Il grande sesso maturo e maschio parte seconda
di
Minotauro13
genere
gay
Vi ho lasciato descrivendo l’azione preliminare coi miei due stalloni albanesi. Ero estasiato dal calore della giornata, dai nostri sudori dagli odori e da quella massa di muscoli miei e loro insieme. Al canto dei grilli notturni lontani da tutto e tutti si sentiva schioccare solo la mia lingua sul cazzo enorme di uno dei due mentre l’altro come un giaguaro stava pronto al suo turno.
Mi giro da inginocchiato e infatti vedo sbattermi sul naso l’asta grande e lunga dell’altro. Meno odorosa, più pulita. Ma com una cappella gonfia. Mentre sto mangiando il secondo, il primo mi sbottona i pantaloncini corti e con difficoltà poiché ero in ginocchio me li sfila. Sono in slip. Ce li ho dalla mattina, ho sudato e sono macchiati di piscio, sudore presborra. Non sono una signorina anzi sono un uomo grosso forte e maschio ma a loro va bene così.
Mi sfila anche gli slip e a Questo punto mi da’ uno sberlone sul culo peloso che mi fa saltare. Prendo fiato dalla pompa magna che sto facendo al compare e urlo una bestemmia e un che cazzo fai? Scusa amico mi dice…
A quel punto sento che armeggia con gli attrezzi che tengo in un cofanetto e che avevo messo a disposizione: lubrificante, condom, anelli vari.
Si mette un anello di gomma largo che gli sta da dio. Poi il conDom È largo grande sa di fieno, di terra, di sudore. Mi sto godendo forse i migliori stalloni di sempre. Vedo davanti a me una portaerei pelosa, è lo stomaco del barbuto. Sento dietro di me la forza bruta dell’altro, un gigante.
Parlano in albanese tra loro poi chiedo: cazzo dite? Fatemi capire. Mi dice quello barbuto che il non barbuto è troppo forte, è campione di jujitsu e gli sta quindi dicendo di non esagerare con me. Anche se sono una roccia inutile rovinare il gioco con dolore e esagerata forza.
Ringrazio e tiro però un bestemmione perché subito dopo aver finito questo discorso il toro dietro mi sferza un colpo di cazzo in culo potente. Si è messo il
Condom e mi ha lubrificato ma mi fa male.
Davanti a me il compare si inginocchia e mi pilota la testa dalle palle al cazzo poi all’ombelico dove Lecco e bacio lo stomaco peloso che sa di cavallo, quella puzza sana forte e intensa che mi apre le porte del paradiso…
Intanto piano piano il barbuto mi penetra tutto. Tira un’altra sberla ma meno forte e devo dire che ci sta. Mi piace perfino.
Ho un’erezione enorme. Davanti a me il compare mi accarezza il cazzo e si complimenta: sei grosso e maschio come noi… con la differenza che lo prendi in culo meglio di una donna.
Sono grondante di sudore mio e loro addosso.
Col cazzo in culo che mi stantuffa, l’altro mi passa un goccio di vodka che gira tra tutti e tre.
Si accende una sigaretta, mi fa fare un tiro. Sempre con uno stantuffo in culo che mi sta fottendo.
Ti portiamo in Albania.. mi dicono ti piacerà.. tanti amici come noi… sono in estasi e ubbidisco col corpo a tanta maschia sintonia. Più li sento e poi mi piacciono.
Lo scopatore estrae l’arma e mi offre al compagno che si mette dietro di me con la sigaretta all’angolo della bocca.
Entra lento e rispettoso dopo aver messo il condom.
È meno largo ma è di acciaio.
Sono ormai aperto e pronto.
Inizia a cavalcarmi con una gamba piegata per darsi più spinta.
Stiamo per esplodere. Il mio culo parla, grida un mix di piacere e dolore. Inizio - come mi succede di rado - a “scoreggiare” aria e liquidi. Più mi monta e piu c’è un lago. I suoni forti e inequivocabili dello stantuffo, i colpi mi fanno tremare. Davanti a me il barbuto che mi tiene la testa tra le cosce.
Veniamo…
Il secondo montatore mi dice: tranquillo non ti ho fatto male vero?
Scuoto la testa e grondo sudore.
A terra tutti e tre stravolti.
Mi giro da inginocchiato e infatti vedo sbattermi sul naso l’asta grande e lunga dell’altro. Meno odorosa, più pulita. Ma com una cappella gonfia. Mentre sto mangiando il secondo, il primo mi sbottona i pantaloncini corti e con difficoltà poiché ero in ginocchio me li sfila. Sono in slip. Ce li ho dalla mattina, ho sudato e sono macchiati di piscio, sudore presborra. Non sono una signorina anzi sono un uomo grosso forte e maschio ma a loro va bene così.
Mi sfila anche gli slip e a Questo punto mi da’ uno sberlone sul culo peloso che mi fa saltare. Prendo fiato dalla pompa magna che sto facendo al compare e urlo una bestemmia e un che cazzo fai? Scusa amico mi dice…
A quel punto sento che armeggia con gli attrezzi che tengo in un cofanetto e che avevo messo a disposizione: lubrificante, condom, anelli vari.
Si mette un anello di gomma largo che gli sta da dio. Poi il conDom È largo grande sa di fieno, di terra, di sudore. Mi sto godendo forse i migliori stalloni di sempre. Vedo davanti a me una portaerei pelosa, è lo stomaco del barbuto. Sento dietro di me la forza bruta dell’altro, un gigante.
Parlano in albanese tra loro poi chiedo: cazzo dite? Fatemi capire. Mi dice quello barbuto che il non barbuto è troppo forte, è campione di jujitsu e gli sta quindi dicendo di non esagerare con me. Anche se sono una roccia inutile rovinare il gioco con dolore e esagerata forza.
Ringrazio e tiro però un bestemmione perché subito dopo aver finito questo discorso il toro dietro mi sferza un colpo di cazzo in culo potente. Si è messo il
Condom e mi ha lubrificato ma mi fa male.
Davanti a me il compare si inginocchia e mi pilota la testa dalle palle al cazzo poi all’ombelico dove Lecco e bacio lo stomaco peloso che sa di cavallo, quella puzza sana forte e intensa che mi apre le porte del paradiso…
Intanto piano piano il barbuto mi penetra tutto. Tira un’altra sberla ma meno forte e devo dire che ci sta. Mi piace perfino.
Ho un’erezione enorme. Davanti a me il compare mi accarezza il cazzo e si complimenta: sei grosso e maschio come noi… con la differenza che lo prendi in culo meglio di una donna.
Sono grondante di sudore mio e loro addosso.
Col cazzo in culo che mi stantuffa, l’altro mi passa un goccio di vodka che gira tra tutti e tre.
Si accende una sigaretta, mi fa fare un tiro. Sempre con uno stantuffo in culo che mi sta fottendo.
Ti portiamo in Albania.. mi dicono ti piacerà.. tanti amici come noi… sono in estasi e ubbidisco col corpo a tanta maschia sintonia. Più li sento e poi mi piacciono.
Lo scopatore estrae l’arma e mi offre al compagno che si mette dietro di me con la sigaretta all’angolo della bocca.
Entra lento e rispettoso dopo aver messo il condom.
È meno largo ma è di acciaio.
Sono ormai aperto e pronto.
Inizia a cavalcarmi con una gamba piegata per darsi più spinta.
Stiamo per esplodere. Il mio culo parla, grida un mix di piacere e dolore. Inizio - come mi succede di rado - a “scoreggiare” aria e liquidi. Più mi monta e piu c’è un lago. I suoni forti e inequivocabili dello stantuffo, i colpi mi fanno tremare. Davanti a me il barbuto che mi tiene la testa tra le cosce.
Veniamo…
Il secondo montatore mi dice: tranquillo non ti ho fatto male vero?
Scuoto la testa e grondo sudore.
A terra tutti e tre stravolti.
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