La prima (e ultima per adesso…) volta con una trans

di
genere
trans

I fatti di questo racconto risalgono a qualche anno fa, precisamente ad una sera calda e afosa dell’agosto 2010. All’epoca vivevo e lavoravo in una ridente e molto conosciuta cittadina del ponente Ligure, non lontano dalla frontiera con la Francia.

Per la stragrande maggioranza degli italiani, il mese di agosto è il mese delle vacanze, delle ferie, le città si svuotano, I lidi si riempiono, ci si diverte e ci si rilassa. All’epoca, non ancora 32enne, da poco single, il mio mese di agosto fu un inferno, dal punto di vista lavorativo… a causa di alcune scadenze imminenti ed importanti, al relax, alla spiaggia e alle ferie pensavo solamente e le mie giornate lavorative erano più lunghe del solito. Tutti I giorni dal mio ufficio al secondo piano di una palazzina poco lontana dalla spiaggia, seduto al computer, sentivo le voci dei vacanzieri, la brezza del mare, la salsedine, le persone in spiaggia e mi davo dell’imbecille… ma le scadenze sono scadenze e ogni volta mi rimettevo a lavorare. Il sabato sera mi prendevo un paio di ore per il solito aperitivo con gli amici e poi scappavo di nuovo in ufficio fino a tardi per portarmi avanti con il lavoro, non potevo davvero accumulare ritardi su questo progetto importante.

Uno dei soliti sabato pomeriggio il telefono comincia a prendere vita con decine di messaggi per organizzare il tanto agognato e desiderato aperitivo serale ma per qualche motivo ignoro I messaggi, non avevo molta voglia di uscire, ero stanco e all’aperitivo decisi di preferire un paio di ore di relax a casa mia, un buon bicchiere di vino, un sigaro in terrazza, un po di musica e avrei ricaricato le batterie. Decido quindi verso le 19.30 di avviarmi verso casa, a poche centinaia di metri dall’ufficio, faccio tappa in una conosciutissima enoteca del posto, opto per un Pigato, che appena arrivato a casa metto nel frigo, mi spoglio, doccia rilassante, indosso un paio di bermuda e una camicia di fresco lino, recupero delle olive, qualche tarallino e dei datterini, la bottiglia di Pigato, del ghiaggio per tenere I vino in fresco e un calice, e mi siedo in terrazza a godermi il silenzio e la pace. Dopo circa una mezzoretta e un paio di bicchieri di vino mi alzo e vado a recuperare il telefono, lo collego alle casse bluetooth e ad un volume quasi impercettibile mi godo un po di musica mentre penso a che sigaro fumare. Opto per un Arturo Fuente Hemingway e mentre accendevo il sigaro con I Buena Vista Social Club di sottofondo, cominciai a riflettere sul fatto che, da quando tre mesi prima avevo mollato la mia ragazza, non è che proprio avessi avuto la più attiva vita sessuale, anzi! Comincio a sentire una sorta di formicolio, dietro la schiena, una voglia, un desiderio… Premetto che nonostante io non sia un adone, le ragazze non mi sono mai mancate, ho sempre avuto una morosa fissa o comunque non mi sono mai fatto problemi a tornarmene a casa con una ragazza appena conosciuta e che sapevo non avrei mai rivisto in vita mia. Ma le ultime settimane a causa degli impegni di lavoro era come se mi fossi dimenticato delle ragazze, cosa davvero strana perchè sono sempre stato un grande estimatore e amante della fica. Non sono mai stato particolarmente interessato a trans, bisex o altro, a parte ogni tanto dare una occhiata a qualche video. Complice il vino, il sigaro e il relax decido di andare su un noto sito erotico e di guardare qualche video. Immediatamente il mio corpo e il mio cervello si ravvivano, sono di colpo eccitato e ho voglia di sesso, di fica, di leccarne una, un bel paio di tette, un bel culo rotondo e soffice. La mia ex aveva un fondoschiena davvero notevole, e mi accorgo che mi manca molto (il fondoschiena, non necessariamente lei...). Entrambi eravamo molto amanti del sessso orale e ci divertivamo a dare piacere uno all’altra, in particolare modo, a me, oltre alle lunghe leccate di fica è sempre piaciuto leccare e giocare anche con il “secondo buchino”, e la mia ex morosa ha sempre apprezzato appieno! Mentre guardo il video con il pisello duro come il marmo e ben visibile dai bermuda, sullo schermo del telefono compaiono I soliti messaggi fittizi di una ragazza a pochi chilometri da me che offre sesso gratis e via discorrendo. Chiaramente ignoro e continuo a godermi il video. I messaggi fittizi mi mettono però la pulce nell’orecchio… e se visitassi un sito di incontri, magari trovo una ragazza carina, vado a sfogarmi e rilassarmi… la cosa ci sta! Interrompo il video, faccio qualche breve ricerca, onestamente non so dove cercare, non l’ho mai fatto prima, ma sono stupito da quanti annunci di ogni tipo si trovano in pochi secondi. E sono ancora più stupito che nella mia città ci fossero cosi tanti annunci! Su diversi siti compare con sistematicità l’annuncio di una bionda da paura, stupenda, fisico strepitoso, non guardo I dettagli ma mi convinco che sia una bufala ma comincio a ricredermi quando finisco su un sito di recensioni. Non solo devo ricredermi, ma sono assolutamente esterrefatto, è una trans! Impossibile, assolutamente impossibile. Ma le foto non mentono, le recensioni sono tutte assolutamente positive. Faccio una ricerca ancora sul suo nome, Bianca Armanni, vengono fuori un paio di video hard professionali, è proprio lei ma in versione mora. Sono assolutamente senza parole, ma anche assolutamente incuriosito e interessato. Senza pensarci troppo, decido di chiamarla, erano le 21.30, ho immaginato che non avrebbe mai risposto e invece dopo un paio di squilli, lei risponde, una voce molto soffice, con un chiaro accento brasiliano, le dico che ho visto le sue foto e che voglio andarla a trovare. Ci accordiamo, mi da l’indirizzo e mi dice di richiamarla quando solo li. L’indirizzo che mi ha dato è praticamente a quattro passi da casa mia, chi lo avrebbe mai detto! Sono molto eccitato ma anche titubante allo stesso tempo, perchè ho deciso cosi all’improvviso di “saltare il fosso”, quasi senza pensarci. Avrei forse dovuto pensarci meglio, chiamare una ragazza? Amen, decido di andare, mi do una rinfrescata e mi dirigo a piedi verso l’indirizzo prestabilito. Dopo circa 20 minuti dalla chiamata iniziale, la richiamo, le dico che sono arrivato e lei apre il portone dicendomi di salire al primo piano. Ho il cuore che batte a mille. Arrivo sul pianerottolo e sento una porta aprirsi. Si intravede una ciocca di capelli biondissimi, poi un sorriso e un accenno ad entrare. Entro, in un primo momento non vedo quasi nulla, è abbastanza buio nel corridoio. Lei mi prende per mano, ci presentiamo poi mi da un bacio sulla guancia e mi fa strada, sono inondato dal suo profumo ma ancora ho visto davvero poco. La luce aumenta e finalmente riesco a vederla per bene. É lei, davvero quella dei video, delle foto, che tutte le recensioni inondavano di stelle. La guardo, ma come fa ad essere una trans? Corpo sinuoso, con un seno chiaramente aumentato ma molto naturale, in lingerie bianca, reggicalze, corsetto e tacchi. Fa una sorta di piroletta per farsi ammirare. Assolutamente perfetta e da quello che riesco a vedere non si intravede nulla di “diverso”, e anzi, se pensavo che il fondoschiena della mia ex fosse ineguagliabile, mi sono dovuto ricredere. Assolutamente perfetto, incorniciato dalla lingerie e da un tanga minuto. Assoluta perfezione. Devo essere imbambolato, lei mi chiede se voglio seguirla nella sua stanza, vive sola ma vuole mettersi comoda, mi chiede il regalino pattuito, mi fa entrare nella camera da letto, dicendomi che sarebbe tornata nel giro di qualche secodo e mi invita a spogliarmi. Quando torna nella camera da letto io sono ancora vestito e lei di nuovo mi dice di spogliarmi. Mi sveglio. Le dico che voglio guardarla e ammirarla, lei non se lo fa ripetere, si stende sul letto pancia a terra, ammiro il suo fondoschiena da paura, mentre lei piano piano si inginocchia ad offrirmi una pecorina mozzafiato. Il tanga risicato e minimalista lascia davvero poco all’immaginazione e riesco ad ammirare in tutto il suo splendore quel buchino roseo, senza smagliature, che sembra parlarmi. Lei con una mano fa un piccolo accenno ad allargare il gluteo sinistro, sono in estasi. Mi avvicino e le metto le mani sulla schiena e con dei movimenti a mo’ di massaggio, la accarezzo mentre da vicino mi godo lo splendore. Lei si stende di nuovo, scivolandomi via dalle mani, si gira pancia all’aria e allarga le gambe portando le ginocchia verso il suo seno. Rimango li a guardarla, eccitante e bellissima. Sexy e maliziosa. Ho il cazzo di marmo che spinge contro I bermuda. Lei non può non accorgersene, si mette seduta sul bordo del letto, mi mette una mano sulla patta a stringere il cazzo duro ed emette un mugolio di approvazione mentre mi guarda con un sorriso biricchino. Io faccio un passo indietro, tolgo la camicia e sfilo pantaloni e boxer in un colpo solo. Il mio cazzo svetta gonfio e duro davanti a lei che non esita ad inginocchiarsi e senza proferire parola con una mano gentilmente afferra lo scroto turgido e gonfio, e con la bocca si dirige verso la cappella dura a dismisura. Lentamente la fa sparire nella sua bocca, per poi tirarla fuori. Di nuovo dentro e fuori. Sono in estasi mentre lei sembra, dai mugolii che emette, soddisfatta del giocattolo. Devo dire che la natura è stata decisamente generosa in questo senso, non sono superdotato ma I miei 19 cm e poco più di cazzo hanno sempre fatto una buona impressione! Bianca continua con il suo magnifico pompino che diventa sempre più profondo ma senza esagerare. Io non sono un fan dei famosi “sloppy blowjobs” e lei in questo è assolutamente perfetta, continua a succhiare mentre emette mugolii appaganti, massaggia le palle e mi guarda con uno sguardo sornione. Decido che ne ho abbastanza per il momento, avevo l’acquolina in bocca e volevo buttarmi su quel fantastico fondoschiena. Le dico di alzarsi e di mettersi a pecorina sul bordo del letto, lei esegue mentre io rimango un passo indietro ad ammirare. Mi avvicino, mi inginocchio, e direttamente appoggio la lingua sul buchino minimamente coperto dal filo del tanga. Do un lento e gentile colpo di lingua e mi scosto. È dolce e soffice, come piace a me, ne voglio ancora. Mi avvicino di nuovo e ricomincio a leccarla, gentilmente ma con dedizione, facendo mano a mano più pressione. Sento quel fiore stupendo ammorbidirsi e piano piano dilatarsi lasciando ad ogni colpo che la mia lingua affondi un po' di più. Faccio un veloce passoindietro, per abbassare il tanga che porto alle sue ginocchia. In questa posizione le sue gambe sono meno divaricate e il fondoschiena un po' più in alto ma la visione è assolutamente idilliaca. Le dico di portare la faccia a toccare il letto e di inarcare la schiena. Lei esegue. I glutei si aprono e quel magnifico buchino con essi, richiamandomi a continuare il lavoro di lingua. Non aspetto neppure un altro istante, mi butto a capofitto in quel paradiso e continuo con i miei lenti ma decisi colpi di lingua. La pressione aumenta e sento il buchino cedere, prima la punta e poi mano a mano tutta la lingua entra ed esce come un coltello caldo nel burro. Mi scosto di nuovo velocemente per guardarla e noto che lei ha gli occhi chiusi con il viso sul letto sulla guancia destra. Emette mugoli quasi impercettibili ma sicuramente un segno che la cosa le sta piacendo. Torno a leccarla, questa volta affondando la lingua per bene e con forza mentre stringo i glutei contro il mio viso. I suoi mugolii diventano più forti e più profondi. Sento il mio cazzo pulsare, è duro come il marmo e sembra diventare sempre più duro ad ogni colpo di lingua.
Le dico che voglio che si giri, voglio continuarla a leccare ma in una posizione diversa. Mi alzo per farle spazio e lei mi guarda e mi dice “adesso tocca a me!” si inginocchia di nuovo, prende il mio cazzo in mano e inizia una sega e un pompino come non mai avevo sperimentato prima. Nel fare ciò per la prima volta faccio caso al suo arnese! Me ne ero completamente dimenticato cosi preso da quel culo strepitoso. Non è molto grosso, più piccolo lel mio, meno duro ma ben gonfio e con le palle turgide. Noto con piacere che la cappella per metà fuori e il prepuzio sono completamente bagnati, avevo ragione, la ragazza stava apprezzando il lavoro di lingua! Rimango comunque davvero poco interessato al suo giocattolo, è li ma non mi cambia la vita. Mentre lei continua imperterrita con il suo favoloso gioco di mani e bocca, con piacere assaporo sulle labbra il suo dolce buchino e ne ho ancora voglia. Le chiedo se possiamo stenderci a 69. Lei si stacca dal mio cazzo, si alza e tenendomi per mano mi fa stendere sul letto, e con un movimento veloce ma delicato e molto femminile mi si stende sopra. Si inginocchia e con maestria riprende il lavoro che stava facendo prima. Io sto godendo da matti ma sono un po bloccato, non riesco ad accedere con facilità a quel buchino meraviglioso ma per il momento la lascio fare, con le mani le massaggio i glutei passando di tanto in tanto un dito sul buchino. Lei succhia e mugola con piacere. Il suo cazzo cosi come le palle sono divenate dure e noto che la cappella, adesso completamente fuori, è molto bagnata, gocciola sul mio torso e lascia una stringa a mo’ di filo di ragnatela. Non ce la faccio più, voglio ancora il suo buchino. Le dico di fermarsi e di sedersi sulla mia faccia. Allora lei si alza, si gira e si siede a gambe large, come una smorzacandela, sulla mia faccia, con il cazzo duro che mi svetta davanti. Lei avvicina il buchino alla mia bocca, tiro fuori la lingua e comincia a muoversi leggermente e lentamente, su e giù, su e giù. Io non devo fare altro che tenere la lingua fuori. Sono in estasi, un paradiso. Noto che una delle mani è scivolata sul pube e comincia a segarsi delicatamente mentre io continuo imperterrito a leccarla. Ad un certo punto, quasi infastidita, di colpo si ferma e si scosta. Non capisco. Si stende affianco a me e con una voce estremamente sexy con quell’accento Brasiliano mi chede di baciarla. Rimango fermo, non so cosa fare, non mi aspettavo una richiesta del genere. Lei insiste. Allora le dico che se la bacio lei deve farmi leccare i piedi, un altro mio pallino da sempre! Lei non risponde e mi bacia, con la lingua! Che goduria, sono davvero al settimo cielo. Ci baciamo delicatamente quando ad un tratto comincia a succhiarmi la lingua, come se mi stesse facendo un pompino alla lingua. Ci baciamo ancora per qualche secondo e le dico di spogliarsi completamente. Allora lei lentamente toglie tutto, la guardo ed è proprio sexy, meravigliosa, splendida. Si stende sul bordo del letto, pancia all’aria, alza e divarica le gambe e mi porge uno dei suoi piedi. Ha una pedicure alla francese, molto semplice, delicata e i suoi piedini sono stupendi. Comincio a baciarne uno, lentamente inserendo la lingua. La noto che quasi sorride mentre con una mano si accarezza i seni e l’altra va sul pube quasi a coprire il cazzo e le palle dure, come se si vergognasse. Le afferro l’altro piede e li porto entrambi alla bocca, li lecco, li bacio. Sono sempre più eccitato e noto che anche la mia cappella continua a gocciolare lasciando qualche goccia sul pavimento accompagnata dal solito filo di ragnatela. Tenendo i suoi piedi e le sue gambe unite, le piego mentre mi abbasso, spingo le sue ginocchia verso il suo seno e a me si rivela di nuovo quel buchino stupendo che torno a leccare, una colpo al buchino e uno ai piedi, uno al buchino e uno ai piedi. Di colpo ho un momento di eccitazione esplosivo e ho voglia di penetrarla. So di dover usare il gommino e di certo non mi faccio pregare. Ma piano piano avvicino la cappella gocciolante e quel fiore magnifico, semplicemente per sentirlo, per strusciare la cappella e bagnare il suo ano con ilmio precum. Lei fa un gesto veloce per scostarsi pensando che volessi penetrarla ma capisce le mie intenzioni e si ferma. Accarezzo ancora un po il suo buchino con la mia cappella gonfia e dura. Lei si scosta e prende un gommino. Lo apre e vedo che purtroppo è uno di quelli colorati, rosso! Davvero non li sopporto ma non mi andava di dire nulla. Volevo il suo culo. Io sono inpiedi ai piedi del letto, indosso il condom, lei si gira, a pecorina, gambe larghe e si offre. Non la faccio aspettare, mi avvicino, le do ancora un paio di colpi di lingua ben assestati facendo attenzione a lasciare un po' di saliva in più. Avvicino la cappella e spingo, lentamente, ma con decisione. Vedo piano piano la cappella scomparire in quel fiore dolce e soffice, che si allarga ad accogliere il mio cazzo duro a dismisura. Piano piano comincio a scoparla con dei colpi poco profondi, lenti, lei mugola, la sento chiaramente. Decido di affondare, piano piano infilo tutto il cazzo dentro, i suoi glutei soffici ma sodi contro il mio addome, mi scosto leggermente per poi tornare alla carica con un colpo ancora più profondo. Dopo pochi minuti sento l’orgasmo arrivare e capisco che il tempo a disposizione sta terminando. Nel tentativo di fare una piccola pausa estraggo il cazzo e osservo come quel buchino cosi dilatato si richiuda lentamente ma come se non fossse stato affatto penetrato e allargato. Le sbatto il cazzo e la cappella sul culo, mi avvicino a lei e le faccio segno di alzare il busto, sempre sulle ginocchia ma il una posizione più eretta. Avvicino la cappella al suo buchino, la penetro senza nessun problema. Il mio cazzo durissimo si fa spazio senza problemi. Con dei colpi sempre più veloci la penetro per tutta la lunghezza del cazzo, facendo attenzione a non estrarlo. Aumento il ritmo. Ancora qualche minuto e sento l’orgasmo arrivare da lontano, sono quasi immobile, paralizzato ma combatto questa sensazione cosi estrema, continuo a pomparla fino a raggiungere un orgasmo cosi lungo e potente come non ricordavo aver mai avuto esperianza. Dal numero di conttrazioni del cazzo ho immaginato 7-8 schizzi esplosivi. Sono esausto, con il cazzo ancora nel suo culetto le stringo i capezzoli duri come due diamanti. Cerco di respirare e prendere fiato. Fortuna che nella stanza ci fosse il condizionatore altrimenti sarei svenuto. Cerco di ricompormi e noto come il mio cazzo fosse ancora duro da far paura e con altrettanto piacere noto che Bianca lentamente ma incessantemente continuava a muoversi leggermente avanti e dietro mentre con una mano si massaggiava la cappella. Chiaramente lei stava godendo e voleva continuare. Io non ero proprio sicuro sul cosa fare. Decido di approfittarne e comincio a muovermi anche io. Lei sembra contenta, si abbassa di nuovo a pecorina e si lascia penetrare, ancora. La vedo e la sento, sta davvero godendo, le piace molto e questo mi da forza, di continuare, il mio cazzo ancora gonfio e duro all’inverosimile. Con dei colpi bel assestati la riempio con il mio cazzo che sembra magicamente sparire il quel buchino cosi delicato e soffice. Dopo un paio di minuti lei poggia la sua mao sul mio addome dicendomi di fermarmi. Si scosta, prende dei fazzolettini e mi fa segno di togliere il condom. Eseguo. Mi passa un paio di salviettine umidificate e mi pulisco meglio che posso. Nel frattempo lei ha preso un altro di quegli orribili condom rossi ed è pronta a incappucciarmi di nuovo. Io sono sorpreso. Sono in piedi al fianco del letto, lei carponi sul letto. Si avvicina, poggia il gommino sulla cappella e con la bocca lo srotola sul mio cazzo aiutandosi alla fine con la mano. Senza proferire parola, si stende sul letto a gambe larghe alzate. Io mi avvicino, mi stendo su di lei. Spingo leggermente le sue ginocchia verso il suo seno, avvicino la cappella al suo buchino e spingo. Sono di nuovo dentro, subito profondo. Lei stringe le gambe attorno al mio busto, io sono su di lei e la scopo con foga. Ci scambiamo un paio di baci, delle leccate quasi animalesche. Lei ha gli occhi chiusi e mugola. Io sono quasi senza fiato. Di colpo lei allarga le gambe, gapisco che sta per godere, cambio leggermente posizione, sono in ginocchio, busto dritto, le tengo le gambe divaricate per le caviglie. E la scopo con forza. Lei afferra il zuo cazzo e dopo un paio di colpi, quase impercettibilmente, dice “Gozoo… gozoo..” inarca la schiena ed esplode in una serie di schizzi densi, potenti. Le raggiungono il mento e il seno, sento il suo buchino pulsare e stringersi attorno al mio cazzo ancora incrediblmente duro. Decido di continuare a pomparla, lei non mi ferma. Decido di mettermi in piedi ai bordi del letto, la avvicino e torno a penetrarla, ha le gambe unite e piegate, con i piedi che toccano il muo torso. Le lecco le dita e la pianta interna dei piedi mentre con foga la scopo. Sento il secondo orgasmo arrivare. Mi fermo per un istante, le dico che sto per godere di nuovo e lei mi dice di togliere il condon e di venirle addosso. Eseguo, mi metto in ginocchio al suo fianco e con un paio di colpi di mano ho un altro orgasmo fortissimo e profondo e con mia sorpresa e incredulità, ricco, come se avessi una riserva illimitata di sperma. I miei schizzi le raggiungono l’ombellico, in pene per poi inondare i suoi seni e il collo. Lei è ricoperta della sua e della mia sborra. Io sfinito, con il fiatone ma appagato, non credo di aver mai goduto cosi tanto e in maniera cosi intensa prima. Ci riprendiamo nell giro di pochi secondi, lei mi offre le solite salviette e mi chiede se voglio usare il bagno. Avrei bisogno di una doccia ma le dico di no. Mi pulisco alla bene e meglio e mi rivesto. Lei è allungata sul letto, ha messo il tanga che indossava quando sono arrivato e mentre maneggia il telefono mi guarda e mi chiede se torno a trovarla. Io le dico che devo pensarci. Sono ormai vestito e pronto ad andare. Lei si alza, il cazzo ancora visibilmente barzotto nel tanga. Le dico che per me è stato un assoluto piacere e che forse la richiamo. Lei mi pende per mano, mi accompagna all portone, do una ultima occhiata, purtroppo, a quel meraviglioso fondoschiena, ci baciamo sulle guancie e ci salutiamo. Imbocco la scalinata e la strada verso casa. Sono quasi strodito e mi sembra di aver avuto un momento di perdita di memoria, come se avessi sognato tutto e al risveglio avessi dimenticato quasi tutto. Arrivo a casa abbastanza velocemente. Pensavo che da quando fossi arrivato a casa di Bianca fossero passate ore, una intera nottata. Erano invece le 23.40. Appena arrivato a casa, mi spoglio, vado al frigo e prendo il resto della bottiglia di Pigato e un calice. Mi dirigo in terrazza nudo e mi siedo sulla sdraio sorseggiando il vino. Cerco di fare mente locale sull’accaduto, di ricordare, ma nulla. Mi svegio alle 5 di mattina, ancora nudo sulla sdraio alle prime luci dell’alba. Completamente rimbambito, mi dirigo in bagno, faccio una doccia e comincio a ridere, in silenzio ma con piacere. I ricordi ci sono tutti, ogni minimo dettaglio. E ricordo ancora adesso tutto perfettamente come se fosse successo solo un paio di ore fa.

Da allora non sono mai più stato con una ragazza trans, nonostante l’esperienza stratosferica. Non so perché. Guardo ognitanto qualche video. Di li a poco ho avuto una nuova morosa e poi finalmente ho incontrato la donna della mia vita, attualmente mia moglie. Ma magari di questo vi racconterò in un altro momento.
scritto il
2023-11-07
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