I giovedì della signora Giulia - parte II - Ora si fa sul serio
di
Don Juan De La Vega
genere
prime esperienze
Fu un fine settimana tormentato. Ero come stregato e capii solo molto più avanti che non mi sbagliavo. Non riuscivo ad allontanare Giulia dai miei pensieri e le mani dal cazzo. Le sue cosce, le tette, il culo, la fica mi turbinavano in testa. Mi sono massacrato di seghe e credo di aver sbaragliato tutti i primati di masturbazione: numero, durata, quantità di sborra...
Tornare a scuola mi ha permesso di distaccarmi un po' da quell'esperienza che, pensavo, sarebbe rimasta unica nella mia vita. Invece...
Drin!
"Buonasera Giovanni, disturbo?"
"No, assolutamente... "
Era lei, Giulia, più bella che mai. Stavo per svenire.
"... però la mamma non c'è, non sarà a casa prima di un paio d'ore. Ma, scusa, oggi è giovedì, il bridge non era di venerdì?"
"Certo, venerdì bridge con tua madre, giovedì scopa con te. Allora, mi fai entrare?"
Resto di sasso. Indugio a guardarla mentre entra acheggiando in salotto, si toglie il soprabito, posa la borsetta e si accende una sigaretta.
"Ebbene, giovanotto, che hai, non sei contento di vedermi? A quanto vedo non si direbbe..."
Dice puntando l'indice verso la mia patta gonfia di desiderio.
"A proposito, l'altro giorno ti ho mostrato tante cose di me. Che ne pensi di ricambiare il piacere? Avanti, non essere timido, libera la bestia, altrimenti lo farò io"
Sono completamente imbambolato. Mi slaccio i pantaloni e tiro fuori l'uccello.
"Ooohhh! Ma guarda che bell'attrezzo! Avanti, mettiti nudo e vieni qui"
Mi metto in piedi accanto a lei, comodamente seduta con le gambe accavallate, che mi guarda, mi esamina, mi scansiona tutto.
"Bel fisico, complimenti! Gran bel culo e il cazzo è veramente notevole, però.."
Tira fuori qualcosa dalla borsetta, mi afferra la nerchia e...
"qui bisogna togliere quello che non serve..."
Bzzz!
Col suo trimmer comincia a rasare la peluria da inguine, verga, scroto. Alla fine mi fa un massaggio con della crema idratante. Ora ho i genitali più lucidi del mondo e un cazzo dritto e ben scappellato.
"Ecco caro, ora possiamo cominciare. Prendi questa e comincia a farti una sega"
Mi porge una pastiglia che ingoio senza far domande
"È un afrodisiaco naturale, ti farà godere di più"
Si spoglia tenendo solo calze, reggicalze e scarpette. Poi si siede a cosce aperte e mi fa mettere in piedi di fronte a lei.
"Vai piano, ti dirò io quando puoi sborrare"
Prende ad accarezzarsi i seni, il ventre, le cosce, la fica.
Io mi strofino il cazzo insieme a lei, che scandisce il ritmo con il gesto della mano chiusa a pugno, imitando la mia masturbazione.
Tira fuori dalla borsetta un dildo azzurro, vibrante, e se lo infila nella fregna, poi continua a toccarsi il clitoride. Mi piace da impazzire, più la guardo e più mi viene voglia di scoparla.
"Devi imparare a controllarti"
E aumenta il ritmo del suo e del mio strofinamento.
"Ora conto fino a dieci"
Arriva alla fine con la voce rotta dall'orgasmo che le scoppia dentro
"Sborra, porco, sborra!"
Mi afferra il cazzo con entrambe le mani e, accarezzandolo con vigore riversa sul suo viso, sulle tette, sulla fica tutto il mio candido, cremoso frutto del piacere. Sono in estasi.
"Baciami"
M'inginocchio e le infilo la lingua nella bocca in cui ho appena sborrato e condivido con lei il mio sapore salmastro.
"Lecca tutto ora, pulisci anche il resto"
In un attimo le sue tette procaci sono libere da ogni traccia di sperma. Lei estrae il vibratore dalla fica e quando avvicino la bocca mi ferma.
"Stenditi ora"
Si stende anche lei, sopra di me, la fica sulla mia faccia e la sua di fronte alla mia verga.
Sento le sue cosce avvolgermi la testa e infilo la lingua nei suoi orifizi con voluttà, gustando il mio sapore insieme al suo.
Nel frattempo il mio cazzo è finito dentro la sua bocca. È ancora duro e Giulia lo ingoia fino alla radice, mentre mi accarezza dolcemente i coglioni. Mentre la mia cappella stuzzica le sue tonsille, le mie mani percorrono il suo corpo avanti e indietro, dai capelli al culo e alle cosce, ancora avvolte da quelle calze arrapanti. La mia lingua va sempre più a fondo, avida del sugo inebriante della sua vagina e le mie labbra premono contro le sue, gonfie di passione, e contro il suo clitoride in piena erezione.
Sento il cazzo entrare e uscire da quella bocca golosa, ogni tanto lo lascia fuori per leccarlo come un gelato, poi lo risucchia in gola e muove la testa su e giù, ora accelera, ora rallenta.
Le sue gustose secrezioni aumentano a poco a poco d'intensità. Non so quanto potrò resistere. Devo imparare a controllarmi, aveva detto Giulia, ma ora non poteva darmi ordini né con la mano, né con la bocca. Un attimo dopo capisco che sarebbe stata la sua fica dirmi quando era arrivato il momento. Lei comincia ad agitarsi come un'ossessa, evidentemente la mia lingua e le mie labbra stanno facendo un buon lavoro, ed ecco che un getto di succo gustoso mi riempie la bocca, e poi un altro fiotto, un altro ancora. Sta squirtando! Coinvolto dal suo orgasmo le ricambio il piacere riversandole in gola generosi spruzzi di sborra mentre il mio corpo trema in preda alla lussuria.
Vorrei rilassarmi un secondo ma Giulia non mi dà tregua. Si alza, prende un tubetto dalla sua borsetta magica e si spalma un gel rosa nel culo. Mi ordina di alzarmi e si inginocchia sul divano, a pecorina, con le chiappe verso di me.
"Ora voglio che mi scopi, voglio essere la tua troia!"
Il mio cazzo è sempre più duro, nonostante due sborrate non si è mai rilassato, forse per effetto di quella pastiglia, chissà che roba è...
"Prima la fica"
dice mentre riprende il vibratore rosso e se lo passa sul clitoride.
Bzzz...
Faccio scivolare la nerchia dentro la progna, la prendo per i fianchi e mi muovo seguendo i suoi ordini
"più dentro, spingi bene"
"più veloce"
"rallenta ora"
La sua voce è una musica meravigliosa. Le prendo le poppe tra le mani, le stringo, sento i suoi capezzoli duri tra le dita
"basta ora, ficcamelo nel culo!"
Estraggo l'attrezzo e, tra i suoi gemiti, le penetro lo sfintere con poca fatica. Credo che quei due meravigliosi buchini siano ben abituati a certi graditi ospiti.
"fottimi porco!"
"si, troia, te lo sfondo questo bel culo!"
Il turpiloquio rende tutto più eccitante. Mentre passo con passione e disinvoltura da un orifizio all'altro ci scambiamo effusioni verbali degni del più volgare dei lupanari.
Il suo ansimare si fa più forte, ora miagola come una gattina in calore. Il vibratore lascia il posto alla sua mano, che la masturba con avidità. È arrivato il momento.
"Sborra, maiale, riempimi di crema!"
il cazzo disperde il mio seme all'interno di quelle piccole tane, e i gemiti e le urla continuano fino alla piena consumazione dei nostri orgasmi.
Mi allontano e guardo con piacere, ammirazione e orgoglio la mia sborra colare dal culo e dalla fica di Giulia.
"Non stare lì impalato, pulisci come ti ho insegnato, non vorrai mica che tua madre ci scopra..."
C'era un pizzico d'ironia nelle sue parole, ma sul momento non ci feci caso, impegnato com'ero a leccare...
Tornare a scuola mi ha permesso di distaccarmi un po' da quell'esperienza che, pensavo, sarebbe rimasta unica nella mia vita. Invece...
Drin!
"Buonasera Giovanni, disturbo?"
"No, assolutamente... "
Era lei, Giulia, più bella che mai. Stavo per svenire.
"... però la mamma non c'è, non sarà a casa prima di un paio d'ore. Ma, scusa, oggi è giovedì, il bridge non era di venerdì?"
"Certo, venerdì bridge con tua madre, giovedì scopa con te. Allora, mi fai entrare?"
Resto di sasso. Indugio a guardarla mentre entra acheggiando in salotto, si toglie il soprabito, posa la borsetta e si accende una sigaretta.
"Ebbene, giovanotto, che hai, non sei contento di vedermi? A quanto vedo non si direbbe..."
Dice puntando l'indice verso la mia patta gonfia di desiderio.
"A proposito, l'altro giorno ti ho mostrato tante cose di me. Che ne pensi di ricambiare il piacere? Avanti, non essere timido, libera la bestia, altrimenti lo farò io"
Sono completamente imbambolato. Mi slaccio i pantaloni e tiro fuori l'uccello.
"Ooohhh! Ma guarda che bell'attrezzo! Avanti, mettiti nudo e vieni qui"
Mi metto in piedi accanto a lei, comodamente seduta con le gambe accavallate, che mi guarda, mi esamina, mi scansiona tutto.
"Bel fisico, complimenti! Gran bel culo e il cazzo è veramente notevole, però.."
Tira fuori qualcosa dalla borsetta, mi afferra la nerchia e...
"qui bisogna togliere quello che non serve..."
Bzzz!
Col suo trimmer comincia a rasare la peluria da inguine, verga, scroto. Alla fine mi fa un massaggio con della crema idratante. Ora ho i genitali più lucidi del mondo e un cazzo dritto e ben scappellato.
"Ecco caro, ora possiamo cominciare. Prendi questa e comincia a farti una sega"
Mi porge una pastiglia che ingoio senza far domande
"È un afrodisiaco naturale, ti farà godere di più"
Si spoglia tenendo solo calze, reggicalze e scarpette. Poi si siede a cosce aperte e mi fa mettere in piedi di fronte a lei.
"Vai piano, ti dirò io quando puoi sborrare"
Prende ad accarezzarsi i seni, il ventre, le cosce, la fica.
Io mi strofino il cazzo insieme a lei, che scandisce il ritmo con il gesto della mano chiusa a pugno, imitando la mia masturbazione.
Tira fuori dalla borsetta un dildo azzurro, vibrante, e se lo infila nella fregna, poi continua a toccarsi il clitoride. Mi piace da impazzire, più la guardo e più mi viene voglia di scoparla.
"Devi imparare a controllarti"
E aumenta il ritmo del suo e del mio strofinamento.
"Ora conto fino a dieci"
Arriva alla fine con la voce rotta dall'orgasmo che le scoppia dentro
"Sborra, porco, sborra!"
Mi afferra il cazzo con entrambe le mani e, accarezzandolo con vigore riversa sul suo viso, sulle tette, sulla fica tutto il mio candido, cremoso frutto del piacere. Sono in estasi.
"Baciami"
M'inginocchio e le infilo la lingua nella bocca in cui ho appena sborrato e condivido con lei il mio sapore salmastro.
"Lecca tutto ora, pulisci anche il resto"
In un attimo le sue tette procaci sono libere da ogni traccia di sperma. Lei estrae il vibratore dalla fica e quando avvicino la bocca mi ferma.
"Stenditi ora"
Si stende anche lei, sopra di me, la fica sulla mia faccia e la sua di fronte alla mia verga.
Sento le sue cosce avvolgermi la testa e infilo la lingua nei suoi orifizi con voluttà, gustando il mio sapore insieme al suo.
Nel frattempo il mio cazzo è finito dentro la sua bocca. È ancora duro e Giulia lo ingoia fino alla radice, mentre mi accarezza dolcemente i coglioni. Mentre la mia cappella stuzzica le sue tonsille, le mie mani percorrono il suo corpo avanti e indietro, dai capelli al culo e alle cosce, ancora avvolte da quelle calze arrapanti. La mia lingua va sempre più a fondo, avida del sugo inebriante della sua vagina e le mie labbra premono contro le sue, gonfie di passione, e contro il suo clitoride in piena erezione.
Sento il cazzo entrare e uscire da quella bocca golosa, ogni tanto lo lascia fuori per leccarlo come un gelato, poi lo risucchia in gola e muove la testa su e giù, ora accelera, ora rallenta.
Le sue gustose secrezioni aumentano a poco a poco d'intensità. Non so quanto potrò resistere. Devo imparare a controllarmi, aveva detto Giulia, ma ora non poteva darmi ordini né con la mano, né con la bocca. Un attimo dopo capisco che sarebbe stata la sua fica dirmi quando era arrivato il momento. Lei comincia ad agitarsi come un'ossessa, evidentemente la mia lingua e le mie labbra stanno facendo un buon lavoro, ed ecco che un getto di succo gustoso mi riempie la bocca, e poi un altro fiotto, un altro ancora. Sta squirtando! Coinvolto dal suo orgasmo le ricambio il piacere riversandole in gola generosi spruzzi di sborra mentre il mio corpo trema in preda alla lussuria.
Vorrei rilassarmi un secondo ma Giulia non mi dà tregua. Si alza, prende un tubetto dalla sua borsetta magica e si spalma un gel rosa nel culo. Mi ordina di alzarmi e si inginocchia sul divano, a pecorina, con le chiappe verso di me.
"Ora voglio che mi scopi, voglio essere la tua troia!"
Il mio cazzo è sempre più duro, nonostante due sborrate non si è mai rilassato, forse per effetto di quella pastiglia, chissà che roba è...
"Prima la fica"
dice mentre riprende il vibratore rosso e se lo passa sul clitoride.
Bzzz...
Faccio scivolare la nerchia dentro la progna, la prendo per i fianchi e mi muovo seguendo i suoi ordini
"più dentro, spingi bene"
"più veloce"
"rallenta ora"
La sua voce è una musica meravigliosa. Le prendo le poppe tra le mani, le stringo, sento i suoi capezzoli duri tra le dita
"basta ora, ficcamelo nel culo!"
Estraggo l'attrezzo e, tra i suoi gemiti, le penetro lo sfintere con poca fatica. Credo che quei due meravigliosi buchini siano ben abituati a certi graditi ospiti.
"fottimi porco!"
"si, troia, te lo sfondo questo bel culo!"
Il turpiloquio rende tutto più eccitante. Mentre passo con passione e disinvoltura da un orifizio all'altro ci scambiamo effusioni verbali degni del più volgare dei lupanari.
Il suo ansimare si fa più forte, ora miagola come una gattina in calore. Il vibratore lascia il posto alla sua mano, che la masturba con avidità. È arrivato il momento.
"Sborra, maiale, riempimi di crema!"
il cazzo disperde il mio seme all'interno di quelle piccole tane, e i gemiti e le urla continuano fino alla piena consumazione dei nostri orgasmi.
Mi allontano e guardo con piacere, ammirazione e orgoglio la mia sborra colare dal culo e dalla fica di Giulia.
"Non stare lì impalato, pulisci come ti ho insegnato, non vorrai mica che tua madre ci scopra..."
C'era un pizzico d'ironia nelle sue parole, ma sul momento non ci feci caso, impegnato com'ero a leccare...
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