Quella domenica di luglio all'Idroscalo con Umar.
di
Emma69
genere
etero
Luglio 1995
Quell'estate vado al mare da sola perché al mio ragazzo non piace il caldo e si infastidisce facilmente e si finisce sempre per litigare.
Di solito vado all'Idroscalo perché è più isolato e c'è meno confusione. Così faccio anche quel giorno.
Durante la giornata è passato più volte un africano che voleva vendermi collanine ma l'ho sempre liquidato con garbo.
Verso le 17.00 si ripresenta mentre sto fumando una sigaretta e me ne chiede una, gliela concedo, si siede accanto a me e inizia a fumare. Ci presentiamo e cominciamo a parlare. Si chiama Umar e viene da Kano, una città a nord della Nigeria, con mia sorpresa è un professore di matematica venuto in Italia a cercare condizioni di vita migliori. Parla molto bene l'italiano è nel nostro paese da 15 anni ed ha 40 anni, ma molto ben portati, ne dimostra almeno dieci di meno.
Entriamo più in 'confidenza' e non posso non notare che il cazzo gli si sta gonfiando sotto il costume e comincio ad eccitarmi anch'io. Ammicco e flirto più sfacciatamente e lui, giustamente, lo percepisce come un invito a provarci e infatti ci prova. Infila le mani sotto il top e comincia ad accarezzarmi i capezzoli. Mi eccito e gli infilo una mano dentro il costume tirandogli fuori il cazzo che comincio a smanettare. "Andiamo dietro quella duna di sabbia" gli dico e lui si alza aiutandomi a prendere tutte le mie cose.
Una volta nascosti dietro la duna si sfila del tutto il costume, mi sale sopra infilando il cazzo in mezzo alle tette. Ha un bel cazzo e spesso lo sbatte forte sui capezzoli mentre con una mano infilata sotto il costume mi sta facendo un sontuoso ditalino, ha dita molto lunghe e arriva molto in profondità.
~adesso prendilo in bocca~ e così dicendo sale e me lo infila tra le labbra. Comincio a leccare e succhiare quel sontuoso cazzo e Umar gode come un pazzo. Spesso me lo sbatte in faccia con forza e questo mi eccita sempre di più.
"Scopami Umar!" gli chiedo. Senza farselo ripetere scende verso la figa, mi sfila il costume e me la lecca a dovere, ha una lingua lunga e prepotente che arriva ovunque, non resisto più ed ho un primo orgasmo. ~Ti piace eh, adesso ti scopo~ e infilandosi tra le mie gambe ben divaricate me lo mette dentro, fino in fondo e comincia una bella scopata alla missionario. Spinge con foga e sento molto bene i suoi coglioni sbattermi sul culo ad ogni colpo. Va avanti così per un pó di tempo poi dice ~girati che voglio fotterti da dietro~ eseguo e mi metto a pecorina. Umar si posiziona dietro e comincia a fottermi in ginocchio con un ritmo costante, poi si alza sulle punte dei piedi e continua a scoparmi con un ritmo sempre più intenso, si avvicina alla mia bocca e vuole baciarmi con la lingua, lo assecondo, mi è sempre piaciuto essere baciata appassionatamente mentre vengo scopata e dopo pochi secondi ho un secondo intenso orgasmo. Sono un lago di umori e il cazzo di Umar scivola nella figa come una saponetta bagnata tra le mani. Lo sento più violento e infoiato, sbuffa, geme,spinge,finché non esplode godendo in una sborrata copiosa sul culo e sulla schiena. Poi si accascia sopra di me con il suo cazzo gocciolante tra le mie chiappe. Rimane così per qualche minuto poi si sdraia supino di lato a me. ~Grazie Emma mi hai fatto un meraviglioso regalo~ "ce lo siamo fatti insieme" gli rispondo.
Ci rimettiamo il costume e Umar mi saluta con un altro bacio sulla bocca, stavolta molto più delicato e se ne va. Io prendo le mie cose e mi avvicino alla riva. Devo fare un bagno per togliere l'odore di maschio che mi sento addosso e il suo sperma dal mio corpo. Esco e mi asciugo,
sono quasi le 19.00 e mi avvio verso casa.
Dopo cena mi vedo col mio ragazzo che ha voglia di scopare ma con una scusa lo respingo e lui ci rimane male. Pazienza, se ne farà una ragione, ma non sapevo davvero come giustificare il fatto che avrebbe trovato la mia figa completamente aperta e dilatata.
Quell'estate vado al mare da sola perché al mio ragazzo non piace il caldo e si infastidisce facilmente e si finisce sempre per litigare.
Di solito vado all'Idroscalo perché è più isolato e c'è meno confusione. Così faccio anche quel giorno.
Durante la giornata è passato più volte un africano che voleva vendermi collanine ma l'ho sempre liquidato con garbo.
Verso le 17.00 si ripresenta mentre sto fumando una sigaretta e me ne chiede una, gliela concedo, si siede accanto a me e inizia a fumare. Ci presentiamo e cominciamo a parlare. Si chiama Umar e viene da Kano, una città a nord della Nigeria, con mia sorpresa è un professore di matematica venuto in Italia a cercare condizioni di vita migliori. Parla molto bene l'italiano è nel nostro paese da 15 anni ed ha 40 anni, ma molto ben portati, ne dimostra almeno dieci di meno.
Entriamo più in 'confidenza' e non posso non notare che il cazzo gli si sta gonfiando sotto il costume e comincio ad eccitarmi anch'io. Ammicco e flirto più sfacciatamente e lui, giustamente, lo percepisce come un invito a provarci e infatti ci prova. Infila le mani sotto il top e comincia ad accarezzarmi i capezzoli. Mi eccito e gli infilo una mano dentro il costume tirandogli fuori il cazzo che comincio a smanettare. "Andiamo dietro quella duna di sabbia" gli dico e lui si alza aiutandomi a prendere tutte le mie cose.
Una volta nascosti dietro la duna si sfila del tutto il costume, mi sale sopra infilando il cazzo in mezzo alle tette. Ha un bel cazzo e spesso lo sbatte forte sui capezzoli mentre con una mano infilata sotto il costume mi sta facendo un sontuoso ditalino, ha dita molto lunghe e arriva molto in profondità.
~adesso prendilo in bocca~ e così dicendo sale e me lo infila tra le labbra. Comincio a leccare e succhiare quel sontuoso cazzo e Umar gode come un pazzo. Spesso me lo sbatte in faccia con forza e questo mi eccita sempre di più.
"Scopami Umar!" gli chiedo. Senza farselo ripetere scende verso la figa, mi sfila il costume e me la lecca a dovere, ha una lingua lunga e prepotente che arriva ovunque, non resisto più ed ho un primo orgasmo. ~Ti piace eh, adesso ti scopo~ e infilandosi tra le mie gambe ben divaricate me lo mette dentro, fino in fondo e comincia una bella scopata alla missionario. Spinge con foga e sento molto bene i suoi coglioni sbattermi sul culo ad ogni colpo. Va avanti così per un pó di tempo poi dice ~girati che voglio fotterti da dietro~ eseguo e mi metto a pecorina. Umar si posiziona dietro e comincia a fottermi in ginocchio con un ritmo costante, poi si alza sulle punte dei piedi e continua a scoparmi con un ritmo sempre più intenso, si avvicina alla mia bocca e vuole baciarmi con la lingua, lo assecondo, mi è sempre piaciuto essere baciata appassionatamente mentre vengo scopata e dopo pochi secondi ho un secondo intenso orgasmo. Sono un lago di umori e il cazzo di Umar scivola nella figa come una saponetta bagnata tra le mani. Lo sento più violento e infoiato, sbuffa, geme,spinge,finché non esplode godendo in una sborrata copiosa sul culo e sulla schiena. Poi si accascia sopra di me con il suo cazzo gocciolante tra le mie chiappe. Rimane così per qualche minuto poi si sdraia supino di lato a me. ~Grazie Emma mi hai fatto un meraviglioso regalo~ "ce lo siamo fatti insieme" gli rispondo.
Ci rimettiamo il costume e Umar mi saluta con un altro bacio sulla bocca, stavolta molto più delicato e se ne va. Io prendo le mie cose e mi avvicino alla riva. Devo fare un bagno per togliere l'odore di maschio che mi sento addosso e il suo sperma dal mio corpo. Esco e mi asciugo,
sono quasi le 19.00 e mi avvio verso casa.
Dopo cena mi vedo col mio ragazzo che ha voglia di scopare ma con una scusa lo respingo e lui ci rimane male. Pazienza, se ne farà una ragione, ma non sapevo davvero come giustificare il fatto che avrebbe trovato la mia figa completamente aperta e dilatata.
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