Appeso a un filo
di
Mich12
genere
scambio di coppia
Mi chiamo Michele, ho quarant’anni e qualche settimana fa mi sono concesso un weekend di relax in Alto Adige assieme a mia moglie Nicoletta. Scegliamo spesso l’Alto Adige perché gli alberghi che hanno il centro benessere sono quasi sempre per nudisti. Non lo facciamo per una sorta di esibizione, ma solo perché preferiamo questa “cultura” rispetto a quella con i costumi, anche perché, normalmente, c’è più tranquillità in questo genere di centri benessere.
Il sabato mattina, a colazione, abbiamo scambiato due chiacchiere con i nostri vicini di tavolo, Francesco e Chiara; una coppia di poco più vecchia di noi, giovanile, simpatica. Ecco, non avrei mai pensato a che epilogo avrebbero portato quelle due chiacchiere che, all’apparenza, sembravano di quelle che fai con qualcuno che sai che non rivedrai mai più.
A tarda mattina io e Nicoletta siamo andati nella spa per rilassarci un po’. Dopo un paio di saune, eravamo stesi sui lettini a rilassarci con delle tisane, quando arrivarono Francesco e Chiara che ci salutarono con un gran sorriso. Si tolsero gli accappatoi e li misero sulle sdraio accanto alle nostre. Non potei non guardare i loro corpi. Non erano muscolosi, ma comunque erano dei bei corpi tonici. Lei con una seconda/terza di seno, capelli neri lunghi fino a metà schiena, totalmente depilata; lui con la pancia piatta, capelli corti neri, depilato completamente e con un cazzo che all’incirca sarà stato come il mio.
Passammo la mattinata assieme, ovviamente senza troppe chiacchiere per rilassarci al massimo, ma accorciando sempre di più le distanze tra di noi.
Ci accordammo per un aperitivo il pomeriggio e per cenare assieme la sera. Fu molto piacevole. Erano una coppia alla mano, simpatica e spigliata. Sicuramente lei, come mia moglie, preferisce stare senza reggiseno e sì, mi sono chiesto più volte se indossasse o meno gli slip. Passammo una bella serata, ci scambiammo i numeri di telefono e poi ognuno andò nella sua camera convinti di non rivederci mai più.
Passarono un paio di settimane quando Chiara chiamò Nicoletta per invitarci a passare un weekend nella loro casa sulle colline che affacciano sul Lago di Garda.
E così, il weekend successivo, arrivammo in questa casa, nel mezzo del nulla, che affacciava sul lago. La vista era veramente impagabile.
Ad aprirci la porta c’erano sia Chiara che Francesco, completamente nudi! Devo ammettere che rimanemmo stupiti di quell’accoglienza e credo che fosse proprio evidente.
“Non preoccupatevi ragazzi – disse Chiara con un sorriso rassicurante – noi normalmente viviamo nudi in casa. Non pensate cose strane. In fondo ci siamo già visti così no?”
Dopo essere entrati Francesca ci porse degli asciugamani, invitandoci a toglierci i vestiti e a indossare al massimo l’asciugamano. Nicoletta si spogliò e rimase nuda, mentre io preferii mettermi l’asciugamano per provare a nascondere un po’ l’eccitazione in mezzo alle gambe.
Ci accompagnarono in soggiorno dove erano già pronti una bottiglia di bollicine e degli stuzzichini.
Nonostante il mio imbarazzo iniziale, la conversazione andò via spedita e liscia come quelle dell’albergo in cui ci eravamo conosciuti.
“Comunque, lasciatelo dire Chiara – esordì inaspettatamente Nicoletta – hai proprio un bel fisico. Te lo invidio proprio. Io mi sento flaccida e grassa”
Mia moglie aveva abbattuto quel muro, destinato sicuramente a cadere, sul commentare reciprocamente i corpi degli altri. E quando si abbatte quel muro, si arriva in un attimo all’argomento sesso. Ed infatti…
“Facciamo molta ginnastica da letto” fu la battuta, abbastanza scontata, che usò per rispondere Chiara. Che però sembrava tutto fuorchè infastidita dall’apprezzamento di mia moglie.
“Anche noi lo facciamo spesso, ma mica sono figa come te!” mia moglie mi stava stupendo; stupendo in positivo sia chiaro, ma mai mi sarei aspettato questo suo lato.
“È perché farete sempre le solite tre posizioni, mentre a noi piace sperimentare ed osare – rispose in maniera maliziosa Chiara – e poi a Francesco piace tenermi sulla corda se così possiamo dire”
A quelle parole mi illuminai e la cosa non sfuggi a Francesco.
“Micky – disse – vuoi provare?”
Esitai.
“Certo che vuole” disse Nicoletta divertita.
Fu così che un paio di minuti dopo ci ritrovammo in un’altra stanza al piano superiore solo io e Francesco. La stanza era piena della luce del sole, con armadi e cassettiere in stile moderno, un paio di specchi, un divano ed un letto. Sembrava non venisse usata molto spesso, ma ben presto capii quanto mi stessi sbagliando.
Da una cassettiera Francesco prese delle corde rosse e le mise per terra nel centro della stanza. Non mi ero accorto che proprio sopra la mia testa c’era una sorta di anello attaccato al soffitto. Fece passare un paio di corde in questo anello e le lasciò lì a penzoloni. Poi si mise dietro di me e con fare deciso iniziò a legarmi.
Dopo una decina di minuti mi ritrovai legato, con le braccia dietro la schiena, le gambe piegate con i talloni quasi a toccare il sedere. Avevo perfino una corda legata intorno alle palle. Ah già, ovviamente ero sollevato da terra legato a quell’anello al soffitto.
Poco dopo arrivarono anche le ragazze, che mentre facevano i complimenti a Francesco mi accarezzarono ovunque. Chiara si soffermò soprattutto sul mio ano, toccandolo e stimolandolo con molto interesse.
“ti eccita vedere tuo marito così vero?” disse poi Chiara all’orecchio di mia moglie mentre le infilava una mano tra le gambe.
Chiara non rispose, si girò e baciò Chiara ricambiando la mano tra le gambe. Quella scena mi fece impazzire. Sentii l’eccitazione salire in tutto il mio corpo accentuata dal non potermi muovere e non partecipare a quello spettacolo.
Francesco, intanto, si era spostato ad una cassettiera da dove prese uno strap-on nero e del lubrificante. Si mise dietro a Chiara e la aiutò ad infilarsi lo strap-on. Quante volte avevano già fatto e vissuto questa cosa?
Poi si mise del lubrificante sul cazzo duro ed anche sull’ano di mia moglie. Si mise sdraiato sul letto davanti a me e subito venne raggiunto dalle ragazze. Chiara aiutò Nicoletta ad infilarsi il cazzo di Francesco nel culo. Dalle smorfie sulla faccia di mia moglie si stava godendo quel momento con tutta sé stessa. Le piaceva sentire dentro quel cazzo, le piaceva tutta quella situazione. E, anche se non lo avrei mai detto, piaceva anche a me vedere mia moglie godersi il cazzo di quell’uomo.
Ma non era finita, perché Chiara non rimase molto a guardare e penetrò Nicoletta con il cazzo di gomma.
Nicoletta urlava di piacere mentre mi guardava e con le mani tirava a sé il corpo di Chiara per sentirla ancora più dentro.
Venne con un orgasmo potentissimo. Si lasciò andare ad un urlo liberatorio mentre il suo corpo era scosso e percorso da sussulti di piacere.
Tutti e tre mi guardarono con faccia soddisfatta, anche se l’unica a venire era stata Nicoletta.
Chiara si sfilò da Nicoletta e si diresse con fare sensuale davanti a me e mi infilò in bocca il cazzo grondante dell’orgasmo di mia moglie. Lo succhiai con avidità mentre sentivo che cazzo e palle cercavano inutilmente di strappare le corde dall’eccitazione.
Francesco prese per mano Nicoletta, si sdraiò sotto di me e fece mettere Nicoletta sopra di sé, facendo sparire il sul cazzo dentro le figa colante di umori. Avevo il volto di mia moglie a pochi centimetri del mio. Sentivo il suo respiro aumentare di frequenza mentre faceva su e giù sul cazzo di Francesco.
Nel frattempo Chiara prese il lubrificante e fece quello che poco prima aveva fatto Francesco. Se lo spalmò sul cazzo di gomma e poi sul sedere, ma questa volta il buco era il mio e senza troppi indugi prese a scoparmi il culo. Mi baciai con Nicoletta, eravamo entrambi estasiati da quella situazione e ci sentivamo più complici ed uniti che mai, anche se i nostri corpi erano scopati da estranei.
Francesco si sfilò da Nicoletta prima di venire, la fece alzare e piegare in avanti con le mani sulle ginocchia. Penetrò di nuovo il culo di Nicoletta e le venne dentro. Poi la fece girare mettendomi il culo davanti alla bocca e facendomelo leccare mentre il suo spera le colava fuori.
Non riuscivo più a contenermi. Anche se nessuno mi stesse toccando il cazzo venni copiosamente e con un orgasmo che mai avevo provato prima. Mi ci volle un po’ per riprendere fiato. Adesso capivo cosa intendessero loro con il restare in forma facendo sesso.
Avevamo goduto tutti, tranne Chiara, ma sicuramente sarebbe arrivato il suo momento e, probabilmente, sarebbe tornato anche il nostro momento nel corso del weekend.
Subjack12@gmail.com
Il sabato mattina, a colazione, abbiamo scambiato due chiacchiere con i nostri vicini di tavolo, Francesco e Chiara; una coppia di poco più vecchia di noi, giovanile, simpatica. Ecco, non avrei mai pensato a che epilogo avrebbero portato quelle due chiacchiere che, all’apparenza, sembravano di quelle che fai con qualcuno che sai che non rivedrai mai più.
A tarda mattina io e Nicoletta siamo andati nella spa per rilassarci un po’. Dopo un paio di saune, eravamo stesi sui lettini a rilassarci con delle tisane, quando arrivarono Francesco e Chiara che ci salutarono con un gran sorriso. Si tolsero gli accappatoi e li misero sulle sdraio accanto alle nostre. Non potei non guardare i loro corpi. Non erano muscolosi, ma comunque erano dei bei corpi tonici. Lei con una seconda/terza di seno, capelli neri lunghi fino a metà schiena, totalmente depilata; lui con la pancia piatta, capelli corti neri, depilato completamente e con un cazzo che all’incirca sarà stato come il mio.
Passammo la mattinata assieme, ovviamente senza troppe chiacchiere per rilassarci al massimo, ma accorciando sempre di più le distanze tra di noi.
Ci accordammo per un aperitivo il pomeriggio e per cenare assieme la sera. Fu molto piacevole. Erano una coppia alla mano, simpatica e spigliata. Sicuramente lei, come mia moglie, preferisce stare senza reggiseno e sì, mi sono chiesto più volte se indossasse o meno gli slip. Passammo una bella serata, ci scambiammo i numeri di telefono e poi ognuno andò nella sua camera convinti di non rivederci mai più.
Passarono un paio di settimane quando Chiara chiamò Nicoletta per invitarci a passare un weekend nella loro casa sulle colline che affacciano sul Lago di Garda.
E così, il weekend successivo, arrivammo in questa casa, nel mezzo del nulla, che affacciava sul lago. La vista era veramente impagabile.
Ad aprirci la porta c’erano sia Chiara che Francesco, completamente nudi! Devo ammettere che rimanemmo stupiti di quell’accoglienza e credo che fosse proprio evidente.
“Non preoccupatevi ragazzi – disse Chiara con un sorriso rassicurante – noi normalmente viviamo nudi in casa. Non pensate cose strane. In fondo ci siamo già visti così no?”
Dopo essere entrati Francesca ci porse degli asciugamani, invitandoci a toglierci i vestiti e a indossare al massimo l’asciugamano. Nicoletta si spogliò e rimase nuda, mentre io preferii mettermi l’asciugamano per provare a nascondere un po’ l’eccitazione in mezzo alle gambe.
Ci accompagnarono in soggiorno dove erano già pronti una bottiglia di bollicine e degli stuzzichini.
Nonostante il mio imbarazzo iniziale, la conversazione andò via spedita e liscia come quelle dell’albergo in cui ci eravamo conosciuti.
“Comunque, lasciatelo dire Chiara – esordì inaspettatamente Nicoletta – hai proprio un bel fisico. Te lo invidio proprio. Io mi sento flaccida e grassa”
Mia moglie aveva abbattuto quel muro, destinato sicuramente a cadere, sul commentare reciprocamente i corpi degli altri. E quando si abbatte quel muro, si arriva in un attimo all’argomento sesso. Ed infatti…
“Facciamo molta ginnastica da letto” fu la battuta, abbastanza scontata, che usò per rispondere Chiara. Che però sembrava tutto fuorchè infastidita dall’apprezzamento di mia moglie.
“Anche noi lo facciamo spesso, ma mica sono figa come te!” mia moglie mi stava stupendo; stupendo in positivo sia chiaro, ma mai mi sarei aspettato questo suo lato.
“È perché farete sempre le solite tre posizioni, mentre a noi piace sperimentare ed osare – rispose in maniera maliziosa Chiara – e poi a Francesco piace tenermi sulla corda se così possiamo dire”
A quelle parole mi illuminai e la cosa non sfuggi a Francesco.
“Micky – disse – vuoi provare?”
Esitai.
“Certo che vuole” disse Nicoletta divertita.
Fu così che un paio di minuti dopo ci ritrovammo in un’altra stanza al piano superiore solo io e Francesco. La stanza era piena della luce del sole, con armadi e cassettiere in stile moderno, un paio di specchi, un divano ed un letto. Sembrava non venisse usata molto spesso, ma ben presto capii quanto mi stessi sbagliando.
Da una cassettiera Francesco prese delle corde rosse e le mise per terra nel centro della stanza. Non mi ero accorto che proprio sopra la mia testa c’era una sorta di anello attaccato al soffitto. Fece passare un paio di corde in questo anello e le lasciò lì a penzoloni. Poi si mise dietro di me e con fare deciso iniziò a legarmi.
Dopo una decina di minuti mi ritrovai legato, con le braccia dietro la schiena, le gambe piegate con i talloni quasi a toccare il sedere. Avevo perfino una corda legata intorno alle palle. Ah già, ovviamente ero sollevato da terra legato a quell’anello al soffitto.
Poco dopo arrivarono anche le ragazze, che mentre facevano i complimenti a Francesco mi accarezzarono ovunque. Chiara si soffermò soprattutto sul mio ano, toccandolo e stimolandolo con molto interesse.
“ti eccita vedere tuo marito così vero?” disse poi Chiara all’orecchio di mia moglie mentre le infilava una mano tra le gambe.
Chiara non rispose, si girò e baciò Chiara ricambiando la mano tra le gambe. Quella scena mi fece impazzire. Sentii l’eccitazione salire in tutto il mio corpo accentuata dal non potermi muovere e non partecipare a quello spettacolo.
Francesco, intanto, si era spostato ad una cassettiera da dove prese uno strap-on nero e del lubrificante. Si mise dietro a Chiara e la aiutò ad infilarsi lo strap-on. Quante volte avevano già fatto e vissuto questa cosa?
Poi si mise del lubrificante sul cazzo duro ed anche sull’ano di mia moglie. Si mise sdraiato sul letto davanti a me e subito venne raggiunto dalle ragazze. Chiara aiutò Nicoletta ad infilarsi il cazzo di Francesco nel culo. Dalle smorfie sulla faccia di mia moglie si stava godendo quel momento con tutta sé stessa. Le piaceva sentire dentro quel cazzo, le piaceva tutta quella situazione. E, anche se non lo avrei mai detto, piaceva anche a me vedere mia moglie godersi il cazzo di quell’uomo.
Ma non era finita, perché Chiara non rimase molto a guardare e penetrò Nicoletta con il cazzo di gomma.
Nicoletta urlava di piacere mentre mi guardava e con le mani tirava a sé il corpo di Chiara per sentirla ancora più dentro.
Venne con un orgasmo potentissimo. Si lasciò andare ad un urlo liberatorio mentre il suo corpo era scosso e percorso da sussulti di piacere.
Tutti e tre mi guardarono con faccia soddisfatta, anche se l’unica a venire era stata Nicoletta.
Chiara si sfilò da Nicoletta e si diresse con fare sensuale davanti a me e mi infilò in bocca il cazzo grondante dell’orgasmo di mia moglie. Lo succhiai con avidità mentre sentivo che cazzo e palle cercavano inutilmente di strappare le corde dall’eccitazione.
Francesco prese per mano Nicoletta, si sdraiò sotto di me e fece mettere Nicoletta sopra di sé, facendo sparire il sul cazzo dentro le figa colante di umori. Avevo il volto di mia moglie a pochi centimetri del mio. Sentivo il suo respiro aumentare di frequenza mentre faceva su e giù sul cazzo di Francesco.
Nel frattempo Chiara prese il lubrificante e fece quello che poco prima aveva fatto Francesco. Se lo spalmò sul cazzo di gomma e poi sul sedere, ma questa volta il buco era il mio e senza troppi indugi prese a scoparmi il culo. Mi baciai con Nicoletta, eravamo entrambi estasiati da quella situazione e ci sentivamo più complici ed uniti che mai, anche se i nostri corpi erano scopati da estranei.
Francesco si sfilò da Nicoletta prima di venire, la fece alzare e piegare in avanti con le mani sulle ginocchia. Penetrò di nuovo il culo di Nicoletta e le venne dentro. Poi la fece girare mettendomi il culo davanti alla bocca e facendomelo leccare mentre il suo spera le colava fuori.
Non riuscivo più a contenermi. Anche se nessuno mi stesse toccando il cazzo venni copiosamente e con un orgasmo che mai avevo provato prima. Mi ci volle un po’ per riprendere fiato. Adesso capivo cosa intendessero loro con il restare in forma facendo sesso.
Avevamo goduto tutti, tranne Chiara, ma sicuramente sarebbe arrivato il suo momento e, probabilmente, sarebbe tornato anche il nostro momento nel corso del weekend.
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