Complice fu la ruota forata 2.
di
Benfornito
genere
etero
Quella sera arrivai da Luciana e Paola con vino della mia campagna, dolci fatti da me e fiori del mio giardino. Mi accolsero molto caldamente e, senza preamboli, mi baciarono in bocca slinguandomi a lungo poi, dopo il solito loro aperitivo, mi dissero che la cena poteva attendere e, molto velocemente, si liberarono dei loro abitini che avvolgevano i loro seducenti corpi, risaltando così maliziosamente le loro curve armoniose e sode. Mi spogliai anch'io in un attimo e, mentre Paola mi baciava in bocca, Luciana mi succhiava il cazzo ciucciandolo con foga, ed in maniera tale che in pochissimi secondi ero già in condizioni di scoparle con un cazzone chevantavo grosso come una banana dell'Africa, di lunghezza ventiquattro centimetri e dodici di diametro...niente male, no?. Feci stendere sul letto Paola e le spalancai le coscette per leccarle la fighina già tutta sgocciolante di umori e, sfilato il cazzo dalla bocca di Luciana, lo infilai lentissimamente dentro Paola che quando lo sentì tutto dentro di lei diede un urletto poi mi pregò di scoparla piano che si sentica squarciata dal mio batacchione ed aveva paura di sentire molto dolore, ma fui delicatissimo e spinsi dentro dolcemente e rimasi fermo perchè lei si sentisse in sincronia con l'introduzione del super manico. Poco dopo passai a scoparla con ritmo più veloce e lei iniziò ad ansimare, gemere, chiedendomi infine di scoparla focosamente e non gliene importava più del dolore che avrebbe sentito. La scopata durò molto e Paola ne uscì fuori mezza squassata e sfinita ma aveva ancora la voce di poter dire a Luciana di non perdersi l'occasione di provare un super cazzo e Luciana senza indugio mi fece mettere a pancia sopra per cavalcarmi infilandosi il membro nella figa ed al primo impatto urlò di sentire un gran dolore ma voleva sentire poi anche il piacere e quindi dovevo scoparla, pomparla fino all'ultimo colpo di su e giù ed io seguii le sue richieste e la scopai facendola gridare, gemere e...per fortuna che la loro casa era in fila con altre ma un pò distanti l'una dalle altre, qindi lì potevamo gridare, piangere e...io infatti dissi ad alta voce che me la stavo godendo da matti e invece Luciana gridava che il dolore era tanto ma era sicura che il piacere sarebbe stato ugualmente intenso. Dopo una doccia per toglirmi di dosso i filamenti di sangue che avevo sul cazzone e loro si rigenerarono palpandomi cazzo e culo che apprezzarono moltissimo perchè muscoloso dalle natiche sode. Ci mettemmo poi a tavola e mi fecero godere con la loro cucina e poi si soddisfecero anche loro con i miei dolci caserecci. Passammo in seguito a prendere il caffè italiano poi feci ad entrambi i complimenti per i bei culetti che avevano ed allora fu Paola a dire di tornare a letto che mi avrebbero offerto il dopo cena. i culetti. Chiaro che per loro era la prima volta che avrebbero ricevuto un batacchione come il mio nei loro culetti e quindi mi esortarono ad essere disponibile a fermarmi in caso di dolore insopportabile. Di ciò ne riparlerò prossimamente.
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