Baddie
di
Voldemort
genere
dominazione
Per contatti scrivetemi alla mail tepidecay@gmail.com
Mi chiamo Giulia, ho 21 anni, come sono fisicamente? Lo so che siete già col cazzo in mano che vi segate, voi maschi non vi sapete trattenere nemmeno un minimo, comunque se volete saperlo sono una copia di Anna pepe, ma letteralmente, sono uguale identica e ovviamente pure io sono una baddie, mia madre non lo mai conosciuta, è morta durante il parto, vivo con mio padre.
La storia comincia con io che torno da una serata in discoteca, ero vestita con un vestitino rosa e i tacchi a spillo, torno a casa, apro la porta, “pa sono tornata” dico, nessuna risposta, comincio a guardare in giro, in cucina nulla, in soggiorno nulla, vado al piano di sopra e apro la porta della sua stanza, vedo ciò che non mi sarei mai aspettata.
Mio padre era lì sul letto, completamente nudo, intento a leccare le mie mutande usate mentre si segava, “oh Giulia…” riesce solo a dire, io in silenzio mi paro davanti a lui e gli appoggio il tacco sul pene “ti faccio sesso eh?” Dico sfregando un po’ la scarpa sul suo pene, “uh si tanto figliola” dice lui mentre gode, “però sono tua figlia” gli ricordo e gli schiaccio le palle col tacco, lui geme di dolore, “ah troia” mi insulta dolorante lui, io in tutta risposta gli tirò un calcio alle palle che lo fa piegare in due dal male “che hai detto scusa?”chiedo, vedo una lacrima rigare il suo volto, “oh poverino ti fanno male le palle?” Chiedi con voce malevola, “forse se tu mi trattassi meglio…” suggerii, “ti diverti eh puttanella?” Mi chiese lui, altro calcio, altre lacrime, “la vorresti tutta per te?” Dico alzandomi la minigonna e mostrandogliela, lui si avvicinò per leccarla, io ricompensai questo suo gesto con una ginocchiata sul naso, poi mi abbassai la gonna “ti ho forse detto che potevi toccarla?” Chiesi “no” rispose lui, notai che aveva il cazzo durissimo “che sfigato ti eccita essere picchiato da tua figlia?” Lo interrogo, lui non risponde, “dai voglio essere buona hai i preservativi?” Continuo, lui stupito risponde “si ovvio” “mettitelo” dico avvicinandomi a lui, do una palpata alle sue palle (che intanto si erano gonfiate per i calci) e gliele strizzo con decisione, lui emette un gridolino, poi tira fuori il preservativo e se lo mette, “segati” gli dico al orecchio con voce sensuale, lui senza pensarci due volte comincia a segarsi, i suoi movimenti sono rapidi e decisi, si vede che è eccitato e che vuole sborrare in fretta, “ma che segaiolo” dico compiaciuta, “ti ho fatto eccitare tanto?” Chiedo “assolutamente Giulia” risponde lui “Miss Giulia” lo correggo e gli schiaccio le palle, lui non riuscendo a trattenersi viene nel preservativo, “sei venuto?” Chiedo sarcastica, poi gli sfilo il preservativo, stando attento a non rovesciare nulla “che bel drink” mi complimento, “alzati in piedi” ordino, lui esegue, “ora bevi” aggiungo passandogli il preservativo, “ no ti prego…” non fa in tempo a finire la frase che lo colpisco con un calcio alle palle, “Miss Giulia non posso” secondo calcio, “ma che schifo…” terzo calcio, lo vedo piegato in due con le lacrime agli occhi, mi eccito, un adulto grande e grosso sottomesso così da me? L’idea mi fa diventare un lago, mio padre si riprende e beve il contenuto del preservativo “tutto” ordino, lui beve fino al ultima goccia, “era buono?” Chiedo, in tutta risposta lui si butta ai miei piedi, scoppia a piangere come un bambino, “Giulia basta ti prego perdonami” piagnucola, io presa dal eccitazione troppo forte comincio a masturbarmi, era molto che non ero così eccitata, avere mio padre, grande e grosso, hai miei piedi che supplica, uh ero eccitatissima, comincio a masturbarmi con due dita sempre più veloce, lui alza la testa per guardare, io gliela sbatto contro il pavimento con una pedata, continuo a masturbarmi, avevo sottomesso completamente un uomo, sottomesso al mio volere, mi sentivo una dea e il piacere aumentava sempre di più, non ho mai goduto così tanto, mio padre intanto rimane a terra ormai arreso, aveva vinto io, ora ero la sua regina, la sua nuova dea, sentii di colpo un piacere intenso che invase tutto il mio corpo, mi lasciai cadere sul letto, ero appena venuta
Mi chiamo Giulia, ho 21 anni, come sono fisicamente? Lo so che siete già col cazzo in mano che vi segate, voi maschi non vi sapete trattenere nemmeno un minimo, comunque se volete saperlo sono una copia di Anna pepe, ma letteralmente, sono uguale identica e ovviamente pure io sono una baddie, mia madre non lo mai conosciuta, è morta durante il parto, vivo con mio padre.
La storia comincia con io che torno da una serata in discoteca, ero vestita con un vestitino rosa e i tacchi a spillo, torno a casa, apro la porta, “pa sono tornata” dico, nessuna risposta, comincio a guardare in giro, in cucina nulla, in soggiorno nulla, vado al piano di sopra e apro la porta della sua stanza, vedo ciò che non mi sarei mai aspettata.
Mio padre era lì sul letto, completamente nudo, intento a leccare le mie mutande usate mentre si segava, “oh Giulia…” riesce solo a dire, io in silenzio mi paro davanti a lui e gli appoggio il tacco sul pene “ti faccio sesso eh?” Dico sfregando un po’ la scarpa sul suo pene, “uh si tanto figliola” dice lui mentre gode, “però sono tua figlia” gli ricordo e gli schiaccio le palle col tacco, lui geme di dolore, “ah troia” mi insulta dolorante lui, io in tutta risposta gli tirò un calcio alle palle che lo fa piegare in due dal male “che hai detto scusa?”chiedo, vedo una lacrima rigare il suo volto, “oh poverino ti fanno male le palle?” Chiedi con voce malevola, “forse se tu mi trattassi meglio…” suggerii, “ti diverti eh puttanella?” Mi chiese lui, altro calcio, altre lacrime, “la vorresti tutta per te?” Dico alzandomi la minigonna e mostrandogliela, lui si avvicinò per leccarla, io ricompensai questo suo gesto con una ginocchiata sul naso, poi mi abbassai la gonna “ti ho forse detto che potevi toccarla?” Chiesi “no” rispose lui, notai che aveva il cazzo durissimo “che sfigato ti eccita essere picchiato da tua figlia?” Lo interrogo, lui non risponde, “dai voglio essere buona hai i preservativi?” Continuo, lui stupito risponde “si ovvio” “mettitelo” dico avvicinandomi a lui, do una palpata alle sue palle (che intanto si erano gonfiate per i calci) e gliele strizzo con decisione, lui emette un gridolino, poi tira fuori il preservativo e se lo mette, “segati” gli dico al orecchio con voce sensuale, lui senza pensarci due volte comincia a segarsi, i suoi movimenti sono rapidi e decisi, si vede che è eccitato e che vuole sborrare in fretta, “ma che segaiolo” dico compiaciuta, “ti ho fatto eccitare tanto?” Chiedo “assolutamente Giulia” risponde lui “Miss Giulia” lo correggo e gli schiaccio le palle, lui non riuscendo a trattenersi viene nel preservativo, “sei venuto?” Chiedo sarcastica, poi gli sfilo il preservativo, stando attento a non rovesciare nulla “che bel drink” mi complimento, “alzati in piedi” ordino, lui esegue, “ora bevi” aggiungo passandogli il preservativo, “ no ti prego…” non fa in tempo a finire la frase che lo colpisco con un calcio alle palle, “Miss Giulia non posso” secondo calcio, “ma che schifo…” terzo calcio, lo vedo piegato in due con le lacrime agli occhi, mi eccito, un adulto grande e grosso sottomesso così da me? L’idea mi fa diventare un lago, mio padre si riprende e beve il contenuto del preservativo “tutto” ordino, lui beve fino al ultima goccia, “era buono?” Chiedo, in tutta risposta lui si butta ai miei piedi, scoppia a piangere come un bambino, “Giulia basta ti prego perdonami” piagnucola, io presa dal eccitazione troppo forte comincio a masturbarmi, era molto che non ero così eccitata, avere mio padre, grande e grosso, hai miei piedi che supplica, uh ero eccitatissima, comincio a masturbarmi con due dita sempre più veloce, lui alza la testa per guardare, io gliela sbatto contro il pavimento con una pedata, continuo a masturbarmi, avevo sottomesso completamente un uomo, sottomesso al mio volere, mi sentivo una dea e il piacere aumentava sempre di più, non ho mai goduto così tanto, mio padre intanto rimane a terra ormai arreso, aveva vinto io, ora ero la sua regina, la sua nuova dea, sentii di colpo un piacere intenso che invase tutto il mio corpo, mi lasciai cadere sul letto, ero appena venuta
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