Schiavo criminale parte 2
di
Voldemort
genere
dominazione
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Dopo avermi calpestato le palle Sofia mi mise dei bracciali e delle cavigliere con campi di forza, questo dispositivo serviva per controllare polsi e caviglie degli schiavi, Sofia mi fece sollevare le braccia e aprire le gambe, poi mi guardò con uno sguardo perverso “ti piaccio eh?” Chiese “mi hai già palpata due volte”aggiunse “sinceramente si sei davvero sexy” dissi, lei mi tiro un calcione alle palle, io rimasi senza fiato, senti un forte dolore allo stomaco, avrei voluto accovacciarmi e aspettare che il dolore passasse ma purtroppo i bracciali e le cavigliere me lo impedivano, devo ammettere che quel calcio fu davvero doloroso, sentivo un forte dolore alla pancia, avevo un forte senso di nausea e mi mancava il fiato, tale colpo mi fece scendere qualche lacrima, “ti divertivi a stuprare le donne eh? Però dopo un semplice calcetto alle palle piangi” disse con tono di sfida “comunque visto che mi trovi figa” disse, detto questo si sollevò la gonna mostrandomi le mutandine (rosa anch’esse), io subito mi eccitai, mi sarei masturbata volentieri ma i bracciali me lo impedivano, “vuoi dare un altra toccata?” Disse, lei disattivo i bracciali e si fece toccare il seno, era morbido e compatto, subito dopo la toccata riattivo i bracciali impedendomi di masturbarmi.
“Ah vorresti venire forse?” Chiese, mi abbasso i pantaloni e comincio a segare, le sue mani erano lisce calde e morbide, io molto eccitato per la toccata cominciai subito a godere, la guardavo, lei era lì sexy, col suo vestitino attillato, mi stava dominando completamente, il che mi fece eccitare ancora di più, “è durissimo” commento lei, comincio a segare più veloce, io impazzivo di piacere l’ unica cosa che pensavo era al piacere che stavo provando, una figa del genere mi stava segando, stavo per venire, “come punizione per avermi palpata ora non puoi sborrare” disse e smise di segarmi “dai ma per favore” chiesi “no non ti farò venire”, continuai a supplicare ma lei mi ignori “hai voluto fare il porco ora non sborri” disse severa, io continuai e supplicare ma alla fine non arrivammo da nessuna parte
Dopo avermi calpestato le palle Sofia mi mise dei bracciali e delle cavigliere con campi di forza, questo dispositivo serviva per controllare polsi e caviglie degli schiavi, Sofia mi fece sollevare le braccia e aprire le gambe, poi mi guardò con uno sguardo perverso “ti piaccio eh?” Chiese “mi hai già palpata due volte”aggiunse “sinceramente si sei davvero sexy” dissi, lei mi tiro un calcione alle palle, io rimasi senza fiato, senti un forte dolore allo stomaco, avrei voluto accovacciarmi e aspettare che il dolore passasse ma purtroppo i bracciali e le cavigliere me lo impedivano, devo ammettere che quel calcio fu davvero doloroso, sentivo un forte dolore alla pancia, avevo un forte senso di nausea e mi mancava il fiato, tale colpo mi fece scendere qualche lacrima, “ti divertivi a stuprare le donne eh? Però dopo un semplice calcetto alle palle piangi” disse con tono di sfida “comunque visto che mi trovi figa” disse, detto questo si sollevò la gonna mostrandomi le mutandine (rosa anch’esse), io subito mi eccitai, mi sarei masturbata volentieri ma i bracciali me lo impedivano, “vuoi dare un altra toccata?” Disse, lei disattivo i bracciali e si fece toccare il seno, era morbido e compatto, subito dopo la toccata riattivo i bracciali impedendomi di masturbarmi.
“Ah vorresti venire forse?” Chiese, mi abbasso i pantaloni e comincio a segare, le sue mani erano lisce calde e morbide, io molto eccitato per la toccata cominciai subito a godere, la guardavo, lei era lì sexy, col suo vestitino attillato, mi stava dominando completamente, il che mi fece eccitare ancora di più, “è durissimo” commento lei, comincio a segare più veloce, io impazzivo di piacere l’ unica cosa che pensavo era al piacere che stavo provando, una figa del genere mi stava segando, stavo per venire, “come punizione per avermi palpata ora non puoi sborrare” disse e smise di segarmi “dai ma per favore” chiesi “no non ti farò venire”, continuai a supplicare ma lei mi ignori “hai voluto fare il porco ora non sborri” disse severa, io continuai e supplicare ma alla fine non arrivammo da nessuna parte
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