Una sera particolare
di
Laura Mancini
genere
zoofilia
Una serata noiosa in casa, cambió tutto in me.
Mi chiamo Laura ho 24 anni e da un'anno sposata con Gianni, lui a 34 anni, un bell'uomo, ma ogni tanto é insopportabile e noioso, non ha ambizi, non vuole mai uscire, insomma casa lavoro casa.
L'anno scorso di agosto, faceva un caldo enorme, di giorno andava un pó con un venticino, ma la sera era come un forno. Da un paio di mesi avevamo un cucciolo, e quella sera aveva anche lui caldo, abbaiava, per non dare fastidio ai vicini nel condominio, decisi di portarlo fuori, erano le undici di sera, mio marito voleva andare a letto, io indossai un vestitino sopra il mio corpo nudo e sudato ed uscii di casa, camminando mi trovai nel parco, era buio, ogni tanto un lampione illuminava il sentiero. Un venticello mi invitó a sedermi su una banchina, mi avevo tirato su ul vestitino per godermi quel venticello, quando ad un certo punto mi vedo davanti a me un cane, mi sembrava piú un vitellino che un cane visto che era cosí grande, il mio cucciolo si era nascosto sotto la banchina. Guardai intorno, ma nel buio non vidi nessuno, ad un certo punto quel cane cominció ad annusarmi tra le gambe, provai a respingerlo, ma lui continuó, dopo di che mi saltó adosso facendo dei movimenti come se mi volesse montare, io mi guardai ancora una volta intorno, allungai la mano sotto il suo corpo e trovai il suo cazzo che spuntava un pó fuori dal pelo. A quel punto mi liberai di lui, mi misi sulle ginocchia sullla banchina e mi feci montare, sentii la punta del suo cazzo cercare la mia vagina, la trovó e con un paio di botte me lo sentii entrare dentro, piú me lo batteva dentro e piú lo sentivo crescere, finche mi sentii un nodo entrare nella vagina, ad ogni colpo cresceva finche non riusciva piú a muoverlo, il suo cazzo cresceva enorme in me, sentivo la mia vagina dilatarsi per accorglielo.
Una fitta in fondo alla vagina mi scosse,era entrato nel collo dell'utero, mi sentivo il suo cazzo nella pancia, stavo godendo quando una voce d'uomo mi fece spaventare, "Bravo Rondo hai trovato una cagna" poi si rivolse verso di me chiedendomi se mi piaceva, la risposta era positiva, "sta venendo" gli risposi. Avevo appena finito la frase quando Rondo mi lascio e scese da sopra di me, rimanemmo sedere contro sedere mentre il suo cazzp spruzzava il suo seme in me.
Quell'uomo si abbassó i pantaloni mettendo in mostra il suo cazzo duro, si avvicinó, lo guardai e senza parole lo presi in bocca, lo succhiai, lo leccai fino ache mi sborró in bocca, feci un segno di vomito, senza spugare, ingoiai gli spruzzi e continuai a succhiare il resto di sborra che aveva ancora nel cazzo, fino all'ultima goccia ingoiai tutto. Nel frattempo Rondo aveva finito di sborrare en stava cercando di tirare fuori il suo cazzo, gli pendolava tra le gambe, mamma mia com'era lungo e grosso,
il nodo era piú grosso del mio pugno. Mi sedetti per riposare le mie gambe, quell'uomo si sedette vicino a me, aveva ancora i pantaloni sulle ginocchia, lo guardai e gli toccai il cazzo, che al calore della mia mano diventó duro, mi misi a cavalcioni sulle sue gambe e mi infilai il cazzo dentro di me. Lo chiavai, sentii la sua sborra inondarmi la vagina. Mi tirai su e quando mi sedetti vidi due uomini guardarmi, entrambi avevano i pantaloni abbassati, uno attiró la mia attenzione, il suo cazzo era enorme, era grosso e lungo come il mio sottobraccio. Mi si avvicinó con due mani lo presi, com'era bello, gli leccai la cappella, dopo di che lo invitai a sedersi, mi misi a cavalcioni sopra di lui e lentamente mi abbassai mentre il suo cazzo entrava dentro di me, Rondo mi aveva massaggiato l'utero, il cazzo di quell'uomo ci entro dentro allargandelo di piú, quel mostro era tutto nel mio corpo, girando sul suo cazzo godevo. Ero venuta tantissime volte quando anche lui mi disse che stava venendo, lo supplicai di venire in me, infatti sentii i suoi spruzzi, dopo di che con i muscoli della mia vagina gli succhiai il resto dello sperma.
Il terzo uomo stava aspettando il suo turno, ma lui mi chiese se mi poteva fare il culo, non l'avevo mai preso la, ma curiosa lo accettai. Contenti ci salutammo e due se ne andarono, ero rimasta con il mio superdotato. Si presento Marco era il suo nome, era scapolo ed abitava da solo e quando mi chiese se volevo andare con lui a casa sua accettai direttamente.
A braccetto con lui tiravo il mio cucciolo verso casa sua. Non era molto lontano, entrammo e mi offri da bere un bel bicchiere di limonata fredda. Mi mostró la camera da letto, io allungai la mano sul rigonfio nei pantaloni, lo accarezzai, lui mi prese tra le sue braccia e mi bació appasionatamente, io spingevo il mio corpo contro il suo per sentire il suo cazzo che stava diventando duro.
Ci spogliammo, alla luce lo guardai attentamente com'era bello, non riuscivo ad immaginare che era stato tutto nel mio corpo. Mi spogliai e mi distesi sul letto, allarga le gambe ed aspettavo che lui mi penetrasse. Lo vidi e lo sentii entrarmi tutto nella vagina, allacciai i piedi sulla sua schiena e mi detti tutta a lui. Ancora una volta mi riempi l'utero di sborra. Marco é diventato il mio amante, quasi ogni notte vado da lui a godermelo.
Mi chiamo Laura ho 24 anni e da un'anno sposata con Gianni, lui a 34 anni, un bell'uomo, ma ogni tanto é insopportabile e noioso, non ha ambizi, non vuole mai uscire, insomma casa lavoro casa.
L'anno scorso di agosto, faceva un caldo enorme, di giorno andava un pó con un venticino, ma la sera era come un forno. Da un paio di mesi avevamo un cucciolo, e quella sera aveva anche lui caldo, abbaiava, per non dare fastidio ai vicini nel condominio, decisi di portarlo fuori, erano le undici di sera, mio marito voleva andare a letto, io indossai un vestitino sopra il mio corpo nudo e sudato ed uscii di casa, camminando mi trovai nel parco, era buio, ogni tanto un lampione illuminava il sentiero. Un venticello mi invitó a sedermi su una banchina, mi avevo tirato su ul vestitino per godermi quel venticello, quando ad un certo punto mi vedo davanti a me un cane, mi sembrava piú un vitellino che un cane visto che era cosí grande, il mio cucciolo si era nascosto sotto la banchina. Guardai intorno, ma nel buio non vidi nessuno, ad un certo punto quel cane cominció ad annusarmi tra le gambe, provai a respingerlo, ma lui continuó, dopo di che mi saltó adosso facendo dei movimenti come se mi volesse montare, io mi guardai ancora una volta intorno, allungai la mano sotto il suo corpo e trovai il suo cazzo che spuntava un pó fuori dal pelo. A quel punto mi liberai di lui, mi misi sulle ginocchia sullla banchina e mi feci montare, sentii la punta del suo cazzo cercare la mia vagina, la trovó e con un paio di botte me lo sentii entrare dentro, piú me lo batteva dentro e piú lo sentivo crescere, finche mi sentii un nodo entrare nella vagina, ad ogni colpo cresceva finche non riusciva piú a muoverlo, il suo cazzo cresceva enorme in me, sentivo la mia vagina dilatarsi per accorglielo.
Una fitta in fondo alla vagina mi scosse,era entrato nel collo dell'utero, mi sentivo il suo cazzo nella pancia, stavo godendo quando una voce d'uomo mi fece spaventare, "Bravo Rondo hai trovato una cagna" poi si rivolse verso di me chiedendomi se mi piaceva, la risposta era positiva, "sta venendo" gli risposi. Avevo appena finito la frase quando Rondo mi lascio e scese da sopra di me, rimanemmo sedere contro sedere mentre il suo cazzp spruzzava il suo seme in me.
Quell'uomo si abbassó i pantaloni mettendo in mostra il suo cazzo duro, si avvicinó, lo guardai e senza parole lo presi in bocca, lo succhiai, lo leccai fino ache mi sborró in bocca, feci un segno di vomito, senza spugare, ingoiai gli spruzzi e continuai a succhiare il resto di sborra che aveva ancora nel cazzo, fino all'ultima goccia ingoiai tutto. Nel frattempo Rondo aveva finito di sborrare en stava cercando di tirare fuori il suo cazzo, gli pendolava tra le gambe, mamma mia com'era lungo e grosso,
il nodo era piú grosso del mio pugno. Mi sedetti per riposare le mie gambe, quell'uomo si sedette vicino a me, aveva ancora i pantaloni sulle ginocchia, lo guardai e gli toccai il cazzo, che al calore della mia mano diventó duro, mi misi a cavalcioni sulle sue gambe e mi infilai il cazzo dentro di me. Lo chiavai, sentii la sua sborra inondarmi la vagina. Mi tirai su e quando mi sedetti vidi due uomini guardarmi, entrambi avevano i pantaloni abbassati, uno attiró la mia attenzione, il suo cazzo era enorme, era grosso e lungo come il mio sottobraccio. Mi si avvicinó con due mani lo presi, com'era bello, gli leccai la cappella, dopo di che lo invitai a sedersi, mi misi a cavalcioni sopra di lui e lentamente mi abbassai mentre il suo cazzo entrava dentro di me, Rondo mi aveva massaggiato l'utero, il cazzo di quell'uomo ci entro dentro allargandelo di piú, quel mostro era tutto nel mio corpo, girando sul suo cazzo godevo. Ero venuta tantissime volte quando anche lui mi disse che stava venendo, lo supplicai di venire in me, infatti sentii i suoi spruzzi, dopo di che con i muscoli della mia vagina gli succhiai il resto dello sperma.
Il terzo uomo stava aspettando il suo turno, ma lui mi chiese se mi poteva fare il culo, non l'avevo mai preso la, ma curiosa lo accettai. Contenti ci salutammo e due se ne andarono, ero rimasta con il mio superdotato. Si presento Marco era il suo nome, era scapolo ed abitava da solo e quando mi chiese se volevo andare con lui a casa sua accettai direttamente.
A braccetto con lui tiravo il mio cucciolo verso casa sua. Non era molto lontano, entrammo e mi offri da bere un bel bicchiere di limonata fredda. Mi mostró la camera da letto, io allungai la mano sul rigonfio nei pantaloni, lo accarezzai, lui mi prese tra le sue braccia e mi bació appasionatamente, io spingevo il mio corpo contro il suo per sentire il suo cazzo che stava diventando duro.
Ci spogliammo, alla luce lo guardai attentamente com'era bello, non riuscivo ad immaginare che era stato tutto nel mio corpo. Mi spogliai e mi distesi sul letto, allarga le gambe ed aspettavo che lui mi penetrasse. Lo vidi e lo sentii entrarmi tutto nella vagina, allacciai i piedi sulla sua schiena e mi detti tutta a lui. Ancora una volta mi riempi l'utero di sborra. Marco é diventato il mio amante, quasi ogni notte vado da lui a godermelo.
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