Incontro inatteso parte 1

di
genere
dominazione

Ho appena preso la macchina dopo aver passato l'esame di guida e sono molto emozionata.
Mi chiamo Martina,sono in carne con una quarta di seno e un sedere grosso e ho 25 anni,dopo essermi laureata in giurisprudenza ho deciso di provare a prendere la patente per non essere sempre dipendente dal mio ragazzo e finalmente ci sono riuscita.
Simone,il mio fidanzato, è partito con i suoi amici per alcuni giorni;avevano programmato questa gita da tempo e allora ho acconsentito a farlo andare.
Io ho deciso di rimanere per migliorare la mia pratica alla guida e fare alcuni giri da sola.
Dopo essere stata al centro commerciale per fare shopping e prendere qualcosa per la cena salgo in macchina e faccio ritorno a casa.
Dopo cena mi squilla il telefono,è Simone il quale mi dice che per un problema con l'aereo deve rimandare il ritorno a casa di 2 giorni;ma mi rassicura dicendo che appena tornerà staremo soli tutto il tempo che voglio.
Visto che il mio fidanzato starà via ancora del tempo decido di andare a trovare mia nonna in un'altra città lontano da casa mia.
Sono 3 ore di macchina ed è la prima volta che faccio un tragitto così importante;per fortuna fila tutto liscio e passo una giornata con mia nonna che non vedo da tempo.
Verso sera mi rimetto in viaggio per tornare a casa,ma ho fatto appena pochi chilometri che un fortissimo acquazzone si abbatte sulla strada.
C'erano molte macchina davanti a me e la visibilità era ridotta,così feci una manovra brusca e per evitare la collisione con le altre auto finii fuori strada.
La macchina sbattè contro un albero e si capovolse di lato,sbatto la testa e perdo i sensi.
Al mio risveglio era buio e pioveva ancora,per fortuna non mi ero fatta troppo male così a fatica riesco ad uscire dall'auto.
La pioggia era troppo forte così trovo riparo sotto un albero e provo a fare il punto della situazione;intorno a me vedo solo albero e un vialetto che porta dentro al bosco.
Decido di inoltrarmi all'interno sperando di trovare un riparo migliore dato che sono zuppa fradicia;in lontananza scorgo qualcosa simile ad una grande casa.
Mi avvicino e intorno a me vedo centinaia di auto abbandonate e poco distante un grande garage chiuso;a lato c'è una porticina in vetro vecchia e malmessa .
Riesco ad aprirla facilmente ed entro nel magazzino,provo a tentoni a cercare un interruttore e finalmente accendo la luce.
Dentro il magazzino era stata allestita da qualcuno una specie di casa,c'era un caminetto con la legna,un piccolo bagno con una doccia improvvisata e persino un materasso.
Non sapevo chi avesse fatto tutto ciò ma avevo altri problemi ora,stavo tremando dovevo togliermi i vestiti e mettermi al caldo;così mi avvicinai al fuoco acceso e mi spogliai.
Metto i vestiti davanti al camino e mentre aspetto che asciughino provo a chiamare il mio fidanzato ma noto che non c'è campo da nessuna parte.
Rassegnata decido di aprire l'acqua calda e farmi una doccia per rilassarmi e riposarmi.
Mentre mi sto lavando sento qualcosa dietro di me e non appena mi volto ricevo un colpo sul viso che mi fa perdere i sensi.
Al mio risveglio sono stesa sul materasso,con le mani legate al letto e la bocca tappata dal nastro adesivo.
Davanti a me ci sono 3 uomini,tutti e tre adulti,uno italiano e due marocchini.
"Questa da dove salta fuori?" "Non lo so ma è una fortuna che sia capitata qua stanotte,ahahaha".
"Mohamed porta qua il borsone che abbiamo preso e aspetta",dice l'italiano al marocchino.
Poi si rivolge a me e mi dice"devo farti delle domande e toglierti il bavaglio;se provi ad urlare o non rispondi alle domande bruciamo i tuoi vestiti e il tuo cellulare ".
"Allora come sei arrivata qua e chi sei"?,gli racconto tutta la storia e dico che la mia macchina è da qualche parte nel bosco appena dopo il sentiero.
"Poi sono entrata qua dentro per trovare riparo dalla pioggia e ho visto il camino acceso,dato che ero zuppa mi sono tolta i vestiti".
"Ottimo quindi nessuno sa che sei qui,perfetto,menomale che hai trovato noi ahahaa" disse Mohamed.
L'altro marocchino si avvicina all'italiano e gli sussurra qualcosa all'orecchio;prendono il borsone e lo posano a terra davanti a me.
Mi Slegano le mani e mi fanno alzare in piedi,il marocchino apre la borsa e inizia a tirare fuori svariate cose.
Una mazza in legno,corde e frustini,passamontagna,vibratori e dildo giganti.
"Stanotte ci divertiremo parecchio con te grassa puttana"dicendo così l'italiano mi da uno schiaffo in faccia che mi fa cadere a terra.
Mi fanno rialzare mi issano e mi legano le mani al soffitto,rimango appesa come un salame mentre sotto di me i tre uomini si spogliano mostrando 3 enormi e lunghi peni.
Mi sculacciano xon la mazza e la frusta facendomi urlare di dolore,il mio sedere è tutto arrossato e dolorante;co tinuano per qualche minuto poi mi fanno scendere a terra.
Dal dolore non mi reggo in piedi e cado in ginocchio così loro ne approfittano per legarmi le mani e i piedi con la corda.
Inoltre mi rimettono in bavaglio e mi danno schiaffi fortissimi in faccia e sulle tette;sono tutta rossa e piango dal dolore.
"Questo per farti capire cosa succede se non collaboratrice l'italiano,"ora prendi i nostri cazzi senza fiatare sennò ti ammazziamo di botte".
"Mohamed e il suo amico non scopano da mesi e amano il sesso violento,sarai la nostra schiava stanotte".
Mi tolsero il bavaglio e a turno mi obbligarono a succhiare le loro mazze dure;dato che sonno enormi faccio fatica a prenderle fino in fondo così mi scopano la gola senza pietà.
Dopo che tutti e tre hanno usato la mia povera bocca mi fanno alzare di nuovo e mi sputano addosso e sulle tette.
L'italiano prende il vibratore gigante e lo mette sotto di me dicendomi "siediti sopra e prendilo tutto troia",provo a rifiutare ma ricevo schiaffi e pugni come risposta.
Così mi abbasso e mi infilo quel coso gigante nella vagina,mi fa malissimo e sento che la mia figa si sta aprendo tantissimo.
Mohamed accende il vibratore e lo mette alla massima velocità,sento che mi spacca la viscere e inizio a piangere dal dolore.
"Non provare ad alzarti puttanata,devi stare ferma chiaro?" Disse Mohamed;io ero completamente immobilzzata e il dolore stava passando mentre la mia povera figa si abitua al vibratore.
Con mia sorpresa venni abbondantemente mentre loro ridevano e mi insultavano.
Ma il calvario era appena iniziato,mi mettono il passamontagna e dopo avermi imbavagliata nuovamente mi infilano nel culo vergine il vibrato,sempre alla massima potenza.
Perdo sangue dal sedere ma loro co tinuano senza tregua,mi legano al letto mani e piedi e mi scopano la figa a turno.
Mi danno schiaffi e sputi sul seno e sul culo,mi obbligano a mettermi oggetti dentro la figa e nel culo; mi fottono anche il sedere a pecorina a turno aprendomelo tutto e facendomi piangere.
Poi si sdraiano sul materasso uno a fianco all'altro e devo mettermi sopra di loro a cavalcare le loro verghe;mi sento spaccata in mille parti ma il mio corpo ragiona diversamente e vengo sui loro cazzi.
"Lo sapevo che sei una grassa vacca,guarda come squirti sui nostri cazzi" dice Mohamed.
Io non ce la faccio più e allora mi fermo per riposare, ma ricevo un pugno sullo stomaco dall'italiano;"chi ti ha detto di fermarti? Devi prenderli fino in fondo e farci sborrare dentro"
Continuo a fare su e giù su quei cazzi per un tempo infinito finché a turno non vengono dentro di me facendo colare la sborra dalle cosce.
Non contenti hanno bruciato i miei vestiti e rotto il mio cellulare, poi mi hanno portato in una macchina e sono partiti.






scritto il
2023-09-06
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