Un supermercato chiude ed una figa si apre.

di
genere
prime esperienze

Marisa non mi ha mai deluso, ha sempre lavorato e portato a casa una larga fetta della sua retribuzione, parte infatti la tratteneva per le sue spese personali e qualche abito.
Io avevo uno stipendio sicuro, ma non eccessivamente corposo, comunque unendoli riuscivamo a vivere tranquillamente col nostro bambino. Stavamo pagando anche il mutuo e la rata della macchina. All'improvviso la tegola, lei cassiera in un supermercato, ha avuto la proposta di cambiare sede, la struttura doveva essere abbattuta, perché pericolante, e spostarsi in un altro comune distante circa 60 chilometri. Nelle sue stesse condizioni si trovava Marco, un ragazzo, assunto da poco. Una sera è venuto a casa per capire se era il caso di proseguire. Lui ha proposto di dividere le spese del carburante e viaggiare insieme. Ci siamo messi d'accordo, dopo quindici giorni ha avuto inizio il ciclo dei viaggi, Marco la passava a prendere ed a fine turno la riaccompagnava. La prima sera quando Marisa è tornata mi ha informato che in quella sede le ragazze avevano come divise dei camici abbastanza corti, da lasciare scoperte buona parte delle gambe. -Per te non è un problema, le porti sempre- -Le porto sempre, ma quello è un ambiente nuovo, un po' mi vergogno- -Dai non ti preoccupare, adeguati- Una sera sono rientrati alle 23 avevano fatto il turno 14/22 ed è salito anche Marco in casa, solo per fare il punto della situazione. Ci siamo trovati d'accordo nel proseguire. Quella sera ho guardato Marco con occhio particolare, veramente un bel ragazzo, simpatico e loquace. E' rimasto a cenare con noi ed a mezzanotte è andato via. A letto mi sono sentito in dovere di chiedere a Marisa -Come si comporta Marco durante il viaggio?- -Si comporta bene, spesso però mi guarda le gambe- -Normale no? viaggiare con una ragazza in minigonna a fianco?- -A volte con qualche scusa me le tocca pure- A quella frase il cazzo mi è partito, eravamo nudi sul letto, lei non poteva non notare. -Ti piace se mi tocca le gambe? Al cazzo sicuramente, guarda com'è cresciuto?- -Dai è un riflesso incondizionato- -Su mettilo dentro, fammelo sentire tutto- -E' venuta fuori la troia che non sapevo di avere -Ti piace se mi tocca? Chissà come ha il cazzo, domani con una scusa glielo tocco- Non abbiamo resistito, un orgasmo micidiale ci ha travolti- Certo che sentirsi raccontare dalla moglie cose del genere, o ti incazzi e la mandi a fare in culo, oppure ti piace da morire e ne godi. A noi il solo parlarne ci aveva eccitati, abbiamo scopato ancora una volta. Dal momento che ci piaceva, ogni sera ci eccitavamo parlando di Marco, delle scopate meravigliose. Evidentemente Marisa senza informarlo cercava di coinvolgerlo nel gioco, lui aveva capito, sembrava che ci stesse, sempre più spesso la sera restava a cenare da noi. Gli atteggiamenti tra lui e Marisa erano molto confidenziali. Quella sera dopo la cena ci siamo salutati ed è andato via, Marisa l'ha baciato sfiorandogli le labbra. Il mio cazzo è partito di nuovo, siamo andati subito a letto. Certo che scopare in quel modo era veramente straordinario. - Questo ragazzo inconsapevolmente ci sta facendo scopare in modo straordinario, sai mentre stavamo cenando mi è venuto in mente di dirgli che la sera scopiamo pensando a lui- -Ma tu sei pazzo- -Pensi che non l'avrà capito?- -Non lo so, io durante il viaggio cerco di provocarlo tirando ancora più su la mini, a volte allargo anche le gambe, lui non si muove, ora lo sai Marco tira anche a me, mi farei scopare anche adesso- -Cazzo quanto sei troia, così mi piaci amore, qualche sera che tornate lo facciamo stare sul letto con noi- Sai cosa mi ha detto un sera? Non vuole più i soldi del carburante- -Si vergogna a prendere iniziative, provaci tu- -Domani sera gli faccio un pompino mentre guida, tanto è notte non si vede nulla- -Così appena rientri ti bacio in bocca voglio sentire il sapore della sua sborra- Nulla da fare il ragazzo oltre ad ammirare la mia Marisa non faceva nulla, finché è stata Marisa a riportare la notizia stravolgente, aveva paura, non era mai stato con una donna Marco. -Cazzo che fortuna, ti tocca sverginare il ragazzo, figurati che sacrificio- E' passata un'altra settimana, è venuto ancora a cena, l'ho affrontato- Caro ragazzo, stasera perderai la verginità, dopo cena andiamo sul letto, tu non dovrai fare nulla, anzi forse si, solo sborrare, al resto ci pensiamo noi. E' diventato rosso, dopo cena Marisa l'ha portato in doccia per purificarlo, sono usciti nudi sono andati sul letto, ho fatto la doccia anch'io, li ho raggiunti, Ho bagnato la figa di Marisa con la lingua, ho preso il suo cazzo in bocca, l'ho bagnato perbene, l'ho messo nella figa. Veramente un bel cazzo.
Era vergine veramente, dopo dieci secondi una sborrata a pressione, è venuta anche
Marisa. Il cazzo è rimasto duro, l'ho ripulito ed ancora nella figa, li leccavo entrambi,
che meraviglia, era un toro, Marisa assorbiva quei colpi micidiali, non ho più resistito,
ho messo il mio cazzo in bocca a Marisa ed ho sborrato una quantità industriale. Con
quella bocca si sono sbaciucchiati. Siamo stati fino alle due a scopare, Marisa gemeva
solo. Due ore meravigliose piene di sesso. Da quella volta Marco voleva stare tutte le sere con noi, glielo abbiamo detto chiaramente. Lui ci serviva come eccitante, ci piaceva
scopare anche solo fra noi due, in caso di necessità l'avremmo chiamato. Siamo rimasti amici, molto amico di Marisa, qualche sera si sono fermati a scopare lungo la strada.
Li ho richiamati -Cazzo avete una camera ed un letto a disposizione, vi fermate a scopare in macchina, non mi sembra il caso- Era il nostro modo di rimborsare il carburante a Marco. Marisa straordinaria ragazza acconsentiva alle mie trasgressioni,
avere in bocca il cazzo appena uscita dalla sua figa, che meraviglioso sapore! Era un modo di fare sesso nella più ampia libertà, ne godevamo entrambi.
scritto il
2023-12-08
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