Quella maledetta ciambella

di
genere
esibizionismo

Al mio ragazzo eccita un sacco sapere o vedere che qualcuno mi tocchi, o mi sottometta, o meglio lo fa ingelosire ed eccitare allo stesso momento, e quando accade solitamente abbiamo intensi rapporti intimi. A dire il vero non serve molto per scaturire in lui questa sensazione, una volta venni buttata in piscina vestita da un ragazzo, e quella scena goliardica apparve ai suoi occhi come una sottomissione o un'umiliazione da parte di qualcuno che non fosse lui e che avesse osato toccarmi, quella stessa sera dopo avermi rimproverata, avemmo un rapporto molto intenso, alla fine del quale mi confessò le contrastanti sensazioni che lo portavano ad avere anche importanti eiaculazioni.
Nonostante io conosca questa sua "perversione" che in parte condivido, sono molto incerta se raccontargli ciò che mi è successo ieri sera, so che in parte lui si ecciterebbe, ma temo lo veda come una mancanza di rispetto, visto che lui non era presente; scrivo un paio di messaggi alla mia amica Katia e confido le mie preoccupazioni, lei mi dice che se non una persona non ci mette la malizia, quello che mi è stato fatto ieri sera è solo un gioco goliardico, il che mi consiglia di raccontarlo tranquillamente al mio ragazzo , il mio silenzio avrebbe potuto creare davvero dei dissidi futuri in caso lui fosse venuto a conoscenza della cosa. Lei mi invia un po' di foto della festa in generale e dell'accaduto, chiudo in fretta la conversazione e mi metto ai fornelli.
Lui alle 12 arriva a casa, ci sediamo a tavola per mangiare, provo in tutti i modi a raccontargli l'accaduto ma è come se non riuscissi a trovare le parole, lui percepisce qualcosa così lo invito a sedersi sul divano con me, respiro profondamente ed inizio a raccontare il tutto:
"la festa di ieri sera è stata molto bella, ma è successo qualcosa che avresti voluto vedere con i tuoi occhi. Abbiamo giocato a strip-straccia camicia, cosi per divertirsi e sono rimasta in mutandine e reggiseno".
Lui arrossisce un po' e si innervosisce, "vai alle festa da sola per darti alla pazza gioia?" poi respira, ragiona un po', sento il suo membro sotto il palmo della mia mano che si sta alzando, "adesso, ti punisco!" esclama ma io lo fermo. "Aspetta non è finita qui" gli dico, il suo respiro si fa affannoso e posso percepire i suoi battiti cardiaci aumentare, senza lasciarli dire un parola gli massaggio il membro e continuo a raccontargli l'accaduto: "Dopo esser rimasta in mutandine e reggiseno, ho nuovamente perso e mi è stato chiesto di togliermi il reggiseno, ovviamente io, per rispetto tuo non ho accettato, ed ho patteggiato con una penitenza a loro piacere. Cosi dopo avermi bendata mi hanno fatta sedere su una ciambella gonfiabile da piscina, mi hanno spinta dentro al buco, e mi son ritrovata intrappolata con con i piedi rivolti verso l'alto e le ginocchia che mi sfioravano la faccia. Tu lo sai quanto io odio mostrare i miei piedi, e sai anche che il motivo non è perché non mi piacciano, anzi, piacciono a molti, ma perché provo molto solletico ed eccitazione quando questi mi vengono toccati. Questo mio tallone d'Achille purtroppo lo conosce anche qualcun' altro, così mentre mi trovavo costretta in quella posizione, ho sentito sfilarmi i calzini, io ho cercato di chiedergli di fermarsi, poi ho sentito una lingua percorrere tutta la mia pianta, e non ho potuto trattenere un sussulto" in questo momento sento il suo membro ingrossarsi in maniera sempre più importante, gli slaccio i pantaloni ed inizio a masturbarlo lentamente, proseguendo: "poi tutti e tre hanno sfogato le loro frustrazioni settimanali scarabocchiando con dei pennarelli le mie piante solleticandomi e facendomi scoppiare in una lunga risata isterica, mentre cercavo senza successo di trattenere tutta la mia eccitazione. La loro tortura è continuata facendomi alzare, con le mutandine evidentemente bagnate e scarabocchiandomi un po' ovunque, soprattutto il sedere."
A questo punto, mentre continuo a masturbarlo, gli faccio vedere la foto dove Katia mi tiene tese le dita dei piedi mentre Matteo mi scrive sulla pianta. Lui arrossisce, è molto infastidito ma allo stesso tempo molto eccitato, leggo nel suo volto una certa soddisfazione nel sapere cosa mi è accaduto, poi gli do la botta di grazia, sfilo le scarpe, avvicino i piedi al suo membro, e mentre continuo a toccarlo, tolgo i calzini , appena lui vede le mie piante ancora completamente scarabocchiate , tocca con mano la realtà, e viene copiosamente sui miei piedini sudati.
scritto il
2023-07-19
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