L'inizio di tutto secondo capitolo
di
Lamora1963
genere
dominazione
L’Inizio di tutto secondo capitolo
Consapevole che il mio ragazzo a cui piaceva questa situazione trasgressiva, mi sentivo libera di fare ciò che avrei voluto.
A Paolo piaceva esibirmi, alla sottoscritta piaceva essere ammirata, desiderata, stare al centro dell’attenzione e soprattutto dominata.
Il giorno dopo era mercoledi mi recai a casa del Sig. Guido alle e ore 8 e come al solito passai davanti all’emporio del Sig.Umberto che gestiva il negozio insieme alla Moglie, una coppia di 50 anni.
Ogni volta mi riempiva di complimenti e io lo salutavo cordialmente.
Arrivata a casa del del Sig. Guido appena entrata mi disse che prima di iniziare i lavori di casa di andare all’emporio e di acquistare 2 grembiuli cosi non mi sarei sporcata il vestito mentre facevo le faccende di casa.
Mi recai al negozio e dissi al Sig. Umberto che mi mandava il Sig. Guido per acquistare 2 grembiuli, mi fece vedere vari tipi, ne misurai un paio un modello era troppo grande e non aveva la misura, l’altro modello andava bene solo che mi arrivava a metà coscia, lo avevo indossato sopra il vestito e il Sig. Umberto si accovacciò e mi disse che se volevo poteva farlo allungare dalla moglie e nel mentre con moltra scaltrezza mi accarezzò le gambe, alla fine scelsi quel modello uno di colore bianco e uno nero, prima di andare via mi disse che se ero interessata a breve gli sarebbero arrivate nuovi modelli di scarpe e biancheria intima, il negozio vendeva un po' di tutto, all’epoca questi tipi di negozi avevano dai lenzuoli, asciugamani, intimo ecc.ecc.
Salii in casa, mi recai nella stanza da stiro, misi il grembiule nero ed effettivamente era molto corto…
Ad un certo punto sentii un rumore e con la coda dell’occhio vidi il Sig. Guido che mi stava spiando, feci finta di nulla.
Andai in cucina il Sig. Guido era seduto e come tutte le mattine feci il caffè, nel mentre che aspettavo l’uscita del caffè iniziai a sistemare la cucina, poco dopo misi il caffè nelle tazzine, mi avvicinai al Sig. Guido e lui mise una mano sotto al grembiule e iniziò a palpeggiare la coscia, mi sentii tremare, ero già un lago quando il Sig. Eugenio mi accarezzò la gamba, non dissi nulla, iniziò a salire lentamente fino ad arrivare alle chiappe, poi vista la mia assenza di protestare, mi fece girare verso di lui, mi sbottonò il grembiule, mise le mani sui fianchi, prese da ambo i la ti la mutandina e la tirò su, mandando le mutandine in mezzo alle chiappe e mi disse da oggi in poi fino a venerdi le dovrai indossare cosi. Dopodichè mise un dito sul clito ed iniziò a masturbarmi, ero eccitatissima, infilò un dito e non contento ne infilò un altro nel culetto facendomi sobbalzare visto che li ero vergine e vi assicuro che aveva delle dita abbastanza lunghe e cicciotte.
Poco dopo raggiunsi l’orgasmo, bagnando le mutandine e il suo palmo della mano, la tolse e mi fece leccare le sue dita bagnate dai miei umori.
Ora puoi anche iniziare a fare la sguattera, mentre facevo le faccende di casa mi tastava le tette, ogni tanto mi dava degli sculaccioni e infilava uno/due dita in figa e poi uno nel culo, andammo avanti fino alle ore 13.
Avevo terminato la mia giornata lavorativa e prima di andare via mi disse di raggiungerlo in bagno, entrai e lui stava facendo pipi, dovetti assistere, terminato di fare pipi mi obbligò, prima ad asciugarlo con la carta igienica, aiutarlo a togliere il pantalone della tuta e le mutande, aveva un bel cazzo moscio ma bello grosso, mi disse che non aveva più erezione per un operazione alla prostata, si sedette sul bidet e dovetti lavarlo, mentre lo facevo mi fece mettere piegata e mise un dito nel culo….venni nuovamente solo con il culo, rimasi scioccata, mi chiesi come era possibile.
Finito di lavarlo si alzò mi fece inginocchiare davanti al suo cazzo e mi obbligò a ciucciarlo.
Consapevole che il mio ragazzo a cui piaceva questa situazione trasgressiva, mi sentivo libera di fare ciò che avrei voluto.
A Paolo piaceva esibirmi, alla sottoscritta piaceva essere ammirata, desiderata, stare al centro dell’attenzione e soprattutto dominata.
Il giorno dopo era mercoledi mi recai a casa del Sig. Guido alle e ore 8 e come al solito passai davanti all’emporio del Sig.Umberto che gestiva il negozio insieme alla Moglie, una coppia di 50 anni.
Ogni volta mi riempiva di complimenti e io lo salutavo cordialmente.
Arrivata a casa del del Sig. Guido appena entrata mi disse che prima di iniziare i lavori di casa di andare all’emporio e di acquistare 2 grembiuli cosi non mi sarei sporcata il vestito mentre facevo le faccende di casa.
Mi recai al negozio e dissi al Sig. Umberto che mi mandava il Sig. Guido per acquistare 2 grembiuli, mi fece vedere vari tipi, ne misurai un paio un modello era troppo grande e non aveva la misura, l’altro modello andava bene solo che mi arrivava a metà coscia, lo avevo indossato sopra il vestito e il Sig. Umberto si accovacciò e mi disse che se volevo poteva farlo allungare dalla moglie e nel mentre con moltra scaltrezza mi accarezzò le gambe, alla fine scelsi quel modello uno di colore bianco e uno nero, prima di andare via mi disse che se ero interessata a breve gli sarebbero arrivate nuovi modelli di scarpe e biancheria intima, il negozio vendeva un po' di tutto, all’epoca questi tipi di negozi avevano dai lenzuoli, asciugamani, intimo ecc.ecc.
Salii in casa, mi recai nella stanza da stiro, misi il grembiule nero ed effettivamente era molto corto…
Ad un certo punto sentii un rumore e con la coda dell’occhio vidi il Sig. Guido che mi stava spiando, feci finta di nulla.
Andai in cucina il Sig. Guido era seduto e come tutte le mattine feci il caffè, nel mentre che aspettavo l’uscita del caffè iniziai a sistemare la cucina, poco dopo misi il caffè nelle tazzine, mi avvicinai al Sig. Guido e lui mise una mano sotto al grembiule e iniziò a palpeggiare la coscia, mi sentii tremare, ero già un lago quando il Sig. Eugenio mi accarezzò la gamba, non dissi nulla, iniziò a salire lentamente fino ad arrivare alle chiappe, poi vista la mia assenza di protestare, mi fece girare verso di lui, mi sbottonò il grembiule, mise le mani sui fianchi, prese da ambo i la ti la mutandina e la tirò su, mandando le mutandine in mezzo alle chiappe e mi disse da oggi in poi fino a venerdi le dovrai indossare cosi. Dopodichè mise un dito sul clito ed iniziò a masturbarmi, ero eccitatissima, infilò un dito e non contento ne infilò un altro nel culetto facendomi sobbalzare visto che li ero vergine e vi assicuro che aveva delle dita abbastanza lunghe e cicciotte.
Poco dopo raggiunsi l’orgasmo, bagnando le mutandine e il suo palmo della mano, la tolse e mi fece leccare le sue dita bagnate dai miei umori.
Ora puoi anche iniziare a fare la sguattera, mentre facevo le faccende di casa mi tastava le tette, ogni tanto mi dava degli sculaccioni e infilava uno/due dita in figa e poi uno nel culo, andammo avanti fino alle ore 13.
Avevo terminato la mia giornata lavorativa e prima di andare via mi disse di raggiungerlo in bagno, entrai e lui stava facendo pipi, dovetti assistere, terminato di fare pipi mi obbligò, prima ad asciugarlo con la carta igienica, aiutarlo a togliere il pantalone della tuta e le mutande, aveva un bel cazzo moscio ma bello grosso, mi disse che non aveva più erezione per un operazione alla prostata, si sedette sul bidet e dovetti lavarlo, mentre lo facevo mi fece mettere piegata e mise un dito nel culo….venni nuovamente solo con il culo, rimasi scioccata, mi chiesi come era possibile.
Finito di lavarlo si alzò mi fece inginocchiare davanti al suo cazzo e mi obbligò a ciucciarlo.
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