Come tutto ebbe inizio 2
di
Taita4
genere
dominazione
I giorni passavano lenti senza che Taita mandasse nessun messaggio, la giovane Lostris iniziava piena di mille dubbi a farsi tante domande, forse lui non aveva apprezzato, forse era rimasto deluso eppure si era resa disponibile, pronta, desiderosa, ci sono sempre mille dubbi nella testa di una donna a prescindere dalla sua età ed uno di questi che rimbomba soprattutto dopo un rapporto è forse non sono all’altezza, forse non sono attraente, forse ..forse… forse.. Ma il gioco del sesso è fatto di mille sfumature e il suo non farsi sentire, non chiamare, non mandare messaggi era solamente la sua strategia per rendere l’attesa desiderio, per far si che il desiderio si trasformasse in assoluta disponibilità, giocava con la sua testa e lo sapeva era quello che voleva, più lunga e l’agonia erotica più intenso sarà l’incontro il vero primo incontro.
- Ciao Lostris vieni da me venerdì pomeriggio alle 17.00.
Laconico il suo messaggio e quando Lostris lo legge e rilegge sul display del suo smartphone un senso di appagamento, tremolio alle gambe, eccitazione che parte dalla pancia si impossessa di lei, trema mentre risponde con un semplice
- Si Padrone.
Si padrone? Si rende conto dopo aver spedito la risposta di cosa ha scritto, ma perché l’istinto le ha fatto scrivere quella risposta? Non può più cancellare il messaggio lui lo ha letto ma non ha risposto.
Come la volta precedente Lostris arriva in anticipo, a differenza della prima volta ha scelto un look più sensuale, gonnellina a pieghe sopra il ginocchio, parigine bianche, ed una camicetta bianca, sotto della lingerie abbinata nera con ricami bianchi, niente pizzi minimal ma sensuale come è lei, ha legato i capelli si è fatta due trecce cosi da avere quell’aria da liceale che tanto le piace e piace, spera che Taita apprezzi e le dica qualcosa. E’ eccitata sa bene che questa ci sarà qualcosa ma non immagina cosa, in questi giorni passati dal primo incontro ha fantasticato moltissimo, si è toccata, si è masturbata immaginando sognando amplessi focosi con il suo “Padrone”, presa in tutti modi, posseduta. 16.59 suona al citofono e come l’altra volta si apre senza che nessuno risponda, conosce la strada sa del frescore che l’avvolgerà appena entrata in quell’androne, non è solo la corrente che viene su dalla cantina è un ‘aria diversa, un universo in penombra che le si palesa davanti agli occhi e nella mente quando chiude alle sue spalle il vecchio portone il legno, sale le scale con passo felpato quasi galleggiando sull’aria, è eccitata la ragazza sente umido tra le gambe, sente il cuore in gola, i capezzoli come chiodi ma le gambe questa volta non tremano, fremono.
- Ciao Taita
- Ciao Lostris puntuale come sempre
Lostris ha chiuso la porta dietro di se e dopo aver percorso il piccolo corridoio entra nel salone della sua casa, lui è li che guarda la finestra boccheggiando una sigaretta, è completamente nudo e le da le spalle, la ragazza sorride la cosa la eccita ancora di più, certo non si aspettava di trovarlo cosi, ma sta imparando a non sorprendersi troppo quest’uomo è strano e misterioso e forse è questo che lo attrae, non è un adone anzi probabilmente incrociandolo per strada non lo degnerebbe di uno sguardo, sarebbe un anonimo signore di mezza età come tanti, ma l’universo della lussuria ha combinato uno dei suoi scherzi e lei lo ha prima incontrato nella testa e si è lasciata sedurre.
- Sei molto carina oggi Lostris
- Grazie Padrone
- Bene vedo che stai capendo pian piano
- Si Padrone
Le risposte le escono automatiche dalla bocca e l’istinto porta Lostris a chiamarlo così, ed un secondo dopo quando nella sua testa fa eco quello che ha detto si chiede perché, ma le piace chiamarlo Padrone, la eccita sentirsi a lui sottomessa almeno con le frasi per ora.
Taita la guarda e spegnendo la sigaretta si avvicina a lei, accarezza le trecce, lui ama i capelli lunghi e setosi lo eccitano.
- Togli le mutandine Lostris e dammele.
Lostris lo fissa negli occhi per un attimo poi non riesce a reggere il suo sguardo, cosi abbassa il suo, non è imbarazzata si trova di fronte ad un uomo nudo che gli sta ordinando di levarsi le mutandine, lo fa, lentamente, le fa scivolare lungo le sue lunghe e affusolate gambe, poi solleva prima uno poi l’altro piede per sfilarle e gliele porge.
Sorridendo Taita le prende con la mano sx mentre con la destra le accarezza il viso ed il contorno delle labbra, le porta al suo naso, le annusa.
- Sei bagnata vero?
- Si Padrone
- Bene ora girati e poggia le mani ai braccioli della poltrona.
Un fremito lungo tutto il corpo di Lostris, lo fa si gira, poggia le mani sui braccioli e porge il suo corpo all’uomo, Taita si avvicina le solleva la gonnellina, ammira quelle natiche bianche con ancora il segno del costume da bagno e del sole che la ragazza ha preso, le accarezza, lei sente la sua mano, calda, sicura, possente, sfiorarle la pelle e sente grondare umori di piacere tra le sue gambe, chiude gli occhi, si morde un labbro, vorrebbe strapparsi i vestiti di dosso che paiono bruciarle la pelle. Taita la accarezza, prendendo il suo membro con la mano sfiora le sue grandi labbra, gonfie di passione e di voglia, gioca con lei, le fa sentire il suo ardore, il suo desiderio, il grosso glande accarezza le grandi labbra e gode nel vedere questo fiore schiudersi lentamente, non affonda, sfiora, accarezza, percorre lento ogni millimetro di quel paradiso, rotea su di lei, assapora, lei spinge il bacino all’indietro vorrebbe ora sentirsi presa, riempire quel vuoto che da giorni le sovrasta i pensieri, vorrebbe la carne nella carne, mugola, sculetta, si offre, ma lui no, non ancora, vuol giocare con lei, vuol portare il suo piacere all’estremo, gocce di piacere scivolano dalle sue gambe e bagnano le parigine, gocce di piacere riempiono la testa della ragazza, quel limbo tra il prima e il dopo che non viene riempito, l’attesa del piacere da più piacere del piacere stesso.
- Ora siediti sulla poltrona Lostris
- Si subito Padrone
- Brava adesso metti le gambe sui braccioli
E’ li oscenamente offerta a gambe aperte, nuda, il suo fiore fresco completamente depilato alla mercè dell’uomo, la camicetta sbottonata, chiude gli occhi si accarezza le cosce, poi vede l’uomo inginocchiarsi ai suoi piedi, avvicinare il volto alle sue gambe, estasiato ed eccitato Taita accarezza la ragazza, con una mano schiude quello scrigno dei desideri, pulsa di vita propria, bagnata, rosea, fresca, dal profumo intenso, e quando la sua lingua tintilla come un martelletto il clitoride un gemito di piacere echeggia per la stanza, instancabile percorre sfiorando ogni angolo di quella giovane vulva con la sua lingua, succhia i suoi umori, morde le grandi labbra con le sue, martella e intrufola la sua lingua, lei gode senza timori, spudoratamente il suo piacere, apre il più possibile le gambe, solleva più volte il corpo dalla poltrona per guardare questo sconosciuto che le sta regalando piacere, ricade come svenuta all’indietro, lascia che il mondo le giri intorno in una danza sfrenata di lussuria, spinge la testa dell’uomo dentro di se, spinge il bacino in avanti e poco dopo quando chiudendo gli occhi un bagliore bianco accecante invade la sua mente con il corpo che da spasmi incontrollabili gode di un orgasmo intenso, lungo che abbatte ogni sua volontà e la lascia in uno stato di coma di piacere per molti minuti quasi svenuta. Cosa ce di più bello ed eccitante di vedere una donna avvolta da un orgasmo? Cosa ce di più erotico di una donna che viaggia in un universo tutto suo in quei momenti, cosa ce di più afrodisiaco del profumo dell’orgasmo di una donna? Nulla pensa l’uomo mentre in piedi davanti a lei con le labbra ed il viso pieno degli umori di Lostris la ammira eccitato, con il fiato corto ma con la consapevolezza del piacere provato dando piacere.
- Padrone….grrazieee
Le timide parole della ragazza quando riapre gli occhi con il viso beato di chi è stato nel paradiso dei sensi e poi è ritornato, lui si avvicina a lei con il membro duro e gonfio, lei lo guarda scivolando dalla poltrona davanti a lui, Taita le mette un cuscino per terra non vuole che la ninfetta si faccia male alle ginocchia mentre come fosse in preghiera di lussuria accarezza il suo membro, non servono parole lei sa già cosa vuole fare, lo ha desiderato accarezzare con la bocca il suo cazzo, la sua lingua forse inesperta ma decisa accarezza lenta il membro dell’uomo, non lo tocca con le mani, le sue labbra a ventosa si impossessano del suo glande, trastulla la sua lingua, succhiano le sue gode, ingoia la sua bocca, lui la guarda eccitato, gode di questo trattamento, ascolta come musica i suoni della bocca della ragazza mentre succhia il suo membro, sono i suoni del sesso, i suoni che preferisce. Adesso la solleva lentamente prendendola dalle braccia, lei non vorrebbe lasciare quello scettro del piacere dalla bocca, quasi protesta, protesta che cessa quando lui la bacia e intreccia la sua lingua con quella di Lostris assaporandone il sapore forte e deciso del suo cazzo dalla bocca di lei. La fa girare di nuovo facendole poggiare le mani sui braccioli della poltrona, lei inarca la schiena è pronta, desiderosa, bagnata, questa volta lui non indugia, non fa soffrire di piacere ma tenendola per i fianchi lentamente affonda dentro di lei. Mugolii di piacere un lento incedere sempre più frenetico Taita sta scopando Lostris con tale passione e ardore che dalla bocca aperta della ragazza non esce nessun suono nessuna parola, le manca quasi il fiato sentendo questo membro durissimo e grosso accarezzare le sue pareti interne, riempire quel vuoto che non è solo carne dentro carne, ma è passione e lussuria.
Dopo diversi orgasmi di lei dettati anche dal ritmo prima lento, poi intenso e poi ancora lento dell’uomo, lui sente di non poter andare oltre, lei lo capisce sente come pulsa il suo membro dentro di lei, sente che l’uomo non può resistere oltre, si sfila si gira e masturbandolo con forza quasi a staccare per portarselo via il membro dell’uomo si piega e inginocchia ancora una volta, apre la bocca tira fuori la lingua lo guarda negli occhi e lo fa esplodere in un grande orgasmo, fiotti si sperma sugli occhi, sui capelli, sulla sua lingua nella sua bocca, assapora il frutto del maschio avida e assetata, deglutisce, lecca, succhia lasciando che il membro di lui si afflosci tra le sue mani, si siede per terra nuda e piena dei suoi umori, lo guarda mentre lui rosso in viso, sudato, svuotato della sua potenza con le gambe che a malapena lo reggono si siede sulla poltrona. Come una gattina in calore si avvicina all’uomo lasciandosi accarezzare ai suoi piedi, abbracciando la sua gamba accarezzandola.
- Sono stata brava Padrone?
- Ricordati Lostris non si chiede mai se sei stata brava o se ti è piaciuto, questo lo si percepisce.
- Allora ho percepito che sono stata brava Padrone.
Lui sorride non le risponde e l’accarezza guardando il corpo di questa giovane donna, guardando la sua anima.
- Resterai con me per tutto il week end, voglio amarti ancora in mille modi diversi Lostris.
- Si Padrone tutto quello che vuoi.
E cosi per un tempo indefinito i due restarono cosi.
- Ciao Lostris vieni da me venerdì pomeriggio alle 17.00.
Laconico il suo messaggio e quando Lostris lo legge e rilegge sul display del suo smartphone un senso di appagamento, tremolio alle gambe, eccitazione che parte dalla pancia si impossessa di lei, trema mentre risponde con un semplice
- Si Padrone.
Si padrone? Si rende conto dopo aver spedito la risposta di cosa ha scritto, ma perché l’istinto le ha fatto scrivere quella risposta? Non può più cancellare il messaggio lui lo ha letto ma non ha risposto.
Come la volta precedente Lostris arriva in anticipo, a differenza della prima volta ha scelto un look più sensuale, gonnellina a pieghe sopra il ginocchio, parigine bianche, ed una camicetta bianca, sotto della lingerie abbinata nera con ricami bianchi, niente pizzi minimal ma sensuale come è lei, ha legato i capelli si è fatta due trecce cosi da avere quell’aria da liceale che tanto le piace e piace, spera che Taita apprezzi e le dica qualcosa. E’ eccitata sa bene che questa ci sarà qualcosa ma non immagina cosa, in questi giorni passati dal primo incontro ha fantasticato moltissimo, si è toccata, si è masturbata immaginando sognando amplessi focosi con il suo “Padrone”, presa in tutti modi, posseduta. 16.59 suona al citofono e come l’altra volta si apre senza che nessuno risponda, conosce la strada sa del frescore che l’avvolgerà appena entrata in quell’androne, non è solo la corrente che viene su dalla cantina è un ‘aria diversa, un universo in penombra che le si palesa davanti agli occhi e nella mente quando chiude alle sue spalle il vecchio portone il legno, sale le scale con passo felpato quasi galleggiando sull’aria, è eccitata la ragazza sente umido tra le gambe, sente il cuore in gola, i capezzoli come chiodi ma le gambe questa volta non tremano, fremono.
- Ciao Taita
- Ciao Lostris puntuale come sempre
Lostris ha chiuso la porta dietro di se e dopo aver percorso il piccolo corridoio entra nel salone della sua casa, lui è li che guarda la finestra boccheggiando una sigaretta, è completamente nudo e le da le spalle, la ragazza sorride la cosa la eccita ancora di più, certo non si aspettava di trovarlo cosi, ma sta imparando a non sorprendersi troppo quest’uomo è strano e misterioso e forse è questo che lo attrae, non è un adone anzi probabilmente incrociandolo per strada non lo degnerebbe di uno sguardo, sarebbe un anonimo signore di mezza età come tanti, ma l’universo della lussuria ha combinato uno dei suoi scherzi e lei lo ha prima incontrato nella testa e si è lasciata sedurre.
- Sei molto carina oggi Lostris
- Grazie Padrone
- Bene vedo che stai capendo pian piano
- Si Padrone
Le risposte le escono automatiche dalla bocca e l’istinto porta Lostris a chiamarlo così, ed un secondo dopo quando nella sua testa fa eco quello che ha detto si chiede perché, ma le piace chiamarlo Padrone, la eccita sentirsi a lui sottomessa almeno con le frasi per ora.
Taita la guarda e spegnendo la sigaretta si avvicina a lei, accarezza le trecce, lui ama i capelli lunghi e setosi lo eccitano.
- Togli le mutandine Lostris e dammele.
Lostris lo fissa negli occhi per un attimo poi non riesce a reggere il suo sguardo, cosi abbassa il suo, non è imbarazzata si trova di fronte ad un uomo nudo che gli sta ordinando di levarsi le mutandine, lo fa, lentamente, le fa scivolare lungo le sue lunghe e affusolate gambe, poi solleva prima uno poi l’altro piede per sfilarle e gliele porge.
Sorridendo Taita le prende con la mano sx mentre con la destra le accarezza il viso ed il contorno delle labbra, le porta al suo naso, le annusa.
- Sei bagnata vero?
- Si Padrone
- Bene ora girati e poggia le mani ai braccioli della poltrona.
Un fremito lungo tutto il corpo di Lostris, lo fa si gira, poggia le mani sui braccioli e porge il suo corpo all’uomo, Taita si avvicina le solleva la gonnellina, ammira quelle natiche bianche con ancora il segno del costume da bagno e del sole che la ragazza ha preso, le accarezza, lei sente la sua mano, calda, sicura, possente, sfiorarle la pelle e sente grondare umori di piacere tra le sue gambe, chiude gli occhi, si morde un labbro, vorrebbe strapparsi i vestiti di dosso che paiono bruciarle la pelle. Taita la accarezza, prendendo il suo membro con la mano sfiora le sue grandi labbra, gonfie di passione e di voglia, gioca con lei, le fa sentire il suo ardore, il suo desiderio, il grosso glande accarezza le grandi labbra e gode nel vedere questo fiore schiudersi lentamente, non affonda, sfiora, accarezza, percorre lento ogni millimetro di quel paradiso, rotea su di lei, assapora, lei spinge il bacino all’indietro vorrebbe ora sentirsi presa, riempire quel vuoto che da giorni le sovrasta i pensieri, vorrebbe la carne nella carne, mugola, sculetta, si offre, ma lui no, non ancora, vuol giocare con lei, vuol portare il suo piacere all’estremo, gocce di piacere scivolano dalle sue gambe e bagnano le parigine, gocce di piacere riempiono la testa della ragazza, quel limbo tra il prima e il dopo che non viene riempito, l’attesa del piacere da più piacere del piacere stesso.
- Ora siediti sulla poltrona Lostris
- Si subito Padrone
- Brava adesso metti le gambe sui braccioli
E’ li oscenamente offerta a gambe aperte, nuda, il suo fiore fresco completamente depilato alla mercè dell’uomo, la camicetta sbottonata, chiude gli occhi si accarezza le cosce, poi vede l’uomo inginocchiarsi ai suoi piedi, avvicinare il volto alle sue gambe, estasiato ed eccitato Taita accarezza la ragazza, con una mano schiude quello scrigno dei desideri, pulsa di vita propria, bagnata, rosea, fresca, dal profumo intenso, e quando la sua lingua tintilla come un martelletto il clitoride un gemito di piacere echeggia per la stanza, instancabile percorre sfiorando ogni angolo di quella giovane vulva con la sua lingua, succhia i suoi umori, morde le grandi labbra con le sue, martella e intrufola la sua lingua, lei gode senza timori, spudoratamente il suo piacere, apre il più possibile le gambe, solleva più volte il corpo dalla poltrona per guardare questo sconosciuto che le sta regalando piacere, ricade come svenuta all’indietro, lascia che il mondo le giri intorno in una danza sfrenata di lussuria, spinge la testa dell’uomo dentro di se, spinge il bacino in avanti e poco dopo quando chiudendo gli occhi un bagliore bianco accecante invade la sua mente con il corpo che da spasmi incontrollabili gode di un orgasmo intenso, lungo che abbatte ogni sua volontà e la lascia in uno stato di coma di piacere per molti minuti quasi svenuta. Cosa ce di più bello ed eccitante di vedere una donna avvolta da un orgasmo? Cosa ce di più erotico di una donna che viaggia in un universo tutto suo in quei momenti, cosa ce di più afrodisiaco del profumo dell’orgasmo di una donna? Nulla pensa l’uomo mentre in piedi davanti a lei con le labbra ed il viso pieno degli umori di Lostris la ammira eccitato, con il fiato corto ma con la consapevolezza del piacere provato dando piacere.
- Padrone….grrazieee
Le timide parole della ragazza quando riapre gli occhi con il viso beato di chi è stato nel paradiso dei sensi e poi è ritornato, lui si avvicina a lei con il membro duro e gonfio, lei lo guarda scivolando dalla poltrona davanti a lui, Taita le mette un cuscino per terra non vuole che la ninfetta si faccia male alle ginocchia mentre come fosse in preghiera di lussuria accarezza il suo membro, non servono parole lei sa già cosa vuole fare, lo ha desiderato accarezzare con la bocca il suo cazzo, la sua lingua forse inesperta ma decisa accarezza lenta il membro dell’uomo, non lo tocca con le mani, le sue labbra a ventosa si impossessano del suo glande, trastulla la sua lingua, succhiano le sue gode, ingoia la sua bocca, lui la guarda eccitato, gode di questo trattamento, ascolta come musica i suoni della bocca della ragazza mentre succhia il suo membro, sono i suoni del sesso, i suoni che preferisce. Adesso la solleva lentamente prendendola dalle braccia, lei non vorrebbe lasciare quello scettro del piacere dalla bocca, quasi protesta, protesta che cessa quando lui la bacia e intreccia la sua lingua con quella di Lostris assaporandone il sapore forte e deciso del suo cazzo dalla bocca di lei. La fa girare di nuovo facendole poggiare le mani sui braccioli della poltrona, lei inarca la schiena è pronta, desiderosa, bagnata, questa volta lui non indugia, non fa soffrire di piacere ma tenendola per i fianchi lentamente affonda dentro di lei. Mugolii di piacere un lento incedere sempre più frenetico Taita sta scopando Lostris con tale passione e ardore che dalla bocca aperta della ragazza non esce nessun suono nessuna parola, le manca quasi il fiato sentendo questo membro durissimo e grosso accarezzare le sue pareti interne, riempire quel vuoto che non è solo carne dentro carne, ma è passione e lussuria.
Dopo diversi orgasmi di lei dettati anche dal ritmo prima lento, poi intenso e poi ancora lento dell’uomo, lui sente di non poter andare oltre, lei lo capisce sente come pulsa il suo membro dentro di lei, sente che l’uomo non può resistere oltre, si sfila si gira e masturbandolo con forza quasi a staccare per portarselo via il membro dell’uomo si piega e inginocchia ancora una volta, apre la bocca tira fuori la lingua lo guarda negli occhi e lo fa esplodere in un grande orgasmo, fiotti si sperma sugli occhi, sui capelli, sulla sua lingua nella sua bocca, assapora il frutto del maschio avida e assetata, deglutisce, lecca, succhia lasciando che il membro di lui si afflosci tra le sue mani, si siede per terra nuda e piena dei suoi umori, lo guarda mentre lui rosso in viso, sudato, svuotato della sua potenza con le gambe che a malapena lo reggono si siede sulla poltrona. Come una gattina in calore si avvicina all’uomo lasciandosi accarezzare ai suoi piedi, abbracciando la sua gamba accarezzandola.
- Sono stata brava Padrone?
- Ricordati Lostris non si chiede mai se sei stata brava o se ti è piaciuto, questo lo si percepisce.
- Allora ho percepito che sono stata brava Padrone.
Lui sorride non le risponde e l’accarezza guardando il corpo di questa giovane donna, guardando la sua anima.
- Resterai con me per tutto il week end, voglio amarti ancora in mille modi diversi Lostris.
- Si Padrone tutto quello che vuoi.
E cosi per un tempo indefinito i due restarono cosi.
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