Sorellona parte 3
di
Voldemort
genere
sadomaso
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Comincio il racconto dicendo che nonostante io sia uno sfigato allenarsi e imbottirsi di pasticche da i suoi frutti, ho raggiunto un altezza di 157 cm è un peso di 40 kg inoltre ora il mio pene arriva fino a 10 cm da duro.
Il giorno dopo ciò che successe nel racconto scorso mia sorella venne da me, aveva indosso un vestito nero scollato, per intenderci era questo MISS NOIR Mini Vestito Sexy da Donna S-3XL Abito da Festa Effetto Bagnato Doppia Cerniera Aspetto Pelle Abito Corto Clubwear (copiate e incollate il link sulla barra di ricerca di Amazon per vederlo, il primo risultato è quello giusto) oltre a ciò indossava degli stivali di un nero lucido, vederla così mi eccito subito parecchio, “Ehy ele” la salutai “come stai schiavetto?” chiese “oh bene” la rassicurai, “ti piace il mio outfit?” Chiese avvicinandosi e tastandomi il pacco “oh si sei veramente sexy! Stai per uscire?” Chiesi “no è un regalino per la tua fedeltà” disse “so che ti faccio sesso e che c’è lo hai duro quindi perché non ti seghi?” Le sue parole non mi sembravano vere “davvero posso?” Chiedo immediatamente “sì certo” disse lei.
Mi spogliai subito davanti a lei, “hai ancora il mio intimo di ieri?” Chiede “si” risposi frettolosamente “annusalo mentre ti masturbi” ordino lei, io presi subito l’intimo e mi misi in ginocchio, “posso cominciare?” Chiesi “si” disse e mi diede un calcetto alle palle, nonostante il dolore cominciai subito a segarmi.
Cominciai annusando l’intimo mentre mi masturbavo, annusavo le sue mutandine e la guardavo, mi tornarono in mente i ricordi di lei con quelle mutande addosso mentre mi umiliava, dovevo dire che le mutande avevano propio preso un bel odore, odoravano della sua figa, poi mi ricordai di come si era bagnata e delle macchie create dai suoi umori, cominciai a leccare la parte davanti delle mutande famelicamente, nel mentre mi masturbavo come se non ci fosse un domani, “ti eccito propio eh?” Disse poggiando lo stivale sulle mie palle “ti piaccio come padrona?” Chiese “tu non sei una volgare mistress tu sei una dea” dissi in preda al eccitazione, lei schiaccio le mie palline con forza e io gemetti, “aw che tenero” disse lei, io continuai a masturbarmi nonostante il dolore, le due cose mischiate assieme mi eccitarono ancora di più, poi mi ricordai del reggiseno, cominciai a leccare pure quello immaginandomi i suoi capezzoli al interno, annusai e l’eccitazione divenne troppa, lasciai andare il reggiseno e cominciai a masturbarmi su Elena, guardavo le sue curve messe in mostra dal vestitino, guardai i suoi stivali, poi infine guardai le sue tette messe molto in evidenza dalla scollatura, l’eccitazione mi porto un senso di piacere incredibile comincia a masturbarmi sempre più veloce, stavo per venire sentivo la sborra pronta a uscire dalle mie palline, ero in estasi, purtroppo propio nel momento in cui stavo per far uscire tutto Elena mi mollo un calcio fortissimo alle palle “non venire” mi ordino, io mi accasciai a pancia in giù dal dolore, trattenere l’orgasmo fu un impresa durissima, nel momento in cui ricevetti il calcio stava per uscire, contrassi tutti i muscoli del mio corpo e cercai in tutti i modi di impedire alla sborra di uscire, il dolore alla pancia mi fiaccava e le mie palle erano ormai troppo piene, però con uno sforzo di volontà immenso non feci uscire nemmeno una goccia di sperma, mi gettai subito ai piedi della mia dea, “ti prego fammi venire” supplicai “farò tutto ciò che vuoi” dissi baciandole gli stivali, lei si mise le mani sulle parti basse e si piegò in avanti, “oh ti prego Elena fammi venire” “le mie palline non c’è la fanno più” “ti prego padrona farò tutto ciò che vuoi” mi imito lei fingendo disperazione, “ti prego mia dea farei di tutto” dissi “ok” disse.
andò nella sua stanza, torno da me con uno strap-on di 20cm indosso “ puoi scegliere o accontentarti oppure succhiarmelo e ti farei venire” disse “ ma non è giusto tu mi avevi detto di masturbarmi” le urlai contro, lei mi assesto un altro calcio poderoso, io mi accasciai e cominciai a piangere, “ti ho detto che potevi masturbarti non venire” mi spiego “uhh le mie palle ahh” gemetti in preda alle lacrime, Elena si piegò in due, coprendosi le parti basse “uhhhh le mie palline” “ti prego basta padrona” “ahhh le palle no piano piano sono delicate” mi scherni lei fingendo di soffrire, in quel momento tutto ciò che volevo era venire, le mie palle erano veramente troppo piene, capendo che lei non mi avrebbe fatto venire cominciai a succhiargli lo strap-on con devozione, ero disperato, “brava puttana brava” disse Elena io succhiavo il cazzo di plastica prendendolo tutto in bocca, lei comincio ad eccitarsi, fece finta di godere, poi mi affermo la testa e la accompagno nel gesto di succhiare “uhhh che piacere” gemette lei “ahhh come succhi bene” devo ammettere che sentirla gemere così mi eccitava, anche se sapevo che fingeva il mio cazzo era di marmo, cominciai a succhiare più forte e lei gemette di più, allora comincia a succhiare prendendo tutto il dildo in bocca, Elena fece finta di eccitarsi tantissimo e di venire, devo ammettere che pur sapendo che era tutto finto l’eccitazione fu tremenda, “vuoi venire ora vero?” Chiese col fiatone lei “si ti prego” dissi “mettiti a novanta” ordino lei “cosa?” Chiedi confuso io “lei però mi schiaccio le palle “uhhh” gemetti mentre lei continuava a schiacciare, “m-mi a-a-arrendo” dissi e mi misi a novanta, lei dietro di me comincio subito a incularmi, “uhhhhhhh” gemetti per il dolore del sentire il dildo entrare, lei comincio subito a incularmi aggressivamente “hai mai avuto un orgasmo anale?” Mi chiese Elena “no mai” dissi “beh oggi lo avrai” disse aumentando il ritmo, io gemevo come una vera troia, Elena me lo stava dando molto velocemente e spingeva molto in profondità “se mi vuoi veramente scopare così devi fare” disse infilandomelo tutto nel culo “so che vorresti essere tu a penetrare me vero?” Chiese “si” ammisi, lei fece ancora più forte, io ormai ero in estasi, nonostante non fossi gay venire penetrato da mia sorella mi piaceva da matti “uhhhhhh” gemetti nuovamente “se mi vuoi così tanto pk non provi a prendermi no? Stuprami segaiolo di merda” disse lei quasi urlando, “no non posso, io sono la tua puttana” dissi, lei rise, io gemevo, alla fine in preda al estasi più totale Elena comincio a penetrarmi sempre più velocemente, ovviamente con l’aumento della penetrazione aumentavano anche i miei gemiti, gemevo come una vera cagna, ero completamente sottomesso a lei, stavo venendo inculato da mia sorella, pensai al fatto che essendo donna sarebbe lei quella che dovrebbe essere sottomessa, invece ero io, tutto ciò era una umiliazione enorme, talmente grande che mi fece raggiungere un orgasmo, sentii Elena strizzare le mie palle mentre venivo, sentivo la sborra uscire dalle mie palle, sentivo i muscoli che prima si erano contratti ora rilassarsi, poi sentii il dolore immenso, Elena mi aveva stretto le palle cosi forte renderle una frittata, io mi accasciai a terra di nuovo piangendo, “su su che piangi a fare? Hai visto che ti ho fatto venire?” Disse e se ne andò.
Comincio il racconto dicendo che nonostante io sia uno sfigato allenarsi e imbottirsi di pasticche da i suoi frutti, ho raggiunto un altezza di 157 cm è un peso di 40 kg inoltre ora il mio pene arriva fino a 10 cm da duro.
Il giorno dopo ciò che successe nel racconto scorso mia sorella venne da me, aveva indosso un vestito nero scollato, per intenderci era questo MISS NOIR Mini Vestito Sexy da Donna S-3XL Abito da Festa Effetto Bagnato Doppia Cerniera Aspetto Pelle Abito Corto Clubwear (copiate e incollate il link sulla barra di ricerca di Amazon per vederlo, il primo risultato è quello giusto) oltre a ciò indossava degli stivali di un nero lucido, vederla così mi eccito subito parecchio, “Ehy ele” la salutai “come stai schiavetto?” chiese “oh bene” la rassicurai, “ti piace il mio outfit?” Chiese avvicinandosi e tastandomi il pacco “oh si sei veramente sexy! Stai per uscire?” Chiesi “no è un regalino per la tua fedeltà” disse “so che ti faccio sesso e che c’è lo hai duro quindi perché non ti seghi?” Le sue parole non mi sembravano vere “davvero posso?” Chiedo immediatamente “sì certo” disse lei.
Mi spogliai subito davanti a lei, “hai ancora il mio intimo di ieri?” Chiede “si” risposi frettolosamente “annusalo mentre ti masturbi” ordino lei, io presi subito l’intimo e mi misi in ginocchio, “posso cominciare?” Chiesi “si” disse e mi diede un calcetto alle palle, nonostante il dolore cominciai subito a segarmi.
Cominciai annusando l’intimo mentre mi masturbavo, annusavo le sue mutandine e la guardavo, mi tornarono in mente i ricordi di lei con quelle mutande addosso mentre mi umiliava, dovevo dire che le mutande avevano propio preso un bel odore, odoravano della sua figa, poi mi ricordai di come si era bagnata e delle macchie create dai suoi umori, cominciai a leccare la parte davanti delle mutande famelicamente, nel mentre mi masturbavo come se non ci fosse un domani, “ti eccito propio eh?” Disse poggiando lo stivale sulle mie palle “ti piaccio come padrona?” Chiese “tu non sei una volgare mistress tu sei una dea” dissi in preda al eccitazione, lei schiaccio le mie palline con forza e io gemetti, “aw che tenero” disse lei, io continuai a masturbarmi nonostante il dolore, le due cose mischiate assieme mi eccitarono ancora di più, poi mi ricordai del reggiseno, cominciai a leccare pure quello immaginandomi i suoi capezzoli al interno, annusai e l’eccitazione divenne troppa, lasciai andare il reggiseno e cominciai a masturbarmi su Elena, guardavo le sue curve messe in mostra dal vestitino, guardai i suoi stivali, poi infine guardai le sue tette messe molto in evidenza dalla scollatura, l’eccitazione mi porto un senso di piacere incredibile comincia a masturbarmi sempre più veloce, stavo per venire sentivo la sborra pronta a uscire dalle mie palline, ero in estasi, purtroppo propio nel momento in cui stavo per far uscire tutto Elena mi mollo un calcio fortissimo alle palle “non venire” mi ordino, io mi accasciai a pancia in giù dal dolore, trattenere l’orgasmo fu un impresa durissima, nel momento in cui ricevetti il calcio stava per uscire, contrassi tutti i muscoli del mio corpo e cercai in tutti i modi di impedire alla sborra di uscire, il dolore alla pancia mi fiaccava e le mie palle erano ormai troppo piene, però con uno sforzo di volontà immenso non feci uscire nemmeno una goccia di sperma, mi gettai subito ai piedi della mia dea, “ti prego fammi venire” supplicai “farò tutto ciò che vuoi” dissi baciandole gli stivali, lei si mise le mani sulle parti basse e si piegò in avanti, “oh ti prego Elena fammi venire” “le mie palline non c’è la fanno più” “ti prego padrona farò tutto ciò che vuoi” mi imito lei fingendo disperazione, “ti prego mia dea farei di tutto” dissi “ok” disse.
andò nella sua stanza, torno da me con uno strap-on di 20cm indosso “ puoi scegliere o accontentarti oppure succhiarmelo e ti farei venire” disse “ ma non è giusto tu mi avevi detto di masturbarmi” le urlai contro, lei mi assesto un altro calcio poderoso, io mi accasciai e cominciai a piangere, “ti ho detto che potevi masturbarti non venire” mi spiego “uhh le mie palle ahh” gemetti in preda alle lacrime, Elena si piegò in due, coprendosi le parti basse “uhhhh le mie palline” “ti prego basta padrona” “ahhh le palle no piano piano sono delicate” mi scherni lei fingendo di soffrire, in quel momento tutto ciò che volevo era venire, le mie palle erano veramente troppo piene, capendo che lei non mi avrebbe fatto venire cominciai a succhiargli lo strap-on con devozione, ero disperato, “brava puttana brava” disse Elena io succhiavo il cazzo di plastica prendendolo tutto in bocca, lei comincio ad eccitarsi, fece finta di godere, poi mi affermo la testa e la accompagno nel gesto di succhiare “uhhh che piacere” gemette lei “ahhh come succhi bene” devo ammettere che sentirla gemere così mi eccitava, anche se sapevo che fingeva il mio cazzo era di marmo, cominciai a succhiare più forte e lei gemette di più, allora comincia a succhiare prendendo tutto il dildo in bocca, Elena fece finta di eccitarsi tantissimo e di venire, devo ammettere che pur sapendo che era tutto finto l’eccitazione fu tremenda, “vuoi venire ora vero?” Chiese col fiatone lei “si ti prego” dissi “mettiti a novanta” ordino lei “cosa?” Chiedi confuso io “lei però mi schiaccio le palle “uhhh” gemetti mentre lei continuava a schiacciare, “m-mi a-a-arrendo” dissi e mi misi a novanta, lei dietro di me comincio subito a incularmi, “uhhhhhhh” gemetti per il dolore del sentire il dildo entrare, lei comincio subito a incularmi aggressivamente “hai mai avuto un orgasmo anale?” Mi chiese Elena “no mai” dissi “beh oggi lo avrai” disse aumentando il ritmo, io gemevo come una vera troia, Elena me lo stava dando molto velocemente e spingeva molto in profondità “se mi vuoi veramente scopare così devi fare” disse infilandomelo tutto nel culo “so che vorresti essere tu a penetrare me vero?” Chiese “si” ammisi, lei fece ancora più forte, io ormai ero in estasi, nonostante non fossi gay venire penetrato da mia sorella mi piaceva da matti “uhhhhhh” gemetti nuovamente “se mi vuoi così tanto pk non provi a prendermi no? Stuprami segaiolo di merda” disse lei quasi urlando, “no non posso, io sono la tua puttana” dissi, lei rise, io gemevo, alla fine in preda al estasi più totale Elena comincio a penetrarmi sempre più velocemente, ovviamente con l’aumento della penetrazione aumentavano anche i miei gemiti, gemevo come una vera cagna, ero completamente sottomesso a lei, stavo venendo inculato da mia sorella, pensai al fatto che essendo donna sarebbe lei quella che dovrebbe essere sottomessa, invece ero io, tutto ciò era una umiliazione enorme, talmente grande che mi fece raggiungere un orgasmo, sentii Elena strizzare le mie palle mentre venivo, sentivo la sborra uscire dalle mie palle, sentivo i muscoli che prima si erano contratti ora rilassarsi, poi sentii il dolore immenso, Elena mi aveva stretto le palle cosi forte renderle una frittata, io mi accasciai a terra di nuovo piangendo, “su su che piangi a fare? Hai visto che ti ho fatto venire?” Disse e se ne andò.
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