Silvia la mia ex capufficio - 1

di
genere
etero

Un pomeriggio al supermercato, giorno di spesa da single. Tra gli scaffali scorgo una figura familiare e riconosco Silvia,la mia ex capufficio...
Anche lei mi vede, mi riconosce e mi viene incontro sorridendo, ci abbracciamo scambiandoci due baci sulle guance...
Silvia è in pensione da un paio di anni, è andata a circa 60 anni e quindi adesso ne avrà circa 62 (io sono quasi quarantenne). È una donna non certo esile, ma neanche grassa, è alta, ha le ossature grandi, cosa che si nota soprattutto nell mani e sui piedi, è brava a rendere più femminile la sua figura con un uso attento del look, sempre femminile senza eccessi e di un certo livello (le possibilità economiche non le mancano)...
Single per scelta, sposata con il lavoro, ma senza farsi mancare storie più o meno lunghe, con uomini sposati e non...
Lavoravamo spesso a stretto contatto, avevamo una certa confidenza e stima reciproca, ma non avevo mai pensato a lei sotto l'aspetto sessuale...
- Ciao Marco, come stai? Non ci vediamo dal mio pensionamento, ti vedo in ottima forma...
La osservo, indossa una camicetta beige, una gonna di pelle nera sopra il ginocchio calze scure e stivali neri di pelle al ginocchio, come soprabito un cappottino nero. Non è la prima volta che la vedo con un look simile, ma stranamente mi trovo ad osservarla con un occhio diverso...
- Ciao Silvia, grazie, ma devo dire che trovo molto bene anche tu, hai fatto un patto con il demonio...?
E mentre lo dico la osservo molto bene, soffermandomi sui particolari che mi stuzzicano di più, come la gonna, quel pezzetto di gambe coperto dalle calze tra l'orlo di essa fino agli stivali e poi proprio questi ultimi... sguardi che non sfuggono a lei, che sorride soddisfatta...
- Come mai sei venuta a fare la spesa qui? Ricordo che abitavi in un'altra zona...
- Si, ma ho cambiato casa da pochissimo, abito qui vicino, quindi capiterà di vedersi spesso... Anzi se non hai da fare potresti fare un salto a vederla, ho appena finito di arredarla e ne sono molto orgogliosa. Io ho quasi finito di fare la spesa, così potresti darmi una mano con le buste, oggi ho fatto scorta...
Ci rifletto pochissimo e le rispondo...
- Volentieri, ma non vorrei disturbare...
- Ma quale disturbo, lo sai che sono una vecchietta che vive sola...
- A parte che non sei una vecchietta, ma anche se lo fossi ti dico che non lo sembri affatto, anzi, direi che ti mantieni decisamente molto bene...
Altro suo sorriso e sguardo soddisfatto...
- Dai paghiamo e troviamoci all'uscita del parcheggio, così puoi seguirmi fino a casa...
E così facciamo...
Arrivati sotto casa sua, un bel palazzo elegante, di recente costruzione, con sei appartamenti di un certo tenore...
- Il mio è l'attico, ho anche una grande terrazza...
Mi offro di portarle quasi tutte le sue buste, entriamo, prendiamo l'ascensore... uno scambio di sguardi che mai abbiamo avuto prima, rende l'atmosfera di quello spazio ristretto molto particolare...
Arrivati al piano entriamo nel suo appartamento, che mi mostra subito. Luminoso, stile moderno, molto bianco, elegante...
Finiamo il tour in una grande cucina, dove accende la macchina per il caffè e mentre parliamo lei inizia a sistemare la spesa...
Prima la roba in frigo e nel congelatore, poi quella sui pensili in alto...
Qui si deve alzare in punta di piedi e la gonna sale quel tanto facendomi intravedere quella che sembra la balza di una calza autoreggente, ma non ne sono sicuro...
Ho la certezza subito dopo, quando si china davanti a me per riporre la roba in un cassetto in basso e la gonna si alza dietro, mostrandomi il suo culo coperto dalla gonna e le gambe inguainate in calze che adesso ho la certezza che siano autoreggenti...
Vengo avvampato da un certo calore e sicuramente la mia espressione non è da meno, cosa di cui sicuramente lei, voltandosi si accorge...
Va a fare i caffè ed io continuo a scrutarla, penso che non sia esattamente il mio tipo, che per anni non l'ho mai vista sotto questo aspetto, neanche quando lavoravamo a stretto contatto alla stessa scrivania e succedeva che le nostre gambe si sfiorassero sotto di essa, però adesso questa situazione mi stava intrigando maledettamente...
Mi porge la tazzina e si siede di fronte a me, ma lo fa tenendo le gambe leggermente divaricate, in mezzo alle quali oltre al pizzo delle autoreggenti, intravedo che indossa un intimo nero...
Qualche istante in cui quella visione mi blocca e rimango come inebetito, con la tazzina in mano...
Poi lei le accavalla, facendo salire l'orlo della gonna a filo del pizzo delle autoreggenti, guardandomi in modo molto malizioso e soddisfatto al tempo stesso...
Qualche istante durante il quale il silenzio si riempie di erotismo, poi lei con fare ironico e provocatorio mi fa
- Se continui a guardarmi le gambe ti si fredda il caffè...
Rimango qualche istante spiazzato, non mi aspettavo questa sua uscita così diretta...
Un calore pazzesco mi avvolge tutto, però recupero la giusta tranqullità e ribatto
- Se tu continui a mostrarmele sfacciatamente, mi sa che il caffè non lo prendo proprio...
A questo punto è lei che viene colta impreparata, glielo leggo in viso, poi risponde
- e che faresti...?
- Ho davanti due alternative: mi alzo, ti saluto e me ne vado lasciando le cose come stanno adesso, oppure...
Lei rimane un secondo ad aspettare che le prospetti la seconda opzione, cosa che però non faccio, allora allargando nuovamente le gambe, stavolta in modo oscenamente sfacciato, mi dice
- Oppure...?
Mi alzo vado verso di lei che rimane seduta e le dico
- Oppure faccio quello che ho voglia di fare da quando hai iniziato a provocarmi...
E mentre lo dico mi chino lentamente fino ad inginocchiarmi davanti alle sue gambe, che per un movimento riflesso richiude...
Comincio ad accarezzarle, dal bordo degli stivali a salire... sulle ginocchia, poi sulle cosce, dapprima sopra di esse e poi forzandole per farle aprire nuovamente, in mezzo ad esse...
Lentamente alternando sguardi colmi di lussuria sulle gambe ad altri provocatori, quasi di sfida diretti a lei...
Salgo sempre più su, sulla balza delle autoreggenti e poi ancora più su, sulla pelle nuda...
Poi sulle sue mutandine, umide di piacere...
- Mmmmm... vedo che questo gioco di provocazioni ha fatto effetto non solo a me...
Lei non ribatte, è rossa in viso, mi guarda eccitata...
Le dita la carezzano sopra il tessuto di seta delle mutandine (ottimi gusti), poi dentro di esse, nella sua fica calda ed oscenamente bagnata...
La penetro con due dita, poi le stuzzico il clitoride, molto pronunciato, poi le porto nella mia bocca, gustando il suo sapore mentre lei mi guarda sgranando gli occhi...
Entro nuovamente nella sua fica e subito dopo introduco le dita nella sua bocca...
- Gusta il tuo sapore, senti come sei buona...
Lei esita un istante, ma poi comincia a succhiarle con intensità, come se fossero un cazzo...
Poi le tolgo, la guardo e mi abbasso con la testa sulle sue gambe, con la bocca incollata ad esse inguainate nelle calze e...
(Continua...)
scritto il
2023-08-24
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