L’amica parte 3

di
genere
dominazione

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Ok non pensavo che questa serie sarebbe andata avanti, non lo pensavo finché non mi scrisse aurora, un giorno ero tranquillo a farmi i fatti miei e mi arriva un suo messaggio, “Ehy ti va di passare da casa mia domani?” Questo aveva scritto, io risposi con un frettoloso si, da lì comincio tutto, il giorno dopo andai a casa sua vestito normalmente, jeans blu e maglietta nera, suonai al campanello e lei mi apri la porta, indossava un vestitino rosa attillato, devo ammettere che cominciava bene, “seguimi in camera mia” ordino, io eseguii, una volta in camera lei mi mise spalle al muro e mi diede un bacio con la lingua, mi venne subito un erezione, “non perdi tempo eh?” Chiesi “nemmeno tu” disse indicando la mia erezione “poverino sei già eccitato” mi scherni “chissà quante seghe ti sarai fatto su di me” continuo, poi mi infilo la mano nelle mutande e mi strinse le palle, io gemetti di dolore lei rise “voi maschi fate tanto i duri ma poi? Avete le palline di cristallo” disse e mi diede una ginocchiata sui testicoli, io mi inginocchiai dal male “ecco lì meriti di stare” continuo “inginocchio agli ordini della tua padrona” concluse “però sbaglio o sei tu che mi scritto?” Chiesi “effettivamente si” ammise, mi tirò giù i pantaloni e mi tocco il pacco, “non vali nulla sei uno sfigato totale, però hai un bel cazzo” disse lei “ti piace essere sbattuta come una troia eh?” la provocai, lei mi appoggio il piede sulle palle e premette con forza, portava i tacchi e questo rese tutto molto più doloroso, devo ammettere che mi scese qualche lacrima, “cosa hai detto scusa?” Chiese aurora, “oh ti ho fatto la bua?” Disse vedendo le mie lacrime, si avvicinò, si chinò e mi tolse anche le mutande “scusami” disse con tono stranamente dolce, “so come farti passare il dolore” annuncio è comincio a segarmi, dovevo ammettere che funzionava molto bene come metodo, andò avanti per un paio di minuti poi chiese “va meglio?” “Si” confermai, a quel punto lei sollevò la gonna del vestitino che portava, così facendo rivelo di non portare le mutande e fece anche vedere la sua vagina, “sono eccitata” disse, io intuii e cominciai a leccargliela, lei mi regalo dei lievi gemiti di piacere, io mi eccitai di più, dopo poco lei mi tiro un calcione hai genitali, io mi sdraiai a pancia in su per il male, lei mi afferro le palle e comincio a cavalcarmi, io aumentai subito il ritmo, lei strinse le mie palle, io mi eccitai ancora di più, cominciai ad andare molto veloce, aurora era in estasi, gemeva come una puttana, andammo avanti un paio di minuti lei urlava di piacere e mi colpiva continuamente i genitali alla fine io venni e le sborrai nella figa, appena lo feci sentii un forte dolore ai genitali, era aurora che stringeva, “come osi venire prima della tua regina?” Disse e mi tiro un altro calcione ai genitali, insomma ormai ero il suo vibratore umano.
scritto il
2024-11-11
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