Virginia diventa grande - Parte 1

di
genere
prime esperienze

Ho scoperto questo sito per caso e mi sono messa a leggere i racconti con grande curiosità, poi mi sono detta: “perché non scrivere io? Ho tante cose da raccontare!” . Cosi eccomi qui, quanto racconterò sono episodi della mia vita, una vita passata sempre da single fino a qualche anno fa quando alla veneranda età di 65 anni ho deciso di vivere per la prima volta (assurdo per me) un rapporto fisso con il mio attuale compagno. Io mi chiamo Virginia ed ho sempre vissuto una vita molto agiata, per darvi un'idea: quando mio padre e mia madre sono mancati oltre ai soldi e alle proprietà ho ereditato anche un titolo nobiliare! Tuttavia ho sempre lavorato sin da ragazzina un po’ per orgoglio e un po’ per soddisfazione mia.
Prima d'ora non avevo mai sentito il bisogno o la volontà di un compagno fisso e nemmeno di avere dei figli, dal punto di vista sessuale ho passato tutta la mia vita da single a divertirmi non poco, tanto che il mio nome di fatto sembra una presa in giro, beh, se commenterete il mio racconto (o i miei...vedremo come andrà) per favore evitate di darmi della troia, zoccola puttana etc etc...ma non per altro, mi direste cose banali, se mai ditemi qualcosa che non so, lo so chi sono quindi non perdete il vostro tempo. Essendo questo il mio primo racconto ho pensato di raccontarvi quando da ragazzina ho avuto la mia prima esperienza sessuale, quando ho scoperto che andavo matta per il sesso...e non solo quello maschile, sono infatti bisessuale anche se più attratta dai maschietti.

Era l'estate del 1974 quell'anno in aprile avevo compiuto 18 anni , Come spesso capitava anche quell'anno avrei raggiunto mia zia nella sua residenza di villeggiatura in Liguria nella zona di Imperia dove negli anni ho avuto modo di coltivare tante amicizie che tra l’altro ancora oggi conservo; un giorno raccontai a mia zia di quel desiderio di darmi da fare, trovarmi un lavoretto e guadagnare qualche soldo; non era certo una reale necessità economica ma soltanto una soddisfazione personale, mia zia, da perfetta snob rimase un po' perplessa, come mio padre pensava : “ah ma tu unica erede del titolo etc etc non devi andare a fare lavori umili etc etc”, però alla fine mi accontentò e mi disse che tramite alcune sue amiche aveva saputo di un uomo che avrebbe passato buona parte dell’estate in un appartamento in affitto poco distante; cercava qualcuno (o meglio qualcunA) che gli tenesse pulito l'appartamento e che gli preparasse i pasti, era un lavoro che mi poteva andare bene non mi avrebbe impegnata l'intera giornata e avrei potuto comunque frequentare i miei amici, inoltre sapevo sia fare le pulizie che cucinare anche se non cucinavo ancora tanti piatti, comunque quando l'uomo arrivò un'amica di mia zia mi presentò a lui.
Si chiamava Corrado, un bell'uomo piuttosto alto, di 38 anni era un professore universitario che viveva e lavorava a Milano...single, il giorno stesso iniziai a lavorare da lui, gli orari erano molto elastici perché alla mattina potevo arrivare tardi visto che lui dormiva fino ad una certa ora e non aveva bisogno di me, diciamo che arrivavo intorno all'ora di pranzo preparavo da mangiare per entrambi e poi pulivo un po’ casa fino alle alle 3 del pomeriggio poi andavo a casa e tornavo per le 19 quando preparavo qualcosa per cena.
Considerato che avevo solo 18 anni i miei ormoni andavano a 1000 all’ora e fino a quel momento avevo trovato sfogo masturbandomi anche piuttosto frequentemente, mentre con i ragazzi della mia età non ero riuscita ad avere chissà che esperienze: una volta avevo provato a masturbare un ragazzo al cinema, ed un’altra volta avevo cercato di fare qualcosa con la bocca ad un altro ragazzo...ma fu un disastro; non che fossi particolarmente timida, tutt’altro...ero però molto impacciata e la stessa inesperienza dei maschietti con cui avevo provato non mi aveva facilitato le cose!
Tornando a Corrado, i primi giorni trascorsero normalmente, mi faceva domande su quello che facevo, la scuola...se avevo un fidanzato...si era dimostrato da subito una persona gentile, simpatica e molto alla mano.
Un giorno visto il caldo, avevo indossato una gonna molto corta ed una maglietta non avevo il petto generoso che ho maturato negli anni successivi in età adulta, ma quel giorno il reggiseno non ce l’avevo proprio, non avevo fatto apposta (ero ancora troppo ingenua e nemmeno sapevo cosa volesse dire sedurre un uomo), ma i miei piccoli seni si intravvedevano comunque dall’apertura laterale della maglietta per le braccia...questo evidentemente accese le fantasie di un uomo adulto e nel pieno della maturità sessuale.
Corrado: “mi sembra veramente strano che tu non abbia un ragazzo, sei veramente molto carina Virginia, e anche molto sensuale”
Virginia: “oh beh ho avuto qualche piccola esperienza ma nulla di che , sai, imbranata io imbranati loro e…”.
Non sapevo nemmeno cosa stavo dicendo, io non sono mai stata timida ma quando parlavo con Corrado spesso mi emozionavo; era dovuto anche al fatto che da qualche sera prima di dormire avevo iniziato ad immaginare una qualche situazione intrigante proprio con Corrado; fantasie da ragazzina ma che comunque mi eccitavano tantissimo, lui era un uomo io una ragazzina, volare con la fantasia fu naturale per me in quel momento, poi, non avendo chissà che esperienze le mie fantasie in realtà erano ristrette, più che altro immaginavo che Corrado mi masturbasse o che io masturbassi lui.
Mentre una sera dopo cena finivo di lavare i piatti, Corrado si alzò per andare in bagno, dopo qualche minuto misi sul fornello la moka per il caffè e diedi a Corrado una voce per dirgli che a breve lo avrei servito a tavola ma non mi arrivò risposta, non capii se mi aveva sentito e andai verso il bagno, la porta era socchiusa, sicuramente aveva fatto apposta ma...non potei resistere e spiai dalla fessura della porta accostata, Corrado era seduto sul W.C. e si stava masturbando, non potevo che avere occhi per il suo pisello, duro, maestoso, più grosso di quei due che avevo visto qualche mese prima dei ragazzini della mia età.
Mentre divoravo con gli occhi quell’oggetto del desiderio avvertii un senso di disagio ed alzai un po' gli occhi, incrociai gli occhi di Corrado, mi aveva vista; mi allontanai immediatamente illudendomi, non so come, che lui non si fosse accorto di me. Quando tornò dal bagno io stavo versando il caffè nelle tazzine, ero un misto di imbarazzo, vergogna ma anche tanta tanta eccitazione e naturalmente Corrado lo sapeva bene. Mi sorrideva e mi osservava io cercavo di fare finta di nulla, finché si avvicinò a me:
Corrado : “Stai tranquilla Virginia è tutto a posto, è normale la curiosità alla tua età”
Virginia “si però...insomma scusami non volevo…”
Corrado “ te l’ho detto è tutto a posto”
I suoi pantaloncini erano ancora ben gonfi proprio li tra le gambe,si era masturbato ma probabilmente non era venuto ed era su quel gonfiore che lui guidò la mia mano, senza forzarmi ma bensì per incoraggiarmi; gli massaggiai il pisello per qualche istante guardandolo negli occhi e poi infilai la mano nei pantaloncini, ero tremendamente eccitata, volevo assolutamente toccare quel pisello, non era un superdotato ma ovviamente rispetto a quel paio di pisellini che avevo visto fino a quel momento mi sembrò molto più grande, ma non mi bastava e gli abbassai i pantaloncini; non avevo occhi che per ciò che stavo ammirando, con Corrado che era appoggiato al tavolo ad un certo punto mi venne spontaneo abbassarmi per...prenderglielo in bocca.
Corrado “no...no no...Virginia, no non cosi...aspetta”
mi prese per mano e andammo verso il divano, lui si sedette dopo essersi tolto completamente mutande e pantaloncini, mi spiegò come fare, ricordo che io ero super attenta, come una bimba delle elementari che, con gli occhioni spalancati, osserva il maestro per imparare bene la lezione perché poi sa che il maestro le metterà il voto.
Ricevute le prime istruzioni mi misi davanti a lui in ginocchio e riprovai, aprii la bocca ma questa volta facendo lavorare le labbra….e non i denti !
Leccavo la punta e poi riprendevo in bocca il tutto cercando di metterne in bocca il più possibile, finché potevo, dovevo succhiare come Corrado mi aveva fatto vedere succhiandomi un dito della mano e con delicatezza gli massaggiavo i testicoli.
Corrado “uuuuuuh mamma mia, ma stai già imparando, ooooooh credo che sarai una bravissima allieva…” poi iniziai un avanti e indietro con la testa finché dopo un po’ sentii arrivare il suo sperma, cercai di fare come aveva cercato di insegnarmi Corrado ma era tutto troppo nuovo per me e mi andò di traverso.
Corrado mi sorrideva un po' per incoraggiarmi, del resto era il primo vero pompino che facevo no ? Dopo aver bevuto un po' di acqua ripresi in bocca quel meraviglio pezzo di carne pensavo di continuare, non mi rendevo conto che Corrado aveva bisogno di ricaricarsi fu lui a dirmi di rilassarmi un attimo.
Corrado: “Anzi no! ti aiuto io a rilassarti per bene! “
mi fece sedere sul divano mi sollevo il gonnellino mi alzò le gambe e mi sfilò le mutandine; non ero molto pelosa e appena me la vide…
Corrado: “mamma che spettacolo...meravigliosa fichetta vergine”
si mise a leccarmi prima il mio interno coscia, poi passò alle labbrone per affondare infine la faccia tra le mie cosce ed iniziare a succhiarmi il clitoride, mi ci volle veramente poco per il primo orgasmo, ma Corrado non aveva intenzione di fermarsi subito, continuava a leccarmi e con le mie gambe sollevate era facile per lui darmi qualche colpo di lingua al mio buchetto posteriore, tanto che piano piano lo inumidì a dovere ed a sufficienza per ospitare un suo dito, mi scivolò dentro che quasi non me ne accorsi e mentre mi penetrava dietro con il dito riprese a leccarmi davanti portandomi velocemente ad un secondo orgasmo.
Quella sera mentre tornavo a casa continuavo ovviamente a pensare a quanto era successo e nel letto prima di dormire mi masturbai ancora, ma non poteva finire li, quello che era successo era solo l’antipasto, io volevo provare anche tutte le altre portate; quindi la mattina dopo arrivai in anticipo da Corrado, cosi facendo potevo pulire subito casa per poi cercare di essere pronta...a provare qualcosa di nuovo per godere con il mio corpo.
Fino all’ora di pranzo però fu tutto tranquillo, Corrado uscì per qualche commissione e quando tornò trovo il pranzo pronto, mangiammo tranquillamente ma ero piuttosto ansiosa, Corrado non fece nessun riferimento a quanto accaduto il giorno prima, avevo paura che l’avesse considerato un errore e che le mie esperienze si fossero chiuse da subito. Finito di lavare i piatti mi preparai quindi per andare via quando Corrado mi chiamò, andai a raggiungerlo in camera dove lo trovai...completamente nudo!
Corrado: “Vai già via ? Pensavo ti interessasse la seconda lezione”
in tutta risposta andai in bagno a sistemarmi poi tornai da lui già svestita, appena sul letto, iniziò a baciarmi la bocca i seni finché mi chiese di sedermi a gambe aperte sul suo viso, posizione ideale per lui per iniziare a leccarmi, soprattutto il clitoride sembrava volesse staccarmelo a morsi, ma forse era diventato cosi sensibile che anche i tentativi di rimanere delicato da parte di Corrado erano inutili, comunque il primo orgasmo me lo fece provare cosi, poi mi fece girare ma tenendomi sempre seduta sulla sua faccia e mi ritrovai di fronte quel suo gioiello di carne, Corrado stava per invitarmi a saziarmi ma non fece in tempo a finire la frase mi abbassai su di lui e senza nemmeno sfiorarlo con le mani lo presi completamente in bocca, mi ricordai degli insegnamenti del giorno prima, movimenti lenti e profondi, poi facevo scorrere l’asta facendola strusciare lateralmente tra le mie labbra, cercai di raggiungere i gioielli ma erano troppo in basso quindi ripresi la punta in bocca e mi misi a succhiarla forte.
Corrado non riusciva più a continuare a leccarmi tra le gambe, a causa dell’intensità del lavoretto che gli stavo facendo e io avevo una vagina che ormai gocciolava, il momento era arrivato, mi fece sdraiare di nuovo sul letto e mi chiese se ero convinta “si si “ risposi allargando le gambe, si avvicinò e iniziò a penetrarmi, entrò solo con il glande, nemmeno completamente, mimò il movimento avanti e indietro per qualche istante, forse per sfruttare bene il mio lubrificante naturale, poi con un colpo deciso mi penetrò.
Per un momento mi mancò il respiro, il dolore non fu molto forte ma forse ero cosi eccitata che non lo sentii più di tanto;
Corrado: “Tutto bene ?”
Virginia : “Si”
Corrado: “tranquilla adesso inizia il divertimento!”
Corrado rimase fermo ancora per qualche istante poi lentamente iniziò a muoversi...a scoparmi, quel poco dolore che avevo sentito nell’attimo in cui mi aveva sverginata era già passato, e iniziai a godere; il piacere era anche psicologico, finalmente ero diventata una donna, mi sentivo già grande; pazzesco come fino ad un paio di giorni prima non mi sarei aspettata di godere del mio corpo, del corpo di Corrado e del momento che stavo vivendo.
Nel giro di qualche minuto venni un’altra volta, il primo orgasmo con un pene dentro di me, Corrado lo tirò fuori e apri il cassetto del comodino.
Corrado: “adesso è meglio se usiamo questi se no combiniamo un casino”
ecco che commissione era andato a fare, era andato a comprare i preservativi, non ne avevo mai visto uno, Corrado se lo mise e poi ripuntò il suo bastone all’ingresso della mia vagina, questa volta non trovò molta resistenza anche se ovviamente ero ancora molto stretta, si stava godendo una vergine, forse non gli sembrava vero visti gli anni di libertà sessuale iniziati un decennio prima.
Riprese a scoparmi, con colpi più profondi e lenti inizialmente, poi accelerò stavo per venire ancora ma per primo venne lui, non importava, come prima volta da donna andava bene cosi.
Quel giorno rimasi sempre da lui, mia zia non poteva sapere se ero in giro con gli amici o altro, ci facemmo un bagno e poi ad una certa ora preparai la cena per poi rientrare a casa più o meno alla solita ora.
Nei giorni successivi io e Corrado scopavamo tutti i giorni, lui era bravo ad incuriosirmi con qualcosa di nuovo ogni volta, qualche volta lo facemmo anche all’aperto in un bosco poco distante, mi appoggiavo piegata in avanti ad un albero e lui mi penetrava da dietro, spesso se la posizione lo permetteva mi metteva un dito anche nell’ano, non mi sognavo proprio di impedirglielo perché diventava tutto ancora più eccitante e anche gli orgasmi erano più intensi.
C’era sempre qualcosa che si inventava per cercare di non rendere la cosa noiosa, per esempio, a volte mi invitava fuori a cena e una sera mi scopò nel bagno degli uomini del ristorante, un’altra volta gli feci un pompino dietro i bagni di un autogrill.
Però anche io cercavo di metterci un po' di inventiva: un giorno Corrado mi portò in macchina a fare un giro verso Ventimiglia ed in autostrada, mentre stava guidando glielo tirai fuori e gli feci un pompino...non è che non mi interessasse ciò che mi stesse raccontando in quel momento, semplicemente mi interessava di più prendermi in bocca il suo pisello!
Un giorno Corrado organizzò per me l’ennesima “lezione”, concluse le consuete faccende domestiche, andai in camera da letto dove sapevo che lo avrei trovato già nudo ad aspettarmi, conoscevo mai a memoria certe parti del copione, baci, sia in bocca che alle parti intime, come avrete capito mi piaceva da matti prenderglielo in bocca, quella del rapporto orale è una passione che mi è rimasta per tutta la vita anche con tutti gli altri uomini con cui sono stata negli anni successivi.
Poi arrivava il momento della penetrazione ma quella volta mi fece mettere a 4 zampe, era insolito iniziare in quella posizione a meno che fossimo a fare sesso in qualche posto diverso dal comodo lettone matrimoniale.
Iniziò a leccarmi il buchetto posteriore ed a masturbarmi davanti, andò avanti un bel po' e ad un certo punto senza accorgermi mi ritrovai sdraiata a pancia in giù, le gambe si erano lasciate andare, lui continuava a leccarmi li dietro e ad aprirmi i glutei, stava cercando di aprirmi il buchetto piano piano. Si fermò e non capivo cosa stesse combinando finché girando la testa vidi che stava ungendo le dita con dell’olio d’oliva preso dalla bottiglia che di solito era in cucina...non in camera da letto, eh si, a quei tempi non c’erano le creme lubrificanti per il sesso, queste arrivarono anni dopo!
Iniziò prima con un dito, ma fin li non era più cosa nuova per me, continuava a masturbarmi la vagina infilando l’altra mano lateralmente sotto di me e piano piano iniziò a infilarmi dietro anche il secondo dito.
Quello fu più difficile ma non lo fermai, per me era solo l’ennesima novità che Corrado voleva farmi provare e piano piano ci riuscì, un po' fastidioso all’inizio, non mancava di suggerirmi di rilassarmi, cosi la penetrazione sarebbe stata più semplice, finché le due dita iniziarono a scorrere con una certa semplicità.
A questo punto si passò ad un “dito” più grosso, il pisello di Corrado era già duro da un pezzo, versò su di esso dell’olio di oliva e ne mise altro sul mio buchetto poi iniziò a puntarlo su di esso e provò ad entrare.
Non c’era niente da fare, non ero rilassata, non a sufficienza e quindi non entrava, rispetto alle due dita non era molto più grosso eppure quando lo sentivo spingere sembrava che dovesse farsi strada qualcosa di enorme!
Ero delusa, volevo provare, ero eccitata però non riuscivo.
Corrado: “non preoccuparti, bisogna avere pazienza, tu pensa a restare rilassata io continuo con le dita, alla peggio proveremo ancora nei prossimi giorni”
Riprese quindi con le dita e cercò di allargare il buchetto con le due mani, per poi riprendere a penetrarmi con le dita. Non so cosa successe esattamente ad un certo punto ma di fatto mi ero completamente rilassata, Corrado provò di nuovo a puntarmi il pisello e piano piano millimetro per millimetro lentamente me lo ritrovai finalmente tutto dentro.
Mi mancava il respiro e Corrado mi diede modo di abituarmi, tirò fuori la sua asta per ungerla con un altro po' di olio e rimetterla dove io stessa speravo la rimettesse.
Poi piano piano iniziò la sua danza, iniziò con il consueto avanti e indietro, colpi lenti ma profondi, era stato un maestro aveva avuto pazienza, era riuscito a farmi rilassare e adesso mi stava dolcemente...inculando, fece scivolare la mano di nuovo sotto di me per andare a cercare la mia vagina e stropicciarmi il clitoride ma non era molto comodo cosi mi fece girare supina, mise le mie caviglie sulle sue spalle e punto il pisello di nuovo sul buchetto appena sverginato, lo rimise dentro e in quella posizione poteva masturbarmi meglio la vagina.
Arrivai in poco tempo all’orgasmo e quando questo successe smise di masturbarmi appoggio le mani al materasso e si mise a spingere più ritmicamente per poter venire anche lui, sempre tenendo le mie caviglie in fianco al suo collo, come già faceva quando mi scopava “normalmente” e che gli permetteva di arrivare bene in profondità.
Il suo orgasmo mi fece sentire una strana sensazione, la prima volta dietro infatti si concluse senza preservativo e quindi avvertii l’effetto “clistere” che mi spinse goffamente a scaricarmi velocemente in bagno, un effetto a me allora imprevisto che negli anni poi avrei imparato a gestire meglio con tutti gli altri uomini.
Corrado: “stai bene Virginia ?”
Virginia : “si, ho goduto tantissimo ma...oh caspita”
non mi ero accorta ma qualche goccia di sangue era finita sul lenzuolo, esattamente come diversi giorni prima quando Corrado mi sverginò davanti, ma adesso si trattava del culetto quindi un po' mi spaventai; Corrado mi disse di stare tranquilla, di andare in farmacia a comprare una crema spiegando che mi ero ferita dietro avendo avuto difficoltà a scaricarmi.
Altra cosa che scoprii dopo: la crema mi avrebbe fatta guarire prima e quindi molto prima avrei ripreso ad ospitare Corrado nel mio buchetto.
I giorni passavano, tutti i giorni ricevevo la mia razione di sesso, avevo imparato a divertirmi con esso in tanti modi ma c’erano ancora tante cose da sperimentare e di li a poco ne avrei provate altre; un giorno arrivando infatti da Corrado, mi trovai in casa sua un altro uomo.
Corrado: “ Oh eccola qui, Ruggero, ti presento Virginia, Virginia lui è il mio amico Ruggero, praticamente un fratello”.
Anche Ruggero era un bell’uomo, aveva già superato i 40 anni anche se di poco, separato, viveva anche lui a Milano; a Ruggero però non interessava scopare, o almeno non gli interessava scopare me, forse non ero il suo tipo fatto sta che durante la settimana in cui restò ospite di Corrado mi scopò una volta sola, mentre aspettavamo Corrado che era uscito, ma si vedeva che non ne aveva voglia e che non gli interessavo. Feci di tutto per invogliarlo, nei limiti di una ancora maldestra ragazzina alle prime armi, gli passai davanti completamente nuda mentre era seduto a guardare la TV, mi misi a pecorina sul tappeto con il mio sedere rivolto verso di lui spalancandomi completamente con le mani, mi misi a sbottonargli i pantaloni per fargli un pompino ma a quel punto mi fermò per portarmi in camera da letto e darmi quei quattro colpi (che ancora un po' andavo a supplicare) per provare cosa volesse dire scopare anche con un altro uomo; lui però lo fece giusto per fare, come quando si entra in un ristorante nuovo non si sa cosa prendere e si sceglie il piatto della casa.
Anche Corrado al suo rientro cercò di inventarsi qualcosa,
Corrado: “Dai Ruggero, Virginia non ha mai provato la doppia, facciamo come l’altra volta con quella tipa”;
io manco sapevo che la “doppia” consisteva in un uomo davanti e uno dietro contemporaneamente, lo avrei scoperto tempo dopo, ad ogni modo a Ruggero non interessava, ciò che a lui piaceva tuttavia era...guardare !
Già, in pratica durante quei giorni, mentre Corrado a letto me ne combinava di tutti i colori (con sommo piacere della sottoscritta) Ruggero si metteva seduto su una sedia poco distante dal letto e si gustava lo spettacolo; insomma, si guardava un film porno da vivo.
Poi, quando puntualmente Corrado mi faceva avere la mia consueta dose di sesso anale (che gli permetteva tra l’altro di venire senza preservativo) mi ritrovavo a pecorina vicino al bordo del letto rivolta verso Ruggero che a quel punto si alzava per venirmelo a mettere in bocca e per tenercelo fino a che non veniva; in pratica mentre sentivo lo sperma di Ruggero scendermi giù per la gola contemporaneamente sentivo quello di Corrado bagnarmi l’intestino.
Ricordo che però almeno una volta una sorta di pseudo complimento anche Ruggero me lo fece perché durante uno di questi suoi orgasmi lo sentii dire a Corrado una roba del tipo : “Amico mio ti sei trovato una brava svuota palle”.
Era cosi che mi sentivo, un oggetto, una porca li pronta per essere usata, ma la cosa non mi offendeva, nessuno mi aveva mai obbligata a fare nulla; il tutto risultava per me eccitante e quindi facevo semplicemente quello che mi piaceva.
Dopo una settimana come previsto Ruggero dovette andare via quindi terminò di essere ospite dell’appartamento di Corrado...e della mia bocca; io e Corrado riprendemmo a scopare come al solito, fu sempre grazie a Lui che scoprii di essere bisessuale, ma ho visto che il mio racconto è diventato molto lungo quindi se avete gradito quanto letto sino ad ora e se lo desiderate ve lo racconterò con la seconda parte.
scritto il
2024-01-27
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