Mannaggia
di
Lella
genere
tradimenti
Mi chiamo Lella, ho 23 anni e sono fidanzata con Marco, un mio coetaneo, da tre anni. Prima di Marco ho avuto due ragazzi coi quali sono stata insieme, e il mio rapporto col primo ragazzo (Sergio) si è interrotto perchè, dopo aver conosciuto Renato, per tre-quattro mesi sono andata insieme a tutti e due (non vi dico con quali equilibrismi per non farmi beccare), fino a che mi son decisa a mollare Sergio per Renato. Dopo sei mesi è finita con Renato e all'orizzonte, poco dopo, si è materializzato Marco. Da quando sono con lui ho visto solo lui, ho fatto sesso solo con lui... fino a venerdì sera. Venerdì sera sono uscita con la mia amica Gianna: siamo andate a mangiarci una pizza e poi, visto che le 22 erano passate da un po', lei ha avuto l'idea di andare a fare quattro salti in un dancing lì vicino. Non avendo problemi di rientro, dato che anch'io come lei il sabato non lavoro, ho accettato di buon grado, anche perchè era un po' che non andavo a ballare. Inevitabile che, una volta entrate nel locale, venissimo "puntate" da qualche tipo. Due ragazze piacenti, sole, che cercano compagnìa per ballare, volete che passino inosservate? Dopo qualche giro con Tizio e con Caio, la Gianna ha cominciato a fare coppia con un certo Silvano e io con un certo Giancarlo. Balla questo, balla quest'altro, a un certo punto Gianna e Silvano non li ho visti più. Beh, mi sono detta, da sette-otto mesi la Gianna è single, dopo aver rotto con Armando, quindi... Solo che anche Giancarlo con me si stava dando da fare e, senza quasi che me ne accorgessi, mi stavo scaldando dentro. Al punto di provare piacere quando mi toccava le chiappe e poi di rispondere volentieri al suo bacio. Lì è cominciata tutta una serie di baci e di toccamenti, cosicchè a un certo punto lui mi ha sussurrato la fatidica domanda: "Facciamo l'amore?". Domanda alla quale non mi sono opposta, anzi ho risposto con un'altra domanda: "Ce l'hai il preservativo?". Alla sua risposta affermativa non potevo più tirarmi indietro. Ma il bello è che non volevo tirarmi indietro! Così, senza nemmeno ritirare i cappotti, ci siamo fatti dare la controrimarca e siamo usciti per raggiungere la sua macchina nel parcheggio. Sapeste con che piacere da parte mia! Poi, una volta nell'auto, le solite cose. Portando le autoreggenti non ho avuto problemi: su la gonna, giù le mutandine, su il maglioncino e fuori le tette dal reggiseno. Tette che lui, dopo essersi abbassato pantaloni e mutande ed aver reclinato entrambi i sedili, ha palpato e succhiato avidamente. Dopodichè mi ha titillato la berny, mi ha baciato lungamente mentre io glielo tenevo in mano. Poi, da parte mia, una succhiatina di... benvenuto, su il preservativo e via, per una scopata che mi è piaciuta molto perchè lui è venuto dopo di me e nello spazio, breve ma che a me è parso lunghissimo, tra il mio orgasmo e il suo mi ha fatto "morire". Davvero una gran bella scopata, ho dovuto star lì qualche po' per riprendermi. Dire che ero contenta e gasata è poco. Dopodichè mi sono rimessa le tette nel reggiseno, ho sistemato il maglioncino e per asciugarmi la berny per bene, dopo aver guardato in giro, sono scesa dalla macchina con le mutandine a mezza gamba, mi sono asciugata la berny con un fazzolettino, ho tirato su le mutandine, ho abbassato la gonna e... sono tornata sulla terra. Dal buio, come per incanto, sono spuntati Silvano e la Gianna. Non vi dico il mio sconcerto, sono rimasta basita per un po' nonostante la Gianna mi mandasse sorrisi rassicuranti. Che cazzata avevo fatto! Poi mi sono ripresa, Giancarlo mi ha detto se potevamo vederci ancora, io gli ho detto che sono fidanzata, lui ha ribattuto di vederci per passare qualche momento piacevole senza impegno e io, stupidamente, gli ho detto: "Vediamo. Dammi il tuo cellulare, casomai venerdì prossimo...". Lui voleva il mio e io non gliel'ho dato: l'unica cosa saggia della serata. Ho memorizzato il suo numero come "XYZ" e non so... Di sicuro la divagazione (come l'ha chiamata la Gianna) con lui mi è piaciuta moltissimo. Ma adesso mi sento sporca. In macchina, tornando, la Gianna mi ha rassicurato: "Suvvia, cosa vuoi mai che sia una scopata? Ogni tanto una divagazione ci vuole, no?". Ma io mi sento in colpa. Facendo l'amore con Marco domenica sono riandata a venerdì sera e mi sarebbe venuta voglia di sprofondare. Lui mi ha detto: "Cos'hai? Non sei la solita Lella". Vero. Il problema è che se ripenso a venerdì sera mi viene anche voglia di tornarci venerdì prossimo. Che casino! Se solo fossimo tornate dritte a casa dopo la pizza... Mannaggia!
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