece piegare a novanta gradi sul tavolo mentre l'altra ragazza la tirava per le braccia facendola stare in punta dei piedi.
Io me ne stavo li inerme, il sedere della mia ragazza rivolto verso il pubblico, coperto soltanto dal perizoma, e la mia ragazza umiliata in quella posizione punitiva quasi collaudata, una scena a dir poco eccitante.
L'amica contò le caselle rimaste bianche, erano 14, e poi , a mani nude, diede la prima forte sculacciata che fece scappare alla mia ragazza un grido seguito da una risata.
Seguirono altre sculacciate ed il suo sedere iniziò ad arrossire.
"Qualcuno vuole approfittare?" chiese l'amica,ma nessuno in quel momento, probabilmente anche a causa della mia presenza , si fece avanti, si avvicinò solo un ragazzo che prendendole una caviglia alla volta le tolse i calzini.
L'amica continuò dunque a sculacciarla davanti a tutti, poi anche lei le afferrò una caviglia e le solleticò la pianta del piede.
La fecero poi salire su una sedia per mettere ancora più in evidenza il suo sedere arrossato, poi la lasciarono vestire e la festa proseguì.
Tornati a casa ammisi che l'esperienza mi eccitò, anzi lo dimostrai mediante la mia erezione, anche se trovai molto più eccitante quello che le avevano fatto l'anno precedente, probabilmente anche per il fatto che il promotore fosse la mente maliziosa di un uomo.
Continuammo nei giorni successivi, incalzati anche dalla recente esperienza, a cercare nuove avventure, finché un giorno non ci imbattemmo in un curioso forum che ci portò a vivere un' esperienza molto più spinta del solito.
Prossimamente, se gradite , posso raccontarvi cosa accadde, e altri episodi analoghi accaduti realmente ma leggermente romanzati per creare continuità del racconto.
L'anno successivo mentre organizzava la sua festa di compleanno, speravamo entrambi, senza però parlarne tra di noi, che Alberto organizzasse qualche gioco giusto per dare un pizzico di brio al nostro rapporto che comunque era molto buono ed attivo.
Quando sapemmo che Alberto non poteva esserci per motivi lavorativi, pervase in noi un senso di delusione, compensato però dall'entusiasmo della festa in sé.
Arrivò la sera della festa, pochi invitati, circa un decina di persone, sempre tutto molto informale , ma toni leggermente più smorti rispetto l'anno precedente; l'assenza di alcune persone si stava facendo di gran lunga sentire.
Cercai di dare un po' di enfasi alla festa, alzai il volume dello stereo ed inizia a dispensare bicchieri di spumante a tutti gli invitati, cercando di correggere il più possibile il tiro , visto che apparentemente non erano stati preparati giochi o scherzi alla festeggiata.
Qualcuno iniziò a muoversi timidamente a ritmo di musica, decisi dunque di far uscire la torta per dare un po' di dinamicità alla festa, feci spegnere le luci e mi presentai nella stanza con un dolce di due piani con una candela a fontana, scattammo qualche foto e fu servita agli invitati.
"ah ma è già il momento della torta!?" esclamò una ragazza che se ne stava seduta su un lato della stanza. "Dovevamo fare quella cosa" disse guardando la sua amica che si trova sull'altro lato. "Mangiamo la torta dai, poi facciamo" rispose l'amica facendole l'occhiolino.
Non diedi molto peso alle parole delle due tipe, soprattutto perché durante tutta la serata avevano mantenuto quell'atteggiamento distaccato, così decisi di uscire e fumarmi una sigaretta.
Dalle finestre intravvidi che una delle due tipe stava attirando l'attenzione degli invitati, inizialmente propose un brindisi alzando il bicchiere poi, iniziò un discorso che attraverso il vetro difficilmente capivo. La sua amica uscì , mi passò a fianco, prese dalla sua macchina una grande borsa e rientrò sorridendomi, così decisi di rientrare anche io.
Attaccarono al muro un grande cartellone, con disegnato una cruciverba da compilare, e dopo aver dato alla mia ragazza un pennarello, spiegarono in poche parole le regole del gioco: se non avesse saputo risolvere il cruciverba sarebbe stata sculacciata davanti a tutti!
La mia ragazza un po' imbarazzata sorrise, poi iniziarono a leggere le frasi, ed ogni qualvolta non indovinava una parola, la facevano bere uno shottino e passavano alla successiva.
Al termine del gioco mancava da completare un trenta per cento circa del cruciverba, dunque secondo le regole spiegate, era da considerarsi non risolto.
"Vieni da mamma!" disse la ragazza che aveva preparato il gioco, "per ogni letterina mancante ora c'è una sculacciata" disse tra le risate curiose delle persone.
Non capendo effettivamente cosa sarebbe accaduto ,la mia ragazza le si avvicinò. "Intanto spogliati tutta!" le disse l'amica lasciandola spiazzata, lei si guardò attorno e poi guardò me, "dai veloce, altrimenti lo devo fare io!" continuò la ragazza.
"Nuda, nuda , nuda!" intonarono gli invitati, mentre in me saliva quella gelosia mista eccitazione, poi la ragazza le prese la maglietta e la sfilò via. L'altra ragazza arrivandole dalle spalle le calò con forza i pantaloncini, facendo esultare tutti.
La mia ragazza visibilmente imbarazzata sfilò le scarpe e dunque i pantaloncini che già si trovavano alle caviglie, poi l'amica la fece piegare a novanta gradi sul tavolo mentre l'altra ragazza la tirava per le braccia facendola stare in punta dei piedi.
Io me ne stavo li inerme, il sedere della mia ragazza rivolto verso il pubblico, coperto soltanto dal perizoma, e la mia ragazza umiliata in quella posizione punitiva quasi collaudata, una scena a dir poco eccitante.
L'amica contò le caselle rimaste bianche, erano 14, e poi , a mani nude, diede la prima forte sculacciata che fece scappare alla mia ragazza un grido seguito da una risata.
Seguirono altre sculacciate ed il suo sedere iniziò ad arrossire.
"Qualcuno vuole approfittare?" chiese l'amica,ma nessuno in quel momento, probabilmente anche a causa della mia presenza , si fece avanti, si avvicinò solo un ragazzo che prendendole una caviglia alla volta le tolse i calzini.
L'amica continuò dunque a sculacciarla davanti a tutti, poi anche lei le afferrò una caviglia e le solleticò la pianta del piede.
La fecero poi salire su una sedia per mettere ancora più in evidenza il suo sedere arrossato, poi la lasciarono vestire e la festa proseguì.
Tornati a casa ammisi che l'esperienza mi eccitò, anzi lo dimostrai mediante la mia erezione, anche se trovai molto più eccitante quello che le avevano fatto l'anno precedente, probabilmente anche per il fatto che il promotore fosse la mente maliziosa di un uomo.
Continuammo nei giorni successivi, incalzati anche dalla recente esperienza, a cercare nuove avventure, finché un giorno non ci imbattemmo in un curioso forum che ci portò a vivere un' esperienza molto più spinta del solito.
Prossimamente, se gradite , posso raccontarvi cosa accadde, e altri episodi analoghi accaduti realmente ma leggermente romanzati per creare continuità del racconto.
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