Attrazioni fatali in alta quota - 2

di
genere
etero

Questo racconto prosegue quanto descritto in "Attrazioni fatali in alta quota", che descrive l'incontro in aereo dei due protagonisti.

Il taxi si muove nella notte scura in una città che non conosco poi così bene. Sto arrivando in un quartiere che non ho mai visitato. Emozione e paura crescono dentro di me. Da un lato una forte percezione di pericolo e un conseguente innalzamento dell'istinto di sopravvivenza. Dall'altro un desiderio animale che mi pervade. Nessuno sa che sono qui. Scrivo alla mia amica. "Se mi dovesse succedere qualcosa, sappi che sono qui con lui. E' una pazzia, lo so. Ma non sono riuscita a dirgli di no".
Arrivo, scendo. Tremo. E' la temperatura che è scesa. Forse. O forse no. Gli scrivo che sono davanti al suo hotel. Lui mi risponde che è in zona. Sta arrivando. Lo vedo, dopo pochi minuti. Mi avvicino a lui. Non proferisco parola. Lo bacio, a lungo, intensamente. "Stringimi" gli dico. Voglio sentirlo vicino. Mi piace come mi bacia, mi piace il suo sapore, e poi è come se ci fossimo già conosciuti. La sua lingua si muove sicura e sensuale dentro la mia bocca.
Saliamo nella sua stanza, quasi senza parlare. Mi tolgo il soprabito. Mi avvicino a lui. "Spogliami" gli dico, avvicinandomi a lui. Lui si avvicina e abbassa la zip. Il vestito scivola per terra. Rimango in piedi di fronte a lui. "Allora, quello che hai visto prima, dal vivo com'è?" Non mi risponde. Mi sorride. Con gli occhi, oltre che con la bocca. Mi guarda il completo intimo, mi fa girare. Mi sfiora il seno, mi appoggia le mani sulle mammelle e stringe. Lo guardo. Ho voglia di lui...Ho voglia di baciarlo ancora. Ci spostiamo sul letto, gli chiedo di stendersi a pancia in su e comincio a scoprirlo. Mi piace esplorare il corpo del mio partner, vedere le sue reazioni agli stimoli delle mie mani, del mio corpo e della mia bocca su di lui. Lo guardo sempre negli occhi. Mi piace da impazzire vedere l'eccitamento salire dal ventre alle papille, assaporare la contrazione del muscolo oculare e osservare le smorfie della bocca.
Lo bacio sul petto. Mi abbasso il reggiseno. Gli faccio prendere in bocca i miei capezzoli. Voglio sentire i denti che mi sfiorano... E' molto passionale, lo sento che mi desidera e la mia schiena vibra, fino in fondo. Scendo e vedo che la sua asta non sta più nei boxer. Lo massaggio da sopra, seduta su di lui. Sono già bagnata ma mi piace degustare il vino con calma... Abbasso i boxer e avvicino il seno. Inserisco il suo cazzo tra le mie mammelle e lo accarezzo, lo massaggio e avvicino le labbra, sfiorandolo. Mi piace l'espressione del suo viso mentre lo faccio. Mi piace provocarlo. Mi piace avvicinare le mie labbra al glande. Leccarlo, sfiorandolo, stimolare il frenulo che lo tiene legato... mi piace infilare la lingua dentro al meato urinario - che io chiamo buchino. E poi ingoiarlo, improvvisamente, fino in fondo, togliendo il respiro. E' un gioco che mi piace molto, perchè vedo la vascolarizzazione del membro che cresce e cresce. E la cappella diventa sempre più lucida e piena della mia saliva. Adesso ho voglia di essere scopata. Mi giro e lui sale sopra di me. Ha una carica erotica incredibile e mi fa impazzire. Una cavalcata alla massima velocità che ti fa entrare in un altro mondo e sentire lo sbattere dei due corpi, uno contro l'altro, uno dentro l'altro, fino all'ultima derivazione nervosa. Veniamo quasi insieme. E ridiamo. Sei ore prima non sapevamo nemmeno il nome l'uno dell'altra e ora ci troviamo a farci godere l'un l'altra come se non ci fosse un domani.
Mi è piaciuto questo incontro, nella gabbia del leone. Mi è piaciuto davvero tanto. Una intimità e complicità non frequenti.
Sarà il vino della cena, il fresco della città, sarà lui, ma mi torna la voglia in un intervallo di tempo in cui altri partner non si sarebbero nemmeno alzati dal letto.
E lui invece ha ancora voglia di giocare con me, mi fa divertire con il suo cazzo, stuzzica il mio seno. Non so nemmeno più quante volte ci siamo girati nel letto, ma so che la seconda volta è stata ancora meglio della prima...
Lui è molto stanco, la sua giornata di lavoro non è stata piacevole e ormai si è fatto molto tardi. Mi spiace dover andare, ma anche il giorno dopo ho una serie di incontri. E mentre penso di prendere il taxi e tornare nel mio hotel, ci guardiamo negli occhi e tra un bacio, una carezza e una risata, ricominciamo. Non ci credo...La mia vagina è molto estensibile ed è allenata, ma i nervi e le membrane mucose tremano. Tremano per il desiderio di averlo ancora dentro e per la paura... Mi sta divaricando ancora le gambe. Non ci posso credere...L'ultimo orgasmo è pazzesco, forse il più sentito, il più lento, il più bello. Le pareti vaginali mi bruciano un po'. Ma non provo dolore, mi sento bene come non mi sentivo da molto tempo. Mi faccio una doccia al volo, mi rivesto e scendo a prendere il taxi per tornare nel mio hotel. Mi arriva un suo messaggio per sapere se sono rientrata tutto bene. Arrivo in stanza e tento di addormentarmi ma l'adrenalina mi impedisce di addormentarmi. Vivo e rivivo quella serata per altre dieci volte. E mi sveglio alle 8 senza slip, con il suo odore addosso e ancora voglia di lui...
scritto il
2023-09-22
1 . 8 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.