Quando, la donna del tuo amico, non vuole aprirsi a nuove esperienze
di
Frankje67
genere
feticismo
Tutto è iniziato per colpa (si fa per dire) della giovane e molto carina compagna del mio migliore amico.
Lui ha 42 anni (venti più di me), lei 35 anni.
Ragazza, oltre che veramente carina anche molto seria. Forse un pò troppo anche, per il mio amico, simpatico si, belloccio pure, ma un pò troppo farfallone.
Lei sarebbe stata proprio la persona giusta per lui, per fargli mettere la testa a posto.
Lui però è sempre stato troppo vanesio e sensibile alle attenzioni femminili che inevitabilmente attirava.
Lui (si chiama Alessio), lei (Anna).
Era proprio quell'aria naturale da brava ragazza, molto carina ma semplice ad accendere i suoi desideri sotto le lenzuola.
Anna era fatta così, e pur essendo molto ma molto carina, nulla faceva per mettersi in mostra. A cominciare dal modo di vestire....un'eleganza discreta e mai fuori luogo.
Alessio mi aveva confidato che anche la madre di Anna, pur viaggiando sulla sessantina era ancora una bella donna, e quel modo discreto di apparire era una caratteristica che aveva preso da lei.
Anna frequentava regolarmente gli ambienti della parrocchia (all'opposto di Alessio che nemmeno sapeva dove stava la chiesa)......cantava nel coro, faceva catechismo ai ragazzini, e se qualcuno aveva bisogno di aiuto era la prima a prodigarsi.
Lei aveva posto come condizione irrinunciabile al loro rapporto di non consumare sessualmente prima del loro matrimonio.
Alessio, seppur a malincuore, aveva acconsentito consapevole che una bellezza così discreta e rara, magari prima o poi avrebbe finito per cedere.
Lui mi aveva più volte confidato un suo desiderio....... vedere la sua Anna con un atteggiamento più consapevole della sua avvenenza.
Quando uscivano insieme gli avrebbe fatto piacere vederla un pò più .....civettuola, oltre che nel portamento anche pure nel modo di vestire.
Eppure Anna era veramente bella, alta il giusto per una donna, le giuste curve a contenere un corpo ben fatto, in carne al punto giusto e poi le gambe.
Le ricordo bene le sue gambe l'unica volta che l'ho vista indossare un jeans un pò aderente ....più lunghe in rapporto al suo corpo, slanciate e al tempo stesso ben tornite.
Però non l'ho mai vista calzare delle scarpe con un accenno di tacco, sempre e solo scarpe basse, o ballerine. Eppure ho più volte fantasticato come avrebbe potuto stare con un tacco alto.
Circa un anno prima io, Alessio ed Anna eravamo stati invitati al matrimonio di una amica di lei. In quell'occasione, per la prima volta, abbiamo potuto ammirare Anna in una versione decisamente più....arrapante. Quel vedo non vedo che ha fatto andar fuori di testa Alessio.
Sotto la giacca una camicetta bianca sufficientemente sbottonata da lasciar intravvedere un balconcino in pizzo bianco che avvolgeva i suoi seni.
Indossava una gonna aderente con un leggero spacco laterale che faceva risaltare la perfezione delle linee dei suoi fianchi....e finalmente calzava delle scarpe nere tacco 8-10.
Durante il ricevimento, nelle ore più calde del pomeriggio, tutte le invitate femmine hanno avuto modo di alleggerirsi....per il comprensibile godimento degli sguardi maschili ..... ed il rodimento delle rispettive mogli.
Anche Anna si è levata il giacchino. La camicetta con un bottone in meno ha rivelato il candore delle coppe del balconcino in pizzo sotto le quali si potevano distinguere la sagoma delle punte dei suoi capezzoli piuttosto accentuate.
Alessio si è avvicinato a me e mi ha sussurrato sull'orecchio..."lei mi dice di avere pazienza...vuole arrivare all'altare senza aver consumato....ma io a vederla così....non ce la faccio mi fa arrapare da morire....se riesco a portarla in un angolo nascosto le metto le mani sotto la gonna, e........così capirà cosa si sta perdendo".
Lo stavo ad ascoltare ma confesso che anche io guardando Anna .....avevo più di una erezione.
"Tu stammi vicino, e quando vedi che riusciamo ad appartarci.....ti prego fammi da palo. In cambio puoi pure guardare....."
Il ricevimento continuò. Ogni tanto ci si sedeva in giardino. Particolare a cui avevo fatto caso e che mi provocava parecchio erano le bellissime gambe di Anna.
Mentre stava seduta con le gambe accavallate in modo sensuale mi sono reso conto, con molto piacere, che indossava delle calze, e più precisamente delle collant velatissime, color carne. Erano talmente trasparenti e fini le collant che indossava Anna da risultare quasi invisibili, al punto che me ne potei accorgere osservandole le sottili caviglie.
Nella parte posteriore delle sue caviglie notai delle pieghe sulle collant. Sicuramente dopo una giornata così piacevole ma anche stancante le collant di Anna, finissime come erano, si erano un pò allentate e magari le erano scese un pò sui fianchi, andando a formare quelle grinze, un pò più scure, laddove il suo piede andava a calzare la scarpa.
Particolare questo forse un pò antiestetico (di cui peraltro Anna non sembrava preoccuparsi) ma a mio parere alquanto eccitante da vedere.
Fra me e me non potei fare a meno di fare alcune eccitanti considerazioni.......chissà, in quel pomeriggio così caldo, cosa avrebbe dato la bella Anna pur di togliersi le collant.....le maglie di quel nylon seppur così finissime e trasparenti la stavano accaldando oltremisura, ed in particolar modo nelle parti più intime la sudorazione stava sicuramente aumentando.
Ora tutti gli invitati erano nel giardino, la pausa fra il pranzo e la cena era l'occasione per gustare un drink ....chi in piedi chi a rilassarsi e conversare seduti sui comodi divanetti.
Il mio sguardo era particolarmente concentrato sulle donne più carine ed in particolar modo quelle che non perdevano occasione per mettersi in mostra con atteggiamenti e pose alquanto provocanti.
I miei occhi, come un radar, stavano scansionando le gambe più belle, e fra quelle le gambe inguainate in setosi e velatissimi collants.
Le migliori però erano sempre di gran lunga le gambe di Anna. Ora sorrideva, divertita ad ascoltare Alessio,.....quanto era bella Anna. Alessio non era il tipo di uomo adatto a lei, così delicata com'era. Avessi avuto qualche decina di anni in meno, non avrei esitato a farle la corte......l'avrei aspettata, con pazienza, non come Alessio che non faceva nulla per nascondere la sua natura così irruenta, a volte anche volgare,.....io avrei rispettato la sua ritrosia nell'avere rapporti sessuali e poi, quando lei avesse deciso sarebbe stato ancora più eccitante possederla finalmente nell'intimità. Ma Alessio non era come me. Io accettavo il suo modo di essere solo perchè dove c'era lui, le donne più belle non mancavano di certo, a conferma, purtroppo, del fatto che alle donne intriga di più fare da crocerossine agli uomini belli ma dannati. Considerazioni inutili però le mie!
Una donna (a occhio sulla quarantina) mi riportò alla realtà. Piuttosto carina lo era e già fin dal mattino l'avevo puntata. Peccato non indossasse le collant!....però quando decise di togliersi il leggero spolverino, allora vidi meglio!
Portava un vestito lungo in raso rosa con spalline sottili e gonna a ruota. Era in piedi stava e conversando posta in posizione controsole. Ed io ero seduto su di un divanetto di fronte a lei a non più di 5 metri. Poi mi girò le spalle, ed in quel momento mi accorsi che quel gioco di luci ed ombre creava le condizioni ideali per vedere in trasparenza sotto il suo vestito.
Era come una radiografia in movimento, in tempo reale....le gambe, belle, lunghe (mai sicuramente come quelle di Anna). Parlando, rideva quella bella donna ed ancheggiava quasi a voler attirare su di sè l'attenzione. Il mio sguardo, come a scansionare ogni centimetro sotto il vestito, saliva sempre più su, in alto, la parte alta delle cosce fino ad imprimere nei miei occhi un minuscolo triangolino bianco in corrispondenza del taglio centrale dei glutei. Potevo perfino distinguere la lavorazione del pizzo di quella sottile strisciolina che andava poi a sparire, inghiottita fra le rotondità dei suoi glutei.
Altri due uomini si erano accorti di quella posizione privilegiata e sedutisi accanto a me si stavano godendo la prima visione di quell'eccitante spettacolino fuori programma.
I due, evidentemente sganciati dalle rispettive compagne, si scambiavano apprezzamenti a dir poco volgari riferiti a quella donna, con propositi di azioni addirittura maniacali.
Uno dei due poi, si era addirittura quasi sdraiato sul divanetto, e con le gambe allungate in avanti, si era infilato una mano nella tasca dei pantaloni ed aveva cominciato a toccarselo. L'altro un pò più controllato cercava di farlo desistere da quell'atteggiamento così spudoratamente volgare....." scemo che fai !!!!, lascia stare!!".
Ma era tardi per far ricacciare indietro tutto......notavo con la coda dell'occhio le sue mani armeggiare sempre più velocemente sotto i pantaloni fra le gambe fino al punto in cui ebbe un fremito convulso e non potendo trattenere l'apprezzamento più volgare rivolto a quella bella donna in vetrina ....lo sentii sussurrare con tono animalesco..."P.....A!!.....T...A!!....V...A.... che non sei altro!!.
Alcuni lo sentirono e si girarono, mentre sui suoi pantaloni in corrispondenza dei genitali comparve una macchia scura, dapprima piccola, poi sempre più grande, fino a formare un alone di dimensioni ragguardevoli.
Il suo amico capito che la situazione stava degenerando si alzò allontanandosi, mentre lui si abbandonò come prostrato da quella violenta eccitazione e nel giro di pochi minuti, i suoi occhi cominciarono a socchiudersi quasi sconfitti dalla scena eccitante cui aveva assistito.
Era evidente che quello era un uomo non in grado di controllare le sue compulsive attenzioni rivolte al sesso femminile.....ma dovevo altresì convenire che anche lei non stava facendo nulla per non farsi notare. Ciò comunque non giustificava un tale comportamento, a maggior ragione perchè, al mattino lo avevo visto in compagnia di una donna (moglie o compagna che fosse) e sarei stato curioso di assistere qualora lei lo avesse visto in quello stato. Sembrava fosse stato colto da una chissà quale crisi....incapace perfino di controllare i suoi bisogni!
Continuavo ad assistere alla scena, mentre parecchi invitati gli passavano accanto e con espressioni miste a preoccupazione, stupore e disgusto si allontanavano.
Le donne chiedevano ai loro compagni cosa fosse successo, mentre gli uomini che avevano assistito all'intera scena, fingevano di non aver capito.....ma avevano capito, eccome se avevano capito!....una cosa era certa, dispiaceva loro allontanarsi da quel contesto e rinunciare ad ammirare quella donna, che girata di spalle continuava a ridere e conversare con uno sciame di maschietti che non la mollavano.
Io in leggera disparte potevo ora godere appieno di una visione senza l'ostacolo di troppe persone.
Poi la donna si girò, come pure fecero i mosconi che le ronzavano attorno. Ora stava proprio di fronte a me. Fu come assistere alla seconda parte di un filmino a luci rosse!!!!
Dalla visione del lato "B" ...passai alla visione del lato "A". E che visione!!!!. Fortunatamente quell'uomo sfinito dalla prima parte del film, si era appisolato, altrimenti non oso immaginare quello che avrebbe potuto succedere!!
Sotto il vestito di raso rosa vedevo ora frontalmente la linea delle sue gambe diritte, con la parte alta dell'interno cosce che andava a combaciare come in un puzzle perfetto.
Era proprio di fronte a me, l'avevo puntata come si punta una preda.....l'avevo nel mirino.
Si era accorta che la stavo guardando con una certa insistenza e notai nella sua espressione un certo compiacimento al punto che il suo sguardo, incrociava ora il mio con toccate e fughe che non lasciavano dubbi.
E proprio nel momento in cui il suo sguardo si stava soffermando su di me.....io abbassai il tiro.....puntando il centro del bersaglio.....in mezzo alle sue gambe, velate dal vestito rosa.
Quel triangolino di pizzo che posteriormente avevo visto sparire fra i suoi glutei, ora lo vedevo riemergere.....a coprire, minuscolo, come una lasagnetta..... la sua natura intima.
Alzai lo sguardo e vedevo che mi stava fissando, guardava cosa stavo guardando....e lo aveva capito, eccome lo aveva capito!
Ed io allora, apposta, ritornavo con il mio sguardo sul bersaglio. E lei, quasi per consentirmi una miglior visione, fece qualche passo in avanti.....ora stava a non più di tre metri di fronte a me.....più che sufficiente per notare particolari sempre chiari e provocanti!
Era un minuscolo perizoma quello che intravvedevo sotto il suo vestito, in pizzo bianco, e l'intimo in pizzo bianco, fra un ricamo e l'altro, equivale a effetto nudo.
Aguzzai la vista e senza curarmi del fatto che lei aveva capito ciò che aveva attirato il mio interesse (anche perchè lei stessa mi stava chiaramente incoraggiando) la vidi, o lo vidi oppure ancora li vidi...a seconda di come potremmo chiamare (maschile, femminile, singolare o plurale) quella macchia scura così provocante a protezione delle intimità di una donna. Ma non contenta decise di offrire alla mia vista ancora di più. Evidentemente il mio comportamento era di suo gradimento.....di fatto andò a sedersi su un altro divanetto un pò più lontano ma pur sempre di fronte a me.
La guardai negli occhi....mi guardò negli occhi, ...... e diede inizio alla sua dolce tortura.
Scostando di lato il lungo vestito rosa, come la tenda del sipario di un teatro, iniziò la parte più eccitante del suo show.
Lui ha 42 anni (venti più di me), lei 35 anni.
Ragazza, oltre che veramente carina anche molto seria. Forse un pò troppo anche, per il mio amico, simpatico si, belloccio pure, ma un pò troppo farfallone.
Lei sarebbe stata proprio la persona giusta per lui, per fargli mettere la testa a posto.
Lui però è sempre stato troppo vanesio e sensibile alle attenzioni femminili che inevitabilmente attirava.
Lui (si chiama Alessio), lei (Anna).
Era proprio quell'aria naturale da brava ragazza, molto carina ma semplice ad accendere i suoi desideri sotto le lenzuola.
Anna era fatta così, e pur essendo molto ma molto carina, nulla faceva per mettersi in mostra. A cominciare dal modo di vestire....un'eleganza discreta e mai fuori luogo.
Alessio mi aveva confidato che anche la madre di Anna, pur viaggiando sulla sessantina era ancora una bella donna, e quel modo discreto di apparire era una caratteristica che aveva preso da lei.
Anna frequentava regolarmente gli ambienti della parrocchia (all'opposto di Alessio che nemmeno sapeva dove stava la chiesa)......cantava nel coro, faceva catechismo ai ragazzini, e se qualcuno aveva bisogno di aiuto era la prima a prodigarsi.
Lei aveva posto come condizione irrinunciabile al loro rapporto di non consumare sessualmente prima del loro matrimonio.
Alessio, seppur a malincuore, aveva acconsentito consapevole che una bellezza così discreta e rara, magari prima o poi avrebbe finito per cedere.
Lui mi aveva più volte confidato un suo desiderio....... vedere la sua Anna con un atteggiamento più consapevole della sua avvenenza.
Quando uscivano insieme gli avrebbe fatto piacere vederla un pò più .....civettuola, oltre che nel portamento anche pure nel modo di vestire.
Eppure Anna era veramente bella, alta il giusto per una donna, le giuste curve a contenere un corpo ben fatto, in carne al punto giusto e poi le gambe.
Le ricordo bene le sue gambe l'unica volta che l'ho vista indossare un jeans un pò aderente ....più lunghe in rapporto al suo corpo, slanciate e al tempo stesso ben tornite.
Però non l'ho mai vista calzare delle scarpe con un accenno di tacco, sempre e solo scarpe basse, o ballerine. Eppure ho più volte fantasticato come avrebbe potuto stare con un tacco alto.
Circa un anno prima io, Alessio ed Anna eravamo stati invitati al matrimonio di una amica di lei. In quell'occasione, per la prima volta, abbiamo potuto ammirare Anna in una versione decisamente più....arrapante. Quel vedo non vedo che ha fatto andar fuori di testa Alessio.
Sotto la giacca una camicetta bianca sufficientemente sbottonata da lasciar intravvedere un balconcino in pizzo bianco che avvolgeva i suoi seni.
Indossava una gonna aderente con un leggero spacco laterale che faceva risaltare la perfezione delle linee dei suoi fianchi....e finalmente calzava delle scarpe nere tacco 8-10.
Durante il ricevimento, nelle ore più calde del pomeriggio, tutte le invitate femmine hanno avuto modo di alleggerirsi....per il comprensibile godimento degli sguardi maschili ..... ed il rodimento delle rispettive mogli.
Anche Anna si è levata il giacchino. La camicetta con un bottone in meno ha rivelato il candore delle coppe del balconcino in pizzo sotto le quali si potevano distinguere la sagoma delle punte dei suoi capezzoli piuttosto accentuate.
Alessio si è avvicinato a me e mi ha sussurrato sull'orecchio..."lei mi dice di avere pazienza...vuole arrivare all'altare senza aver consumato....ma io a vederla così....non ce la faccio mi fa arrapare da morire....se riesco a portarla in un angolo nascosto le metto le mani sotto la gonna, e........così capirà cosa si sta perdendo".
Lo stavo ad ascoltare ma confesso che anche io guardando Anna .....avevo più di una erezione.
"Tu stammi vicino, e quando vedi che riusciamo ad appartarci.....ti prego fammi da palo. In cambio puoi pure guardare....."
Il ricevimento continuò. Ogni tanto ci si sedeva in giardino. Particolare a cui avevo fatto caso e che mi provocava parecchio erano le bellissime gambe di Anna.
Mentre stava seduta con le gambe accavallate in modo sensuale mi sono reso conto, con molto piacere, che indossava delle calze, e più precisamente delle collant velatissime, color carne. Erano talmente trasparenti e fini le collant che indossava Anna da risultare quasi invisibili, al punto che me ne potei accorgere osservandole le sottili caviglie.
Nella parte posteriore delle sue caviglie notai delle pieghe sulle collant. Sicuramente dopo una giornata così piacevole ma anche stancante le collant di Anna, finissime come erano, si erano un pò allentate e magari le erano scese un pò sui fianchi, andando a formare quelle grinze, un pò più scure, laddove il suo piede andava a calzare la scarpa.
Particolare questo forse un pò antiestetico (di cui peraltro Anna non sembrava preoccuparsi) ma a mio parere alquanto eccitante da vedere.
Fra me e me non potei fare a meno di fare alcune eccitanti considerazioni.......chissà, in quel pomeriggio così caldo, cosa avrebbe dato la bella Anna pur di togliersi le collant.....le maglie di quel nylon seppur così finissime e trasparenti la stavano accaldando oltremisura, ed in particolar modo nelle parti più intime la sudorazione stava sicuramente aumentando.
Ora tutti gli invitati erano nel giardino, la pausa fra il pranzo e la cena era l'occasione per gustare un drink ....chi in piedi chi a rilassarsi e conversare seduti sui comodi divanetti.
Il mio sguardo era particolarmente concentrato sulle donne più carine ed in particolar modo quelle che non perdevano occasione per mettersi in mostra con atteggiamenti e pose alquanto provocanti.
I miei occhi, come un radar, stavano scansionando le gambe più belle, e fra quelle le gambe inguainate in setosi e velatissimi collants.
Le migliori però erano sempre di gran lunga le gambe di Anna. Ora sorrideva, divertita ad ascoltare Alessio,.....quanto era bella Anna. Alessio non era il tipo di uomo adatto a lei, così delicata com'era. Avessi avuto qualche decina di anni in meno, non avrei esitato a farle la corte......l'avrei aspettata, con pazienza, non come Alessio che non faceva nulla per nascondere la sua natura così irruenta, a volte anche volgare,.....io avrei rispettato la sua ritrosia nell'avere rapporti sessuali e poi, quando lei avesse deciso sarebbe stato ancora più eccitante possederla finalmente nell'intimità. Ma Alessio non era come me. Io accettavo il suo modo di essere solo perchè dove c'era lui, le donne più belle non mancavano di certo, a conferma, purtroppo, del fatto che alle donne intriga di più fare da crocerossine agli uomini belli ma dannati. Considerazioni inutili però le mie!
Una donna (a occhio sulla quarantina) mi riportò alla realtà. Piuttosto carina lo era e già fin dal mattino l'avevo puntata. Peccato non indossasse le collant!....però quando decise di togliersi il leggero spolverino, allora vidi meglio!
Portava un vestito lungo in raso rosa con spalline sottili e gonna a ruota. Era in piedi stava e conversando posta in posizione controsole. Ed io ero seduto su di un divanetto di fronte a lei a non più di 5 metri. Poi mi girò le spalle, ed in quel momento mi accorsi che quel gioco di luci ed ombre creava le condizioni ideali per vedere in trasparenza sotto il suo vestito.
Era come una radiografia in movimento, in tempo reale....le gambe, belle, lunghe (mai sicuramente come quelle di Anna). Parlando, rideva quella bella donna ed ancheggiava quasi a voler attirare su di sè l'attenzione. Il mio sguardo, come a scansionare ogni centimetro sotto il vestito, saliva sempre più su, in alto, la parte alta delle cosce fino ad imprimere nei miei occhi un minuscolo triangolino bianco in corrispondenza del taglio centrale dei glutei. Potevo perfino distinguere la lavorazione del pizzo di quella sottile strisciolina che andava poi a sparire, inghiottita fra le rotondità dei suoi glutei.
Altri due uomini si erano accorti di quella posizione privilegiata e sedutisi accanto a me si stavano godendo la prima visione di quell'eccitante spettacolino fuori programma.
I due, evidentemente sganciati dalle rispettive compagne, si scambiavano apprezzamenti a dir poco volgari riferiti a quella donna, con propositi di azioni addirittura maniacali.
Uno dei due poi, si era addirittura quasi sdraiato sul divanetto, e con le gambe allungate in avanti, si era infilato una mano nella tasca dei pantaloni ed aveva cominciato a toccarselo. L'altro un pò più controllato cercava di farlo desistere da quell'atteggiamento così spudoratamente volgare....." scemo che fai !!!!, lascia stare!!".
Ma era tardi per far ricacciare indietro tutto......notavo con la coda dell'occhio le sue mani armeggiare sempre più velocemente sotto i pantaloni fra le gambe fino al punto in cui ebbe un fremito convulso e non potendo trattenere l'apprezzamento più volgare rivolto a quella bella donna in vetrina ....lo sentii sussurrare con tono animalesco..."P.....A!!.....T...A!!....V...A.... che non sei altro!!.
Alcuni lo sentirono e si girarono, mentre sui suoi pantaloni in corrispondenza dei genitali comparve una macchia scura, dapprima piccola, poi sempre più grande, fino a formare un alone di dimensioni ragguardevoli.
Il suo amico capito che la situazione stava degenerando si alzò allontanandosi, mentre lui si abbandonò come prostrato da quella violenta eccitazione e nel giro di pochi minuti, i suoi occhi cominciarono a socchiudersi quasi sconfitti dalla scena eccitante cui aveva assistito.
Era evidente che quello era un uomo non in grado di controllare le sue compulsive attenzioni rivolte al sesso femminile.....ma dovevo altresì convenire che anche lei non stava facendo nulla per non farsi notare. Ciò comunque non giustificava un tale comportamento, a maggior ragione perchè, al mattino lo avevo visto in compagnia di una donna (moglie o compagna che fosse) e sarei stato curioso di assistere qualora lei lo avesse visto in quello stato. Sembrava fosse stato colto da una chissà quale crisi....incapace perfino di controllare i suoi bisogni!
Continuavo ad assistere alla scena, mentre parecchi invitati gli passavano accanto e con espressioni miste a preoccupazione, stupore e disgusto si allontanavano.
Le donne chiedevano ai loro compagni cosa fosse successo, mentre gli uomini che avevano assistito all'intera scena, fingevano di non aver capito.....ma avevano capito, eccome se avevano capito!....una cosa era certa, dispiaceva loro allontanarsi da quel contesto e rinunciare ad ammirare quella donna, che girata di spalle continuava a ridere e conversare con uno sciame di maschietti che non la mollavano.
Io in leggera disparte potevo ora godere appieno di una visione senza l'ostacolo di troppe persone.
Poi la donna si girò, come pure fecero i mosconi che le ronzavano attorno. Ora stava proprio di fronte a me. Fu come assistere alla seconda parte di un filmino a luci rosse!!!!
Dalla visione del lato "B" ...passai alla visione del lato "A". E che visione!!!!. Fortunatamente quell'uomo sfinito dalla prima parte del film, si era appisolato, altrimenti non oso immaginare quello che avrebbe potuto succedere!!
Sotto il vestito di raso rosa vedevo ora frontalmente la linea delle sue gambe diritte, con la parte alta dell'interno cosce che andava a combaciare come in un puzzle perfetto.
Era proprio di fronte a me, l'avevo puntata come si punta una preda.....l'avevo nel mirino.
Si era accorta che la stavo guardando con una certa insistenza e notai nella sua espressione un certo compiacimento al punto che il suo sguardo, incrociava ora il mio con toccate e fughe che non lasciavano dubbi.
E proprio nel momento in cui il suo sguardo si stava soffermando su di me.....io abbassai il tiro.....puntando il centro del bersaglio.....in mezzo alle sue gambe, velate dal vestito rosa.
Quel triangolino di pizzo che posteriormente avevo visto sparire fra i suoi glutei, ora lo vedevo riemergere.....a coprire, minuscolo, come una lasagnetta..... la sua natura intima.
Alzai lo sguardo e vedevo che mi stava fissando, guardava cosa stavo guardando....e lo aveva capito, eccome lo aveva capito!
Ed io allora, apposta, ritornavo con il mio sguardo sul bersaglio. E lei, quasi per consentirmi una miglior visione, fece qualche passo in avanti.....ora stava a non più di tre metri di fronte a me.....più che sufficiente per notare particolari sempre chiari e provocanti!
Era un minuscolo perizoma quello che intravvedevo sotto il suo vestito, in pizzo bianco, e l'intimo in pizzo bianco, fra un ricamo e l'altro, equivale a effetto nudo.
Aguzzai la vista e senza curarmi del fatto che lei aveva capito ciò che aveva attirato il mio interesse (anche perchè lei stessa mi stava chiaramente incoraggiando) la vidi, o lo vidi oppure ancora li vidi...a seconda di come potremmo chiamare (maschile, femminile, singolare o plurale) quella macchia scura così provocante a protezione delle intimità di una donna. Ma non contenta decise di offrire alla mia vista ancora di più. Evidentemente il mio comportamento era di suo gradimento.....di fatto andò a sedersi su un altro divanetto un pò più lontano ma pur sempre di fronte a me.
La guardai negli occhi....mi guardò negli occhi, ...... e diede inizio alla sua dolce tortura.
Scostando di lato il lungo vestito rosa, come la tenda del sipario di un teatro, iniziò la parte più eccitante del suo show.
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