Nuovo arrivo in palestra

di
genere
gay

Come era solito fare Claudio era in palestra ad allenarsi e tonificare i muscoli, quel giorno aveva preso appuntamento per cambiare scheda ma a metà la preparazione venne interrotta a causa di disguidi tecnici causati dalla segretaria la quale aveva programmato un altra lezione mezz'ora dopo la sua quindi il personal trainer dovette lasciaro per finire il giorno successvo.

Era abbastanza infastidito dalla cosa ma fu allora che lo vide, colui per via del quale aveva dovuto interrompere gli esercizi, era un bel ragazzo sulla 20ina capelli neri con un po di barbetta, sul metro e ottanta con una bella pancetta la cui forma si intravvedeva grazie alla maglietta abbastanza attillata, non seppe spiegarsi il perchè ma quell'uomo lo colpì subito.

Passò una settimana, e quel ragazzo era sempre più nei suoi pensieri, lui frequentava la palestra durante gli stessi orari in cui andava e questo almeno li permetteva di gustarsi l'occhio ma non intendeva certamente fermarsi a questo, non con un così bel partito, tuttavia c'era un problema, non era mai stato bravo ad'attaccare discorso con gli sconosciuti figuriamoci provarci e più tempo passava più si sentiva frustato.

Ma la fortuna era dalla sua parte, il tipo era uno molto chiaccherone ed estroverso, quasi al limite del fastidioso, e prima che se lo aspettasse li rivolse la parola, nulla di che, un paio di consigli su alcuni esercizi e cose del genere ma Claudio era al settimo cielo e volle approfittare della situazione, chissà poi quando sarebbe potuto capitare e prima che lui fece per allontanarsi diede fondo a tutte le sue risorse comunicative "comunque io sono Claudio piacere" "oh che sbadato non mi sono nemmeno presentato scusa, io Alberto piacere" disse stringendo la mano "allora... Alberto... sei qui per sbarazzartene?" disse indicando la pancetta che in quel momento più che mai era evidente a causa della maglietta estremamente aderente e dei i pantaloncini tenuti a vita bassa e sinceramente così Claudio lo trovava ancora più sexy "ahahah l'intento e quello" disse tastandosela senza rendersene conto iniziarono a parlare sempre più e fini col fare gli esercizi insieme a lui.

Quel giorno c'erano davvero poche persone pensò... e tutte le sue più celate fantasie erotiche iniziarono a farsi strada sulla sua testa.

Stavano facendo gli esercizi per i dorsali anzi, lui dato che aveva trovato una scusa per non farli e quindi poterlo fissare senza problemi, quando Alberto si sedette e iniziò alzando su e giù le braccia la maglietta si sollevò fino all'ombelico, Claudio fu pervaso da un'ondata di eccitazione, i pantaloni erano tenuti praticamente al livello del cazzo e i boxer sporgevano di solo pochi centimetri lasciando tutto il pube e la pancetta gonfia scoperti con delle leggere e sexy maniglie dell'amore e per di più era tutto depilato, peccato solo che dietro il culo era coperto dai boxer pensò.

Alberto concluse la serie e si sistemò la maglietta "se solo avessi meno panza starebbe più larga e non mostrerebbe tutto" disse ridacchiando, "perfortuna che ce l'hai allora" pensò Claudio che era intento a non far notare l'eccitazione nei pantaloni.

Finita la serie si spostarono a fare addominali, Alberto si stava preparando per fare quelli bassi nella panca inclinata e Claudio sperava con tutto se stesso di potersi gustare nuovamente l'occhio ormai aveva il testosterone a mille.
E così accade, appena si distese e si posizionò la pancetta venne di nuovo scoperta questa volta però aveva alzato i pantaloni che arrivavano a circa metà pube ma era comunque un ottima visuale.
Di colpo però si fermò "ti piace così tanto la mia pancia che continui a fissarla? oppure guardi qualcosa più in basso?"

Claudio divenne rosso dall'imbarazzo non sapeva cosa dire e iniziò a sudare.

"se ti fa piacere puoi toccarla"

Questa frase li risuonò nelle orecchie come se li avessero dato il permesso di entrare in paradiso non ci credeva era al settimo cielo.

Si guardò intorno, c'erano solo altre due persone nella sala e non guardavano nella loro direzione, così si sedette sopra Alberto che era distesa col culo praticamente sopra il cazzo, li alzò la maglia fino al petto inizio a massaggiare la pancia giocherellò con l'ombelico poi si accascio su di lui col cazzo duro che premeva sui pantaloni
"avevo detto solo toccare la pancia" disse ridacchiando Alberto
"taci, mi ecciti come un porco e mi mandi in estasi devi espiare le tue colpe" ribattè Claudio e lo baciò freneticamente, le lingue si avvolgevano tra di loro mentre con la mano gli strizzava i capezzoli.
Smise di baciare Alberto sulla bocca, scese lentamente sul collo, mordicchiò i capezzoli, scese ancora affondò la faccia nella pancia gonfia scese, scese, leccò avidamente l'ombelico entrando nella cavità con la punta della lingua fino in profondità, scese ancora, e mentre lo faceva li calava lentamente i pantaloni.

Arrivò all'uccello che sentiva duro quasi quanto il suo fece per scoprire ma venne fermato "Bel torello devo ricordarti dove siamo?" solo allora Claudio tornò in se, si rese conto che erano ancora in palestra ma a lui non importava molto avrebbe continuato senza problemi però Alberto si alzò sistemandosi la maglietta che in alcuni punti si bagnò di saliva Claudio lo fissava incapace d'intendere e di agire, attendeva un suo gesto o una sua frase, era completamente nelle sue mani.

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scritto il
2013-02-07
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