Spogliarello di fine anno
di
Mariasol
genere
esibizionismo
Dopo aver raccontato un'esperienza accadutami l'anno scorso, ho deciso di aprirmi e raccontare qualcosa che feci qualche annetto fa. Non ho mai raccontato questa storia al mio ragazzo, anche se penso lo ecciterebbe molto, ma se mai entrerà su questo sito e leggerà questo racconto sono sicura che si ecciterà venendo a conoscenza di questa mia piccola parentesi del passato.
Al primo anno di liceo, lego subito con due ragazzi maschi, molto tranquilli e dediti allo studio, sin da subito siamo uniti da alcuni interessi in comune quali il cinema, i gruppi musicali ecc.
Nei pomeriggi capitava che ci incontravamo, non ricevetti mai importanti avance, l'unico che mi aveva confessato il suo feticismo per i piedi femminili e di conseguenza il desiderio di vedere i miei , era Nicolò , un bel ragazzo al quale però, un po' per imbarazzo e un po' per tirarmela, non diedi mai questa soddisfazione.
Capitò qualche volta, quando andavo da lui per fare qualche lavoro scolastico che mi chiedesse di togliermi le scarpe perché sua mamma aveva pulito, notavo che il suo sguardo cadeva sui miei piedi coperti sempre dai calzini, ma io mi comportavo come se non conoscessi il suo debole.
Durante la gita di terza superiore, ci rinchiudemmo tutti e tre in una stanza a bere vino, e loro presi un po' dai fumi dell'alcol e dagli ormoni di quell'età iniziarono a farmi richieste quali fargli vedere qualche mia parte intima o lasciar loro toccarmi, ovviamente tutto si svolgeva in un clima tranquillo, a tratti scherzoso e senza alcuna costrizione. Nonostante le loro insistenti richieste, non mi concessi, ma feci a loro una promessa: se tutti e tre ci fossimo diplomati lo stesso anno, senza mai esser bocciati, al termine della scuola avrei fatto uno spogliarello solo per loro. Questa mia promessa, venne messa nero su bianco la sera stessa, e firmata da me.
Passano due anni ed arrivano i tanto attesi esami di maturità, ovviamente tutti e tre rimaniamo promossi, quasi tutti anche con buoni voti, così il giorno stesso dell'ultima prova orale, nel nostro gruppo whatsapp venne postata la foto del contratto da me firmato. I ragazzi in cuor loro pensavano che gli avrei tirato bidone, e se lo avessi fatto non sarebbero neanche stati così insistenti capendo quanto la cosa potesse esser delicata, ma non vedendo nulla di così spinto e, visto il rapporto famigliare ormai forgiato, decisi di accettare e risposi: "Avete ragione! organizzate!"
Nei giorni successivi, mandai delle foto anche di alcuni miei completini di biancheria che avrebbero potuto scegliere di farmi indossare, e poi organizzammo la "festicciola" a casa di Nicolò.
Quella sera dopo una pizza tutti e tre assieme, li feci accomodare sul divano, chiesi di mettere un sottofondo musicale, e così, in modo molto disinvolto, tolsi le scarpe e i calzini e salii sopra il tavolino del salotto. Lo sguardo di Nicolò cadde subito sui miei piedi, la sua eccitazione era palpabile, tolsi la maglietta e poi i pantaloni, mi inginocchiai sul tavolino facendo vedere loro il mio sedere e le piante dei miei piedi.
Entrambi se ne stavano li seduti in silenzio, erano molto eccitati, ma entrambi cercavano di trattenersi per non farsi vedere l'uno dall'altro.
Per continuare ancora un po' con il gioco, presi Nicolò, lo accompagnai in bagno e lo rinchiusi, dicendogli di attendere, tornai da Fede, ballai un po' davanti a lui, poi mi sedetti sulle sue ginocchia facendolo eccitare parecchio.
Poi presi fede per mano, lo portai al bagno dove venne rinchiuso, portai Nicolò sul divano e ballai per lui, poi decisi che fosse arrivato il momento di dargli ciò che desiderava. Mi stesi sul divano e appoggiai i miei piedi sulle sue gambe, "ti piacciono?" gli chiesi, e lui con la voce tremolante rispose "sono più belli di quanto immaginassi", poi glieli passai in faccia leggermente, e li feci scendere sul suo petto. Dai pantaloncini da calcio che indossava si poteva notare bene la sua erezione, feci scendere i piedi fino a sfiorarli il pene, lui sospirò forte, poi prese con forza le mie caviglie e spinse i miei piedi contro il suo pene durissimo, con un movimento rapido abbasso i suoi pantaloncini e i boxer , e strofinando velocemente un paio di volte i piedi sul suo membro, venne tra le mie dita.
"che cazzo fai?" dissi , lui si scusò arrossendo, così sorrisi, vidi che era molto imbarazzato e che ciò era una conseguenza di quello che io avevo innescato, chiesi un fazzoletto per pulirmi, alla fine dei conti sentire quello sperma caldo sui miei piedi era una sensazione piacevole, ci sistemammo rapidamente e liberammo Fede dal bagno, mantenendo tra noi due quel segreto.
Nicolò tutt'oggi è un mio caro amico, ci vediamo e ci sentiamo spesso, ci fu solo un'altra esperienza simile che vi racconterò più avanti, poi lui trovo la fidanzata e non avemmo altre esperienze del genere.
Al primo anno di liceo, lego subito con due ragazzi maschi, molto tranquilli e dediti allo studio, sin da subito siamo uniti da alcuni interessi in comune quali il cinema, i gruppi musicali ecc.
Nei pomeriggi capitava che ci incontravamo, non ricevetti mai importanti avance, l'unico che mi aveva confessato il suo feticismo per i piedi femminili e di conseguenza il desiderio di vedere i miei , era Nicolò , un bel ragazzo al quale però, un po' per imbarazzo e un po' per tirarmela, non diedi mai questa soddisfazione.
Capitò qualche volta, quando andavo da lui per fare qualche lavoro scolastico che mi chiedesse di togliermi le scarpe perché sua mamma aveva pulito, notavo che il suo sguardo cadeva sui miei piedi coperti sempre dai calzini, ma io mi comportavo come se non conoscessi il suo debole.
Durante la gita di terza superiore, ci rinchiudemmo tutti e tre in una stanza a bere vino, e loro presi un po' dai fumi dell'alcol e dagli ormoni di quell'età iniziarono a farmi richieste quali fargli vedere qualche mia parte intima o lasciar loro toccarmi, ovviamente tutto si svolgeva in un clima tranquillo, a tratti scherzoso e senza alcuna costrizione. Nonostante le loro insistenti richieste, non mi concessi, ma feci a loro una promessa: se tutti e tre ci fossimo diplomati lo stesso anno, senza mai esser bocciati, al termine della scuola avrei fatto uno spogliarello solo per loro. Questa mia promessa, venne messa nero su bianco la sera stessa, e firmata da me.
Passano due anni ed arrivano i tanto attesi esami di maturità, ovviamente tutti e tre rimaniamo promossi, quasi tutti anche con buoni voti, così il giorno stesso dell'ultima prova orale, nel nostro gruppo whatsapp venne postata la foto del contratto da me firmato. I ragazzi in cuor loro pensavano che gli avrei tirato bidone, e se lo avessi fatto non sarebbero neanche stati così insistenti capendo quanto la cosa potesse esser delicata, ma non vedendo nulla di così spinto e, visto il rapporto famigliare ormai forgiato, decisi di accettare e risposi: "Avete ragione! organizzate!"
Nei giorni successivi, mandai delle foto anche di alcuni miei completini di biancheria che avrebbero potuto scegliere di farmi indossare, e poi organizzammo la "festicciola" a casa di Nicolò.
Quella sera dopo una pizza tutti e tre assieme, li feci accomodare sul divano, chiesi di mettere un sottofondo musicale, e così, in modo molto disinvolto, tolsi le scarpe e i calzini e salii sopra il tavolino del salotto. Lo sguardo di Nicolò cadde subito sui miei piedi, la sua eccitazione era palpabile, tolsi la maglietta e poi i pantaloni, mi inginocchiai sul tavolino facendo vedere loro il mio sedere e le piante dei miei piedi.
Entrambi se ne stavano li seduti in silenzio, erano molto eccitati, ma entrambi cercavano di trattenersi per non farsi vedere l'uno dall'altro.
Per continuare ancora un po' con il gioco, presi Nicolò, lo accompagnai in bagno e lo rinchiusi, dicendogli di attendere, tornai da Fede, ballai un po' davanti a lui, poi mi sedetti sulle sue ginocchia facendolo eccitare parecchio.
Poi presi fede per mano, lo portai al bagno dove venne rinchiuso, portai Nicolò sul divano e ballai per lui, poi decisi che fosse arrivato il momento di dargli ciò che desiderava. Mi stesi sul divano e appoggiai i miei piedi sulle sue gambe, "ti piacciono?" gli chiesi, e lui con la voce tremolante rispose "sono più belli di quanto immaginassi", poi glieli passai in faccia leggermente, e li feci scendere sul suo petto. Dai pantaloncini da calcio che indossava si poteva notare bene la sua erezione, feci scendere i piedi fino a sfiorarli il pene, lui sospirò forte, poi prese con forza le mie caviglie e spinse i miei piedi contro il suo pene durissimo, con un movimento rapido abbasso i suoi pantaloncini e i boxer , e strofinando velocemente un paio di volte i piedi sul suo membro, venne tra le mie dita.
"che cazzo fai?" dissi , lui si scusò arrossendo, così sorrisi, vidi che era molto imbarazzato e che ciò era una conseguenza di quello che io avevo innescato, chiesi un fazzoletto per pulirmi, alla fine dei conti sentire quello sperma caldo sui miei piedi era una sensazione piacevole, ci sistemammo rapidamente e liberammo Fede dal bagno, mantenendo tra noi due quel segreto.
Nicolò tutt'oggi è un mio caro amico, ci vediamo e ci sentiamo spesso, ci fu solo un'altra esperienza simile che vi racconterò più avanti, poi lui trovo la fidanzata e non avemmo altre esperienze del genere.
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