Giulia parte 4

di
genere
dominazione

Dopo quella volta cominciai a essere più affettuoso nei confronti di Giulia cioè era sempre la mia schiava però ero affezionato a lei e forse cominciavo pure ad amarla, siccome Giulia era la mia schiava la utilizzavo per tutti i lavori domestici come pulire cucinare ecc… Una sera ordinai a Giulia di cucinare per me lei lo fece senza ribattere e cucino un ottima zuppa, io la mangiai e devo dire che fu davvero buona, ma non passarono nemmeno 5 minuti che cominciai a sentirmi pesante guardai Giulia “che… che… che mi hai fatto?” Chiesi “oh nulla di che” disse tranquilla, dopo un paio di minuti io crollai in un sonno profondo e quando mi svegliai ero bella camera da letto in piedi legato con le gambe aperte, ero completamente nudo, provai a muovermi ma le corde non me lo permettevano, ero lì bloccato, non passo molto tempo che Giulia entro in stanza, aveva in fossi un vestito aderente in latex nero e sembrava molto felice, “Giulia” dissi solo “perché?” Continuai “oh beh non so mi hai stuprata è resa schiava?” Rispose lei “ora avrò la mia vendetta” concluse e mi tiro un calcio fritto alle palle, senti subito forti dolori allo stomaco il calcio era stato potente, neanche il tempo di riprendermi che me ne arrivò un secondo e poi un terzo e via così, infine arrivano fine a venti, ormai il mio volto era rigato dalle lacrime, il dolore allo stomaco era troppo forte non riuscivo nemmeno a parlare,lei si fermò mi guardo e disse solo “chissà cosa si prova a tenere un ragazzo per le palle” detto ciò mi afferrò il pacco e cerco di tirarmi verso l’alto, il dolore era bestiale, poi Giulia si mise dietro di me e comincio a darmi i calci alle palle da dietro, il dolore era tremendo ancora peggio di quelli davanti perché non sapevo quando arrivava il colpo il che era una tortura anche psicologica, Giulia andò avanti così per qualche minuto poi si mise davanti a me “prima mi stupri ora piangi?” Disse lei, io non riuscivo a parlare troppo dolore allora lei si spogliò completamente di fronte a me “castrare così i pezzi di merda mi eccita da morire disse” e comincio a masturbarsi di fronte a me, avrei tanto voluto essere io a metterglielo nella figa ma in questa situazione ero completamente impotente, tutto ciò che potei fare e rimanere a guardare, provai ad afferrarmi il cazzo ma Giulia mi tiro un calcio tanto forte che per poco non mi castro rimasi lì a guardarla masturbarsi, alle fine lei mi slego, mi fece sdraiare a terra e mi premette il piede sulle palle schiacciando con forza io fossi mentre lei continuava a toccarsi alla fine io cominciai a tossire lei venne e tolse il piede e io sboccai per i colpi ricevuti, Giulia intanto mi lascio lì, a marcire nel mio stesso vomito
scritto il
2024-09-19
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