Nell'ufficio con una milf
di
Matty123
genere
etero
Da quel fatidico venerdì io e la dipendente di mia madre facciamo sesso spesso, principalmente a casa sua ma anche a casa mia quando i miei non ci sono.
Questa volta l'abbiamo fatto in ufficio, nella ditta di mia madre.
Questo sabato i miei erano andati in montagna, io rimasi a casa avendo da studiare per prepararmi per una verifica. Riuscii a studiare anche abbastanza velocemente, mi avanzava tutto un intero pomeriggio. Mi era venuta voglia quindi aprii un porno, pronto per masturbarmi, ma prima che iniziassi mi venne in mente che il sabato la ditta di mia madre era ancora aperta quindi ci avrei trovato Gabri. Sistemai alcune cose, mi sistemai anche io, presi un preservativo e mi avviai.
Arrivai dopo poco tempo, era quasi ora di chiusura. In ufficio non c'era nessuno tranne Gabri. "Ciao Matty" mi baciò.
Ci mettemmo a parlare un po' poi estrassi dalla tasca il preservativo e con fare eccitato le dissi: "Che ne dici?"
"Aspetta un attimo, tempo che chiudiamo."
Mi avvicinai a lei, la baciai, iniziai a toccarla. "Facciamo ora dai, tanto per qualche minuto."
Si staccò da me, andò a chiudere la porta dell'ufficio e quasi si scaraventò precipitosamente sulle mie labbra. Mi tolse la maglia e io tolsi la sua, le levai il reggiseno e subito mi attaccai con la bocca ad uno di essi massaggiando con la mano l'altro. Mi abbassò i pantaloni e io i suoi, con una mano feci spazio sulla scrivania, la presi in braccio e la misi a sedere su di essa, le sfilai le mutandine di pizzo rosse che portava, mi misi in ginocchio davanti a lei, le aprii le cosce e mi attaccai alla sua figa. Con la lingua stuzzicavo il clitoride provocandole un forte gemito di piacere, mi premette sempre più la testa contro essa. Mi alzai mi tolsi le mutande, lei scese dalla scrivania, prese il preservativo che aprì coi denti e me lo infilò, la presi per le spalle per alzarla la misi di schiena e la piegai a novanta appoggiando lei le mani sulla scrivania. Presi il mio cazzo, lo passia in mezzo al suo culo fino a puntarlo sulla sua splendida vagina, lo lasciai e lentamente infilai prima la cappella poi di colpo lo infilai tutto iniziando a sbattermela per bene. La tenevo dai fianchi ma quando aumentai la velocità dovetti alzarla e metterle una mano sulla bocca per i troppi gemiti. Ci staccammo la misi seduta sulla scrivania, le presi le cose e glielo infilai, lei mi prese e mi trascinò ritrovandomi tutti e due sdraiati sulla scrivania.
"Sto per venire Gabri."
"Aspetta!" Ci alzammo, io in piedi e lei in ginocchio davanti a me, mi sfilò il preservativo, impugnò il mio cazzo infilandoselo in bocca scucchiandomelo. Le sborrai in gola talmente tanto che quando lo estrassi un po' era finito anche sul suo seno, il resto lo bevve tutto. In quel momento sentimmo bussare alla porta dell'ufficio, erano gli operai che la salutavano, lei ricambiò il saluto senza aprire la porta.
Questa volta l'abbiamo fatto in ufficio, nella ditta di mia madre.
Questo sabato i miei erano andati in montagna, io rimasi a casa avendo da studiare per prepararmi per una verifica. Riuscii a studiare anche abbastanza velocemente, mi avanzava tutto un intero pomeriggio. Mi era venuta voglia quindi aprii un porno, pronto per masturbarmi, ma prima che iniziassi mi venne in mente che il sabato la ditta di mia madre era ancora aperta quindi ci avrei trovato Gabri. Sistemai alcune cose, mi sistemai anche io, presi un preservativo e mi avviai.
Arrivai dopo poco tempo, era quasi ora di chiusura. In ufficio non c'era nessuno tranne Gabri. "Ciao Matty" mi baciò.
Ci mettemmo a parlare un po' poi estrassi dalla tasca il preservativo e con fare eccitato le dissi: "Che ne dici?"
"Aspetta un attimo, tempo che chiudiamo."
Mi avvicinai a lei, la baciai, iniziai a toccarla. "Facciamo ora dai, tanto per qualche minuto."
Si staccò da me, andò a chiudere la porta dell'ufficio e quasi si scaraventò precipitosamente sulle mie labbra. Mi tolse la maglia e io tolsi la sua, le levai il reggiseno e subito mi attaccai con la bocca ad uno di essi massaggiando con la mano l'altro. Mi abbassò i pantaloni e io i suoi, con una mano feci spazio sulla scrivania, la presi in braccio e la misi a sedere su di essa, le sfilai le mutandine di pizzo rosse che portava, mi misi in ginocchio davanti a lei, le aprii le cosce e mi attaccai alla sua figa. Con la lingua stuzzicavo il clitoride provocandole un forte gemito di piacere, mi premette sempre più la testa contro essa. Mi alzai mi tolsi le mutande, lei scese dalla scrivania, prese il preservativo che aprì coi denti e me lo infilò, la presi per le spalle per alzarla la misi di schiena e la piegai a novanta appoggiando lei le mani sulla scrivania. Presi il mio cazzo, lo passia in mezzo al suo culo fino a puntarlo sulla sua splendida vagina, lo lasciai e lentamente infilai prima la cappella poi di colpo lo infilai tutto iniziando a sbattermela per bene. La tenevo dai fianchi ma quando aumentai la velocità dovetti alzarla e metterle una mano sulla bocca per i troppi gemiti. Ci staccammo la misi seduta sulla scrivania, le presi le cose e glielo infilai, lei mi prese e mi trascinò ritrovandomi tutti e due sdraiati sulla scrivania.
"Sto per venire Gabri."
"Aspetta!" Ci alzammo, io in piedi e lei in ginocchio davanti a me, mi sfilò il preservativo, impugnò il mio cazzo infilandoselo in bocca scucchiandomelo. Le sborrai in gola talmente tanto che quando lo estrassi un po' era finito anche sul suo seno, il resto lo bevve tutto. In quel momento sentimmo bussare alla porta dell'ufficio, erano gli operai che la salutavano, lei ricambiò il saluto senza aprire la porta.
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