Virginia diventa grande - Parte 2

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genere
prime esperienze

Una volta che Ruggero se ne andò io e Corrado riprendemmo la nostra routine di sesso, ma non stavamo solo li nell’appartamento a farlo, spesso andavamo a fare qualche gita e Corrado andava matto per il sesso “outdoor”, io lo trovavo scomodo sinceramente, niente era meglio di un bel lettone dove sfogarsi anche se ritenevo molto elettrizzante il fatto che all’aperto ci fosse il rischio di poter essere visti da qualcuno in qualsiasi momento.
Andavamo dal pompino fatto nel bosco semi nascosti da qualche pianta, fatto mentre sentivamo parlare qualcuno che camminava sul sentiero distante qualche metro; fino ad arrivare al sesso anale praticato vicino alla spiaggia in qualche piccola rientranza tra le rocce, in quell’occasione una signora mi vide a mezzo busto, non vedeva Corrado ma solo me, paradossalmente ci scambiammo un saluto con la mano proprio mentre lui stava venendo.
Ormai se uscivamo io preparavo la borsa con tutto il necessario, era un po’ come preparare lo zaino per andare a scuola solo che invece di libri quaderni e penne ci mettevo salviettine, sapone liquido, olio di oliva per lubrificare l’ano, preservativi...poi capitava che nemmeno scopavamo e facevamo semplicemente un giro...ma ciò era molto raro.
Un giorno andammo a fare un giro ad Imperia, senza rendercene conto si fece un po’ tardi e Corrado mi propose una pizza li in città prima di rientrare, in pizzeria parlammo tutto il tempo, lui del suo lavoro all’università io dei miei progetti per il futuro mentre parlavamo notai che la cameriera spesso e volentieri...mi lanciava delle occhiate furtive.
Una ragazza veramente molto molto carina, figuriamoci poi se Corrado non l’aveva notata, gli feci presente di quanto mi ero accorta e di come la ragazza cercasse sempre il mio sguardo,
Corrado: “Beh forse le piaci, hai fatto colpo Virginia” disse sorridendo,
Virginia: “ma dai smettila è ridicolo, probabilmente le ricordo qualche persona, sai com’è…”
Corrado: “certo che lo so com’è, vedo una ragazza molto carina, mi piace da matti ed inizio a puntarla perché mi metto a fantasticare, magari sogno di essere con lei in una stanza...di iniziare a spogliarla, a baciarla…oh si poi salta fuori che sono una ragazza pure io ” (ridendo)
Virginia : “ ma dai ma per favore sei proprio…”
Cameriera: “scusate, posso portarvi qualcos’altro ?”
Io e Corrado ci rendemmo conto che tutti gli altri clienti della pizzeria erano già usciti, eravamo rimasti solo noi, tuttavia la cameriera ci disse che non era un problema e che per la chiusura mancava ancora quasi mezz’ora.
Corrado e io prendemmo ancora qualcosa da bere e poi chiese alla ragazza se voleva bere qualcosa con noi.
Corrado: ”notavo che avevi già sistemato tutti i tavoli, se puoi fare una pausa e se ti fa piacere sei la benvenuta”
La cameriera rispondeva a Corrado ma guardava praticamente solo me con quegli stupendi occhioni verdi, disse al padrone che si sarebbe riposata un momento e poi arrivò da noi con 3 bicchieri di alcolici.
Si chiamava Stefania, aveva qualche anno più di me e lavorava per pagarsi l’università, anche se la differenza di età tra me e Corrado era ben visibile aveva capito che c’era qualcosa e che di sicuro lui non era mio padre.
Corrado propose di andare a bere qualcosa in un locale e la ragazza accettò, ci guidò lei in un posto che conosceva; ed una volta dentro al locale Stefania, essendosi seduta non a caso vicina a me, iniziò a giocare le sue carte, alla minima occasione cercava il contatto fisico, una mano che accarezzava il mio braccio oppure la mia gamba, cose così; non era certo la prima bella ragazza che avevo conosciuto, però Stefania aveva qualcosa di diverso, una sensualità che non mi sarei mai aspettata di percepire da parte di una persona del mio stesso sesso, sentivo qualcosa ma le mie sensazioni non erano chiare.
Ad un certo punto Corrado astutamente si allontanò per fare a finta di andare in bagno…
Stefania: “è tanto che scopate ?” disse schietta,
Virginia: “circa un mese e mezzo”
Stefania: “ ti ha sverginata lui ?”
Virginia: “si, diciamo che lui è...il mio mentore ecco”
Stefania: “ mmmh forte, un classico, uomo maturo e ragazza giovane da ‘svezzare’ però certe cose non te le può insegnare un uomo sai ?”
senza preoccuparsi della gente del locale mi diede un bacio deciso sulla bocca e poi mi sorrise
Stefania: “non sei scappata al bacio”
Virginia: “avrei dovuto ?”
Stefania: “dipende da quello che ti piace, da quello che cerchi”
Virginia: “beh quanto ho provato fino ad ora mi piace”
Stefania: “non abito lontano da qui, potrei invitarti a ...vedere la mia ‘collezione di francobolli’ se ti va”
Virginia: “spero di non risultarti noiosa sai non mi intendo di... filatelia...ma...e Corrado?”
Stefania: “che venga pure con noi ma a me lui non interessa sia chiaro”
Corrado: “Allora ragazze che facciamo ora ?”
Virginia: “andiamo, Stefania aveva piacere a mostrarci casa sua”
Stefania abitava in un appartamentino poco distante, ci arrivammo in 5 minuti a piedi, una volta entrati Corrado fece giusto in tempo a chiudere la porta Stefania mi sparò la lingua in bocca come una persona che stava uscendo da un deserto e si trovava di fronte una fontana pronta a dissetarla, la passione che la invadeva era tale che la voce le era diventata roca.
Mentre mi baciava mi alzò la maglietta ed inizio a succhiare i miei seni
Stefania: “queste tettine...che spettacolo che sei Virginia!” riprese a baciarmi con passione e mi lasciai andare corrispondendo sempre più i suoi baci mi accorsi che una sola delle sue mani era rimasta a massaggiarmi il seno, la seconda era scesa ad alzarmi la gonna, con decisione mi mise una mano nelle mutandine
Stefania:”oh...ma qui abbiamo già un laghetto, ma allora ti piaccio, lo sai che anche io sono già bagnata ? Senti, ti prego dammi la tua mano, senti senti” mi lasciai guidare e...era cosi strano mettere la mano su una vagina che non fosse la mia, anche lei, come aveva detto, era bagnatissima.
Stefania una volta eccitata diventava un po' padroncina, le piaceva un po' dare ordini, dominare, mi portò...o meglio mi ordinò di seguirla nella cameretta e vicino al letto riprese a baciarmi mentre un po’ si spogliava lei ed un po’ spogliava me, mi spinse sul letto con una finta prepotenza e sorridendomi si sdraiò su di me e riprese a baciarmi la bocca il collo il seno e scendendo arrivò a dissetarsi con l’acqua del mio laghetto.
Mi fece provare subito un primo orgasmo con la sua lingua e senza nemmeno fermarsi si mise sopra di me a 69, il suo invito era chiaro e cosi per la prima volta affondai la lingua in una vagina.
Essendo anche io proprietaria di tale organo anche se era la prima volta che ne leccavo una sapevo bene cosa fare, dove leccare e come, e ad ogni modo bastava fare quello che speravo che lei facesse a me!
Ad un tratto mentre avevo gli occhi chiusi e con la lingua ricambiavo a Stefania il piacere che lei stava dando a me sentii qualcosa sulla guancia che mi toccava.
Il Pisello duro di Corrado, che si era spogliato e si era gustato quel primo spettacolo, richiedeva le attenzioni di qualcuno e la mia era la bocca più vicina cosi lo acocntentai, da sopra lui spingeva il suo bastone verso il basso per entrare nella mia bocca; cosi facendo però trascuravo Stefania e allora mi misi a masturbarla con una mano, indubbiamente stavo facendo un buon lavoro visti i suoi gemiti.
Corrado a quel punto decise di provarci, tirò fuori il suo arnese dalla mia bocca e lo puntò sulla vagina di Stefania per poi iniziare a spingere e metterglielo dentro, non riuscii ad impedirglielo in tempo e…
Stefania:”ehi!!!! Che cavolo fai ??? Toglietelo dalla testa va bene ?????”
Deluso Corrado rimise il pisello nella mia bocca, mentre cercavo di non scoppiare a ridere; continuai a succhiarglielo e ogni tanto leccavo e succhiavo il clitoride di Stefania che alla fine arrivò al traguardo.
Soddisfatta Stefania si rigirò supina sul letto respirando affannosamente, Corrado invece girò intorno al letto si infilò il preservativo e me lo mise dentro senza tanti complimenti, eccitatissimo mi scopò con molta decisione poco dopo il mio orgasmo si svuotò dentro di me.
Ci fu una pausa, Corrado voleva andare in bagno per lavarsi e per svuotare la vescica cosi io e Stefania ci scambiammo qualche parola.
Stefania: “ Allora ? La tua prima scopata da lesbica ? Ti sei lasciata andare subito però, sei stata brava mi è piaciuto moltissimo”
Virginia: “si sei stata la prima, è stato bello, strano all’inizio ma bello, non credevo che mi sarei trovata cosi a mio agio con un altra donna...mi spiace se prima Corrado...cioè non potevo fermarlo”
Stefania: “ Oh beh mica è colpa tua, vedi che ci ho pensato io a fermarlo, è un maschio, hanno il cazzo, vedono un buco e vogliono subito infilarcelo”
Virginia: “ma tu comunque hai provato a fare sesso con gli uomini ? Oppure hai sempre preferito le donne? Prima non mi sembrava di vedere più il tuo imene ma ad alcune donne so che si può lacerare anche senza penetrazione”
Stefania: “ si ho provato, una volta sola e mi è bastato, un disastro, meglio leccare passere e farsela leccare”
Virginia: “ma...scusa non è che voglia insistere è davvero solo per capire, ma non è che il tipo con cui hai provato non era molto capace ? Voglio dire io lo trovo cosi appagante sentirlo dentro che sinceramente non comprendo la tua rinuncia, perché non riprovi ? Fino ad ora ne ho provati solo 2 non ho molta esperienza ma Corrado è molto bravo davvero. Certo se non ti piace lui pace ma perché rinunciare dopo il primo tentativo?”
Stefania: “mah, forse sono rimasta un po' scioccata, sai mi fece molto male quel coglione quando mi sverginò, uffff, forse hai ragione tu, altro che ragazzina che deve crescere sei più avanti di me” disse ridendo.
rientrò Corrado in stanza : “tutto a posto ragazze ? State bene?” si sdraiò in fianco a me e dall’altra parte c’era Stefania, in pratica ero in mezzo, Corrado mi baciò, molto appassionatamente, sembrava quasi che volesse fare un secondo round, ma invece disse : " meglio rivestirsi si sta facendo tardi", subito dopo però...
Corrado: “ma...cosa…”
abbassammo tutte e due la testa, Stefania aveva deciso di concedersi una seconda chance, aveva iniziato a fare un pompino a Corrado cosi a lui dissi sorridendo: “tanto vale che tu te la goda e che ti rilassi...o preferivi se andavamo a casa ?”
Mentre Stefania cercava di darsi da fare io la osservavo, era inebriante anche vederlo fare da un’altra donna, mi resi conto che era un po' maldestra e infatti ad un certo punto ancora con l’affare in bocca mi guardò poi si staccò sembrava potessimo comunicare con gli occhi, era come se mi chiedesse di farle vedere come fare; cosi mi abbassai e iniziai a succhiarlo io quel bastone che ormai ben conoscevo, le feci anche vedere come doveva massaggiare i gioielli là in basso, con delicatezza, poi mi staccai da quell’asta e le feci cenno con gli occhi di provare lei, dimostrò subito di aver capito abbastanza bene e la lasciai proseguire mentre io sostituii le mani su quei testicoli con la mia lingua abbassandomi ancora più in giù, era incredibile, fino a poco più di un mese prima ero un'allieva adesso ero io ad insegnare!
Stefania ad un certo punto, senza “mollare la presa” si girò andando a cavalcioni sulle gambe di Corrado, praticamente alla pecorina, non si era resa nemmeno conto perché il lavoro lo stava facendo ad occhi chiusi ma costrinse me e la mia lingua a lasciare i gioielli di Corrado; a quel punto avevo due possibilità, o mi sedevo portando la mia vagina sulla bocca di Corrado oppure potevo aiutare ancora di più Stefania.
Tra donne ci si aiuta no ? Mi misi in fondo al letto dietro Stefania, capii che doveva essere ancora un po' tesa per riprovare con un uomo, la sua meravigliosa vagina, completamente depilata, era ancora asciutta...lo sarebbe rimasta per poco.
Mentre Stefania cercava di mettere in pratica le mie dritte, si sentii leccare come mezz’ora prima, per farla rilassare provai anche a leccarle il buchetto ma si ritirava, cosi mi concentrai solo sulla sua vagina, adesso si che era pronta !
A quel punto si girò e sdraiandosi supina mostrò quella meraviglia a Corrado: “dai forza, prima che cambi idea ! Fai il tuo dovere” sempre con un fare molto imperativo.
A Corrado nemmeno sembrava vero il pompino da parte di Stefania figuriamoci ad avere il resto, si mise il preservativo e la puntò, cerco di entrare ma...Stefania non si rilassava, probabilmente aveva ancora un po' di paura visto com’era andata la sua prima volta, mi misi vicino a lei e la baciai massaggiandole il seno, Corrado riprovò un paio di volte con prudenza, poi alla fine Stefania si rilassò e la sua vagina iniziò finalmente ad essere scopata a dovere.
Corrado si dimostrò ancora una volta all’altezza della situazione, mi gustavo la scena di lei che gli dava rigorosi ordini : “avanti scopami! Più forte! Virginia mi ha detto che sei un montone di razza e allora ? Avanti forza!”
Pazzesco, fino a qualche minuto prima Stefania non era in grado di accogliere un fiammifero dentro di sé, il lasciarsi andare la stava facendo godere come una pazza.
Poi lei si mise a pecorina e qui Corrado fraintese, punto il pisello sul buchetto di lei che decisa: “di un po' !!!!! Vuoi che con un calcio nelle palle te le faccia arrivare in gola ? Da li la roba deve uscire non entrare ! Forza scopami nella figa come dice madre natura e non fare lo stronzo!”
Era incredibile, ero eccitatissima e mi masturbavo guardano la scena, mi ero messa in modo che entrami potessero vedermi solo che a sentire Stefania tutte le volte mi scappava da ridere.
Finalmente Stefania arrivò all’orgasmo, Corrado terminò poco dopo ed io ero già venuta da qualche minuto, ci rilassammo un po' sul letto. Stefania tirò fuori una sigaretta molto particolare : “ve la fate con me una canna ?”
Quello per me era decisamente l’anno delle prime volte, non avevo mai provato nemmeno una sigaretta e Stefania mi insegnò come fare ma con somma delusione stranamente a me non fece nessun effetto, lei mi disse che poteva capitare.
Ci rivestimmo e Stefania ci accompagnò alla macchina. Corrado era già in macchina mentre io salutavo Stefania.
Stefania: “ti farebbe piacere se ci rivedessimo ? Oppure...è stata solo una cosa cosi ?”
Virginia: “mi piacerebbe molto ma devo riprendere la scuola, il mio tempo qua è finito devo tornare a casa”
Stefania: “ti capisco, io devo tornare a Milano, sai devo iniziare l’ultimo anno di università”
Virginia: “l’anno prossimo anche io andrò all’università a Milano”
Stefania: “ti prego allora teniamoci in contatto!” Corrado aveva carta e penna in macchina cosi ci scambiammo i numeri di telefono, poi io e Stefania ci scambiammo un abbraccione e poco prima di tornare a casa:
Stefania: “Virginia”
Virginia: “si?”
Stefania: “grazie”.
scritto il
2024-01-28
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