Danza con i miei pensieri

di
genere
poesie

È fresca questa mattinata, per essere un giorno di metà agosto. Entro nella tua cucina, lego i miei capelli e inizio la mia lunga giornata di quel che chiamiamo lavoro, ma in realtà è vita stessa che scorre.
Regna ancora il silenzio nella stanza, sento il frastuono silenzioso degli alberi che crescono fuori all’aria aperta disturbato leggermente dai fornelli che si accendono e dal tintinnio di posate che vengono portate ad apparecchiare i tavoli.
Poi sento la tua voce, e ti cerco.
Sei fuori, in giardino, seduto con le gambe accavallate, la giacca bianca abbottonata di lato, la barba in disordine e il tuo sorriso asimmetrico, in una mano la tua piccola sigaretta, nell’altra il telefono mentre scorri la playlist: scegli la musica.
Dalle casse inizia a fuoriuscire il dolce suono di un pianoforte che riempie l’aria, è la melodia di “Experience” di Ludovico Einaudi, entri in cucina e inizi la tua giornata.
Ti muovi in sincronia con il ritmo incalzante del piano come se fossi tu stesso il direttore di quella orchestra. Cucinare è un arte e tu sei l’abile pittore di questo maestoso quadro.
È una perfetta danza e tutti ballano insieme a te, tra sapori, colori e profumi, amo stare qui tra queste pareti che sono un po’ il tuo cuore e il tuo spirito.
Voglio danzare con te sulle note di questa melodia, possiedimi e fammi tua tra le mura della tua cucina.
Spogliami, nuda, dai vestiti e dalle inibizioni.
Fammi sedere sui freddi ripiani di acciaio e scaldami con il calore della tua passione.
Bramo la tua bocca sulla mia, le nostre lingue danzare l’una nella bocca dell’altro, la tua saliva che si mescola alla mia mentre i violini suonano eccitati.
Baciami il collo, il tuo respiro mi fa trasalire e una sensazione calda scorre dentro il mio corpo, in mezzo alle mie gambe.
Scendi, attraversa la valle in mezzo ai miei seni, scendi ancora, cerca la mi intimità con la tua lingua, assapora il mio succo e dissetati.
Toccami, le tue mani ruvide su di me, esperte e abili nel provocare piacere profondo, fammi sentire il tuo desiderio dal modo in cui stringi e graffi la mia pelle, diventa una cosa sola con me, voglio sentirti mio.
Entrami dentro, riempimi anima e il corpo, attirami a te e lasciami senza respiro, segui il ritmo del pianoforte che aumenta la sua intensità.
Guardami mentre mi possiedi, sostieni il mio sguardo e non lasciarlo. Fammi perdere nei tuoi occhi e poi vieni a cercarmi, leggi la mia anima attraverso il nero intenso delle mie pupille, senti quanto è profonda, piena di lussuria e passione.
Godi insieme a me, in questa danza sublime di pianoforte, violino, viola e violoncello, che con le sue note perfette riempiono e condensano l’aria che condividiamo.
Offrimi le tue braccia come porto sicuro mentre mi abbandono a questa “piccola morte” dove i miei sensi si annullano, il cuore accelera per poi rallentare, quasi spegnendosi, le gambe diventano pensati e le braccia non hanno più forza. Tutta la vitalità dei nostri corpi si concentra al centro di esso, nell’intimità che esplode, muore e rinasce lasciando come unica testimonianza fiumi caldi, densi e torbidi che si mescolano fuori e dentro ai nostri corpi.
Stringi ancora il mio corpo, accarezzami con le tue dita. Resta dentro di me, sentiti avvolto e accolto ancora per qualche attimo. Torna a cercare i miei occhi, leggi i miei pensieri, baciami dolcemente mentre finisce questa melodia.
Torna il silenzio, sento solo i coltelli che sbattono sui taglieri all’unisono con il mio cuore affaticato che colpisce il mio petto.
Non resta traccia delle cose provate o pensate, della nostra danza. Tutto tace intorno.
Mancano pochi secondi prima del prossimo brano.
Ti volti, ignaro, fai una delle tue sciocche battute, mi guardi e sorridi.
Le note del pianoforte tornano a riempire l’aria di melodia.
scritto il
2023-08-07
5 3 3
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.