La pillola

di
genere
tradimenti

Stà di fatto che con tutta la mia buona volontà, non riesco ad avere un vero rapporto sessuale con mia moglie, è più forte di mè, o non diventa duro, ho vengo appena la tocco, certamente essere omosessuale non aiuta.
Non ho mai nascosto a Gabriella, sin dal fidanzamento, che ero gay, ho sempre amato il cazzo, sin da giovanissima, essere posseduta da un uomo, è la mia ragione di vita, travestirmi e comportarmi da femmina la mia natura.
Ho succhiato una miriade di cazzi, e bevuto litri di sperma, il mio culo ha visto cazzi di tutte le razze dimensioni e lunghezza.
Poi il matrimonio, preceduto da un velocissimo fidanzamento, matrimonio di comodo sia per mè che per lei, e poi, lei era stupenda, una vera donna, e a mè non dispiaceva averla accanto, anche se gli accordi erano precisi, ognuno la sua vita.
Vivevamo in una villetta a due piani, io sotto e lei sopra, due camere separate e incontri separati, ogni tanto dormivamo nello stesso letto.
Così un giorno mi ha detto che voleva un figlio, e che visto che ero il marito, mi dava la possibilità di provare a metterla incinta.
Aveva sospeso la pillola da alcuni mesi, e ora mi dava la possibilità, per un mese di tentare, alla fine, sarebbe andata a letto con più maschi possibile, e io avrei dovuto accompagnarla.
Tentai, ma con scarso successo, non mi diventava duro, ormai ero impotente, la mia femminilità aveva compromesso il mio stato di maschio, il mio sperma era veramente poco e compromesso, così, dopo la prima settimana dissi a Gabriella che era inutile tentare, e che sarei stata a sua disposizione, nell'aiutarla a concepire con estranei, a condizione, che la mia presenza fosse al femminile, con la consapevolezza che sapessero che ero il marito.
La cosa ebbe successo, ci presentavamo nei motel, o a casa del fortunato, o a casa nostra, e il fato che il marito frocio travestito assistesse alla monta della moglie, li rendeva più maiali, gli insulti che ricevevo erano pazzeschi, e mi eccitavano, al punto di sborrare senza toccarmi nelle mutandine.
Per sei mesi, una sera sì e una nò, Gabriella si faceva scopare da uno sconosciuto, o da un collega, o da un mio amico, ormai, i nostriconoscenti sapevano che ero omosessuale, e alcuni di loro si fecero avanti con mè, e ne fui felice, spesso scopavamo nello stesso letto con i maschi di turno, ci tenevamo per mano, mentre ci sfondavano.
E poi finalmente rimase gravida, il padre non sapemmo mai che fosse, lo riconobbi come mio, e al parto assistetti vestita con gonna e camicetta, e tacchi a spillo, un padre veramente strano.
Inutile dire che nei mesi in qui era gravida, Gabriella, non risparmiò nel il suo culo ne la sua figa, la gravidanza la rese più troia che mai, e nell'ultimo mese, iniziò a frequentare uomini arabi e di colore.
Cosa continuò pochi mesi dal parto, a casa nostra andavano e venivano marocchini, tunisini, ragazzi di colore, a volte trè o quattro per volta, la vedevo impalata su due cazzi enormi, uno in culo, l'altro in figa, mentre ne succhiava un terzo, e devo dire che la mia parte l'ho avuta, specialmente con i tunisini, quando sapevano che ero un frocio travestito, mi inculavano di gusto, a turno, mi sfondavano.
Arrivammo al punto che rimanevano a dormire e a mangiare a casa, Gabriella andava al lavoro, e al rientro, la spogliavano in sala, e la portavano in camera dove la scopavano fino a tarda notte.
Rimase gravida per la seconda volta, e nacque una bambina stupenda, dai lineamenti arabi, e europei, poi fù la volta dei paesi dell'est, rumeni, bulgari, ecc, uomini molto possenti, e un tantino violenti, decisi, la portavano in giro nuda, la facevano scopare dagli amici, e spesso portavano anche mè, e devo dire che mi hanno ben ben scopata.
Ci donarono un maschietto, bello e in forza.
Poi ci calmammo per un pò di mesi, io ero rotta, e lei esausta, e così, rimanemmo nel letto io e lei, e una sera, che avevo il cazzo duro, scopammo, fù la prima volta che succedeva, rimase duro fino alla sborrata finale, e la cosa si ripetè altre volte, e devo dire che non fù una brutta esperiena, e così arrivò il quarto figlio, mio stranamente, nacque un bambino bellissimo, quasi femminile, e col passare degli anni, dove continuammo a divertirci con altri maschi, i figli crescevano, e quando l'ultimo fù grande, capimmo che era gay, tutto suo padre disse Gabriella, lo scoprimmo un pomeriggio al nostro rientro, era in camera sua con addosso deoi miei indumenti, mentre un amico lo stava inculando alla grande, li vedemmo io e Gabriella, non fecero una piega, continuarono, e poi lui si rivestì, ci salutò e andò via.
Io andai da lui, no per rimproverarlo, anzi, era la sua natura, mi prese per mano, e andammo in bagno, dove nudi lo aiutai a lavarsi, si inginocchiò, e mi fece un pompino da urlo, poi mi girai e mi feci scopare da mio figlio.
Spesso dormiamo insieme, e sempre trav, di giorno e di sera.
Ora sono anziana, e ogni tanto viene a trovarci con suo marito, sono una bella coppia, e per prima cosa, mi succhia il cazzo, e poi mi inculano tutte e due, davanti a mia moglie, che osserva felice.
scritto il
2023-09-14
2 . 5 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.