Il fidanzato di mia sorella

di
genere
tradimenti

Mia sorella maggiore Paola mi ha sempre odiata. Mi ha reso la vita impossibile e cercato di sabotare in ogni modo: una volta ha mandato a tutta la scuola un mio video dove mi scopavo un cuscino tra le altre cose. Poi sono andata a vivere a Milano per l’università e a Parigi per lavoro e le cose sono “migliorate”. Sono tornata a Torino per le vacanze di Natale e lei, rimasta a vivere a casa, ha fatto di tutto per farmi incazzare creando un serio disagio a tutta la mia famiglia che, poveraccia, non ne può più della sua stupidità.
Il 25 a pranzo è venuto il suo fidanzato a mangiare e subito sia io che mio fratello gli siamo stati simpatici. “Gianni non parlare con quella troietta” gli aveva detto mentre eravamo in balcone a fumare e si era lamentata del freddo per 10 minuti mentre io Gianni e mio fratello provavamo a parlare di cose diverse dal freddo di Torino il 25.
Dopo pranzo mi ero andata a cambiare e uscendo dal bagno mi ero scontrata con Gianni che era in fila “oh scusa” avevo detto ma non mi era passato indifferente lo sguardo che mi aveva lanciato alle tette strette in un maglioncino bianco scollato. Avevo deciso di provocarlo un po mettendogli sempre le tette sotto agli occhi quando lei non guardava e lo vedevo sempre più in crisi. Mi divertivo da morire ma stavo iniziando a pensare che mi sarebbe piaciuto averlo sotto di me mentre lo cavalcavo: Gianni è un bell’uomo di 40 anni, in forma, educato e con delle spalle allenate: sentivo che mi cresceva l’eccitazione. “Allora Gianni, che lavoro fai?” “Il ginecologo e tu?” “Io lavoro in banca” e avevamo iniziato a parlare dei lavori “allora posso venire da te per un consulto ginecologico?” “Certo, se vuoi dopo passo in studio puoi venire con me” aveva sussurrato “ma è Natale perché ci passi?” “ perché devo prendere due cose che ho scordato”. Ovviamente avevo preso la palla al balzo ed ero uscita insieme a lui con una scusa per non creare scompiglio e far incazzare di più Paola che, vedendoci uscire insieme, voleva per forza venire con noi. Appena saliti in macchina mi aveva chiesto” che cos’ha che non va la vagina? A che ti serve un ginecologo?” “ oh, solo una visita di routine, è da un po’ che non mi controllo” eravamo arrivati nello studio buio e senza parlare ci eravamo saltati addosso. “Dio sei una figa da paura” diceva mentre mi baciava e mi slacciava la gonna “anche tu sei un gran figo” mi aveva messo una mano sulle mutandine e aveva fatto una leggera pressione sul clitoride “sei bagnata troietta” “mmmh e tu hai il cazzo duro dottore” gli avevo detto mentre mi inginocchiavo. Avevo preso il cazzo in bocca di colpo, tutto dentro, iniziando a succhiarlo e facendolo uscire, prima di riprenderlo tutto. Lo sentivo ansimare più forte ad ogni succhiata mentre mi diceva che brava che sei. “Hai un cazzo enorme, quante pazienti scopi?” “Non troppe ma tu sei la migliore” “non mi hai ancora scopata” “alzati” mi ero alzata e mi aveva spinta sui divanetti. “Voglio confessarti una cosa” mi aveva detto mentre si teneva il cazzo in mano e io mi sistemavo sul divano “ tua sorella mi ha fatto vedere il video di quando ti scopavi il cuscino a 15 anni” “ ah si?” “Si, pensava di screditarti ma mi sono segato come un porco per mesi su quel video” lo avevo fissato e avevo preso un cuscino e me lo ero messa sotto. Avevo iniziato a strusciarmici, con l’esperienza acquisita in materia nei 15 anni trascorsi, gemendo e muovendomi mentre gli urlavo “scopami Gianni, scopami dottore”. Aveva il cazzo che stava esplodendo e in tutta risposta me lo aveva appena infilato in bocca, scopandola e venendo poco dopo. “Bevila tutta” avevo ingoiato la sua sborra mentre continuavo a strusciarmi, oramai anche io vicina sll’orgasmo. Si era staccato con il cazzo ancora mezzo duro e mi aveva fermata. “Vieni” mi aveva trascinata nello studio e fatta accomodare sul lettino, messo le gambe sul divaricatore e si era fiondato a leccarmi la figa. La faccia era scomparsa e leccava come un pazzo, una leccata perfetta mentre l’orgasmo era sempre più vicino “vienimi in bocca baby” aveva mugugnato mentre mordeva le grandi labbra e succhiava il clitoride. Non ci era voluto molto prima che l’orgasmo mi travolgesse e lo sentissi mugolare in mezzo alla mia fighetta bagnata “ sai come le chiamiamo le fighe come la tua tra ginecologi?” Era ancora giù a leccare “ juicy pussy, tutte depilate e bagnate” mi stava mangiando e mi stavo rieccitando. “Fottimi ti prego, ti voglio, fammi tua” aveva riso e si era alzato salendo con me sul lettino, infilandomi il cazzo di nuovo duro nella figa. “Oh dio sei perfetta” ripeteva mentre mi scopava delicato, toccandomi nei punti giusti. “Fammi sborrsre dentro di te” gemeva “sì ti prego voglio la tua sborra dentro” gemevo io e la scopsta era diventata veloce, violenta, mi stava fottendo quasi arrabbiato “ sai che tua sorella la ha pelosa?” Diceva mentre mi tirava dei gran colpi “ho provato a dirle di levarsi i peli ma non vuole” “ tu sei perfetta invece, una fighetta da sborrare e usare” urlava, mi scopava come una furia sul lettino mentre mi tenevo a lui per non cadere. “Dio ti sborro dentro ora” aveva urlato e mi aveva riempita, tenendosi dentro di me. Mi aveva baciata ed era uscito fiondandosi a leccare la sborra che usciva dalla mia fighetta bollente.

Abbiamo scopato tutte le vacanze e credo verrà a trovarmi a Parigi questo weekend, mi scopa come un dio. Grazie Gianni e Paola
scritto il
2024-01-03
6 . 8 K
visite
2
voti
valutazione
8.5
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.