Il primo tradimento
di
Xedef02987
genere
tradimenti
Buongiorno a tutti sono Federico ho 26 anni e sono fidanzata da 5 anni con Lucia, una ragazza coi capelli rossi un culo formoso e sodo perfetto da sculacciare e una seconda di seno con dei grossi capezzoli, ragazza con cui ho un’ottima intesa sessuale.
Voglio raccontarvi un fatto successo un paio di capodanni fa, quando una coppia di amici di vecchia data ci ha invitati a trascorre il capodanno nella loro casa in montagna in una nota località sciistica.
La coppia di amici era composta da Ludovica e Marco, lei una ragazza molto gentile a cui piaceva peró stuzzicarmi ogni tanto con qualche battutina (cosa che faceva ingelosire la mia ragazza) fisicamente era mora e bassina con un culo un po grosso ma con una terza di seno che in più di un occasione avevo intravisto dalla t-shirt in estate quando non indossava il reggiseno e non nascondo che in passato mi avesse causato qualche fantasia, mentre lui un ragazzo timido con cui si parlava di calcio e tennis.
Tutto il racconto inizia una sera quando dopo esserci messi tutti a letto mi svegliai intorno alle 4.00 per bere un po’ d’acqua, purtroppo mi accorsi di non averne vicino al letto e decisi allora di andare in cucina a prenderne un bicchiere.
Arrivato in cucina mi accorsi che sul divano c’era Ludovica.
Chiesi a Ludovica per quale motivo fosse sveglia a quell’ora, mi rispose che non riusciva più a dormire perché aveva troppi pensieri per la testa.
Decisi allora di farle un po’ di compagnia e mi sedetti accanto a lei, dicendole che se voleva poteva raccontarmi cosa la turbava.
Inizio a raccontarmi che insieme al suo ragazzo stavano pensando di sposarsi e che questa cosa le generava molta ansia, perché in 10 anni di fidanzamento lei non aveva mai avuto esperienze di nessun tipo se non con Marco e che ultimamente lui a causa del lavoro stressante non era in grado di darle le attenzioni che lei desiderava anche sotto le lenzuola.
Preso dalla tenerezza che mi faceva la ragazza, allungai un braccio e lo misi sulla sua schiena abbracciandola, lei subito si poggio sulla mia spalla stando in silenzio.
Restammo così qualche minuto, mentre io con la mano le accarezzavo lentamente la schiena, mentre le accarezzavo la schiena mi accorsi che era senza reggiseno e non so per quale motivo inizia ad eccitarmi leggermente, piano piano iniziai a fare movimento più ampi sulla schiena arrivando a passare la mano sui sui formosi fianchi; ad un certo punto con la mano sfiorai il fianco alto dove sentii chiaramente la rotondità di uno dei suoi seni, appena passai la ma lei ebbe un piccolo sussulto ma continuò a restare appoggiata a me senza dire una parola.
Incominciai ad avere un erezione ma allo stesso tempo non sapevo cosa fare, complice l’eccitazione che ormai era molto alta, passai di nuovo la mano sul fianco del suo seno e rimasi lì continuando ad accarezzarlo piano piano cercando con la mano di prenderne sempre di più; il respiro di Ludovica inizió a farsi più intenso finché con la mano non arrivai a sfiorarle il capezzolo che ormai era duro e palpabile anche da sopra la maglietta.
Inizia a pizzicarle il capezzolo da sopra la maglia tenendolo tra l’indice e il medio, appena lo pizzicai emise un piccolo gemito e subito appoggiò la sua bocca al mio braccio per cercare di fare silenzio e non farsi sentire da chi stava dormendo.
Ludovica iniziò timidamente a sfiorare il mio pene che ormai spingeva sui pantaloncini, a quel punto, con la paura di essere scoperti la presi per mano e la portai nella piccola stanza usata come studio e camera degli ospiti e chiusi la porta, non appena chiusi la porta mi spinse contro il muro e inizió a baciarmi con foga; con una mano afferrò il pene e iniziò una lenta sega dopodiché scese in ginocchio davanti a me ed iniziò a baciarmi la cappella.
Iniziò un meraviglioso pompino composto da leccate decise sulla punta e da un vigoroso massaggio ai testicoli.
La mia mano teneva ben salda la sua coda di lunghi capelli mentre il mio pene compariva e scompariva dalla suo bocca, ad un certo punto capii che non potevo resistere ancora a lungo allora la staccai dal mio pene e inizia a baciarla, inizia a toccarle la sua figa da sopra la tuta che emanava un fantastico calore.
Mentre la toccavo mi si avvicinò all’orecchio e mi sussurrò: “Ti prego scopami”; allora la presi le tolsi la tuta e mi calai i pantaloni, la misi a 90 appoggiata alla scrivania e le scostai le mutandine di pizzo rosa ormai fradice e appoggiai la punta strusciandola su quella figa che ormai scottava e con un secco colpo di reni le infilai tutto il mio pene.
Appena entrai completamente si mise una mano davanti alla bocca per tacere il suo gemito, inizia a pompare dentro di lei mentre con le mani le stringevo i suoi seni da sotto la maglia.
Ad un certo punto estrassi il mio pene e sempre da dietro le leccai tutti gli umori che colavano dai lati della sua figa, andammo sul letto che era solo un materasso, si sdraiò a gambe aperte e continuai ad assaporare il suo fiore caldo, aveva una vagina ben curata e piccola con un piccolo ciuffetto di peli ben curati sopra; continuai a leccare quel meraviglioso fiore finché non mi spinse la testa con la sua mano contro la sua figa e venne riempiendomi la bocca dei suoi caldi umori.
Ancora con la bocca piena dei suoi liquidi salii sopra di lei e iniziammo a baciarci, con la mano mi afferrò la base del pene e lo punto davanti alla sua fessura dove scivolai dentro a quel buco caldo senza la minima fatica, inizia a pompare con le palle gonfie ormai al limite di venire.
Vedendomi al limite mi disse “Non ti fermare, prendo la pillola, riempimi”; inizia a spingere sempre più forte finché non inizia a riempirle la figa calda, mentre venivo estrassi il mio pene e gli ultimi spruzzi finirono sulla sua figa e su quel bel ciuffetto di peli.
Senza dire nulla ci pulimmo con dei fazzolettini e ci rivestimmo, tornammo nelle nostre relative stanze senza farci sentire.
Ci furono altre volte durante altre situazioni ma sono altre storie…
Voglio raccontarvi un fatto successo un paio di capodanni fa, quando una coppia di amici di vecchia data ci ha invitati a trascorre il capodanno nella loro casa in montagna in una nota località sciistica.
La coppia di amici era composta da Ludovica e Marco, lei una ragazza molto gentile a cui piaceva peró stuzzicarmi ogni tanto con qualche battutina (cosa che faceva ingelosire la mia ragazza) fisicamente era mora e bassina con un culo un po grosso ma con una terza di seno che in più di un occasione avevo intravisto dalla t-shirt in estate quando non indossava il reggiseno e non nascondo che in passato mi avesse causato qualche fantasia, mentre lui un ragazzo timido con cui si parlava di calcio e tennis.
Tutto il racconto inizia una sera quando dopo esserci messi tutti a letto mi svegliai intorno alle 4.00 per bere un po’ d’acqua, purtroppo mi accorsi di non averne vicino al letto e decisi allora di andare in cucina a prenderne un bicchiere.
Arrivato in cucina mi accorsi che sul divano c’era Ludovica.
Chiesi a Ludovica per quale motivo fosse sveglia a quell’ora, mi rispose che non riusciva più a dormire perché aveva troppi pensieri per la testa.
Decisi allora di farle un po’ di compagnia e mi sedetti accanto a lei, dicendole che se voleva poteva raccontarmi cosa la turbava.
Inizio a raccontarmi che insieme al suo ragazzo stavano pensando di sposarsi e che questa cosa le generava molta ansia, perché in 10 anni di fidanzamento lei non aveva mai avuto esperienze di nessun tipo se non con Marco e che ultimamente lui a causa del lavoro stressante non era in grado di darle le attenzioni che lei desiderava anche sotto le lenzuola.
Preso dalla tenerezza che mi faceva la ragazza, allungai un braccio e lo misi sulla sua schiena abbracciandola, lei subito si poggio sulla mia spalla stando in silenzio.
Restammo così qualche minuto, mentre io con la mano le accarezzavo lentamente la schiena, mentre le accarezzavo la schiena mi accorsi che era senza reggiseno e non so per quale motivo inizia ad eccitarmi leggermente, piano piano iniziai a fare movimento più ampi sulla schiena arrivando a passare la mano sui sui formosi fianchi; ad un certo punto con la mano sfiorai il fianco alto dove sentii chiaramente la rotondità di uno dei suoi seni, appena passai la ma lei ebbe un piccolo sussulto ma continuò a restare appoggiata a me senza dire una parola.
Incominciai ad avere un erezione ma allo stesso tempo non sapevo cosa fare, complice l’eccitazione che ormai era molto alta, passai di nuovo la mano sul fianco del suo seno e rimasi lì continuando ad accarezzarlo piano piano cercando con la mano di prenderne sempre di più; il respiro di Ludovica inizió a farsi più intenso finché con la mano non arrivai a sfiorarle il capezzolo che ormai era duro e palpabile anche da sopra la maglietta.
Inizia a pizzicarle il capezzolo da sopra la maglia tenendolo tra l’indice e il medio, appena lo pizzicai emise un piccolo gemito e subito appoggiò la sua bocca al mio braccio per cercare di fare silenzio e non farsi sentire da chi stava dormendo.
Ludovica iniziò timidamente a sfiorare il mio pene che ormai spingeva sui pantaloncini, a quel punto, con la paura di essere scoperti la presi per mano e la portai nella piccola stanza usata come studio e camera degli ospiti e chiusi la porta, non appena chiusi la porta mi spinse contro il muro e inizió a baciarmi con foga; con una mano afferrò il pene e iniziò una lenta sega dopodiché scese in ginocchio davanti a me ed iniziò a baciarmi la cappella.
Iniziò un meraviglioso pompino composto da leccate decise sulla punta e da un vigoroso massaggio ai testicoli.
La mia mano teneva ben salda la sua coda di lunghi capelli mentre il mio pene compariva e scompariva dalla suo bocca, ad un certo punto capii che non potevo resistere ancora a lungo allora la staccai dal mio pene e inizia a baciarla, inizia a toccarle la sua figa da sopra la tuta che emanava un fantastico calore.
Mentre la toccavo mi si avvicinò all’orecchio e mi sussurrò: “Ti prego scopami”; allora la presi le tolsi la tuta e mi calai i pantaloni, la misi a 90 appoggiata alla scrivania e le scostai le mutandine di pizzo rosa ormai fradice e appoggiai la punta strusciandola su quella figa che ormai scottava e con un secco colpo di reni le infilai tutto il mio pene.
Appena entrai completamente si mise una mano davanti alla bocca per tacere il suo gemito, inizia a pompare dentro di lei mentre con le mani le stringevo i suoi seni da sotto la maglia.
Ad un certo punto estrassi il mio pene e sempre da dietro le leccai tutti gli umori che colavano dai lati della sua figa, andammo sul letto che era solo un materasso, si sdraiò a gambe aperte e continuai ad assaporare il suo fiore caldo, aveva una vagina ben curata e piccola con un piccolo ciuffetto di peli ben curati sopra; continuai a leccare quel meraviglioso fiore finché non mi spinse la testa con la sua mano contro la sua figa e venne riempiendomi la bocca dei suoi caldi umori.
Ancora con la bocca piena dei suoi liquidi salii sopra di lei e iniziammo a baciarci, con la mano mi afferrò la base del pene e lo punto davanti alla sua fessura dove scivolai dentro a quel buco caldo senza la minima fatica, inizia a pompare con le palle gonfie ormai al limite di venire.
Vedendomi al limite mi disse “Non ti fermare, prendo la pillola, riempimi”; inizia a spingere sempre più forte finché non inizia a riempirle la figa calda, mentre venivo estrassi il mio pene e gli ultimi spruzzi finirono sulla sua figa e su quel bel ciuffetto di peli.
Senza dire nulla ci pulimmo con dei fazzolettini e ci rivestimmo, tornammo nelle nostre relative stanze senza farci sentire.
Ci furono altre volte durante altre situazioni ma sono altre storie…
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